155 Coldogna Campiano - Comune di Barzio

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Parte IV Il progetto di piano 1. Gli orientamenti e le scelte in materia di servizi pubblici e d’interesse pubblico e collettivo Muovendo dai limiti strutturali che determinano il recinto quali/quantitativo della crescita urbana e del consumo di suolo, identificati dalla programmazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale rispettivamente con: i) l’offerta insediativa aggiuntiva ammessa, ii) l’indice di consumo di suolo 1 concesso sulle aree agricole 2 , iii) l’identificazione degli spazi preferenziali coinvolgibili, previsti dalla disciplina provinciale 3 , deriva un’impostazione di disegno/sviluppo di Piano che intende riconoscere nello spazio comunale i termini principali della gravitazione, della circuitazione e della ricucitura quali determinanti fondanti della ricomposizione dei sistemi «fondovalle – Barzio» e «insediamenti di mezza costa – Piani di Bobbio», in una integrazione di funzioni e servizi in grado di rispondere alle necessità barziesi e alle sollecitazioni pervenute dalla consultazione preventiva; vengono ricercate al contempo – nelle opportunità emergenti dalla sussidiarietà, quale strumento fondamentale di gestione degli stimoli pervenuti – le più opportune funzioni collaterali di valorizzazione della qualità territoriale, per rafforzare in via definitiva il ruolo di Barzio paese come il baricentro di un’articolata rete multi/livello e intermodale in grado di far dialogare le dimensioni private e pubbliche, locali e non, garantendo al contempo i più opportuni stimoli allo sviluppo locale, la massima valorizzazione della qualità ambientale e la piena connessione delle strutture in essere, oltre ad avviare una più in- tensa promozione, valorizzazione e riscoperta dei luoghi. Partendo dagli esiti analitici esibiti nei precedenti capitoli (Parte II e Parte III), che escludono problematicità particolari sotto il profilo quantitativo della dotazione dei servizi, si presenta nel seguito il progetto e le modalità attuative d’un disegno integrato, flessibile e dinamico del sistema dei servizi (siano essi erogati a partire da iniziative pubbliche o private): avvalendosi delle opportunità concesse dalla sussidiarietà, il progetto di Piano dei servizi si sviluppa come segue, fondandosi su un vasto articolato di tasselli costituivi, raggruppabili, in base alla loro origine. Il progetto di Piano dei servizi: i tasselli e gli elementi lineari del sistema a rete 1. Lo sviluppo della rete dei servizi attraverso le strategie di trasformazione: l’eccellenza qualitativa dei servizi di sussidiarietà a) Gli Ambiti di trasformazione previsti dal Documento di piano (AT e ATU) b) Gli Ambiti di pianificazione attuativa istituiti dal Prg e confermati dal Documento di piano (ATV) 2. La razionalizzazione del sistema dei servizi: la rete dei servizi non attuati e i nuovi spazi pubblici e di interesse generale a) Aree per servizi derivanti dal previgente Piano dei servizi 2008, riconfermate o riclassificate b) Aree per servizi di nuova introduzione da parte del Piano dei servizi 2011 o derivanti dagli Ambiti di pianificazione convenzionata (APC) del Piano di recupero 3. Il progetto di rete ecologica comunale e la proposta di Parco locale d’interesse sovraccomunale a) Ambiti del sistema: (1) SVv – Sistema del verde di versante (ambiti prevalentemente non agricoli di valore paesaggistico ambientale, non insediati, del sistema sovralocale, ex art. 60, c.1 e 2 del Ptcp) (2) AR – Ambiti agricoli 1 In attuazione dell’art. 66 delle Nta del Ptcp la pianificazione locale identifica inoltre i valori di crescita massima della superficie urbanizzata (vale a dire l’entità della nuova espansione concessa al piano) per accogliere la domanda attesa rispetto a differenti classi di ampiezza demografica. 2 Rispetto alla superficie agricola complessiva presente sul territorio, gli artt. 56 e 57 del Ptcp definiscono per il “sistema rurale delle valli e dei versanti interni”, in particolare “i prati e i seminativi della Valsassina, con i versanti e i terrazzi di Barzio e Moggio”, una soglia massima di riduzione degli ambiti agricoli di 37 mila mq, comprensiva già della frazione non superiore a 1/3 della soglia utilizzabile dal primo Pgt. 3 Di cui agli artt. 23 “ambiti di concentrazione preferenziale dell’edificazione”, 20 “condizioni di accessibilità sostenibile”, 21 “tutela paesaggistica della viabilità esistente e prevista” e 24 “Interventi edilizi all’esterno delle aree di concentrazione preferenziale”. 168
(ambiti agricoli strategici del sistema rurale, ex art. 56 NdA del Ptcp) (3) SVf1 – Ambiti prevalentemente boscati del sintema rurale (ambiti a prevalente valenza paesaggistica nei sistemi rurali ex art. 60, c. 3 NdA del Ptcp) b) Gli spazi urbani di connessione alla rete ecologica: (1) SVf2 – Aree non soggette a trasformazione urbanistica (2) SVf3 – Verde privato complementare del tessuto urbano consolidato (3) Il verde urbano c) I tasselli irrinunciabili della Rete ecologica provinciale (1) La proposta di Parco locale di interesse sovralocale (2) I varchi inedificabili istituiti dalla Rete ecologica provinciale 4. La messa in rete dei servizi pubblici: verso una nuova accessibilità del territorio a) Gli elementi della mobilità lenta (1) Le piste ciclopedonali (2) I percorsi di valore paesaggistico e panoramico (3) I percorsi di interesse storico La politica di sviluppo del sistema dei servizi a Barzio, quindi, vuole superare il mero concetto quantitativo orientandosi piuttosto verso un miglioramento della qualità intrinseca delle attrezzature attraverso la valutazione unitaria della loro accessibilità e fruibilità; è, infatti, condizione necessaria ma non sufficiente corrispondere alla entità dei 18 mq/ab. minimi richiesti ex lege ma, affinché la complessità del sistema dei servizi (convenzionali e non convenzionali) sia godibile nella sua interezza, è necessario che esso faccia parte di una rete o network complessivo: le parole chiave per il progetto e l’attuazione del disegno di Piano sono dunque rete dei servizi ed eccellenza qualitativa. Ciò posto, va precisato come siano inscindibili le relazioni insistenti fra i tre atti costituitivi del Piano di governo del territorio, che incardinano appunto la propria strategia (e operatività) l’uno nell’altro; si vedrà per l’appunto come i tasselli della rete/network trovino legittimazione e approfondimento all’interno, oltreché del Piano dei servizi, anche del Documento di piano e del Piano di recupero. 1.1. Lo sviluppo della rete dei servizi attraverso le strategie di trasformazione: l’eccellenza qualitativa dei servizi di sussidiarietà A seguire un sintetico resoconto degli Ambiti di trasformazione istituiti dal Documento di piano, che concorrono al disegno complessivo della strategia dei servizi (il riferimento è all’Allegato B del Documento di piano, vale a dire le schede dei criteri di intervento relativi agli Ambiti di trasformazione): il Piano dei servizi ne tiene conto considerando come essi rappresentino tasselli fondamentali di una nuova dotazione territoriale di tipo qualitativo 4 , specificatamente orientata a favorire l’eccellenza dei servizi trainando la competitività comunale nel mercato turistico e ricettivo, estivo e invernale, mediante la realizzazione di attrezzature di prevalente interesse sovralocale; inoltre, sono sempre gli Ambiti di trasformazione a rafforzare il nuovo disegno di viabilità che il Piano di governo del territorio intende assumere; si veda perciò nel seguito la rappresentazione di tali Ambiti di trasformazione cui s’associa la descrizione sintetica dei caratteri con particolare attenzione alle loro ricadute che hanno sul Piano dei servizi. Da osservare come alcuni d’essi (ATV.02 e ATU.02) già rechino con sé aree per servizi esistenti (prevalentemente spazi verdi e parcheggi) che, alla luce delle previsioni del Documento di piano, andranno ad assumere una maggiore rilevanza. Ambiti di trasformazione (AT, ATU, ATV) Strategia Servizi esistenti interni ad AT e ATU Previsioni del Piano dei Servizi Attrezzature di interesse comune Attrezzature di interesse sovracomunale Cimiteri Istruzione inferiore Parcheggi Servizi tecnologici Spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport Spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport-parcheggi 4 Riprendendo quanto sin qui redatto, tali ambiti di nuova edificazione, rappresentano nuove dotazioni intese sia in termini di servizi convenzionali che non convenzionali (cfr. Parte II e Parte III) del PdS. 169
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