Lezione L - Francesco Ridolfi

Vincenzo Ragazzi, naturalista, compì molti viaggidal 1884 nell’interno dello Scioa,
raccogliendo molto materiale di studio, specialmente ornitologico, ed esplorò la
regione vulcanica del Dofane.
Luigi Capucci, ingegnere, recatosi in Africa orientale con una missione
commerciale (1886), percorse tra molte difficoltà con L. Cicognani la via interna
da Assab per lo Scioa; qui costruì per Menelik impianti industriali e la residenza
del sovrano ad Addis Abeba.
Gian Pietro Porro, dopo un viaggio nel Gran Chaco in America meridionale,
nominato direttore della società milanese di esplorazione in Africa, organizzò una
spedizione nell’Harar dove fu ucciso dai somali, a Gialdessa(1886). La stessa
sorte subirono i suoi compagni Giovan Battista Licata , fisiologo, autore di un libro
molto importante sulle popolazioni del luogo, e Umberto Romagnoli.
Giuseppe Caprotti, commerciante, soggiornò alcuni anni nello Yemen con il
fratello Luigi, percorrendo il paese, ancora in parte sconosciuto; raccolse una
vasta collezione di codici arabi, numeroso materiale etnografico, archeologico e di
epigrafia semitica.
Leopoldo Traversi, medico, viaggiò in Etiopia e fu presso Menelik,
accompagnandolo nelle spedizioni contro i Galla-Sidama e gli Arussi; dal 1890 al
’93 diresse la stazione di Let Marefià; scrisse relazioni sui suoi viaggi.
Enrico Baudi di Vesme compì due importanti viaggi in Somalia; nel primo si spinse
fino ai confini del’Ogaden (1889), nel secondo raggiunse con Giuseppe Candeo la
regione di Imi nell’Uebi Scebeli (’91).
Lamberto Loria, etnografo, compì un lungo viaggio in Russia fino al Turchestan
dove visitò le tribù Tekké; fu poi con E. Modigliani e con G. Sonnino lungo il Nilo
fino alla prima cateratta, compì spedizioni in Nuova Guinea, ove studiò i Papua
(1889), e in Eritrea.
Il principe Eugenio Ruspoli compì due viaggi in Somalia; nel primo (1891) si
spinse fino all’Uebi attraverso l’Ogaden, nel secondo raggiunse il Giuba e la
regione di Amara-Burgi dove perì durante una caccia; riconobbe per primo il lago
Ciamò, favorì nei suoi viaggi la penetrazione italiana in Somalia e riuscì ad
assicurare il protettorato del nostro paese su varie regioni. Suoi compagni di
spedizione furono D. Riva, E. Dal Seno e Lucca.
Alberto de Agostini, salesiano, viaggiò in America meridionale, esplorando la
Terra del Fuoco; da lui prende nome una delle catene della Patagonia. Tra i suoi
compagni ricordiamo Agostino Pession.
Vincenzo Ferrari viaggiò più volte in Abissinia e operò bonifiche a proprie spese
presso Assab.
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