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Consiglio Comunale del 30 gennaio 2012 - Comune di Baselga di ...

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attorno al tema centrale <strong>di</strong> quest’ambito, dunque è un tentativo <strong>di</strong> dare risposta tenendo conto anche<br />

degli esercizi commerciali e <strong>del</strong> fatto che questo è comunque il nodo più congestionato per eccellenza, là<br />

dove tutti forse vorrebbero parcheggiare per visitare Piné.<br />

PRESIDENTE: Se non vi sono altre domande tecniche, ringrazio davvero molto l’architetto Panni perché<br />

devo <strong>di</strong>re che per l’incarico ricevuto <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> questo tipo credo abbia fatto forse <strong>di</strong> più, per dare<br />

una sua idea <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> quella località; evidentemente ognuno ha la propria capacità <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e la<br />

propria opinione in merito. Per questi motivi io ringrazio molto sia lui sia il suo staff perché realizzare<br />

questo progetto preliminare in un mese credo meriti un elogio, almeno da parte mia.<br />

Dichiaro aperta la <strong>di</strong>scussione. La parola al Consigliere Anesin.<br />

CONS. ANESIN RINALDO: Non sono all’altezza <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le considerazioni tecniche, quello che posso<br />

<strong>di</strong>re è che secondo me l’architetto ha fatto un ottimo lavoro per quanto gli è stato richiesto.<br />

Veniamo invece agli aspetti più concreti: nelle premesse fatte dal signor Sindaco, in modo<br />

impietoso ha evidenziato quanti sono i lettori <strong>di</strong> libri in Italia ed è un dato già noto: guardate che Piné non<br />

è <strong>di</strong>versa dal resto d’Italia per quanto concerne la lettura <strong>di</strong> libri. Detto questo, in merito alla relazione<br />

fatta dall’Assessore Dallafior, non ho capito cosa c’entri la biblioteca con la democrazia e la libertà, ma<br />

questo me lo spiegherà in un’altra occasione.<br />

Ringrazio l’Assessore perché è risalita all’etimologia <strong>del</strong> nominativo <strong>di</strong> <strong>Baselga</strong>, quin<strong>di</strong> “basilica”,<br />

però <strong>Baselga</strong> <strong>di</strong> Piné non è nata in epoca romana bensì in epoca successiva, quando la basilica già era<br />

un luogo <strong>di</strong> culto cattolico, per cui un ambiente chiuso. Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> queste considerazioni, vorrei risalire al<br />

termine “biblioteca” ovvero un luogo dove ci sono dei libri, frequentato da persone che amano leggere;<br />

inoltre si è parlato <strong>di</strong> tutto, <strong>di</strong> concetti molto astratti anche dal punto <strong>di</strong> vista filosofico, però i sol<strong>di</strong> da<br />

sborsare poi sono concreti e non filosofici, <strong>di</strong>menticando anche la cosa più importante per chi legge un<br />

libro. Io mi definisco un <strong>di</strong>screto lettore, frequento la biblioteca <strong>di</strong> <strong>Baselga</strong> e devo <strong>di</strong>re che il piacere <strong>di</strong><br />

leggere un libro varia, perché il libro è una comunicazione che viene fatta <strong>di</strong> un qualcosa in base al modo<br />

in cui uno è abituato a comunicare, recepire e provare un piacere nella lettura, e questo può essere<br />

visivo, u<strong>di</strong>tivo, cinestetico, dunque ognuno prova un piacere <strong>di</strong>verso nel leggere un libro. Il libro non si<br />

legge in biblioteca: si deve leggere in un luogo <strong>di</strong> totale relax che normalmente è casa propria, anche<br />

perché se uno ha voglia si alza e si fuma una sigaretta, non rompe le scatole a nessuno, mentre in una<br />

biblioteca ciò sarebbe <strong>di</strong>fficile.<br />

Sono stati citati i numeri, oltre a quelli dei residenti che conosciamo, dei turisti <strong>di</strong>cendo che<br />

nell’arco dei Comuni interessati si contano 500.000 presenze, ma va precisato che non si tratta <strong>di</strong><br />

500.000 persone, perché se la mia famiglia è composta da quattro persone e per tre giorni raggiungiamo<br />

una località, noi contiamo 12 presenze, per cui il numero è decisamente inferiore.<br />

Il problema che è stato posto anche nell’intervento precedente da parte <strong>del</strong> Consigliere Anesi, e<br />

che io avevo sollevato anche in Conferenza dei Capigruppo, è che se venisse realizzato un progetto così,<br />

quale sarebbe l’impatto sia per i residenti sia per chi viene da fuori per passare qualche giorno in<br />

montagna? Cosa proverebbe una persona nel vedere una struttura super-moderna? Questo è un altro<br />

ragionamento da approfon<strong>di</strong>re, infine, sempre in riferimento ai numeri, se le percentuali sono quelle<br />

italiane, considerando che in inverno la biblioteca è aperta 26 ore la settimana e 31,5 in estate, non ho<br />

mai sentito un citta<strong>di</strong>no lamentarsi <strong>del</strong>l’insufficienza <strong>del</strong>l'orario <strong>del</strong> servizio, anzi, è particolarmente<br />

apprezzato. Devo poi <strong>di</strong>re che su mia richiesta specifica ha anche acquistato dei libri, in altri casi mi ha<br />

fatto pervenire i libri dal circuito <strong>del</strong>le biblioteche trentine dunque il bibliotecario è secondo me una<br />

persona veramente capace, brava e paziente. Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo, se le percentuali sono queste, vale<br />

davvero la pena <strong>di</strong> investire un sacco <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> per così poca gente?<br />

Da una stima puramente venale, io che sono un frequentatore <strong>del</strong>la biblioteca mi vedrei regalare<br />

dal <strong>Comune</strong> circa 25.000 euro, che in realtà mi sembrano tanti. Visto che l’architetto è stato bravo e ha<br />

fatto una serie <strong>di</strong> provocazioni, sia sui parcheggi sia sulla viabilità, mi permetto anch’io <strong>di</strong> farne una: se,<br />

come ho sentito nel <strong>di</strong>scorso iniziale, la popolazione sta invecchiando, perché sulla base <strong>di</strong> un progetto<br />

<strong>del</strong> genere non stu<strong>di</strong>amo una casa per anziani? Forse <strong>di</strong> un’opera <strong>del</strong> genere ne potrebbero godere un<br />

maggior numero <strong>di</strong> residenti.<br />

Onestamente non riesco a capire un concetto <strong>di</strong> biblioteca così impostato, perché risulta un<br />

ipermercato dove non si vende niente e non credo che la gente si recherà lì per socializzare, dal<br />

momento che non riesce a socializzare neanche al bar, ormai ci si reca da amici, tramite inviti: il mondo è<br />

cambiato e non possiamo combattere contro l’informazione on-line, contro internet, anche i giornali sono<br />

<strong>di</strong>ventati obsoleti perché si ricevono le news in anteprima accendendo la televisione, senza uscire <strong>di</strong><br />

casa. Se vogliamo socializzare, possiamo realizzare un complesso realizzandovi un’enoteca, ma nel vero<br />

senso <strong>del</strong>la parola, ovvero dove si degusta <strong>del</strong> vino buono, perché <strong>di</strong> certo non si attira gente mettendo<br />

sugli scaffali dei libri.<br />

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