Consiglio Comunale del 30 gennaio 2012 - Comune di Baselga di ...
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iblioteca o <strong>di</strong> un’opera pubblica su più piani comporta indubbiamente un’occupazione maggiore, e<br />
questo potrebbe essere un aspetto positivo, ma comporta anche dei costi in termini <strong>di</strong> energia, soprattutto<br />
legata al riscaldamento, e <strong>di</strong> costi <strong>di</strong> gestione or<strong>di</strong>naria che, con <strong>del</strong>le volumetrie <strong>di</strong> questo genere, credo<br />
siano davvero importanti. Non escludo il tipo <strong>di</strong> proposta solamente basandomi su questa analisi<br />
superficiale che sto facendo dei costi, ma credo sia in<strong>di</strong>spensabile un approfon<strong>di</strong>mento proprio nel merito<br />
dei costi <strong>di</strong> gestione, ed anche sulle possibilità occupazionali che questo tipo <strong>di</strong> proposta può fare.<br />
Siccome io sono stato presidente <strong>del</strong> consiglio <strong>del</strong>la biblioteca in più occasioni, ho avuto la<br />
possibilità <strong>di</strong> verificare annualmente le utenze che usufruivano <strong>del</strong>la stessa, ebbene è vero che la<br />
biblioteca ha degli alti e dei bassi, ma molto <strong>di</strong>pende dalla presenza estiva che, nonostante noi a volte<br />
giu<strong>di</strong>chiamo in maniera negativa, è <strong>di</strong> buona qualità per l’utilizzo <strong>del</strong>la biblioteca, infatti tantissime<br />
persone trovano quest’ultima una biblioteca che potrebbe essere inserita in molti altri contesti, per il<br />
numero <strong>di</strong> volumi, per la qualità <strong>del</strong>le proposte librarie ed anche per la qualità <strong>del</strong>le proposte e <strong>del</strong>le<br />
iniziative.<br />
Un’altra gran<strong>di</strong>ssima parte <strong>del</strong>l’utenza fa riferimento all’utilizzo <strong>del</strong>la biblioteca da parte <strong>del</strong>le<br />
scuole: le scolaresche a <strong>Baselga</strong> utilizzano in maniera forte questa struttura, <strong>di</strong>ventando la stessa un polo<br />
<strong>di</strong> attrazione sia per i turisti sia per i residenti, ma anche e soprattutto per la scuola. Non credo che<br />
avremo <strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> presenze da parte <strong>di</strong> altre realtà municipali che usufruiranno <strong>del</strong>la nostra biblioteca e<br />
lo <strong>di</strong>co perché a Civezzano è stata realizzata quattro anni fa una biblioteca che lega quel <strong>Comune</strong> a<br />
quello <strong>di</strong> Fornace: si tratta <strong>di</strong> una struttura importante ma va detto che il più <strong>del</strong>le volte non è la struttura a<br />
fare la <strong>di</strong>fferenza, bensì le persone che la gestiscono. In tal senso a Civezzano, a quanto mi risulta, il<br />
bibliotecario riesce a sviluppare una serie <strong>di</strong> programmi davvero interessanti e credo che le nostre scuole<br />
ne abbiano usufruito in più occasioni, come molte scuole <strong>di</strong> altri Comuni hanno usufruito <strong>di</strong> quello che sta<br />
organizzando la nostra biblioteca. Bedollo ha una biblioteca che, onestamente, se <strong>di</strong>ventasse un punto <strong>di</strong><br />
lettura solamente mi <strong>di</strong>spiacerebbe, anche perché è una “signora biblioteca”: ha una serie <strong>di</strong> sale che la<br />
nostra Cassa Rurale ha regalato a quella comunità, quin<strong>di</strong> ha uno sviluppo <strong>di</strong> un certo tipo. Su<br />
Segonzano e Sover ho già detto quello che penso: ritengo possa essere un utile incontro in questo<br />
momento per ottenere entrambi qualcosa, ma che poi non si svilupperà.<br />
Come <strong>di</strong>cevo prima, oltre alla struttura la biblioteca è composta soprattutto dalle persone e qui mi<br />
viene da pensare a quello che potrà essere davvero il costo <strong>di</strong> gestione: questo potrebbe essere pensato<br />
anche attraverso l’utilizzo <strong>di</strong>verso <strong>di</strong> persone residenti sull’altopiano <strong>di</strong> Piné e mi riferisco in particolar<br />
modo alla Cooperativa C.a.S.a.. Ho visto tra il pubblico il Presidente e in più <strong>di</strong> un’occasione avevamo<br />
lanciato <strong>del</strong>le ipotesi che andavano dalla gestione dei fiori nel paese a <strong>di</strong>verse altre iniziative legate alla<br />
cultura, come anche avevamo ipotizzato la presenza dei “nonni vigile” e via <strong>di</strong> seguito, dunque credo che<br />
la cultura nel nostro paese debba passare proprio attraverso la Cooperativa C.a.S.a..<br />
Allora, la domanda che mi pongo è la seguente: la localizzazione è corretta? È giusto localizzare<br />
la biblioteca sul lago, lontano dal paese? In passato avevamo pensato ad un’altra iniziativa legata a far<br />
vivere il paese, ovvero nel momento in cui la Cassa Rurale ha acquistato l’ufficio <strong>del</strong>le poste c'era la<br />
possibilità <strong>di</strong> andare in trattativa come Amministrazione comunale per riuscire ad ottenere a titolo gratuito<br />
- in compenso <strong>di</strong> determinate “attenzioni” <strong>del</strong>l’Amministrazione da un punto <strong>di</strong> vista urbanistico - l’intero<br />
piano, con la possibilità <strong>di</strong> ottenere una biblioteca a costo zero nella realizzazione e più vicina alle scuole<br />
e più vicina alla Cooperativa C.a.S.a..<br />
Vi sarete accorti che c’è una minoranza che vuol essere costruttiva, nei limiti in cui siamo<br />
informati e nei limiti in cui la maggioranza si apre, ma ciò <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>fficile quando conosciamo le cose<br />
all’ultimo momento: in questo caso ho visto che l’Assessore citava un convegno <strong>del</strong> maggio 2011, poi<br />
degli incontri che ci sono stati e cose <strong>di</strong> questo genere, forse anche un approfon<strong>di</strong>mento su questa<br />
tematica in <strong>Consiglio</strong> comunale prima avrebbe giovato per non arrivare ad oggi con la presentazione <strong>di</strong><br />
questo progetto che ha la necessità <strong>di</strong> essere presentato per ottenere il finanziamento <strong>del</strong> FUT, mettendo<br />
un po’ in <strong>di</strong>fficoltà le minoranze, anche se è vero che oggi non è prevista l’approvazione all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />
giorno. [voce fuori microfono] Segretario, leggendo l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno non è proprio prevista<br />
l’approvazione, quin<strong>di</strong> bisognerebbe rendere i Consiglieri partecipi <strong>di</strong> quello che si vuole fare.<br />
La cosa che mi lascia un po’ perplesso è che alle volte si <strong>di</strong>ce che dobbiamo intervenire sul<br />
centro per farlo rivivere, quin<strong>di</strong> Corso Roma piuttosto che l’area nell’imme<strong>di</strong>ata vicinanza <strong>del</strong>la chiesa,<br />
piuttosto che non questo triangolo che indubbiamente in questo momento necessiterebbe <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong><br />
zona <strong>di</strong> un certo tipo, ma poi si portano degli investimenti in un’area già molto congestionata e che quin<strong>di</strong><br />
andrebbe inserita con tutta una serie <strong>di</strong> considerazioni legate alla viabilità pedonale e veicolare. Il rischio,<br />
a mio modo <strong>di</strong> vedere, in quell’area è che si accentui ulteriormente la <strong>di</strong>sfunzione <strong>del</strong>la viabilità che già in<br />
questo momento notiamo.<br />
Prima ho detto all’architetto che la mia perplessità sullo sbancamento è legata anche a ricor<strong>di</strong><br />
non <strong>del</strong> 1953 ma molto più recenti, quando per la prima volta abbiamo scavato sotto il centro congressi e<br />
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