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Lezione L - Francesco Ridolfi

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fu in Tasmania, Australia e India da cui rimpatriò . Nel ’76 andò in Irlanda; nei<br />

racconti di questi viaggi rivelò acuto spirito d’osservazione.<br />

Giulio Adamoli, ingegnere, percorse varie regioni nell’interno dell’Asia, dalla<br />

Siberia al Turchestan (1869-’70), soggiornando per qualche tempo a Samarcanda;<br />

viaggiò anche in Africa settentrionale (’76), lasciò numerosi scritti di carattere<br />

geografico e “Viaggio al Marocco”.<br />

Ferdinando dal Verme, ingegnere, percorse negli anni 1870-’72 il bacino<br />

dell’Ural; tornato in patria, partì per Zanzibar dove morì per malattia nel ’76.<br />

Luigi Maria d’Albertis, naturalista, dopo un primo viaggio con Beccari, in un<br />

secondo come inviato della Società Zoologica di Sidney esplorò vaste regioni della<br />

Nuova Guinea; tornatovi ancora nel 1877, percorse da solo con una scialuppa per<br />

800 chilometri il corso del fiume Fly, ancora inesplorato, ripetendo l’impresa<br />

l’anno successivo; raccolse interessanti collezioni antropologiche e ornitologiche,<br />

ora nel museo di Genova.<br />

Felice Giordano, geologo, viaggiò per studio nel Borneo (1873) e raggiunse le<br />

pendici del monte Kinibalu.<br />

Girolamo Bixio, detto Nino, dopo avere servito la patria, si spinse con il suo<br />

piroscafo nell’arcipelago malese, a Sumatra, dove morì per epidemia colerica nel<br />

1873.<br />

Oliviero Bixio, ufficiale, fece sette volte il giro del mondo come ispettore nella<br />

compagnia transatlantica francese; si recò poi in America come membro della<br />

commissione per lo studio di un canale interoceanico nell’America centrale.<br />

<strong>Francesco</strong> Emiliani fu in Abissinia con la spedizione Mitchell (1875), passò nella<br />

provincia del Darfur dove cooperò con Gessi e Messedaglia nella lotta<br />

antischiavista e nella esplorazione di regioni ancora sconosciute; tentò la salita<br />

del Gebel-Si.<br />

Giacomo Bartolomeo Messedaglia divenne collaboratore di G. Gordon nel Sudan e<br />

cartografo dell’esercito egiziano; contribuì a fare conoscere il paese del Darfur,<br />

percorrendo regioni poco note, costruì strade.<br />

Romolo Gessi, già combattente in Crimea e con Garibaldi, si unì a C. Gordon in un<br />

viaggio nel Sudan,si spinse con il Piaggia da Dufile per il Nilo fino al lago Alberto<br />

di cui rilevò la carta (1876); insieme a Pellegrino Matteucci tentò due anni dopo<br />

di penetrare per il Nilo Azzurro nel paese dei Galla ma non potè proseguire oltre<br />

Fadasi; accettò allora l’incarico di Gordon di condurre operazioni militari per<br />

conto del governo egiziano nel Bahr-el-Ghazal e riuscì a reprimere la sollevazione<br />

schiavista con Emiliani e Messedaglia . Dopo un penoso e lungo viaggio a Khartm<br />

trovò la morte per malattia a Suez sulla via del ritorno in patria; scrisse “Sette<br />

anni nel Sudan egiziano”.<br />

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