RESIPOLINO n. 8
RESIPOLINO n. 8
RESIPOLINO n. 8
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Rozzano, marzo 2010<br />
“ “<br />
ino<br />
Comunicazioni dedicate all’industria dei compositi, per la divulgazione tecnica e commerciale<br />
www.resipol.com - resipolino@resipol.com<br />
E PUR SI MUOVE<br />
Un anno fa, il resipolino titolava: “I COMPOSITI SONO RESISTENTI?” ed il riferimento<br />
era al comparto industriale, non ai materiali. Ora possiamo dire che l’anno trascorso è<br />
stato davvero difficile, per l’economia mondiale certo, ma soprattutto terribile per quella<br />
italiana, specie per i settori industriali collegati all’Edilizia, ai Trasporti e alla Nautica,<br />
che per i COMPOSITI sono vitali. E non è finita; se fosse un conflitto - col miraggio<br />
della pace ancora da concretizzarsi - saremmo sul fronte più difficile e in prima linea. E<br />
allora? Potremmo lamentarci, ma il lamento non ridurrà le difficoltà; potremmo<br />
piangere sul latte versato (e sa il cielo quanto latte si è sprecato), ma non lo<br />
recupereremmo; potremmo incolpare i concorrenti, i fornitori, i clienti, insomma il<br />
sistema, ma del sistema comunque faremmo parte. La verità è che non ci sono<br />
scorciatoie o alternative e che l’unico modo corretto per difendersi dalla crisi è<br />
riconoscerla ed affrontarla con strategie chiare, rapidità, consapevolezza, sapendo che<br />
ogni attesa aumenta il ritardo e amplifica i danni. Perché comunque e intanto il nostro<br />
mercato non si ferma; si è ridotto, è cambiato, cambierà ancora, ma non si ferma. Le<br />
fusioni dei grandi Gruppi sono all’ordine del giorno, le riorganizzazioni distributive si<br />
concretizzano e la geografia produttiva si aggiorna. Di tutto questo potrete leggere<br />
nelle pagine a seguire, che speriamo possano interessarvi e risultarvi utili. Noi le<br />
abbiamo scritte per dimostrare che il nostro mercato: e pur si muove.<br />
LA FUSIONE DEL VETRO<br />
Gli stabilimenti, l’organizzazione, i prodotti e la distribuzione<br />
europea di OCV reinforcements, insieme al Gruppo GAZECHIM<br />
La notizia ormai non fa cronaca, perché<br />
il matrimonio risale ad oltre un anno fa,<br />
ma ancora oggi ci si sorprende a parlare<br />
di OWENS CORNING e di VETROTEX<br />
sapendo che si sono unite (e parlando<br />
di vetro potremmo dire fuse). Il fatto<br />
nuovo è che l’unione, come è doveroso<br />
che sia, ha generato dei frutti. Così, la<br />
geografia europea degli stabilimenti di<br />
fibra di vetro è un po’ cambiata, la<br />
gamma dei prodotti è abbastanza<br />
cambiata, la rete di distribuzione è molto<br />
cambiata. Ma procediamo con ordine e<br />
occupiamoci degli stabilimenti in cui<br />
nasce la fibra di vetro, per il rinforzo<br />
delle materie plastiche.<br />
In questo senso, all’Italia è stato<br />
assegnato un ruolo di rilevanza<br />
Stabilimento OCV di Besana Brianza<br />
fondamentale, testimonianza dell’alto
livello di specializzazione dei nostri<br />
tecnici e della qualità del loro operato. A<br />
Besana Brianza, lo storico stabilimento<br />
di Vetrotex ha mantenuto le proprie<br />
capacità produttive, ricostruendo i forni<br />
per convertirli alla tecnologia Advantex ® ,<br />
che incrementa le qualità di chimico<br />
resistenza del vetro e preserva<br />
l’ambiente dalle emissioni inquinanti.<br />
Forti di questa miglioria, gli impianti<br />
brianzoli sono ripartiti nella produzione<br />
della fibra che costituisce i Mat, i Roving<br />
assemblati, gli UNIFILO ® .<br />
Lo stabilimento di Vado Ligure SV<br />
Sempre in Italia, il forno di Vado Ligure<br />
– anche questo ricostruito in versione<br />
Advantex ® - produce i Chopped Strand<br />
da termoplastici e termoindurenti e quelli<br />
per i veli. In Francia, a L’Ardoise, gli<br />
impianti fabbricano il Roving diretto, per<br />
produrre i multiassiali, per tessere, per<br />
la tecnologia dell’avvolgimento e i<br />
WUCS. Con gli impianti di Chambery<br />
FR e quelli di Lytomisl CZ la mappa<br />
delle fabbriche con i forni, “le bocche da<br />
fuoco”, è delineata. Si devono però<br />
ancora considerare tutti gli stabilimenti<br />
OCV reinforcements di lavorazione delle<br />
fibre, quelli che usano il filo prodotto<br />
dalle fabbriche con i forni per produrre<br />
rinforzi finiti. Sono molti e sono<br />
strategicamente posizionati in tutta<br />
Europa; dalla Spagna, passando per<br />
Francia, Italia, Belgio e Inghilterra, si<br />
arriva fino alla Russia. Fibre macinate,<br />
veli, tessuti, stuoie, Unifilo ® , Mat,<br />
Roving, rinforzi speciali per tutti i settori<br />
di applicazione. A ciò si aggiunga<br />
l’attività di Ricerca e Sviluppo e quella<br />
dell’Assistenza Tecnica - settori sui quali<br />
torneremo certo in future occasioni - e<br />
forse potremmo cominciare a delineare<br />
le dimensioni di questa imponente<br />
organizzazione.<br />
La Distribuzione Europea<br />
Per la Distribuzione in Europa, OCV<br />
reinforcements, ha voluto che al suo<br />
fianco ci fosse il Gruppo GAZECHIM.<br />
Grazie a ciò, la prossimità con i Clienti<br />
è assicurata, la tempestività del servizio<br />
garantita e la competenza può fondarsi<br />
su un’esperienza ventennale.<br />
Il Gruppo GAZECHIM, fondato nel 1937,<br />
conta oggi quasi 45 depositi in 11 Paesi.<br />
Mappa Europea dei depositi GAZECHIM<br />
Una squadra di specialisti che lavorano<br />
al servizio dei propri clienti, per<br />
distribuire una gamma completa di<br />
prodotti per l’industria dei compositi:<br />
rinforzi, resine, feltri, catalizzatori, filler,<br />
additivi, specialità. In<br />
questa impegnativa attività,<br />
la collaborazione fra i<br />
tecnici e l’organizzazione di<br />
OCV reinforcements e il<br />
team commerciale del<br />
Gruppo GAZECHIM è<br />
davvero complementare e<br />
assidua, volta alla ottimizzazione della<br />
proposta.<br />
Per maggiori informazioni:<br />
www.ocvreinforcements.com
Technical Fabrics EBTM: NEW GENERATION<br />
Ben 5 stabilimenti dedicati alla tessitura; ai clienti non resta che scegliere<br />
Ormai da moltissimi anni, la costruzione di laminati che prevedano sequenze di Mat +<br />
Stuoia si avvale dell’impiego di rinforzi accoppiati, altrimenti noti con i nomi: complex,<br />
combinati, oppure coi nomi commerciali AGIMAT ® , ROVIMAT ® ecc. E’ dimostrato che<br />
questi prodotti si sono affermati perché consentono un notevole risparmio economico,<br />
in termini di tempo per la lavorazione e di<br />
resina per l’impregnazione. La principale<br />
ragione di questi vantaggi è dovuta al fatto che<br />
la parte Chopped Strand Mat non ha legante,<br />
non è incollata e resta solidale alla stuoia per<br />
cucitura, con un filo sintetico trapunto a zig-zag.<br />
In questo modo si migliora la conformabilità, si<br />
riduce la quantità di resina necessaria ad<br />
impregnare il Mat e si arriva ad impregnare<br />
celermente anche la parte stuoia. Ciò ha<br />
permesso di utilizzare accoppiati con elevate<br />
grammature di stuoia, che si sono largamente<br />
imposti nelle laminazioni di manufatti con EBTM, fase di cucitura del Mat<br />
importanti spessori ed elevate caratteristiche meccaniche. Il limite è stato definito dalla<br />
pratica che ha dimostrato come le stuoie molto pesanti, anche nella combinazione<br />
“accoppiato”, finivano col marcare troppo le superfici, riducendo o mortificando il valore<br />
estetico dello stratificato. Per la naturale evoluzione del mercato, oggi che si sono<br />
affermati rinforzi costituiti da fili tesi e orientati, sovrapposti e non intrecciati (noti col<br />
nome di MULTIASSIALI) gli accoppiati classici sono stati ripensati.<br />
OCV reinforcements li propone nella versione multiaxial ELTM, dove l’orientamento<br />
delle fibre lunghe (Roving diretti in filo Advantex ® ) è negli assi 0 e 90°, senza intreccio<br />
da tessitura. Il Mat è sempre a base di fibra Advantex ® , ed è legato per semplice<br />
cucitura. La gamma attualmente è composta da sette referenze, con pesi complessivi<br />
da 825 a 1010 grammi per m 2 ; la parte bidirezionale prevede grammature bilanciate<br />
(0-90°) da 600 a 851 grammi, con CSM (Mat) da 225 a 450 grammi. L’altezza dei rotoli<br />
è quella dei classici 125 cm, che rappresenta un classico europeo, e il peso è intorno<br />
ai 50 kg (da 650 a 900 kg per bancale).<br />
In OCV reinforcements, gli ELTM sono il<br />
punto di forza dello stabilimento Technical<br />
Fabrics di Guos in Russia, specializzato<br />
anche nella tessitura di stuoie e accoppiati<br />
classici. Naturalmente, questi prodotti<br />
fanno parte della gamma Technical<br />
Fabrics che si completa con l’elenco dei<br />
rinforzi tessuti nelle fabbriche di: San<br />
Vicente (Spagna), Lytomisl (Repubblica<br />
Ceca), Zele (Belgio), Andower (Inghilterra).<br />
Per illustrare questa linea di prodotti,<br />
presentandone caratteristiche e<br />
peculiarità all’organizzazione GAZECHIM, si è recentemente tenuta (foto a lato) una<br />
riunione tecnica nella sede di Besana Brianza. Gli interventi, coordinati da Andrea<br />
Brucato (Sales Leader Italia e Middle East) e da Bernard Jaillet (Sales Manager
Southern Europe) specialista dei FABRICS, hanno permesso ai commerciali di<br />
eurochimica e resipol (distributori dei Technical Fabrics di OCV reinforcements in<br />
Italia) di apprendere tutte le nozioni e le informazioni utili per proporre questi rinforzi ai<br />
propri clienti. Già al SEATEC dello scorso febbraio, nello stand resipol si potevano<br />
fisicamente verificare le caratteristiche dei Multiaxial ELTM, delle stuoie RT e dei<br />
quadriassiali CDDB. Proprio in questi giorni si stanno inviando le campionature e le<br />
documentazioni tecniche che i clienti hanno richiesto. Il consiglio allora, per tutti coloro<br />
che volessero provare i Technical Fabrics, è molto semplice: basterà farne richiesta e<br />
si potranno rapidamente ricevere, per un test applicativo, campionature di qualche<br />
metro, schede tecniche e tutte le informazioni necessarie.<br />
Per le Vostre richieste o per maggiori informazioni: info@resipol.com<br />
SIKA - Le nuove Tavole SikaBlock<br />
Più qualità, più velocità. Meno costi, meno polvere<br />
In un momento di economia non certo<br />
esaltante per tutti i mercati, Sika<br />
scommette su un futuro fatto di qualità,<br />
tornando a quelli che erano<br />
originariamente i presupposti di tutti i<br />
materiali impiegati nella realizzazione di<br />
modelli, stampi e prototipi.<br />
I prodotti creati per questo particolare<br />
mercato, infatti, sono sempre stati<br />
concepiti, e di conseguenza formulati,<br />
per migliorare e rendere più rapide le<br />
fasi che portano al prodotto definitivo.<br />
Modello realizzato da Tavole SIkaBlock<br />
Le tavole in resina hanno giocato dalla<br />
metà degli anni ’80, vale a dire con<br />
l’avvento dei primi centri a controllo<br />
numerico, un ruolo determinante in tal<br />
senso. E’ facilmente comprensibile<br />
come nel decennio seguente la spinta<br />
generata dalla tecnologia - che<br />
richiedeva materiali sempre più in<br />
sintonia con le nuove esigenze - abbia<br />
portato ad una evoluzione tecnica mai<br />
riscontrata fino ad allora.<br />
La domanda di prodotti liquidi e<br />
soprattutto quella di tavole lavorabili di<br />
alta qualità, in quegli anni raggiunse<br />
probabilmente l’apice, determinando<br />
una svolta che gli addetti ai lavori, forse<br />
con un po’ di nostalgia, ricorderanno.<br />
Purtroppo, il nuovo millennio non è stato<br />
degno erede di quel promettente e<br />
nobile periodo. Il susseguirsi delle<br />
continue crisi - non ultima quella in cui<br />
siamo immersi - ha condizionato<br />
negativamente anche il mercato della<br />
modelleria, che da troppo tempo manca<br />
di spinta innovativa, costringendolo ad<br />
un’affannosa e illusoria ricerca del<br />
prezzo. Tutto ciò a discapito<br />
dell’evoluzione qualitativa.<br />
Sika, con riconosciuto e apprezzabile<br />
coraggio, non ha mai rinunciato,<br />
nemmeno adesso, alla propria<br />
vocazione che la caratterizza come una<br />
società votata all’innovazione.<br />
In questo disegno, i prodotti<br />
recentemente presentati al mercato, le<br />
nuove tavole leggere, sono una<br />
conferma di quanto Sika si dimostri<br />
attenta alle nuove richieste e alle<br />
esigenze della sua clientela.<br />
Con la riformulazione e l’ampliamento<br />
della nuova gamma, Sika offre oggi<br />
materiali in grado di soddisfare
pienamente i requisiti di leggerezza,<br />
qualità di superficie, prestazioni<br />
meccaniche ed eccellente lavorabilità. In<br />
ultimo, e questo è un surplus sempre<br />
molto apprezzato dagli utilizzatori, la<br />
nuove tavole SikaBlock riducono le<br />
emissioni polverulente generando<br />
trucioli di maggior dimensione (vedi foto<br />
sotto) e preservando l’ambiente di<br />
lavoro.<br />
SikaBlock, comparazione dei trucioli<br />
Dalle densità più basse - destinate allo<br />
studio di forme dove l’intervento<br />
manuale è spesso dominante rispetto<br />
alla lavorazione CNC, fino alle tavole<br />
con maggior densità (richieste nel<br />
settore dello stile per la realizzazione di<br />
maquettes definitive), la costante è<br />
quella di materiali con un eccellente<br />
rapporto qualità/leggerezza.<br />
I primi test effettuati presso alcuni clienti<br />
hanno inequivocabilmente dato risultati<br />
addirittura superiori alle attese, a tal<br />
punto che già da Aprile le nuove<br />
SikaBlock sostituiranno - pressoché<br />
interamente - i vecchi formulati e<br />
saranno a disposizione del mercato.<br />
In questi giorni infatti si sta provvedendo<br />
all’allestimento dei blocchetti di<br />
campionatura, affinché ogni cliente<br />
possa verificare la qualità dei prodotti.<br />
La documentazione tecnica e le schede<br />
di sicurezza delle nuove SikaBlock sono<br />
già disponibili per accompagnare le<br />
campionature e fornire tutte le<br />
informazioni necessarie. Il resipolino<br />
non mancherà, nelle prossime<br />
occasioni, di relazionare sui case history<br />
e sui risultati della proposta SIKA.<br />
Per ogni informazione:<br />
www.sika-tooling.com
DEDICATO AI MODELLISTI .<br />
Un telefax o un’e-mail, per ricevere IL CATALOGO<br />
Considerando che il settore delle modellerie è composto, secondo le più attendibili<br />
indicazioni, da oltre 2800 aziende, ritenere che tutte abbiano ricevuto il nostro<br />
CATALOGO sarebbe davvero presuntuoso. E poi non è detto che, disponendone, ci si<br />
debba accontentare di uno solo, perché le aziende sono fatte di persone che spesso<br />
lavorano in differenti reparti. Per questo saremo ben lieti di spedire immediatamente, a<br />
tutti coloro che ne faranno richiesta e fino all’eventuale esaurimento delle scorte, una<br />
copia del CATALOGO, che contiene più di 14.500 referenze, presentando attrezzature,<br />
strumenti e soluzioni dedicate ai modellisti, agli attrezzisti e a tutti coloro che lavorano i<br />
compositi. Sarà sufficiente inviarci il messaggio: MANDATECI IL CATALOGO,<br />
indirizzandolo all’indirizzo di posta elettronica info@resipol.com oppure trasmettere un<br />
telefax, al numero 02 89 200 283.<br />
in EUROPA & nel MONDO .<br />
-<br />
- Dal 13 al 15 aprile a Parigi, si svolgerà il 38° JEC (Journe europeen du<br />
composites). Pur essendo universalmente riconosciuto come il più importante<br />
salone al mondo per i compositi, l’edizione di quest’anno non vedrà la presenza<br />
dei produttori di resine, da tempo sintonizzati sulla scelta di partecipare solo<br />
negli anni dispari.<br />
- L’occasione del JEC SHOW 2010 è utilizzata dalla Enterprise Work Europe,<br />
rete finanziata dalla Commissione Europea a supporto della<br />
internazionalizzazione e del trasferimento tecnologico, per offrire gratuitamente<br />
ad espositori e visitatori, l’opportunità di incontrare partner provenienti da<br />
Germania, Francia, Turchia e Olanda. Potranno godere dei servizi tutti coloro<br />
che si saranno registrati inviando l’adesione entro il 15 marzo.<br />
- Cambio della guardia in OCV reinforcements, Thierry Rebot (HPR &<br />
Distribution Market Leader EMEA) ha sostituito Vicenc Colldeforns nella<br />
gestione dei rapporti con il Gruppo GAEZECHIM. Per le nuove attività, il<br />
resipolino augura a questi suoi due amici le migliori fortune, personali e<br />
professionali.<br />
- La Commissione Europea ha avviato le indagini per l’apertura di una procedura<br />
anti-dumping sulle importazioni dalla Cina di alcuni prodotti in fibra di vetro.<br />
EuCIA e EuPC si sono già impegnate per attivare la raccolta di informazioni a<br />
livello europeo e si confronteranno, nelle prossime settimane, per verificare la<br />
situazione e informare le Associazioni Nazionali sugli sviluppi.<br />
- La crisi colpisce anche i lavoratori di Alenia Aeronautica. L’azienda ha<br />
annunciato alle organizzazioni sindacali di aver avviato le procedure di CIG<br />
ordinaria per più di 11 mila dipendenti, a causa della carenza di commesse.<br />
- L’Associazione Europea per l’energia eolica, l’Ewea ha diffuso i dati relativi alla<br />
produzione offshore 2009 in Europa. L’anno ha rappresentato un successo e si è<br />
chiuso con un fatturato di 1,5 miliardi di Euro, con un incremento del 54% di<br />
turbine installate rispetto al 2008.
Cray Valley: il gigante mondiale dei gel coat<br />
La produzione Italiana dei gel coat POLYCOR e delle altre specialità<br />
Il gel coat è il rivestimento poliestere che si applica sulla superficie di uno stampo, per<br />
divenire parte integrante del pezzo stampato. La sua funzione è quella di proteggere lo<br />
stratificato dalle aggressioni ambientali<br />
e, contemporaneamente, costituisce la<br />
qualità superficiale, resistente e<br />
disponibile in una grande quantità di<br />
tinte, che risponde a tutte le necessità<br />
di finitura superficiale. Le qualità, le<br />
caratteristiche e le proprietà di un gel<br />
coat sono determinate dai suoi<br />
numerosi e diversi componenti: resine,<br />
pigmenti, diluenti, cariche, agenti<br />
tissotropanti, acceleranti, ed altri<br />
ancora. La gamma POLYCOR, che è<br />
la più venduta al mondo, si fonda sulle conoscenze di Cray Valley come produttore di<br />
resine e sulle esperienze maturate sul campo dalla nutrita schiera di ricercatori e<br />
tecnici totalmente dediti ai gel coat. In questa attività Cray Valley è, insieme ai propri<br />
distributori, al fianco dei clienti per proporre la migliore soluzione e per aiutarli<br />
nell’applicarla. In Italia, la produzione dei gel coat POLYCOR è curata dallo<br />
stabilimento di Boretto, dove si materializzano le esperienze di tutti i dipartimenti<br />
mondiali di R&D di Cray Valley, per offrire al mercato nazionale i migliori prodotti per:<br />
nautica, sanitari, piscine, serbatoi, laminati piani, da applicarsi con tutte le tecniche:<br />
spruzzo, rullo, pennello, velatrice. La gamma dei gel coat disponibili (vedere la tabella<br />
fine articolo) è ampia e formulata per rispondere a tutte le esigenze tecniche,<br />
prestazionali e cosmetiche. La gamma delle tinte, teoricamente infinita, è organizzata<br />
dalla cartella colori, ma le duplicazioni e la messa a punto di tinte a referenza sono<br />
prassi abituale, svolta con l’ausilio delle più moderne attrezzature da laboratori e da<br />
produzione. Nello stabilimento di Boretto si producono anche i top coat paraffinati, gli<br />
apprezzati mastici GRAVICOL, i gel coat<br />
da stampi e quelli resistenti al fuoco.<br />
L’elenco degli utilizzatori dei gel coat<br />
POLYCOR è costituito dai più bei nomi<br />
dell’industria mondiale dei compositi, che<br />
confidano sulla qualità dei prodotti e<br />
sulla competenza e la prossimità<br />
dell’Assistenza Tecnica. Le vendite<br />
sono curate direttamente<br />
dall’organizzazione Cray Valley, oppure<br />
si avvalgono dell’attività distributiva del<br />
gruppo Gazechim, che in Italia opera<br />
con quattro depositi, nei quali sono<br />
disponibili le versioni più usate per<br />
colore, formulazione e chimica del formulato. Il servizio della distribuzione<br />
SANLORENZO 108, gel coat POLYCOR CV si avvale anche del supporto offerto dal
Quick Colour Concept System, che spesso consente di approntare, in tempi rapidi<br />
ed a costi contenuti, piccole quantità di colorati speciali, presentati nella dedicata<br />
cartella (Quick Colour Card). Per ogni ulteriore informazione: www.crayvalley.com<br />
Referenza Proprietà<br />
POLYCOR ® HWR · Eccellente resistenza agli UV<br />
· Ottima resistenza all’osmosi<br />
· Per applicazioni di alto livello qualitativo : nautica, trasporti, edilizia.<br />
POLYCOR ® Iso/NPG · Gelcoat ISO/NPG<br />
· Per le applicazioni che necessitano un eccellente resistenza all’osmosi<br />
come nella nautica e nella costruzione di piscine<br />
POLYCOR ® Low<br />
Styrene Content<br />
· Gelcoat isoftalici con bassa emissione di stirene<br />
· Buona resistenza all’osmosi e agli UV<br />
POLYCOR ® Iso · Gelcoat isoftalico<br />
· Buona resistenza all’osmosi e agli UV<br />
POLYCOR ® LP · Gelcoat a base di resina isoftalica mod, per manufatti industriali.<br />
POLYCOR ® Tooling · Gelcoat per la costruzione di stampi in GRP<br />
POLYCOR ® M1 · Gelcoat resistenti al fuoco classe M1<br />
· Grado M1F1 ugualmente disponibili (ferroviario, EN 45545)<br />
L’ANGOLO DELL’ACCESSORIO “piccole soluzioni per grandi problemi “<br />
“L’INTROVABILE”: Il multistrato di betulla<br />
detto anche “avio” è un compensato di elevata<br />
qualità, è molto robusto e ad alta densità (circa 700<br />
Kg/m 3 ); allo stesso tempo possiede un’ottima<br />
resistenza alla flessione, tanto che lo spessore da<br />
1,5 mm può essere piegato fino a 180°. A seconda<br />
del grado di qualità, ha svariati campi di impiego.<br />
Nel nostro caso si tratta di un compensato di 3a<br />
qualità, che presenta delle venature superficiali<br />
visibili, cosa di importanza relativa visto che nelle<br />
modellerie viene utilizzato soprattutto per costituire<br />
spessore, al posto delle più costose cere calibrate.<br />
Il multistrato di betulla si vernicia facilmente;<br />
ogni foglio, in base al suo spessore, è formato da diversi strati. Qui sotto, la tabella dei<br />
prodotti normalmente disponibili a magazzino, con numero di strati e misure dei fogli:<br />
SPESSORE NUMERO STRATI MISURA FOGLIO<br />
MM. 0,6 3 1500 X 1500<br />
MM. 0,8 3 1500 X 1500<br />
MM. 1 3 1500 X 1500<br />
MM. 1,5 3 1500 X 1500<br />
MM. 2 4 1500 X 1500<br />
MM. 2,5 5 1500 X 1500<br />
MM. 3 6 1500 X 1500<br />
MM. 4 8 1500 X 1500<br />
MM. 5 10 1500 X 1500<br />
Per ulteriori informazioni: info@resipol.com
SOGNO DI UNA NOTTE DI PIENA ESTATE<br />
PROGETTO INFUSIONE di SANLORENZO<br />
Forse scomodare Shakespeare è<br />
troppo, ma a noi lo scorso 3 agosto, in<br />
piena notte, alle 2, vedere la resina<br />
scorrere nelle tubazioni ed infondere i<br />
rinforzi di uno stampo grande quanto un<br />
campo da tennis, è davvero sembrata la<br />
realizzazione di un sogno. Gli uomini di<br />
SANLORENZO invece erano vigili e<br />
concentrati, perché si concretizzava il<br />
lavoro che per mesi avevano pianificato,<br />
valutato, simulato: infondere la coperta<br />
del 122 piedi, una barca imponente<br />
La squadra guidata da Paolo Gusmini,<br />
con Samuel Marchand in testa, ha dato<br />
il meglio di sé, muovendosi con<br />
professionalità e competenza, sotto lo<br />
sguardo ammirato dei fornitori, partner<br />
Lo stampo del ponte del 122 piedi<br />
in questo progetto. Li citiamo nella<br />
sequenza che li lega alla stratificazione:<br />
Distaccanti WIZ Chemicals SU12 SC,<br />
Gel coat POLYCOR di Cray Valley,<br />
Barrier Coat euromere spraycore,<br />
catalizzatori P250 e P600 di PROMOX,<br />
Mat M123 di OCV, tessuti di Jerago,<br />
schiume PVC, il tutto legato dalla resina<br />
Vinilestere VE 370 SC di POLYNT.<br />
Le successive verifiche tecniche hanno<br />
documentato la validità del metodo che,<br />
come da programma, è stato subito<br />
destinato alle produzioni dei ponti delle<br />
barche da 112 e 92 piedi (molte delle<br />
barche più piccole di SANLORENZO<br />
sono – ormai da tempo – prodotte per<br />
infusione).<br />
L’Ing. Porro e il Dr. Santella, alle 03,40!<br />
Per questo, dopo l’esperienza della<br />
notte agostana, ci sono state tante altre<br />
infusioni, tutte impostate con i parametri<br />
che la progettazione ha elaborato e che<br />
l’esperienza ha affinato.<br />
Per il team dei fornitori, tutti selezionati<br />
da SANLORENZO con una serie di<br />
preventive valutazioni (un percorso che<br />
ha interessato anche la consulenza<br />
dell’Ing. Alberto Cimadoro e durato<br />
diversi mesi), si è trattato di una<br />
interessante esperienza di gruppo, tutta<br />
finalizzata al raggiungimento del miglior<br />
risultato. L’obiettivo dell’ambizioso<br />
progetto era quello di stampare per<br />
infusione le coperte delle ammiraglie,<br />
della Flotta SANLORENZO YACHTS,<br />
per contenere i pesi, per sviluppare la<br />
qualità degli stratificati, per ottenere il<br />
miglior risultato cosmetico della<br />
superficie e – non ultimo – per<br />
preservare l’ambiente di lavoro dalle<br />
emissioni. Definite le procedure ed i<br />
materiali, le parole d’ordine sono<br />
diventate: controllo e ripetibilità. Un<br />
lavoro meticoloso, che ha impegnato i<br />
Laboratori di Polynt, euromere, e<br />
Promox, nella messa a punto dei<br />
prodotti secondo le esigenze di<br />
prestazione e di ciclo richieste. Chi<br />
aveva giù superato gli esami era Cray<br />
Valley, da tempo fornitore dei gel coat<br />
POLYCOR.
Il maestoso yacht SANLORENZO 122<br />
Tutto il MENU dei materiali è presentato<br />
nel quadro riassuntivo che chiude<br />
questo articolo, elenca tutti gli<br />
ingredienti e i loro fornitori.<br />
E’ giusto dire però che se l’impegno è<br />
stato di tanti, il vero merito della<br />
prelibata pietanza è tutto degli “chefs” di<br />
SANLORENZO, ai quali il resipolino<br />
deve pubblicamente fare tutti i<br />
complimenti: bravi.<br />
Nel servizio: foto pubblicate per gentile<br />
concessione di SANLORENZO Spa.<br />
Nel prossimo resipolino:<br />
QUANTO NE METTO?<br />
Un poster guida per spiegare COSA, PERCHE’, COME e, appunto, QUANTO<br />
metterne. Che si parli di catalizzatori o acceleranti, di co-promotori o<br />
ritardanti, di fluidificanti o addensanti, di coloranti o disperdenti, il<br />
problema è sempre quello di sapere esattamente cosa fare. Un manifesto<br />
da appendere in Laboratorio, una Guida da tenere in bella vista, dove<br />
serve. Nel manifesto “QUANTO NE METTO” troverete le indicazioni sugli<br />
strumenti da usare nei dosaggi, e sul modo di impiegarli, pulirli,<br />
conservarli.
CHE BELLA RESISTENZA<br />
Una proposta per i pianali dei camion frigoriferi, ma non solo …<br />
Nelle costruzioni di manufatti compositi, la continua ricerca del miglior risultato è quella<br />
che garantisce superiore resistenza con minor peso. In questa gara è indubbio che si<br />
debba sottostare alla regola della economicità, almeno in relazione al progetto, e<br />
questo complica le cose. Tenendo conto di questa premessa la SPHERETEX GmbH<br />
di Hilden (D) si è posta l’obiettivo di proporre una soluzione per fabbricare il pianale<br />
delle celle da camion per trasporti refrigerati in maniera innovativa e con l’intento di<br />
risolvere alcuni aspetti critici del manufatto: solidità, leggerezza, isolamento termico e<br />
facilità di costruzione.<br />
Ciò che si voleva sostituire era la struttura di pannelli in legno che tradizionalmente<br />
costituiscono l’anima dei pianali. Bellissimo materiale il legno, ma critico per<br />
l’assorbimento d’acqua, che ne mina le prestazioni meccaniche e termiche. La<br />
soluzione si avvale dell’impiego dello SPHERECORE SBC 10mm, impiegato al posto<br />
del legno, come CORE di un sandwich<br />
che ha le pelli in vetroresina. Per<br />
rendere immediatamente visibili i<br />
risultati di comparazione del test, si è<br />
impiegato un inconsueto strumento di<br />
laboratorio, un muletto, che ha caricato<br />
(foto a lato) i pannelli posizionati su<br />
traverse con una “luce” identica a<br />
quella dei telai dei pianali.<br />
Visto che fin qui lo si è usato, è<br />
doveroso precisare, che con il legno<br />
multistrato il risultato meccanico è<br />
comunque ottenuto, come<br />
documentano le foto qui sotto.<br />
Il muletto carica il pannello vetroresina e legno multistrato (sx) che si flette (dx)
Ciò che è indubbiamente interessante è constatare che la soluzione proposta è perfino<br />
più solida e resistente della classica, offrendo il vantaggio di essere totalmente<br />
impermeabile all’acqua e di non temere il rischio di delaminazione.<br />
Il muletto carica il pannello vetroresina e SPHERECORE SBC 10mm (sx). La flessione è<br />
sostanzialmente immutata (dx), ma il pannello è monolitico e non assorbe acqua.<br />
L’anima in SPHERECORE SBC dei pannelli sandwich ha una eccellente tenuta alla<br />
vite, alla chiodatura, ai rivetti e spesso questo diviene un ulteriore ragione di impiego,<br />
come ben sanno gli utilizzatori che lo impiegano per costruire paratie divisorie, pannelli<br />
rigidi, controsoffittature. Da tempo, per la rapidità con la quale consente di realizzare<br />
elevati spessori, lo SPHERECORE SBC è utilizzato per costruire, rapidamente e<br />
contenendo i ritiri, stampi di grandi dimensioni.<br />
Per ulteriori informazioni: www.spheretex.com<br />
… volando di fiere in fiere<br />
SEATEC 2010 CARRARA 10, 11 e 12 febbraio<br />
8 a Salone Internazionale di Tecnologie, Subfornitura e Design per Yacht e Navi<br />
In un veloce sondaggio che il resipolino<br />
ha svolto fra gli espositori, alla domanda<br />
“come Vi sembra sia andata questa<br />
edizione del Seatec?”, la più gettonata<br />
risposta è stata: poteva andare peggio.<br />
Forse non sarà una affermazione<br />
particolarmente elegante, ma rende<br />
perfettamente l’idea di come si possa<br />
riassumere l’indice di gradimento di chi<br />
ha investito nell’8 a edizione del<br />
SEATEC di Carrara. A dire il vero, la<br />
nostra sensazione è stata che l’area<br />
dedicata ai compositi, fra i vari padiglioni<br />
della Fiera, è risultata quella più<br />
frequentata. Certo è che, se ci si<br />
riferisce alla Nautica e nella Nautica allo<br />
stampaggio in vetroresine, meglio del<br />
SEATEC per presentare materiali e<br />
soluzioni in Italia non si può trovare. E’<br />
certamente questa la ragione che<br />
richiama gli espositori e i tanti visitatori.<br />
Clienti e fornitori nello stand resipol<br />
Come d’abitudine, anche quest’anno le<br />
aziende produttrici di resine, di rinforzi e<br />
di apparecchiature hanno allestito gli<br />
stand presentando le novità e gli
aggiornamenti di gamma. La POLYNT<br />
(foto sotto), presente con Tecnici e i<br />
funzionari del Marketing (Andrea<br />
Arnetoli, Marco Dainelli e Luca Mori)<br />
ha dato risalto alla gamma delle resine<br />
DISTITRON per Nautica, privilegiando<br />
le Vinilesteri da Infusione, senza per<br />
questo trascurare la poliestere da<br />
laminazione che NON FONDE IL<br />
POLISTIROLO (DISTITRON 109 SX) e<br />
la nuove Isoftaliche a basso contenuto<br />
di Stirene. euromere sprayCore ha<br />
debuttato in Italia con la pasta da<br />
modelli SC 2000 HS, nelle versioni a<br />
spruzzo e spatolabile. I modelli<br />
presentati erano di pertinenza<br />
automobilistica, ed è la prima volta che<br />
una pasta poliestere si utilizza nei<br />
“modelli di stile”. Questi formulati si<br />
spruzzano con apparecchiature<br />
dedicate e nello stand MVP Italia, la<br />
macchina FSP, nelle versioni spruzzo<br />
ed estrusione (foto sopra) non<br />
mancava di evidenziarlo. Da registrare il<br />
notevole interesse suscitato dalle<br />
quotidiane dimostrazioni pratiche di<br />
infusione con Epossidiche che SIKA<br />
offriva, nel proprio stand, ai visitatori<br />
(foto sotto). E’ importante segnalare<br />
che dei 490 espositori italiani, il 28%<br />
rappresentava l’eccellenza lombarda, il<br />
20% quella toscana, il 14% quella<br />
ligure; a seguire, le aziende da Emilia<br />
Romagna (8%), Lazio (6%), Piemonte<br />
e Veneto (4% rispettivamente) e il<br />
restante dalle altre regioni equamente<br />
divise. Ampiamente apprezzati i cinque<br />
concorsi indetti da Seatec – Qualitec<br />
Award per gli espositori, i concorsi legati<br />
al design, quali MYDA, Targa Bonetto e<br />
Abitare la Barca per studenti universitari<br />
– e i numerosi eventi collaterali che<br />
hanno completato, come di consueto, la<br />
qualificata offerta espositiva.<br />
L’appuntamento con la nona edizione di<br />
Seatec è dal 16 al 18 febbraio 2011<br />
sempre a Carrara, nella splendida<br />
cornice della Fiera in riva al mare.<br />
I padiglioni del SEATEC 2010, la fiera<br />
in riva al mare, a Carrara.
JEC Show 2010 Parigi<br />
Un’opportunità, da non perdere.<br />
Il resipolino e le aziende del Gruppo GAZECHIM<br />
saranno onorate di ricevervi nello stand "K 43"<br />
.
? ? LA DOMANDA ? ?<br />
Nel lavoro, se domandare è lecito, rispondere è competenza. Per questo resipolino<br />
mette a disposizione dei suoi lettori i migliori tecnici delle più qualificate aziende.<br />
E’ il nostro accordo: Voi fate le domande, e noi troviamo chi possa rispondere<br />
In quasi tutte le lavorazioni di stampaggio delle resine rinforzate si devono<br />
utilizzare dei distaccanti, per consentire il rilascio del pezzo dallo stampo. Si<br />
possono tracciare le linee che consentono di individuare quale sia il miglior<br />
distaccante, per ogni tecnologia?<br />
Risponde: Dr. Guido Azario Amministratore Delegato di WIZ chemicals srl<br />
Ehi, resipolino, che domande. Sarebbe un po’ come chiedere a un cuoco quale sia il<br />
piatto migliore, o a un pittore di indicare il colore più bello. Una risposta precisa è<br />
impossibile e una perentoria confutabile. Il modo migliore per scegliere un distaccante si<br />
fonda sulla conoscenza e sull’approfondita valutazione delle esigenze e del contesto.<br />
Parliamo allora di quante differenti famiglie di distaccanti sono tradizionalmente disponibili<br />
sul mercato e direi - per quanto sia limitativo e forse anche inesatto creare confini troppo<br />
marcati - di raccoglierli in tre principali famiglie: pellicolanti, cerosi, reticolanti.<br />
Distaccanti pellicolanti - sono tutti quei prodotti che applicati in film, per spruzzatura, a<br />
pennello o a tampone, creano una membrana, solida, spessa (almeno qualche decimo di<br />
millimetro), resistente al contatto con le resine liquide, e appoggiata al supporto. Fra<br />
questi, ricordo il SOREX SF (gamma WIZ chemicals), gli alcool polivinilici, l’FT1. Sono<br />
distaccanti efficacissimi e facili da usare, certamente non costosi, ma consentono un solo<br />
distacco per applicazione e, generalmente, non trasferiscono con precisione la qualità<br />
cosmetica della superficie di stampaggio, modificandola con il loro spessore. Questi<br />
prodotti sono indicati per distacchi "una tantum" e ideali per sopperire alle mancanze della<br />
qualità superficiale del supporto. Si rimuovono per lavaggio (con acqua o solventi, in<br />
funzione della loro specifica solubilità) o per asportazione meccanica (soffio di aria<br />
compressa) e, nel caso del SOREX SF, possono essere in qualche caso il primer di<br />
supporto alla verniciatura.<br />
Distaccanti cerosi - sono in genere preparati a base di cere carnauba o di cere<br />
sintetiche, o paraffine cerose alto bollenti, esenti da siliconi, in pasta o liquidi, e si<br />
applicano a tampone o a pennello. Sono troppo numerosi per essere catalogati in un solo<br />
ceppo; li raggrupperemo secondo la gamma WIZ chemicals, e ogni lettore saprà<br />
riconoscere i distaccanti cerosi che usa. Sola eccezione, i distaccanti in barattolo da 400,<br />
500 gr, come le Blue Wax, le Mirror, la TR104, che sono storicamente riconosciuti come i<br />
primi veri distaccanti messi a punto per lo stampaggio a freddo delle vetroresine con gel<br />
coat poliestere. Normalmente sono prodotti di eccellente qualità, che applicati secondo le<br />
indicazioni dei produttori e nelle corrette condizioni,<br />
assicurano un eccellente risultato, con medie<br />
tirature per applicazione. Le procedure però sono<br />
vincolanti e impegnative (per tempi e metodi), le<br />
condizioni penalizzanti e il numero di mani<br />
necessarie … sfinente. Nel gruppo delle cere<br />
dobbiamo doverosamente inserire anche i formulati<br />
cerosi in pasta, quelli impropriamente definiti cere<br />
industriali, usate in tutte le applicazioni che non richiedano brillantezza superficiale, sui<br />
pezzi che sono poi carteggiati per essere verniciati, e – per la loro economicità – sulle<br />
zone fuori figura (bordure, flange di accoppiaggio, maschere di verniciatura).
Nella gamma WIZ chemicals i clienti possono trovarne due: SOREX PASTA, classico<br />
cerone, morbido e rapido all’essicazione, e il SOREX TD68, della consistenza della panna<br />
montata, inodore, non untuoso. A questo punto apriamo il capitolo dei cerosi liquidi, che<br />
sono una specialità di WIZ chemicals e rappresentano l’anello di contatto fra le cere<br />
solide e i cosiddetti “semipermanenti”. Delle prime hanno la capacità di condizionare lo<br />
stampo, quasi saturandolo, dei secondi la velocità di applicazione, e la resistenza nei cicli<br />
a caldo. La qualità della superficie è il risultato dalle operazioni di applicazione che, come<br />
per le cere in barattolo, sono vincolanti; in compenso i tempi sono molto più brevi,<br />
richiedono solo due o tre mani senza lunghi intervalli di attesa. Ritengo rappresentino la<br />
miglior soluzione per lo stampaggio di tutti i<br />
manufatti di medie o grandi dimensioni e per le<br />
sequenze con lunghi tempi di ciclo (per<br />
esempio: un pezzo a settimana, due stampate al<br />
mese). I cerosi liquidi più apprezzati dai nostri<br />
clienti europei ed asiatici sono il SOREX<br />
SU12SC (dispersione di speciali cere<br />
polietileniche e saponi), prodotto storico per la<br />
nautica delle grandi imbarcazioni, usato dai<br />
principali cantieri italiani, e il più recente SOREX<br />
52IP (dispersione fluoro carbonica), una volta<br />
esclusivo appannaggio degli stampatori di<br />
sistemi epossidici ed oggi decisamente in<br />
crescita nei favori degli stampatori di poliestere. I laboratori WIZ chemicals, a Dairago.<br />
Distaccanti reticolanti – conosciuti come semipermanenti, sono formulati polimerici che<br />
reticolano e producono una sottilissima e resistente membrana coesa al supporto, che<br />
non si trasferisce al pezzo stampato. Assicurano un rilascio della stampata ed un numero<br />
di distacchi superiore agli altri sistemi, e copiano perfettamente la qualità superficiale. La<br />
proposta di questi distaccanti è normalmente integrata dai sistemi “turapori”. Nella gamma<br />
WIZ chemicals il distaccante si chiama MITO 61 e il turapori è il MITO TP (con il pulitore<br />
MITO Clean si completa la triade). Il limite di questi prodotti è che la superficie trattata è<br />
sensibile al contatto con i solventi, può rompersi per abrasione accidentale o per l’azione<br />
dei cunei estrattivi, delle leve, per contatto con strofinacci bagnati d’acetone. Dunque, gli<br />
stampi scoperti (liberi dalla protezione del pezzo o almeno da quella del gel coat) devono<br />
essere comunque preservati e ben controllati. Richiamo l’attenzione dei lettori del<br />
resipolino sul fatto che ritengo pericolosissimo e dunque sconsiglio, l’impiego dei<br />
reticolanti nei passaggi da modello a stampo e per pezzi di grande dimensione ed elevato<br />
spessore, perché è davvero troppo alto il rischio di pre-distacchi, che modificano il<br />
disegno superficiale dei manufatti. Ciò succede perché, non sembri un paradosso,<br />
distaccano troppo, e ciò non sempre è un bene.<br />
Due parole per ricordare i distaccanti interni, quelli che non si mettono sullo stampo ma<br />
nella resina che ne viene a contatto. Sono spesso inconsciamente usati da molti clienti,<br />
quando impiegano i gel coat auto distaccanti, ma si possono facilmente aggiungere al<br />
bisogno e rappresentano una buona soluzione per aiutare il distacco e tenere gli stampi<br />
più puliti. Per i GC, consiglio il SORIN 900, per le resine da RTM il SORIN 912. Altri sono<br />
destinati alla poltrusione (SORIN 74) alla compressione (SORIN 918), ma ne parleremo<br />
un’altra volta, perché è finito lo spazio e non abbiamo nemmeno accennato al pulitore<br />
(PULISOL 9NT) e al turapori per i sistemi liquidi cerosi (WILAX). Il nostro LABORATORIO<br />
è al servizio dei clienti per tutte le indicazioni utili, le Schede Tecniche e per le richieste di<br />
campionature che saremo onorati di ricevere.<br />
Per maggiori informazioni: www.wiz.it
ATTENZIONE: La DISTITRON 1402 FNT è certificata ALIMENTARE<br />
Richiedere la campionatura a: resipolino@resipol.com
LA FOTO DI QUESTO NUMERO<br />
Per gentile concessione della Soc. PLASTIC GLASS srl<br />
ed il commento: Impianto robotizzato per la foratura delle flange di testa in<br />
tubazioni con diametro fino a 600 mm e lunghezze fino a 3 metri. Il tubo, alloggiato in<br />
un pozzo sottostante all’attrezzatura, viene centrato, bloccato e lavorato in automatico<br />
con un sistema CNC, con velocità e tolleranze altrimenti impensabili. La gamma degli<br />
utensili consente lavorazioni rapide e precisissime.<br />
La Società Plastic Glass srl ha recentemente inaugurato il nuovo stabilimento, a<br />
Cavenago di Brianza, via Miles 8, di cui presentiamo alcune immagini:<br />
Per maggiori informazioni: info@plastic-glass.com
Nuovo stabilimento, nuovi prodotti, nuovo marchio, solita affidabilità<br />
PROMOX, CATALIZZATORI ITALIANI<br />
L’anno scorso, con l’avviamento del nuovo impianto di produzione, la corsa al<br />
miglioramento qualitativo dei prodotti Promox ha<br />
certamente segnato una tappa importante. Oggi<br />
questo processo continua.<br />
Infatti, nel corso del prossimo mese di aprile in<br />
tutti i tipi di MekP (metiletilchetoneperossido)<br />
prodotti, introdurremo la completa sostituzione<br />
del flemmatizzante attualmente utilizzato. Il nuovo logo della Promox srl<br />
Si comincerà cioè ad usare uno ftalato, con il TXIB, un composto dal nome chimico<br />
così complicato da essere improponibile: diisobutirrato di 2,2,4-trimetil-1,3 pentandiolo.<br />
Siamo di fronte ad passaggio che conferma tutte le prestazioni tecniche abituali e<br />
apporta un miglioramento sostanziale nell’impatto ambientale e nella prevenzione, per<br />
la salute di tutti gli operatori della catena produttiva e di quella dell’utilizzo. La nuova<br />
formulazione con il TXIB è già oggetto della registrazione in ambito REACH.<br />
Questi sviluppi, insieme ad altri di cui certamente il resipolino sarà testimone e<br />
divulgatore, dimostrano la volontà di Promox di crescere sul proprio mercato,<br />
sviluppandosi ed impegnandosi nella<br />
Laboratorio e Uffici Promox,<br />
ricerca, investendo in nuove strutture (foto<br />
a lato, laboratorio e centrale controllo<br />
impianti), sospinti ad una sempre maggior<br />
attenzione verso le esigenze dei clienti.<br />
Tutto ciò vuole essere una testimonianza<br />
positiva e di fiducia, anche in un periodo<br />
nel quale è tutt’altro che scontato averne.<br />
Il nuovo logo e sito web - che è stato<br />
completamente rinnovato e presenta la<br />
nostra storia e la gamma di tutti i prodotti -<br />
sono il segnale, vero e tangibile, di questa<br />
volontà. Abbiamo già approntato le<br />
Schede Tecniche, e di Sicurezza del<br />
Promox P200 TX, e siamo pronti per la<br />
fase di campionatura e omologazione.<br />
Tutte le nostre verifiche hanno<br />
documentato che non si riscontra nessun<br />
apprezzabile mutamento sui cicli di<br />
indurimento e sulla viscosità dei sistemi<br />
catalizzati. Gli strati induriti non<br />
presentano microporosità e ciò rende il<br />
Promox P200 TX un catalizzatore adatto<br />
alla polimerizzazione dei gel coats. Non ci<br />
resta che attendere le Vostre richieste di Stabilimento PROMOX, Scarico delle<br />
campionatura, noi siamo pronti Materie Prime, nell’area stoccaggio.<br />
Saremo JEC, stand T63. Tutti i lettori del resipolino saranno davvero i benvenuti.<br />
Per ogni ulteriore informazione: www.promox.eu
la BACHECA delle OCCASIONI<br />
Aspettiamo i Vostri annunci, che saranno comunque selezionati e<br />
pubblicati ad insindacabile giudizio della redazione del ”resipolino”.<br />
- Vendo, per cessata attività, impianti MVP alto volume, per colata di sistemi poliesteri caricati o<br />
per dosaggio alto portata. Uno da revisionare, uno ancora imballato. Quotazione assolutamente<br />
interessante, telefonare orari d’ufficio: 328 325 14 46.<br />
- Vendo, perfettamente funzionante AUTOGRU PORTATA 22.500 kg. Veicolo targato, stradale<br />
(conduzione con pat. C). Braccio da 14 metri, doppio verricello, 4 ruote sterzanti. Vero affare.<br />
Possibile prova presso il cantiere (area Nord Milano). Contattare resipolino@resipol.com<br />
- Cerco usato, pompa resina della VENUS, meglio se ALTA PORTATA (eventualmente anche<br />
TS completa). Telefonare ore ufficio: 0332 989110<br />
- Vendiamo, impianto elfren per RTM-L, da revisionare. Facilmente trasformabile in gelcottatrice o<br />
In impianto dosatore. Contattare il resipolino@resipol.com<br />
- Pompa ad Ingranaggi, per travasi liquidi densi (resine). Motore FIMM da Kw 2,2 - 380 volts su<br />
Supporto pallettizzato. Contattare resipolino@resipol.com<br />
- Cisterna da 6.000 litri,in alluminio diametro cm altezza cm . Con castello di rialzo per alloggiare<br />
fusti di carico. Passo d’uomo superiore, per carico e ispezione. Contattare resipolino@resipol.com<br />
- Vendiamo, impianto elfren per RTM-L, da revisionare. Facilmente trasformabile in gelcottatrice o<br />
In impianto dosatore. Contattare il resipolino@resipol.com<br />
ASPETTIAMO I VOSTRI ANNUNCI.<br />
Scusandoci per tutti gli errori ed i refusi di cui, anche questa volta siamo stati capaci,<br />
informiamo che Il prossimo numero del “resipolino” andrà in stampa entro il prossimo<br />
luglio. Il materiale che vorreste pubblicare dovrà pervenire al nostro indirizzo di<br />
posta elettronica: resipolino@resipol.com entro il 15 giugno 2010.<br />
“resipolino” stampato nel marzo 2010