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Lezione L - Francesco Ridolfi

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Carlo Vidua, scrittore, viaggiò in Grecia, Siria, e si spinse fino a Macao, alle<br />

Celebes e alle Molucche; morì durante il ritorno nel 1830.<br />

Carlo Bertero d’Alba, medico naturalista, per primo studiò la fauna e la flora nella<br />

Cordigliera delle Ande e nelle isole del Pacifico, esplorando Antille, Venezuela,<br />

Colombia, Cile e Tahiti, raccogliendo molte specie vegetali nuove; morì in un<br />

naufragio sulla via del ritorno nel 1831.<br />

Il francescano Gesualdo Machetti descrisse il bacino del Rio delle Amazzoni.<br />

Padre Mossi esplorò zone sconosciute dell’Argentina, studiando le tribù indigene.<br />

Girolamo Lavagna, missionario, esplorando regioni dell’America del sud, scoprì<br />

miniere d’oro e d’argento, ricercò fossili, studiò la storia degli Indios.<br />

Nicolò Descalzi per incarico del governo argentino esplorò il Rio Bermejo e il Rio<br />

Negro (1834), pubblicando un diario.<br />

Gaetano Osculati compì un’ardita traversata da Buenos Aires a Valparaiso, seplorò<br />

le regioni dal Perù al Rio delle Amazzoni; dopo alcuni anni si recò in India (1835).<br />

Giuliano Bovo, missionario, fu inviato verso il 1845 in Perù, restandovi a lungo;<br />

scrisse una lunga memoria sulla navigazione fluviale del paese e studiò la<br />

botanica delle regioni da lui visitate.<br />

Ricordiamo che tra i viaggiatori del secolo XIX sono compresi anche molti artisti;<br />

le loro opere pittoriche e i disegni raccontano terre lontane dai contorni intensi,<br />

dalle architetture nuove, dai costumi vivaci,dalla vegetazione rigogliosa, che<br />

offrono ancora oggi a chi li guarda la possibilità di ripercorrere con lo stesso<br />

stupore quel sogno di libertà, capace di sedurre gli uomini per tutta la vita.<br />

Molti furono spinti da motivi umanitari.<br />

Tito Omboni si imbarcò come medico su una nave portoghese, visitò l’Angola nel<br />

1834, compì il periplo dell’Africa e in seguito fu in Asia e in America; scrisse una<br />

relazione sul continente africano.<br />

Elia Rossi fu chirurgo nell’esercito egiziano durante la guerra arabo-egiziana,<br />

viaggiò per la Nubia e il Sudan,lasciando scritti(1850).<br />

Giuseppe Sapeto, orientalista, entrato nella congregazion dei lazzaristi di s.<br />

Vincenzo de’Paoli, fu inviato nel Libano; trasferitosi in Eritrea, compì un primo<br />

viaggio da Massaua fino a Gondar e Adua(1838); ritornato nel ’51, visitò le<br />

regioni dei Bogos, Mensa e Habab ancora inesplorate; guidò quindi un’ambasceria<br />

di Napoleone III presso il Negus; svestito l’abito talare, tornò in Africa(1869),<br />

patrocinò la penetrazione italiana nel Mar Rosso e condusse le trattative per<br />

l’acquisto di un tratto della costa della baia di Assab per conto della compagnia<br />

Rubattino.<br />

Giovanni Stella , dopo il viaggio compiuto con Sapeto, si stabilì a Cheren dove,<br />

guadagnatasi la fiducia dei capitribù, ottenne la cessione di una zona alle falde<br />

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