Copertina n. 2 - Retriever Magazine

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29.05.2013 Views

• Editoriale del Presidente • L'Inghilterra affronta i problemi legati alla salute e al benessere dei cani • Primi passi sul ring • Gara all’inglese su quaglie • Championship sotto la neve in Scozia • Tellington Touch • Debby Kay e il Labrador funzionale • L’alimentazione del cane: l’amido • Che bel cucciolo: cresciamolo bene • Fuga d’inverno in Liguria • Quando il Labrador incontra la città • Libri e curiosità Retriever magazine foto di Tiziano Cagnoni anno 2 - numero 2 - febbraio/marzo 2009 - periodico di informazione del RCI

• Editoriale del Presidente<br />

• L'Inghilterra affronta i problemi legati<br />

alla salute e al benessere dei cani<br />

• Primi passi sul ring<br />

• Gara all’inglese su quaglie<br />

• Championship sotto la neve in Scozia<br />

• Tellington Touch<br />

• Debby Kay e il Labrador funzionale<br />

• L’alimentazione del cane: l’amido<br />

• Che bel cucciolo: cresciamolo bene<br />

• Fuga d’inverno in Liguria<br />

• Quando il Labrador incontra la città<br />

• Libri e curiosità<br />

<strong>Retriever</strong><br />

magazine<br />

foto di Tiziano Cagnoni<br />

anno 2 - numero 2 - febbraio/marzo 2009 - periodico di informazione del RCI


• L'Inghilterra affronta la salute e il<br />

benessere dei cani<br />

• Primi passi sul ring<br />

• Gara all’inglese su quaglie<br />

• Championship sotto la neve in Scozia<br />

• Tellington Touch<br />

• Debby Kay e il Labrador funzionale<br />

• L’alimentazione del cane: l’amido<br />

• Che bel cucciolo: cresciamolo bene<br />

• Fuga d’inverno in Liguria<br />

• Quando il labrador incontra la città<br />

• Libri e curiosità<br />

<strong>Retriever</strong><br />

magazine<br />

anno 2 - numero 2 - febbraio/marzo 2009 - periodico di informazione del RCI<br />

In questo numero<br />

coordinatore di redazione:<br />

Martino Salvo<br />

redattori:<br />

Patty Fellows<br />

Alessandra Franchi<br />

collaborano a questo numero:<br />

Lucia Casini<br />

Gianni Dainotti<br />

Fabio Nicodemi<br />

Cinzia Sgorbati<br />

Cinzia Stefanini<br />

Susan Street<br />

grafica e impaginazione:<br />

Leonardo Langiu<br />

foto di Tiziano Cagnoni Pensare<br />

• Editoriale del Presidente<br />

• L'Inghilterra affronta i<br />

problemi legati alla salute<br />

e al benessere dei cani<br />

• Primi passi sul ring<br />

• Gara all’inglese su quaglie<br />

• Championship sotto la<br />

neve in Scozia<br />

• Tellington Touch<br />

• Debby Kay e il Labrador<br />

funzionale<br />

• L’alimentazione del cane:<br />

l’amido<br />

• Che bel cucciolo:<br />

cresciamolo bene<br />

• Fuga d’inverno in Liguria<br />

• Quando il labrador<br />

incontra la città<br />

• Libri e curiosità<br />

Eccoci al secondo numero di<br />

<strong>Retriever</strong> magazine<br />

questa rivista, provare a scriverla, ad impaginarla, trovarne il<br />

formato più adatto è stata una sfida e una grande esperienza. Ma soprattutto<br />

è stato fantastico scoprire l'interesse dei nostri soci, la loro<br />

disponibilità a collaborare con articoli, fotografie, suggerimenti e incoraggiamento.<br />

E' una rivista “in crescita”: il nostro periodico cambierà ancora un poco<br />

nei prossimi numeri, e speriamo che i cambiamenti siano accolti con<br />

favore come è stato accolto il primo numero, che è stato scaricato più di<br />

mille volte!<br />

In questo numero trovate due articoli che trattano argomenti di grande<br />

attualità ed importanza, e che hanno avuto grande risonanza all'estero:<br />

il dibattito in Inghilterra sulla salute dei cani di razza e il resoconto delle<br />

tre giornate del Championship 2008 in Inghilterra.<br />

Inoltre siamo stati lieti di invitare alla collaborazione alcuni soci e riteniamo<br />

che i loro contributi alla rivista possano essere di grande interesse<br />

per tutti. La rivista è stata creata per i soci e proprio il contributo<br />

dei soci sarà essenziale per renderla viva ed attuale.<br />

Desideriamo ancora una volta ringraziare il Consiglio Direttivo Centrale<br />

e in modo particolare la Presidente Elena Casolari Videsott, per<br />

aver appoggiato il nostro progetto di rivista .<br />

La Redazione<br />

redazione@retriever-magazine.it


Dopo studi linguistico-letterari per una carriera di cattedratica nei licei, consegue la laurea<br />

in Medicina Veterinaria. Una vita con gli animali, soprattutto i cani ricuperatori, che alleva<br />

con parsimonia e con cui ama lavorare, senza troppo impegno agonistico. Da sempre in<br />

cinofilia, giudice di esposizione, è stata co-fondatrice e primo presidente dell'Associazione<br />

Italiana Alpenlaendische Dachsbracke. Dal 2008 Presidente RCI, per contribuire alla<br />

costruzione pratica della nuova struttura.<br />

1979-2009: Trent'anni e il Club si rimette in gioco.<br />

Ogni compleanno è anche occasione di bilanci. Trent'anni sono, per il<br />

nostro Club un traguardo di tutto rispetto che ha portato con sé grandi<br />

novità. Se già l'anno scorso il restyling del Club aveva visto la nascita delle sezioni di razza<br />

e di quella dedicata al lavoro, dopo un rodaggio di qualche mese, dal primo gennaio di<br />

quest'anno le sezioni possono godere di un'effettiva autonomia, anche economica, che sarà da<br />

incentivo per le loro iniziative.<br />

Dando una scorsa ai vecchi annuari mi accorgo che, nell'ottobre del 1981, in occasione del<br />

primo raduno del club i cani iscritti furono 20, e, dai resoconti dell'evento, l'atmosfera era<br />

quella di una piacevole giornata trascorsa con gli amici. Era l'inizio di un'avventura che ci<br />

porta oggi ad avere più di 400 cani iscritti in occasione dei nostri raduni. L'atmosfera.... beh<br />

quella non sempre è altrettanto amichevole.<br />

La competizione e la voglia di primeggiare serpeggiano qua e là, mettendo in ombra quello<br />

che dovrebbe essere un incontro tra estimatori delle nostre razze che si confrontano in serenità.<br />

A volte le discussioni a bordo ring ricordano i commenti da bar sport, tra "arbitri venduti"<br />

e quant'altro.<br />

Potrà sembrare sgradevole che io tratti del nostro trentennale sottolineando un tema spiacevole,<br />

tuttavia migliorare l'atmosfera delle nostre gare - siano esse espositive o di lavoro -<br />

isolando i maleducati e aiutando nel contempo chi si avvicina per la prima volta al nostro<br />

mondo, credo sia una delle maggiori sfide che il club dovrà affrontare nell'immediato futuro.<br />

E qui arrivo al secondo punto dolente: fino ad ora, le 500/600 iscrizioni al club non sono<br />

sufficientemente rappresentative di un mondo retrievers che conta migliaia e migliaia di soggetti.<br />

Avvicinare più persone al club, come abbiamo iniziato a fare con i Family Day,<br />

offrendo situazioni e percorsi utili per risolvere le problematiche di gestione del cane, o semplicemente<br />

per offrire occasioni di socialità tra amanti delle nostre razze, deve essere prioritario.<br />

Il futuro di RCI sta nei soci futuri.<br />

La speranza è che il decentramento, attraverso le sezioni, di una serie di attività, ci permetta<br />

di utilizzare le energie del Consiglio Centrale anche per affrontare i grandi temi istituzionali<br />

legati all'allevamento, alle importazioni illegali, al benessere dei nostri cani, facendo<br />

sentire forte e chiara la voce del Club.<br />

Dr. Elena Casolari Videsott – Presidente RCI


L’Inghilterra affronta i problemi<br />

legati alla salute e al benessere dei cani<br />

Crufts 2009: avanti tutta nonostante la rissa per un documentario della BBC<br />

di Patty Fellows - traduzione di Alessandra Franchi<br />

Secondo molti, verrà ricordato come punto di divisione tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ delle esposizioni<br />

canine in Inghilterra. Infatti il documentario della BBC Pedigree Dogs Exposed ha colpito<br />

la cinofilia inglese, generando pubblicità negativa per il Kennel Club inglese (“KC”) e gli allevatori<br />

di razze pure. E come conseguenza quest'anno Crufts, l'esposizione più importante in Inghilterra,<br />

non sarà più trasmessa<br />

dalla BBC e perderà<br />

l'appoggio del suo più<br />

importante sponsor e<br />

di alcune associazioni<br />

benifiche. L'aspetto positivo<br />

di tutto ciò è che<br />

gli espositori e gli organizzatori<br />

stanno lavorando<br />

insieme come mai<br />

prima d'ora per fare<br />

di Crufts 2009 un successo<br />

senza precedenti,<br />

e che il KC ha rivitalizzato<br />

tutte le attività a favore<br />

della salute e del benessere<br />

dei cani.<br />

Pedigree Dogs Exposed,<br />

che è stato trasmesso<br />

in Agosto, dipinge una crisi<br />

nel mondo dei cani<br />

di razza, suggerendo<br />

che molte delle gravi malattie<br />

genetiche sono il<br />

risultato di decenni di<br />

incroci tra consanguinei stretti, fatti<br />

per vincere ad ogni costo sul<br />

ring “mettendo l'aspetto fisico<br />

al di sopra della salute e della funzionalità.”<br />

Il servizio di grande<br />

effetto mostra l'agonia di un Cavalier<br />

King Charles Spaniel colpito dalla<br />

syringomyelia, una malattia<br />

cerebrale che, secondo il programma<br />

della BBC, colpisce 1/3 dei soggetti<br />

di razza, e un boxer con attacchi<br />

epilettici. Nel servizio vengono<br />

citati gli scienziati dell'autorevole<br />

Imperial College per aver ac-<br />

Ring dei best in show a Crufts<br />

certato che i carlini in UK sono così<br />

imparentati che tutta la loro<br />

popolazione, ancorché di più<br />

di 10.000 soggetti, è geneticamente<br />

equivalente a non più di 50<br />

individui, e questo li rende dal<br />

punto di vista genetico più in<br />

pericolo dei Panda giganti. Il<br />

documentario parla anche di razze<br />

come i bulldog, che sono divenuti<br />

“così innaturali da non potere<br />

più accoppiarsi o partorire senza<br />

aiuto.”<br />

Steve Jones, Professore di Genetica<br />

all' University College London,<br />

commenta in una intervista<br />

trasmessa nel servizio che in<br />

alcune razze i cani pagano un<br />

prezzo terribile per la troppa consanguineità<br />

: “Se gli allevatori insistono<br />

a proseguire per questa<br />

via di allevamento, posso affermare<br />

con sicurezza che nel futuro<br />

di molte di queste razze c'è un<br />

universo di sofferenza e che molte,<br />

se non quasi tutte, non sopravviveranno.”


A seguito del documentario<br />

della BBC, il 15 settembre la<br />

RSPCA (the Royal Society for<br />

the Prevention of Cruelty to<br />

Animals) ha annullato il suo spazio<br />

espositivo a Crufts e la sua<br />

partecipazione all’evento “Discover<br />

Dogs” con la motivazione<br />

della necessità di sviluppare strategie<br />

di allevamento più attente alla<br />

salute dei cani e altri passi<br />

per promuovere la diversità genetica.<br />

Questa decisione è stata<br />

immediatamente seguita da un altra<br />

associazione, Dogs Trust.<br />

Dogs Trust ha motivato la sua<br />

decisione di non supportare<br />

più Crufts con la volontà di inviare<br />

al Kennel Club e agli allevatori<br />

un forte messaggio affinché tutti<br />

si attivino a considerare la salu-<br />

Controlli sanitari a Crufts<br />

te ed il benessere dei cani di razza<br />

più del loro aspetto e degli<br />

standard di razza. A differenza<br />

del RSPCA, Dogs Trust ha affermato<br />

di essere in contatto con il Kennel<br />

Club per aiutare nel cambiamento,<br />

e che sperava di riprendere<br />

la collaborazione una volta<br />

che il benessere animale fosse<br />

stato preso in giusta considerazione.<br />

Il mese successivo Pedigree<br />

(pet food) ha concluso la sua<br />

sponsorizzazione quarantennale<br />

del Crufts, stimata in circa<br />

500.000 sterline all'anno. I portavoce<br />

della Mars, detentrice del<br />

marchio Pedigree, si<br />

sono rifiutati di dire<br />

se la decisione fosse<br />

stata influenzata dal documentario,<br />

dicendo<br />

solo che Pedigree aveva<br />

deciso di dar priorità<br />

ad iniziative che<br />

coinvolgessero una<br />

più larga comunità<br />

di possessori di cani.<br />

Un altro colpo per<br />

Crufts è arrivato il 5<br />

novembre, quando PD-<br />

SA (la più grande istituzione<br />

benefica dei veterinari<br />

inglesi) ha annunciato<br />

che intendeva anche<br />

lei sospendere<br />

ogni suo coinvolgimento<br />

con tutte le esposizio-<br />

ni e tutti gli eventi del Kennel<br />

Club, Crufts incluso.<br />

La RSPCA ha spiegato che una delle<br />

ragioni dietro la sua decisione<br />

di non appoggiare più Crufts è<br />

“la preoccupante bassa diversità genetica<br />

nei cani di razza.” Nel<br />

campo della genetica delle popolazioni,<br />

il livello di inbreeding<br />

(detto “COI” o “coefficiente di<br />

inbreeding”) di una particolare<br />

popolazione, ad esempio una<br />

razza canina, è influenzato da svariati<br />

fattori: dimensioni della popolazione,<br />

numero dei fondatori,<br />

uso ripetuto di stalloni, isolamento<br />

genetico legato ai registri chiu-<br />

Golden retriever esaminato nel<br />

ring a Crufts<br />

si, e pratica di accoppiamenti<br />

tra consanguinei. L'uso del termine<br />

“inbreeding” può causare equivoci,<br />

come evidenziato dalla<br />

accusa mossa agli allevatori<br />

dal programma della BBC che<br />

“l'accoppiamento deliberato tra parenti<br />

sia una pratica comune.”<br />

In realtà, come ha risposto il Kennel<br />

Club, l'accoppiamento di<br />

parenti stretti era una pratica<br />

comune nel passato per fissare<br />

le caratteristiche di una razza,<br />

ma è poco frequente ai nostri<br />

giorni tra gli allevatori responsabili.<br />

Il KC ha deciso di fermare la<br />

possibilità di accoppiamenti tra<br />

consanguinei stretti proibendo<br />

la registrazione, a partire dal<br />

1 marzo 2009, di cuccioli nati<br />

da accoppiamenti madre/figlio,<br />

padre/figlia o fratello/sorella.<br />

Da quando è scoppiata la polemica,<br />

il KC ha cercato di tranquillizzare<br />

i proprietari di cani e<br />

far comprendere la propria posizione<br />

e l'impegno del Club a<br />

favore della salute dei cani. La ricerca<br />

fatta nel 2004 sulle condizioni<br />

di salute delle razze, analizzando<br />

52.000 cani nel Regno<br />

Unito con l'aiuto di Animal<br />

Trust, ha portato alla luce che


il 90% dei cani osservati non<br />

hanno problemi di salute che<br />

danneggino la loro qualità di<br />

vita. In più questa ricerca ha<br />

dimostrato che solo il 2% dei<br />

Cavalier King Charles Spaniel<br />

soffre di syringomyelia, molto<br />

Sopra: Il vincitore del “heelwork<br />

to music”<br />

A fianco: Gara di Canix – rimanere<br />

in forma correndo con il cane<br />

meno quindi di quanto detto<br />

nel programma Pedigree Dogs Exposed.<br />

Il KC ha delineato tre strategie<br />

per affrontare la salute e il benessere<br />

dei cani. Per quanto riguarda<br />

la scienza e la ricerca, il KC ha reso<br />

possibile lo studio della genetica<br />

canina fatto dall'Imperial College<br />

e citato nel documentario,<br />

e lo utilizzerà nel suo lavoro<br />

futuro. Inoltre il KC finanzia<br />

altri progetti di ricerca, e promuove<br />

attivamente tutti i controlli<br />

sanitari e del DNA, e pubblica i risultati<br />

di tali controlli. In più lavo-<br />

Sopra: Gara di agility<br />

ra con i singoli Club di Razza,<br />

come il Cavalier King Charles<br />

Club, per trovare modi di migliorare<br />

la salute della razza.<br />

Un'altra strategia adottata dal<br />

KC britannico è l' “Accredited Breeders<br />

Scheme” (programma di allevatori<br />

riconosciuti) che offre<br />

linee guida per un allevamento responsabile<br />

per salvaguardare la<br />

salute futura dei cani di razza.<br />

Più di 2500 allevatori si sono<br />

già iscritti, e il KC controlla<br />

le loro attività e<br />

incoraggia la gente ad<br />

acquistare cuccioli solo<br />

da questi allevatori.<br />

In terzo luogo la campagna<br />

educativa del KC<br />

“Adatto per la funzione<br />

– adatto per la vita”, diretta<br />

a giudici e allevatori,<br />

cerca di limitare “le esagerazioni<br />

di alcuni aspetti<br />

che risultano dannosi<br />

per i cani” e di formare<br />

i giudici in modo che “garantiscano<br />

che siano premiati<br />

solo cani sani.”<br />

All'inizio di dicembre<br />

2008, il KC ha inviato<br />

piani sanitari a tutti i<br />

club di razza, in cui compaiono<br />

standard rivisti<br />

e provvisori e informazioni<br />

sulla salute e sullo<br />

stato di ogni razza. Gli<br />

standard di razza rivisti includono<br />

clausole per limitare<br />

il peso eccessivo<br />

nei Labrador e una indicazione<br />

agli allevatori di<br />

Clumber Spaniel perché non<br />

si esageri in ossatura, in modo<br />

che queste razze siano adatte<br />

allo scopo per cui sono state create,<br />

la caccia. Quando avrà ricevuto<br />

il feedback di questi nuovi<br />

piani, il KC si propone di indagare<br />

sulla diversità genetica nel<br />

pool genico di ogni razza.<br />

Il KC ha avuto il suo ultimo<br />

smacco quando si sono interrot-


te le trattative con la BBC per la trasmissione<br />

di Crufts 2009: il KC si<br />

è rifiutato di escludere dal concorrere<br />

ai “gruppi finali” 14 razze considerate<br />

a rischio. Dodici di queste razze<br />

sono sotto revisione del KC,<br />

e a queste la BBC ha aggiunto<br />

il Cavalier King Charles e il Rhodesian<br />

Ridgeback, facendo seguito<br />

alle reazioni del pubblico<br />

al programma Pedigree Dogs<br />

Exposed. La BBC ha trasmesso<br />

Crufts negli ultimi 42 anni e si stima<br />

che lo scorso anno abbia raggiunto<br />

più di 14 milioni di spettatori<br />

in Gran Bretagna e molti<br />

altri nel resto del mondo.<br />

Il presidente del Kennel Club Ronnie<br />

Irving si dice dispiaciuto di<br />

questa impasse e aggiunge che<br />

quest'anno Crufts sarà focalizza-<br />

to sulla salute, sul benessere, sulla<br />

cura e l'addestramento dei<br />

cani e sulle associazioni benefiche.<br />

L'evento evidenzierà la notevole<br />

differenziazione dei cani<br />

e delle attività a Crufts, con un accenno<br />

speciale a tutti gli eroi<br />

nascosti che aiutano i cani in difficoltà.<br />

Irving ha chiamato a raccolta<br />

allevatori ed espositori “per lavorare<br />

insieme e sconfiggere coloro<br />

che vorrebbero veder finite<br />

le esposizioni canine.”<br />

Jessica Holm – giornalista della<br />

BBC, allevatrice e espositrice -<br />

Sopra: Yorik e Yasmin, cani<br />

abbandonati divenuti “hearing<br />

dogs”<br />

A fianco: Il presidente della<br />

fondazione del Kennel Club<br />

con Yorik, un cane abbandonato<br />

che lavora ora con i sordi come<br />

“hearing dog”.<br />

ha definito la rissa a proposito<br />

di Pedigree Dogs Exposed un incubo<br />

che tuttavia è servito come “sveglia”.<br />

La Holm ritiene che ora serva<br />

più esposizione mediatica,<br />

e non meno, focalizzata però<br />

sui tanti traguardi raggiunti dal<br />

mondo dei cani di razza. Il suo<br />

recente articolo su Dog World<br />

ha ottenuto 150 commenti dai<br />

lettori, molti dei quali a difesa<br />

del Kennel Club e delle esposizioni.<br />

Se questo è un buon indice<br />

di interesse, probabilmente gli inglesi<br />

e i loro cani progrediranno insieme.<br />

Il RCI desidera ringraziare il Kennel Club per aver letto e approvato<br />

questo articolo e verificato la sua imparzialità ed accuratezza, e per aver<br />

concesso le foto dal suo archivio fotografico: www.dogimages.org.uk/.<br />

L'obbiettivo primario del KC è di promuovere in ogni modo il<br />

progresso del cane e di promuovere i molteplici ruoli del cane nella<br />

società. Si possono trovare altri articoli su questo argomento su:<br />

www.thekennelclub.org.uk/.


Primi passi<br />

nel ring<br />

L’articolo 2 del REGOLAMENTO SPECIALE DELLE ESPOSIZIONI CANINE approvato dall’ENCI<br />

ed in vigore dal 1 gennaio 2009 così recita: Le esposizioni canine sono verifiche cinotecniche<br />

nelle quali i cani sono sottoposti all’esame e al giudizio della loro bellezza e conformazione esteriore,<br />

intese l’una e l’altra in relazione alla standard ufficiale della razza a cui appartengono.<br />

Dall’esame dei soggetti presentati derivano qualifiche relative al valore assoluto dei cani in<br />

rapporto alle caratteristiche della loro razza mentre dal confronto fra gli stessi derivano classifiche<br />

in rapporto al valore relativo fra loro dei soggetti partecipanti……….<br />

L’articolo qui sopra<br />

enuncia lo scopo<br />

dell’esposizione<br />

che deve essere un<br />

confronto tra i soggetti<br />

di vari proprietari e allevatori.<br />

Una leale e<br />

corretta competizione<br />

sarà infatti utile per<br />

darci il punto della situazione<br />

circa la qualità<br />

dei cani presenti ad<br />

una mostra.<br />

Va subito detto che è<br />

conveniente il cercare<br />

costantemente di apprendere<br />

circa la nostra<br />

razza al fine di crearci<br />

una nostra personale<br />

e specifica cultura, questo svilupperà<br />

il nostro senso critico ed<br />

anche ci permetterà di non accogliere<br />

sempre come ineccepibile<br />

la relazione del giudice, sarà<br />

importante per noi riconoscere<br />

le valutazioni corrette dalle<br />

non appropriate. Non sempre i<br />

giudici sono specialisti di razza<br />

e la loro opinione può non<br />

essere completamente tecnica.<br />

Dobbiamo inoltre ricordare<br />

che il giudizio, anche se formu-<br />

Introduzione alle esposizioni cinofile<br />

di Cinzia Sorbati<br />

Esposizione all'interno di una fiera, dove i cani aspettono il loro<br />

turno nelle gabbie.<br />

lato da un giudice esperto<br />

della razza, è pur sempre soggettivo.<br />

Ciò può generare senza<br />

dubbio confusione in chi si<br />

avvicina per le prime volte<br />

agli show e difficilmente potrà<br />

comprendere come, ad esempio,<br />

in una doppia giornata di<br />

gare lo stesso cane sia stato<br />

giudicato con qualifica Molto<br />

Buono il sabato dal giudice A<br />

ed il giorno successivo sia un<br />

vincitore sotto il giudice B.<br />

In qualsiasi caso non<br />

sono mai giustificabili<br />

comportamenti maleducati<br />

da parte degli espositori<br />

nei confronti del<br />

giudice di turno, se riteniamo<br />

che le sue valutazioni<br />

sui nostri cani<br />

non sono state corrette<br />

dobbiamo limitarci a<br />

non sottoporre più in<br />

futuro i nostri soggetti<br />

ai suoi giudizi.<br />

E’ importante tener<br />

presente che l’esposizione<br />

dovrebbe supportare<br />

una doppia funzione,<br />

competizione e aggregazione.<br />

Infatti ci fornisce<br />

altresì la possibilità di<br />

condividere tanti momenti che<br />

a volte possono essere anche<br />

emozionanti con i nostri cani<br />

e di trascorrere una piacevole<br />

giornata con gli amici e gli altri<br />

competitori.<br />

Le mostre possono svolgersi, a<br />

seconda delle stagioni, all’aperto<br />

e nella migliore delle situazioni<br />

su di un prato altrimenti in<br />

un grande spiazzo. Al chiuso,<br />

all’interno di fiere o padiglioni.<br />

In entrambi i casi dobbiamo<br />

sempre tener presente che sono


situazioni moltro stressanti per i<br />

nostri cani, soprattutto per quelli<br />

che le affrontano per le prime<br />

volte. Munirsi di una gabbia è<br />

molto utile per il nostro cane<br />

che avrà così la possibilità di rilassarsi<br />

nelle lunghe attese prima<br />

e dopo la presentazione.<br />

Capita spesso di vedere<br />

persone che si intrattengono<br />

chiacchierando a lungo fra loro<br />

con i propri cani al guinzaglio<br />

senza rendersi conto di quanto<br />

sia difficile per questi ultimi<br />

sopportare una situazione tanto<br />

stressante, causa il baillamme<br />

della mostra.<br />

Un cane sovareccitato sarà<br />

impresentabile al momento<br />

di entrare nel ring, non dedicherà<br />

più nessuna attenzione<br />

Fare correre al meglio il cane richiede<br />

un buon addestramento preventivo.<br />

al suo conduttore. Uno stanco,<br />

che ha subìto la situazione,<br />

invece probabilmente entrerà<br />

nel ring stremato e non si presenterà<br />

nella migliore condizione.<br />

E’ buona regola arrivare con un<br />

certo anticipo rispetto all’orario<br />

di inizio. Possiamo così avere<br />

tutto il tempo per trovare tranquillamente<br />

il posto migliore per piazzare<br />

le gabbie, sistemare i cani e<br />

dar loro da bere, ritirare i numeri<br />

e così via. Ricordiamoci che il<br />

nostro umore lo trasmettiamo<br />

ai nostri quadrupedi, se per qualsiasi<br />

motivo siamo innervositi<br />

loro ne risentiranno.<br />

Molto importante è una buona<br />

presentazione, lo scopo è<br />

quello di mostare al giudice il<br />

nostro cane nella condizione<br />

migliore, egli deve valutarne il<br />

tipo, le qualità ed anche il temperamento<br />

secondo i canoni di standard<br />

di razza.<br />

Indispensabile è conoscerne i<br />

pregi ed i difetti, cercheremo<br />

così di valorizzare i primi e di minimizzare<br />

gli altri. Per un buon<br />

giudice molto importante è il<br />

colpo d’occhio iniziale perciò<br />

entriamo nel ring e piazziamo immediatamente<br />

al meglio il nostro<br />

amico. Far sì che il giudice sia<br />

subito condizionato da una<br />

valutazione positiva del nostro<br />

soggetto è molto importante e<br />

può essere di buon aiuto nel proseguo.<br />

Esporre un cane non è così facile<br />

come può sembrare quando si<br />

Golden presentato in modo "stacking".<br />

osserva da bordo ring. Una<br />

buona presentazione non<br />

deve essere mai evidente o<br />

troppo invadente. Il cane<br />

deve mostrarsi in modo naturale,<br />

in attenzione verso il<br />

suo conduttore che non deve<br />

essere protagonista rubandogli<br />

la scena in modo che il giudice<br />

si possa focalizzare solo su di<br />

lui.<br />

Il Labrador nella maggioranza<br />

dei paesi è presentato “free<br />

stand” cioè di fronte al conduttore,<br />

con il guinzaglio lento sul<br />

collo (mai lasciare il guinzaglio<br />

a terra, in Inghilterra è vietato<br />

ed è anche troppo teatrale da<br />

vedere), “stacking” quando il<br />

cane è tenuto in posizione generalmente<br />

con una mano sotto<br />

il mento ed una sotto la coda<br />

(vedi golden).<br />

Il motivo per cui con il Labra-<br />

dor si preferisce il free stand è<br />

perché è un cane molto attivo,<br />

gioioso, ed è molto bello vederlo<br />

piazzato di fronte al suo conduttore<br />

mentre scodinzolando lo<br />

osserva con la sua espressione<br />

attenta.<br />

Molto importante è studiare<br />

il terreno.<br />

Nella buona stagione, quando<br />

i ring sono all’aperto è buona<br />

abitudine ispezionare preventivamente<br />

il terreno, questo ci<br />

permetterà poi di evitare le<br />

buche ed avvallamenti e poter<br />

posizionare il cane su una superficie<br />

piatta evitando che finisca<br />

in una depressione soprattutto<br />

con l’anteriore.<br />

Nelle esposizioni al chiuso,<br />

che di solito si svolgono<br />

in aree espositive, è utile<br />

valutare eventuali strisce di<br />

moquette, tombini o cambi di<br />

terreno (per esempio passare<br />

da una striscia di moquette<br />

Flat coated presentato in modo "free stand".<br />

al cemento) che possono disturbare<br />

il cane.<br />

Il gudice farà ripetere a tutti i<br />

cani/conduttori lo stesso schema<br />

di presentazione pertanto sarà<br />

buona cosa capire ciò che desidera<br />

in modo di essere preparati<br />

a quello che ci verrà da lui richiesto.<br />

Si deve fare attenzione al proprio<br />

soggetto in particolar modo se<br />

maschio: è inaccettabile che<br />

possa ringhiare o abbaiare nel<br />

ring dove si dovrebbe valutare<br />

anche il temperamento. Un<br />

retriever deve essere sempre<br />

docile e privo di aggressività.<br />

Il fatto però di trovarsi in una<br />

situazione stressante in mezzo<br />

a tanti maschi certamente può


influenzarlo perciò sarà nostro<br />

compito il rassicurarlo e rasserenarlo.<br />

Nel rispetto degli altri concorrenti,<br />

crearsi il proprio spazio.<br />

Non dobbiamo essere “timidi”<br />

mettendoci in seconda fila sottraendoci<br />

quindi all’attenzione del<br />

giudice ma neppure invadenti<br />

penalizzando così i nostri concorrenti.<br />

Quando si corre insieme<br />

insieme agli altri fare attenzione<br />

a non essere troppo vicini a chi<br />

ci precede ne pressati da chi ci<br />

segue.<br />

Quando arriva il nostro turno<br />

per il giudizio ci piazzeremo ad<br />

una certa distanza dal giudice,<br />

considerando il terreno, come<br />

detto prima.<br />

Mostra all'aperto, dove gli espositori<br />

e i cani trascorrono una bella<br />

giornata insieme.<br />

Aiutare se necessario a tenere<br />

tranquillo e docile il cane<br />

durante l’ispezione dei denti<br />

e del tronco. Quando ci sarà<br />

chiesto di muovere, il nostro<br />

amico dovrà correre il più<br />

elegantemente possibile, senza<br />

sforzo e abbastanza lontano dal<br />

conduttore così da poter essere<br />

osservato perfettamente ed in<br />

modo da essere assolutamente<br />

libero di scaricare tutta la sua<br />

potenza nell’azione. Un buon<br />

addestramento preventivo sarà<br />

molto utile in quanto ogni<br />

cane fornisce nel movimento<br />

il meglio di se stesso solo ad<br />

una determinata velocità che<br />

può essere completamente differente<br />

da soggetto a soggetto.<br />

Quando scegliete un cucciolo<br />

con il quale pensate di frequentare<br />

esposizioni in futuro ricordatevi<br />

che importante è anche il<br />

carattere. Alcuni sono di natura<br />

più “esibizionisti” ed amano<br />

esporsi.<br />

Dobbiamo inoltre sempre<br />

Alla base di una buona presentazione<br />

c'è il rapporto con il nostro amico.<br />

tener presente che è molto più<br />

facile smorzare l’eccitazione<br />

di un cane felice ed esuberante<br />

che dare tono e grinta ad uno<br />

moscio è per questo che anche<br />

l’addestramento al ring e la presentazione<br />

deve avere sempre dei<br />

collegamenti positivi.<br />

U n soggetto entusiasta è<br />

molto più eye catching che<br />

Nel rispetto degli altri concorrenti, crearsi il proprio spazio.<br />

un cane che si comporta<br />

perfettamente ma solo per<br />

dovere.<br />

Alla base di una buona presentazione<br />

c’è, come per il<br />

lavoro, un buon rapporto<br />

con il nostro amico.<br />

Se ha amore e rispetto per<br />

voi, fiducia e dedizione, vi<br />

guarderà sempre come se<br />

foste la cosa più importante<br />

al mondo e farà volentieri<br />

quello che gli chiederete<br />

di fare.<br />

Cinzia Sgorbati<br />

Con il marito Sergio<br />

alleva Labrador<br />

sotto l'affisso<br />

Dolphingham.<br />

E' giudice per Prove<br />

di Lavoro <strong>Retriever</strong>.


Championship<br />

sotto la neve in Scozia<br />

Relazione sul <strong>Retriever</strong> Championship 2008<br />

Un tempo veramente invernale<br />

con le Lammermuir Hills coperte<br />

di neve ha reso memorabile questo <strong>Retriever</strong><br />

Championship. Il gentile<br />

invito del Duca di Northumberland<br />

e dei signori Landon, Young e<br />

Wallace con l'aiuto di Eskdale Shooting<br />

Services ha regalato all' IGL<br />

tre superbi giorni di gara.<br />

I cani qualificati erano 48, ma<br />

il campione dello scorso anno<br />

e altri tre cani, incluso uno dei<br />

due Golden <strong>Retriever</strong>, sono stati<br />

impossibilitati a partecipare. Il<br />

numero dei Labrador neri era naturalmente<br />

predominante, ma in catalogo<br />

c'erano anche 8 Labrador<br />

gialli.<br />

Il primo Labrador chocolate mai<br />

qualificato per il Championship, Pintail<br />

Hector of Styleside era condotto<br />

da Ged Leeson. C'era anche il<br />

primo concorrente straniero mai<br />

qualificato a un Championship<br />

a rendere ancora più particolare<br />

questo evento, l'austriaco Kurt<br />

Becksteiner con il suo Golden<br />

<strong>Retriever</strong>, Int F.T.Ch Bell Octave<br />

Apollo. In gara anche un gallese,<br />

un irlandese e tre scozzesi.<br />

L'appuntamento era per il 1° dicembre<br />

al Burncastle Estate, il cui<br />

guardiacaccia (keeper), Colin Adamson,<br />

aveva lavorato sodo per<br />

preparare i terreni. Il tempo era<br />

bello e freddo con una leggera spolverata<br />

di neve sui fianchi della vallata<br />

di Earnscleugh Water. La<br />

linea dei cani si allungava sul<br />

ripido fianco ovest della valle,<br />

con il pubblico che guardava assiepato<br />

sul fianco est. Bill Ferguson<br />

dalla Scozia e il gallese Mark Bettinson<br />

giudicavano sulla parte<br />

Traduzione di Alessandra Franchi<br />

bassa del pendio, sulla destra,<br />

mentre l'inglese Nigel Rowson e l'irlandese<br />

Dermot Donnelly erano<br />

i giudici di sinistra, sull'alto del<br />

pendio<br />

I primi riporti sono avvenuti sull'alto<br />

con Billy Steel Sr all'opera con<br />

F.T.Ch. Leadburn Viceroy. Poi<br />

Phil Highfield ha il suo riporto<br />

marcato con Levenghyl Bee of<br />

Featherfly, che ha portato a termine<br />

un eyewipe inoltrandosi un<br />

poco nelle felci per recuperare<br />

un ferito.<br />

Con l'avanzare del walk-up<br />

si sono verificati alcuni riporti<br />

verso il basso della collina, oltre<br />

una recinzione e su una riva scoscesa<br />

verso il fiume. Abbiamo trovato<br />

un buon numero di fagiani,<br />

più qualche coniglio, delle beccacce<br />

e delle pernici. Più avanti un<br />

campo di colza si snodava su<br />

un pendio più delicato, bordato<br />

da una doppia recinzione che fungeva<br />

da buon contenimento per<br />

la selvaggina. Dal momento che<br />

non c'era filo spinato e che la visibilità<br />

era buona i giudici sono<br />

stati in grado di inviare i cani per riporti<br />

incrociati da una parte all'altra<br />

della linea.<br />

Alcuni cani hanno affrontato la<br />

recinzione con più confidenza<br />

di altri. Nel seguito hanno dato<br />

eyewipe i labrador condotti da<br />

Richard King, Polly Dunckley,<br />

Vicky Bruton e John Halstead Jr. I Labrador<br />

gialli degli scozzesi Dick<br />

Sorley e John Douglas hanno colpito<br />

per la loro andatura e per lo<br />

stile. Abbiamo poi fatto pranzo<br />

La valle di Kelphope Burn scelta<br />

per il walk-up del secondo giorno.<br />

alla fine del campo di colza.<br />

Poi nel pomeriggio la gara è<br />

ripresa con un drive, con la selvaggina,<br />

sospinta dai boschi di Lylestone<br />

Hill, che risultava difficile da<br />

colpire mentre volava giù verso<br />

la valle. Per la battuta (drive) i<br />

cani con i numeri più alti sono<br />

stati allineati sui due versanti di<br />

una valle laterale. Sul lato destro<br />

della linea abbiamo avuto alcuni riporti<br />

in salita controvento nella brughiera.<br />

Qui hanno dato eywipe il<br />

cane di Sandra Halstead F.T.Ch.<br />

Levenghyl Silvercloud of Drakeshead<br />

e l'austriaco Golden <strong>Retriever</strong><br />

“Apollo” condotto da Kurt Becksteiner.<br />

I cani sulla sinistra sono inviati<br />

indietro attraverso la valle, per<br />

riporti sull'erba corta coperta<br />

da uno strato di neve. Alla fine<br />

della giornata abbiamo finito il<br />

primo giro di riporti, e appena<br />

iniziato il secondo round. I 44 concorrenti<br />

si sono ridotti a 28, 2<br />

sono usciti per unsteadiness, 9<br />

per aver ricevuto un eyewipe, 5


per lavoro di non ottimo livello.<br />

Il secondo giorno, martedì, il<br />

cielo era nuvoloso ed era nevicato<br />

nella notte. Il punto di incontro<br />

era la zona Tollishead della tenuta<br />

Faccombe Estate, il cui keeper è<br />

Gary Wright.<br />

Un gran numero di spettatori ci<br />

guardava dal Kelphope Burn e<br />

M Bettinson (giudice) guarda J Halstead jr<br />

mentre con FTCh Dargdaffin Fliss of Snowdell<br />

dà eyewipe al cane di Keith Bradford accanto a lui.<br />

il walkup è partito tra l'erba alta<br />

sul lato ovest della vallata.<br />

F.T.Ch Anson Anne of Denbank<br />

di Dick Sorley ha dato un bell' eyewipe<br />

su un ferito. Un altro maschio<br />

giallo, Noiroche Aperitif di Keith Broomfield<br />

ha fatto un ottimo lavoro<br />

su una beccaccia ferita vicino<br />

ad un gruppo di pini. Quando<br />

ci siamo avvicinati ad un campo<br />

di cavoli da foraggio (kale) recintato<br />

è arrivata sulla linea Tess Lawrence,<br />

e le è stato subito richiesto di<br />

inviare il cane su un coniglio già abbattuto,<br />

e F.T.Ch.Levenghyl Cranefly<br />

lo ha recuperato all''estremità<br />

del campo.<br />

Era difficile camminare tra i cavoli<br />

alti e coperti di neve e i cani<br />

hanno avuto bisogno di marcare<br />

perfettamente perché c'era poca<br />

emanazione.<br />

F.T.Ch. Claravale Tide of Garronpoint<br />

di Richard Hink's ha portato<br />

poi a termine un eyewipe e<br />

Eddy Finn ha eliminato due cani<br />

con il suo Labrador di 8 anni Lochmuir<br />

Shannon of Tirgarve. Subito<br />

dopo una beccaccia caduta in lontananza<br />

tra i cavoli ha messo fuori<br />

tre cani ed è stato raccolto dai<br />

giudici. Una fagiana è poi stata<br />

colpita ed è andata a cadere in<br />

avanti, molto lontano, e il riporto eseguito<br />

da F.T.Ch. Hillus Clyde di<br />

Billy Steel ha scatenato un applauso.<br />

“Cloud” di Sandra Halstead<br />

ha poi impiegato tempo a trovare<br />

tra i cavoli, e subito dopo Kurt Becksteiner<br />

è uscito di gara quando<br />

il suo “Apollo” ha riportato l' uccello<br />

sbagliato tra due capi abbattuti<br />

vicini.<br />

Levenghyl Isle of<br />

Aaran di Philippa<br />

Williams ha riportato<br />

rapidamente l'altro.<br />

Questo è stato l'ultimo ri-<br />

Kurt Becksteiner con Bell Octeve<br />

Apollo (primo concorrente estero al<br />

Championship)<br />

porto del secondo<br />

giro. Alla fine del<br />

secondo giro, dei 28<br />

cani 4 hanno avuto<br />

eyewipe da altri cani,<br />

3 dai giudici, 1 ha<br />

preso il capo sbagliato,<br />

e 5 sono stati scartati<br />

per lavoro non di<br />

ottimo livello. Sono<br />

così rimasti in gara<br />

15 cani per un terzo giro da due riporti<br />

ciascuno.<br />

Nevicava, e questa parte della<br />

gara si è presentata ricca di colpi<br />

di scena. Subito “Anne” di Dick<br />

Sorley ha marcato male lungo la<br />

linea e ha ricevuto eyewipe da<br />

F.T.Ch. Tripalong Toby of Fordleymoor<br />

di Mike Jenning. Immediatamente<br />

dopo però Toby esce come first<br />

dog down su un ferito. F.T.Ch. Waterford<br />

Easter di Jayne Coley ha<br />

continuato il buon lavoro fatto<br />

in precedenza con un classico<br />

blind su una beccaccia ferita infilato-<br />

si nelle felci, sulla collina.<br />

Sfortunatamente il suo successivo riporto<br />

è stato un maschio appena<br />

ferito che, mentre “Easter” cacciava<br />

nei cavoli, è scappato nel<br />

campo successivo attraversando<br />

il sentiero. Subito dopo è toccato<br />

a “Viceroy” di Billy Steel Sr che<br />

dopo una caccia nel campo adiacente<br />

ha riportato il ferito guadagnando<br />

un credito significativo nei<br />

carnet dei giudici.<br />

Rapidamente la gara ha poi<br />

perso altri quattro cani. “Tide” di<br />

Richard Hink che ha abboccato<br />

dopo esser stato richiamato. Poi<br />

“Scout” di Julie White è stato first<br />

dog down su un ferito e “Just William”,<br />

il maschio giallo di Lynn<br />

Mitchell, non è rimasto ben sotto<br />

controllo quando è stato inviato<br />

come second dog down. Poi di seguito<br />

il veloce maschio giallo di John<br />

Douglas ha preso eyewipe su un picchio,<br />

riportato velocemente da “Aperitif”<br />

di Keith Broomfield.<br />

Altri cani sono riusciti a passare<br />

I concorrenti si avviano verso i terreni di gara a<br />

Burncastle il primo giorno<br />

il turno: sono stati abbattuti parecchi<br />

conigli, rimasti sui sentieri innevati.<br />

Questi sono stati riportati da<br />

“Clyde” di Mrs Reid, condotto<br />

da Billy Steel Jr, Craighorn Abby<br />

di Noel Bayley, da “Silvercloud”<br />

di Sandra Halstead. Abbiamo poi<br />

finito questo turno con alcuni fagiani,<br />

di cui due per “Cranefly” di<br />

Sandra Halstead. C'è stata ancora<br />

azione, quando due fagiani sono<br />

stati abbattuti oltre un muro di recinzione.<br />

Il primo era un ferito che<br />

ha posto termine alle speranze di<br />

F.T.Ch. Eastdale Guss di Alan Schofield.<br />

Dopo qualche momento il


secondo è stato riportato da “Silvercloud”<br />

di Sandra Halstead, a 2<br />

anni il più giovane in catalogo.<br />

Un altro capo è poi stato abbattuto<br />

dietro la linea, e il maschio<br />

nero di Philippa Williams “Aran”<br />

ha faticato a ritrovarlo tra i cavoli<br />

alti. In questo terzo turno sono<br />

così usciti 9 cani, 3 per eyewipe,<br />

3 per first dog down, 2 per aver<br />

impiegato troppo tempo ad abboccare<br />

e uno per poco controllo. Così<br />

sono rimasti solo più 6 cani per<br />

la finale.<br />

Nella notte prima della finale è<br />

caduta altra neve e si è dovuto<br />

fare molta attenzione sulle stradine<br />

innevate che portavano a Burncastle.<br />

Tre dei sei conduttori avevano<br />

già vinto un Championship:<br />

Sandra Halstead, Billy Steel Jr e<br />

Tess Lawrence, che difendeva<br />

il titolo dell'anno scorso. Degli<br />

altri, Billy Steel Sr era stato in<br />

una finale. Gli altri concorrenti<br />

erano Noel Bailey e Keith Broomfield<br />

dall' Hampshire. Siamo partiti<br />

con un walkup nella colza, più<br />

innevata e gelata che il primo<br />

giorno.<br />

Una fagiana abbattuta a metà<br />

Walkup nei kale coperti di neve. Con il giudice<br />

Nigel Rowson S Halstead e K Becksteiner<br />

della linea è stata marcata molto<br />

bene da “Viceroy”, una buona partenza<br />

per Billy Steel Sr. Il riporto<br />

successivo era un maschio ferito.<br />

“Aperitif”, l'unico maschio giallo<br />

rimasto in gara, che aveva ben<br />

impressionato per due giorni,<br />

questa volta è andato lungo sul<br />

marcato, poi è stato non pronto<br />

al fischio e la gara di Keith Broomfiled<br />

è giunta alla fine. “Cranefly”, inviato<br />

come second<br />

dog down, è stato<br />

tenuto da Tess Lawrence<br />

nella zona di<br />

caduta, ma l'emanazione<br />

non era molta e<br />

quando ha alzato la<br />

testa per chiedere<br />

aiuto per un paio di<br />

volte è stata richiamato.<br />

E' stata quindi la<br />

I giudici confrontano i<br />

loro appunti<br />

volta di Noel Bayley, con<br />

“Abby” che cacciava con decisione<br />

per prendere il<br />

ferito poco lontano, nella vegetazione<br />

serrata. Un eyewipe<br />

a questo punto della<br />

gara è sempre un bonus,<br />

e così sono rimasti solo<br />

più in quattro cani.<br />

I successivi due capi<br />

sono stati abbattuti simultaneamente.<br />

“Clyde”<br />

non ha avuto bisogno di<br />

aiuto da Billy Steel Jr,<br />

mentre Sandra Halstead<br />

ha dovuto condurre un<br />

po' per recuperare il<br />

secondo. Poi un fagiano è stato<br />

colpito sulla destra, lontano. “Viceroy”,<br />

di tre anni, è stato condotto<br />

sul punto da Billy Steel Sr e ha<br />

riportato con successo. “Abby” e<br />

“Silvercloud” hanno completate<br />

entrambi il turno con fagiani marcati<br />

nei cavoli. Nel frattempo una<br />

beccaccia era stata abbattuta lontano,<br />

sulla destra. Billy Steel Jr ha<br />

quindi condotto “Clyde” aldilà<br />

La battuta a Lylestone Hill.<br />

Da sinistra V.Mitchell, K Becksteiner,<br />

M Bettinson (giudice), S Halstead<br />

della siepe sulla destra e poi oltre<br />

la cima della collina su una riva<br />

ripida di fronte al fiume. Laggiù<br />

il cane ha trovato fuori vista, completando<br />

un eccellente riporto.<br />

Dopo sette riporti per tutti e quattro<br />

i cani i giudici hanno esaminato<br />

i loro appunti e hanno chiesto<br />

un drive (battuta). Questo è una pratica<br />

comune, perché i Field Trial<br />

Champion devono essere steady e silenziosi<br />

sia nei drive che nelle<br />

tradizionali gare in walk up.<br />

Gli 8 fucili si sono allineati sul<br />

pendio, a grande distanza dal pubblico,<br />

mentre i battitori spingevano<br />

la selvaggina da Trow Hill. Rapidamente<br />

sono stati abbattuti capi<br />

a sufficienza. Alla fine, tre cani<br />

hanno riportato delle beccacce,<br />

e il quarto un fagiano. I quattro<br />

cani hanno tutti avuto 8 riporti e<br />

il Championship è finito. Come<br />

sempre i giudici hanno cercato di<br />

individuare i cani migliori per trovare<br />

la selvaggina, che dimostrano<br />

marking preciso, che si lasciano<br />

condurre quando necessario, ma<br />

che dimostrano anche buon naso


e capacità di cacciare. Alcuni<br />

si sono messi in evidenza per riporti<br />

più lunghi e più duri, hanno<br />

recuperato feriti, o dato eyewipe<br />

dove altri cani non avevano avuto successo.<br />

Il cane che è stato più costante<br />

è stato il labrador nero di tre<br />

anni “Craighorn Abby”, allevato<br />

in Scozia e figlio del campione<br />

dello scorso anno Willowich Ruff.<br />

Abby è condotto dal suo proprietario,<br />

Noel Bayley dal Cheshire.<br />

Il Presidente di IGL Richard Parker<br />

ha ringraziato profusamente lo<br />

sponsor Skinners, i proprietari dei<br />

terreni e i keeper, i fucili, e il Segretario<br />

Philip Wainwright e i suoi<br />

aiutanti. Tutti coloro che<br />

erano alla manifestazione<br />

concordano che questo<br />

è stato un Championship<br />

memorabile per il meraviglioso<br />

panorama innevato, l'organizzazione<br />

esemplare,<br />

e per alcune novità tra i<br />

concorrenti. I premi sono<br />

stati gentilmente consegnati<br />

da Earl Percy a nome<br />

dei proprietari dei terreni.<br />

Mentre veniva annunciato<br />

il vincitore i suoi tifosi cantavano<br />

dolcemente “No-el,<br />

No-el, è il re dell' IGL”<br />

sulla musica della nota canzone<br />

di Natale.<br />

Il vincitore Nigel Bayley con Craighorn Abby, che è diventato Campione<br />

vincendo il Championship IGL 2008.<br />

Hanno detto: Mark Bettinson (giudice) “E' stato entusiasmante e interessante<br />

giudicare il Championship su questi terreni fantastici.”<br />

Chris Brain (per la prima volta concorrente) “Una esperienza fantastica,<br />

mi auguro di far meglio la prossima volta.”<br />

Kurt Becksteiner (dall'Austria) “E' stato per me un privilegio essere il<br />

primo straniero a qualificarsi. Sorpredentemente non ero nervoso, nonostante<br />

queste gare siano più stressanti che pilotare un aeroplano.”<br />

I quattro giudici. Da sinistra:Nigel Rowson<br />

(Inghilterra), Bill Ferguson (Scozia), Dermot<br />

Donnelly (Irlanda), Mark Bettinson (Galles)<br />

I quattro concorrenti in finale al terzo giorno<br />

Phil Wagland<br />

Sono un insegnante<br />

in pensione<br />

di 70 anni,<br />

ho working Golden<br />

<strong>Retriever</strong> da 35<br />

anni. Sono un<br />

giudice in panel A<br />

e sono il segretario<br />

di due<br />

<strong>Retriever</strong> Club.<br />

Kevin Jackson (spettatore) “Tutto è stato fantastico, e alla fine abbiamo visto i cani migliori.”<br />

Noel Bayley (vincitore) “Il cane è andato bene quest'anno, e io ora sono felicissimo.”<br />

Risultati: 1) Craighorn Abby (nata il 25/05/05), labrador femmina che con questa vittoria diventa<br />

FTCh<br />

2) FTCh Leadburn Viceroy, labrador maschio, prop e cond Billy Steel Senior<br />

3) FTCh Levenghyl Silvercloud of Drakeshead, labrador femmina, prop e cond Sandra Halstead<br />

4) FTCh Hillus Clyde, labrador maschio, prop Mrs A Reid, cond Billy Steel Junior<br />

Il RCI ringrazia l'autore Phil Wagland e la rivista SHOOTING TIMES<br />

per aver concesso questo articolo.


Gara all’inglese<br />

su quaglie<br />

Tre giorni di gara alla francese e<br />

all’inglese, il 6-7-8 dicembre 2008<br />

in Sardegna, nella bellissima località<br />

di Aggius (SS), meta prediletta<br />

nel passato dal poeta e scrittore<br />

D’Annunzio.<br />

E’ il secondo anno che gli amici<br />

Nando Langiu e Massimo Balata ospitano<br />

circa 30 team cane-conduttore,<br />

sui terreni aspri ed affascinanti<br />

dell’azienda agrituristico venatoria<br />

“Il Muto di Gallura”. Per la legge<br />

regionale sarda, non si possono<br />

introdurre nel territorio specie<br />

non autoctone, per cui nelle gare<br />

con “penna” possono essere utilizzate<br />

solo pernici sarde (Alectoris barbara),<br />

quaglie, anatre. Esclusa la possibi-<br />

“c’è sempre una prima volta”<br />

Continuiamo il nostro percorso nel mondo delle gare di caccia per retriever, affrontando un tema caldo: quello<br />

dell’elevato costo della selvaggina e dei suoi riflessi sull’organizzazione delle gare all’inglese. Un buon field trial<br />

in walk up necessita di un’abbondante numero di capi presenti nel campo perché una sufficiente parte di essi<br />

venga scovata dai cani da cerca<br />

(springer spaniel normalmente)<br />

mentre la linea di fucili e concorrenti<br />

avanza. La restante parte volerà<br />

via o non verrà trovata. Dall’altra<br />

parte però l’organizzazione deve<br />

fare in modo di contenere i costi di iscrizione<br />

alle gare. E’ evidente che le<br />

due esigenze contrastano tra loro, creando<br />

non pochi problemi.<br />

Parleremo quindi di una nuova<br />

esperienza fatta in occasione della<br />

gara in Sardegna, svoltasi durante<br />

il ponte dell’Immacolata (6-8 dcembre<br />

2008), che ad unanime parere<br />

sembra aver dato buoni risultati.<br />

Se vuoi avere maggiori informazioni<br />

su come si svolgono le gare per retriever,<br />

leggi il numero uno del retriever magazine<br />

che puoi trovare all’indirizzo:<br />

www.retriever-magazine.it<br />

I concorrenti attendono il loro turno durante un walk up<br />

lità di utilizzare fagiani, la scelta<br />

è caduta sulle prime due specie:<br />

nelle tre gare alla francese sono<br />

state usate le pernici, in quelle<br />

all’inglese le quaglie.<br />

E’ da tempo che tra i concorrenti<br />

si accusa il peso sempre in crescita<br />

dei costi di partecipazione<br />

alle gare. Questi ultimi sono composti<br />

dai costi vivi di organizzazione<br />

della gara (viaggio-vitto alloggiodiaria<br />

dei giudici spessissimo stranieri,<br />

selvaggina) ed i costi di viaggio<br />

e soggiorno dei concorrenti.<br />

Poiché mediamente in riserva un fagiano<br />

o starna abbattuto può costare<br />

anche 20-27 euro, questo comporta,<br />

oltretutto, che il numero<br />

di riporti su cui poter giudicare<br />

i cani sia ridotto spesso a due<br />

(tranne per i pochi cani che accedono<br />

alla finale).<br />

Non potendo quindi ridurre significativamente<br />

i costi di iscrizione<br />

(intorno a 75 euro a cane per<br />

giorno di gara) ma volendo quantomeno<br />

incrementare la disponibilità<br />

di selvaggina per rendere le<br />

gare meno restrittive, si stanno cercando<br />

strade alternative a quelle<br />

abituali.<br />

Nel caso specifico poi, la pernice<br />

sarda, data la sua limitata diffusione<br />

in Sardegna, Corsica e Marocco,<br />

e la grande difficoltà di allevamento<br />

in cattività, può arrivare a co-


stare in riserva anche 35 euro,<br />

ed è inoltre difficilmente reperibile<br />

nei numeri necessari per organizzare<br />

una gara con 30 cani.<br />

Premesso tutto questo, di necessità<br />

Il gruppo di concorrenti e lo spaniel utilizzato per il walk up<br />

gli organizzatori hanno fatto<br />

virtù, proponendo al Club<br />

per la prima volta una gara<br />

all’inglese con solo CAC, cioè<br />

senza CACIT, titolo valido per<br />

il campionato internazionale,<br />

effettuata esclusivamente su<br />

quaglie. Data la maggiore diffusione<br />

della quaglia e il suo costo intorno<br />

a 2 euro a capo ciò avrebbe<br />

comportato molta più selvaggina<br />

sui campi di gara.<br />

Quando si è sparsa la voce<br />

di questa inedita novità tra i<br />

concorrenti sono sorte alcune perplessità<br />

e dubbi in relazione<br />

al fatto che:<br />

. la mancanza di CACIT avrebbe<br />

potuto attirare un minor<br />

numero di partecipanti;<br />

. l’utilizzo di quaglie in un terreno<br />

così difficile ed aspro,<br />

unito alle ridotte dimensioni<br />

del volatile, avrebbe aumentato<br />

in generale le difficoltà e avrebbe<br />

potuto indurre qualche cane<br />

a stringere la preda, con rischio<br />

di eliminazione.<br />

Normalmente infatti sia a caccia<br />

che in addestramento si utilizzano<br />

i fagiani che hanno dimensioni<br />

ben più grandi, ed i cani sono abitua-<br />

ti a scovarli e riportarli correttamente.<br />

Nonostante tutto invece ben 11 partecipanti<br />

hanno deciso di cimentarsi,<br />

portando a casa un’esperienza<br />

molto positiva.<br />

Quello che si è<br />

potuto infatti apprezzare<br />

è che la mancanza<br />

di CACIT ha ridotto<br />

la partecipazione a<br />

quei cani che magari<br />

hanno ancora bisogno di fare esperienza<br />

in questo tipo di gara così selettiva,<br />

dando loro la possibilità<br />

di effettuare un elevato numero di riporti<br />

(anche 7-8) cosa che non sarebbe<br />

mai accaduta in una gara con<br />

CACIT (per motivi di ristrettezza<br />

di selvaggina).<br />

Abbiamo allora chiesto ai due<br />

giudici di gara, Franco Abati e<br />

Moira Frank, le loro impressioni<br />

su questa inedita gara all’inglese:<br />

Qual’è stata la tua impressione<br />

generale sulla gara?:<br />

I giudici Franco Abati e Moira Frank<br />

Sopra: anche con le piccole<br />

quaglie i retriever hanno<br />

dimostrato di possedere una<br />

bocca morbida,<br />

indispensabile in un cane<br />

da riporto<br />

A fianco: un labrador in corsa<br />

verso il suo conduttore,<br />

impegnato nel riporto<br />

della quaglia


Moira Frank: “Credo sia stata una<br />

gara molto bella e difficile, sia in relazione<br />

alla minore dimensione<br />

della quaglia sia al terreno molto<br />

aspro. Questo field trial ha sicuramente<br />

messo in evidenza i cani con maggiore<br />

esperienza e maggiore controllo,<br />

essendo spesso richiesto loro<br />

di cercare in una zona molto ristretta,<br />

quando la tentazione di allargarsi<br />

era molto forte. Ricordo in particolare<br />

l’ultimo giorno di gara in<br />

cui i due cani finalisti non sono riusciti<br />

a trovare l’ultima quaglia,<br />

che poi è stata trovata da noi giudici,<br />

dando loro eye wipe (n.d.r penalizzazione<br />

per non aver trovato<br />

una quaglia che poteva essere trovata).<br />

Ciò ha messo in evidenza la difficoltà<br />

del terreno. Nel complesso<br />

un’esperienza molto positiva, che<br />

penso sia più adatta a cani che<br />

vanno anche a caccia e quindi<br />

hanno maggiore esperienza venatoria.”<br />

Franco Abati: “Esperienza valida<br />

sotto tutti i punti di vista, da rifare<br />

anche migliorando. E’ stata la<br />

prima volta con selvaggina molto abbondante”<br />

Come si sono comportati i retrievers<br />

con questa insolita selvaggina?<br />

Moira Frank: “Direi molto bene considerando<br />

che con le distanze e<br />

gli ostacoli del terreno che si opponevano<br />

(n.d.r. muretti a secco e<br />

folta vegetazione mediterranea)<br />

i riporti sarebbero stati molto difficili<br />

anche con i fagiani. Sicuramente<br />

in questa gara i cani dovevano<br />

avere un impeccabile marking,<br />

molte qualità naturali, molta esperienza<br />

e molto addestramento. Era inol-<br />

Lo spaniel<br />

impegnato<br />

nella cerca<br />

delle quaglie<br />

durante il<br />

walk up<br />

tre richiesta molta attenzione ai conduttori<br />

nel marcare questi uccelli<br />

così piccoli che cadevano in una foltissima<br />

vegetazione, per poter aiutare<br />

i loro cani. Nessun di loro ha stretto<br />

la preda, allontanando quindi<br />

i dubbi a riguardo.”<br />

Franco Abati: “I retrievers si sono<br />

comportati molto bene. La paura<br />

che stringessero si è rivelata infondata.<br />

Credo che lo stringere la selvaggina<br />

sia un problema di attitudine<br />

del cane piuttosto che di dimensioni<br />

della preda. Se il cane tende<br />

a stringere lo fa con qualsiasi selvaggina.<br />

Nessun cane infatti è stato eliminato<br />

per “bocca dura”. I cani<br />

devono avere molto naso per scovare<br />

la quaglia, e non solo per una<br />

questione di dimensioni.<br />

Vorrei fare anche un complimento<br />

agli spaniels di Carlo Guggia<br />

che hanno fatto veramente un<br />

buon lavoro e hanno consentito<br />

di effettuare tre belle prove in<br />

walk up (n.d.r. vedi retriever magazine<br />

nr. 1)”.<br />

Come si è comportata la quaglia<br />

nel campo di gara?<br />

Moira Frank: “Non ho riscontrato par-<br />

ticolari problemi. Credo che in<br />

una prossima gara sia preferibile<br />

però avere quaglie e altre specie<br />

per poter testare i cani in situazioni diverse”<br />

Franco Abati: “La quaglia è un volatile<br />

che non va bene nel folto.<br />

Non è adatta per una giornata<br />

piovosa, perché non volerebbe,<br />

quindi le gare su quaglie sono a<br />

rischio di condizioni meteo sfavorevoli.<br />

Per fortuna abbiamo avuto<br />

bel tempo per tre giorni, quindi<br />

è andato tutto bene”<br />

Come abbiamo potuto apprezzare<br />

anche i giudici hanno espresso un<br />

parere sostanzialmente positivo<br />

sull’utilizzo delle quaglie in gara<br />

all’inglese. Ma oltre all’aspetto<br />

più prettamente venatorio, non<br />

è da escludere l’importanza che<br />

una gara senza CACIT comporta, risultando<br />

in effetti quasi propedeutica<br />

alle gare con CACIT. In altri<br />

paesi come la Francia, dove peraltro<br />

esistono due diversi titoli di Campione<br />

di Lavoro , “alla Francese”<br />

e “all'Inglese”, questa soluzione<br />

è già da tempo adottata e ha permesso<br />

a molti concorrenti e cani di<br />

“farsi le ossa” prima di competere<br />

con i mostri sacri del panorama internazionale<br />

nelle gare con CACIT:<br />

stesse regole e difficoltà ma con maggiori<br />

possibilità di riuscita per i<br />

team meno esperti.<br />

I risultati della gara possono essere<br />

consultati nel sito del RCI.


Tellington TTouch ® :<br />

migliorare il benessere mentale, emotivo e fisico degli animali.<br />

di Fabio Nicodemi<br />

Da quando, un po’ di tempo fa, ho lasciato da parte l’impegno attivo nelle prove di lavoro e delle esposizioni,<br />

mi sono indirizzato nel cercare una risposta ad un paio di domande che diventavano sempre più forti dentro<br />

di me: come mai la relazione fra me ed i miei cani era diventata nel tempo così importante ed indispensabile?<br />

Cosa avrei potuto fare per accompagnare al meglio possibile la seconda fase delle nostre vite insieme?<br />

Mentre cercavo una qualche soluzione<br />

a questi pensieri….fra i vari seminari<br />

sui cani cui mi imbattei all’epoca,<br />

uno mi rimase particolarmente impresso….<br />

era quello in cui, attraverso<br />

un mix di tocchi sul corpo dei cani presenti<br />

(tra i quali i miei !) e di un uso<br />

nuovo della conduzione con più guinzagli<br />

abbinati a percorsi che mi sembravano<br />

composti solo di banali ostacoli<br />

e di superfici da attraversare appena<br />

un po più insolite del normale, ho realizzato<br />

che un sacco di quei cani, i cui<br />

padroni raccontavano essere giunti<br />

con i più svariati comportamenti<br />

poco graditi o con qualche impiccio<br />

fisico, sembravano incredibilmente cambiati<br />

nell’arco dei due giorni che eravamo<br />

stati insieme.<br />

E’ passato qualche anno da allora<br />

….e sono contentissimo di confermarvi<br />

che ciò che ho avuto allora modo<br />

soltanto di intuire, oggi, con un po<br />

di pratica e dopo essermi calato nel<br />

metodo, è veramente qualcosa di straordinario<br />

e di utile per il miglioramento<br />

del benessere psico-fisico dei nostri<br />

compagni animali. “Mente & corpo,<br />

dunque !” Ecco, finalmente, ciò che<br />

avrei potuto imparare e condividere<br />

con i miei cani. Nel suo senso più profondo,<br />

come dicevo all’inizio, oggi<br />

sono fortemente convinto che questo<br />

metodo abbia avuto non poca parte<br />

in “noi” nell’aver aumentato la comprensione<br />

reciproca e la comunicazione<br />

tra me ed i miei cani ed aver dato<br />

così una risposta esaustiva alle domande<br />

che mi ponevo.<br />

Tellington TTouch (in breve TTOUCH)<br />

è un metodo di insegnamento per<br />

gli animali che integra “lavoro sul<br />

corpo” ed “esercizi a terra” per contribuire<br />

a migliorare il coordinamento,<br />

l'equilibrio, le capacità mentali,<br />

l’attenzione, la comunicazione, la<br />

comprensione e il rispetto fra gli animali<br />

e i loro proprietari.<br />

TTOUCH è dunque un insieme<br />

di tecniche molto<br />

dolci, adatte a tutti gli<br />

animali, sia giovani che anziani.<br />

La base è costituita da<br />

un insieme di specifici<br />

"tocchi" circolari (touches) effettuati<br />

con le dita o<br />

con le mani su tutte le<br />

zone del corpo. Spesso<br />

questi tocchi vengono scambiati<br />

per carezze o per massaggi ma, a differenza<br />

di quest’ultimi, lavoriamo in<br />

superficie e l’effetto che ne deriva è generalmente<br />

più durevole. Altri movimen-<br />

ti, come sollevare delicatamente e rilasciare<br />

varie parti del corpo, vengono comunemente<br />

intercalati tra i circoli.<br />

C‘é poi un uso un po’ particolare<br />

delle bende, delle magliette e delle attrezzature<br />

(guinzagli, collari, pettorine,<br />

bacchette, etc.) impiegati in modo coordinato<br />

tra loro negli esercizi per il<br />

miglioramento dell’autostima e per<br />

la riorganizzazione della postura corporea.<br />

Per l'osservatore casuale, il tutto potrebbe<br />

apparire come un metodo di educazione<br />

o addestramento tradizionale,<br />

perché spesso si utilizzano collari, guinzagli<br />

e pettorine.<br />

Ma la differenza sta nel modo<br />

con cui si dà la possibilità di apprendere;<br />

queste tecniche incoraggiano e inducono<br />

l'animale a concentrarsi e riflettere<br />

per se stesso, in modi spesso<br />

non visti dall’addestramento tradizionale.<br />

Nulla dunque a che vedere<br />

con i sistemi basati sul condizionamento,<br />

anche operante, né con gli altri<br />

sistemi classici di apprendimento.<br />

Credo che questo metodo abbia<br />

la non indifferente particolarità di<br />

poter essere utilizzato, al tempo<br />

stesso, sia come un metodo di educazione<br />

propriamente auto consistente,<br />

sia come sostegno ad altri metodi<br />

di educazione ed addestramento rivolto<br />

ai cani, nonché in affiancamento<br />

allattività del veterinario e delle terapie<br />

mediche e riabilitative eventualmente<br />

prescritte a fronte di patologie specifiche.<br />

Ed è per questo che lo vedo abbinabile,<br />

in generale, anche ai vari<br />

usi funzionali delle nostre razze retriever.<br />

Le tecniche, che hanno molti principi<br />

in comune con il Metodo Feldenkrais<br />

® per le persone, sono state inizialmente<br />

sviluppate da Linda Tellington-


Jones nell’uso con i cavalli e, dopo<br />

aver trovato grande successo, sono<br />

state adattate per lavorare anche<br />

con gli animali da compagnia.<br />

Nei tocchi si esercita una pressione<br />

molto leggera delle dita o delle mani,<br />

in diverse posizioni e combinazioni<br />

di contatto, con una pressione sufficiente<br />

solo a spostare la pelle anziché i<br />

muscoli.<br />

A differenza di massaggio, che ha<br />

efficacia sul sistema muscolare, l'intento<br />

del TTOUCH è infatti quello di<br />

svegliare le cellule ed attivare le terminazioni<br />

nervose presenti appena sotto la superficie<br />

della pelle per fornire un collegamento<br />

col sistema nervoso centrale; ottenere<br />

questa connessione significa fornire<br />

la possibilità di riorganizzare i modelli<br />

di comportamento precedentemente<br />

appresi e dare l’opportunità di migliorare<br />

il benessere generale o quello<br />

specifico, ad esempio in risposta al<br />

dolore, nonché ad influenzare il miglioramento<br />

dell’apprendimento ed il<br />

rapporto tra gli animali e, tra questi<br />

e gli uomini.<br />

Sappiamo dalla scienza che noi<br />

umani tratteniamo i problemi emotivi<br />

nei recettori cellulari lungo tutto<br />

il nostro corpo. E, sempre dalla scienza,<br />

sappiamo che anche per gli animali<br />

è lo stesso !<br />

TTOUCH riconosce che la postura<br />

influenza le emozioni ed il comportamento<br />

e, dunque, modificando la<br />

postura per rilasciare gli schemi di tensione<br />

appresi all'interno del corpo,<br />

i nostri animali posso diventare più<br />

aperti al cambiamento; questo è il<br />

motivo per cui i comportamenti indesiderati<br />

diminuiscono o, spesso, scompaiono<br />

completamente.<br />

Gli usi del TTOUCH sono molteplici;<br />

viene utilizzato dai proprietari per risolvere<br />

problemi di comportamento,<br />

come aggressività, abbaio eccessivo,<br />

masticazione, vomito, riluttanza a viaggiare<br />

in auto, paura dei rumori forti, resistenza<br />

alla socializzazione con le persone,<br />

con i propri simili e con altri<br />

animali, eccessiva timidezza, eccitabilità,<br />

mancanza di equilibrio, saltare<br />

verso le persone, tirare al guinzaglio,<br />

iperattività, nervosismo, rigidità articolare,<br />

andatura irregolare, scarso rendimento,<br />

mancanza di concentrazione e di fiducia,<br />

gelosia, ansia da separazione, antipatia<br />

al contatto (veterinario, tolettatore,<br />

difesa del proprio corpo a causa<br />

di lesioni).<br />

TTOUCH non è pensato per essere<br />

usato come sostituto delle cure veterinarie,<br />

ma i veterinari stessi ed i proprietari<br />

possono utilizzare queste tecniche<br />

per calmare gli animali e aiutarli a<br />

far fronte alle sollecitazioni di dolore<br />

o di shock. E’ impiegato anche per<br />

facilitare la ripresa post-operatoria<br />

e come coadiuvante nelle cure riabilitative<br />

successive a malattie.<br />

Alcuni operatori e volontari lo utilizzano<br />

in canili e rifugi per aiutare gli<br />

animali a mantenersi sani e ad abbassare<br />

i livelli di stress sia durante la permanenza<br />

che durante il processo di adozione.<br />

Allevatori, addestratori ed educatori<br />

possono utilizzarlo fin sui cuccioli,<br />

per aumentare la consapevolezza<br />

del corpo, accrescere fiducia ed autostima<br />

e predisporli ad uno stato di attenzione<br />

utile per apprendere più efficacemente.<br />

Può essere di ausilio sia nel contenere<br />

caratteri esuberanti che a far<br />

uscire dal proprio guscio caratteri particolarmente<br />

timorosi e diffidenti.<br />

Handler sia di esposizione che di<br />

prova possono impiegarlo proficuamente<br />

oltreché per contenere i livelli di<br />

stress pre e post gara, come coadiuvante<br />

nel training preparatorio e defatigan-<br />

te, oppure come valido sistema per aumentare,<br />

precisione, ascolto, abilità<br />

nell’azione, “steadiness” e “will to<br />

please” ricercati nelle competizioni.<br />

Sono convinto che anche i nostri<br />

retriever possano beneficiare enormemente<br />

dell’impiego del TTOUCH<br />

in tutte quelle situazioni in cui si<br />

voglia indurre un cambiamento,<br />

qualsiasi e per qualunque motivo<br />

esso sia, fosse anche solo per un innalzamento<br />

del livello di benessere generale<br />

dei nostri cani.<br />

Per qualsiasi motivo od in qualunque<br />

contesto intendano essere applicate,<br />

queste tecniche sono davvero semplici<br />

da imparare; possono essere svolte<br />

da tutti poiché, per poter essere applicate,<br />

non necessitano di alcuna conoscenza<br />

dei principi di anatomia e fisiologia<br />

animale.<br />

Insomma in tutte le situazioni dove, attraverso<br />

il TTOUCH, i nostri cani<br />

imparano ad agire, piuttosto che<br />

semplicemente a re-agire, al di là<br />

dellistinto. O, più semplicemente,<br />

essi….”imparano” ad “imparare”!<br />

Se il Tellington TTOUCH vi ha incuriosito<br />

potete consultare il sito ufficiale italiano<br />

www.tteam.it, per essere aggiornati<br />

su corsi e sulle altre iniziative, per trovare<br />

un insegnante abilitato vicino<br />

a voi od anche solo per ottenere ulteriori<br />

informazioni.<br />

Fabio Nicodemi vive a Roma, in compagnia dei suoi tre labrador<br />

e di una gatta.<br />

Socio del RCI ha frequentato, assieme ai suoi cani, il mondo<br />

delle esposizioni e del lavoro e si è sempre più interessato alle<br />

problematiche di relazione uomo-animale e di inserimento del<br />

cane nel contesto sociale.<br />

Ha iniziato a praticare il Tellingon TTouch nel 2004 ed è ora,<br />

nell’ambito del programma di formazione triennale del metodo,<br />

Practitioner in Training autorizzato del metodo stesso.


Debby Kay e il<br />

Labrador funzionale<br />

Traduzione di Alessandra Franchi<br />

Nella primavera del 2007 alcuni soci del RCI sono stati invitati alla “Spring Specialty”- oggi il più grande<br />

evento Labrador del mondo - da soci del Labrador <strong>Retriever</strong> Club of the Potomac (“LRCP”), un club di razza<br />

regionale che copre gli stati sulla costa est degli Stati Uniti. Gli ospiti italiani sono tornati entusiasti<br />

della visita, e hanno raccontato agli amici della atmosfera amichevole, dell'eccellente organizzazione,<br />

delle molte novità e, ultimo ma non ultimo, dei magnifici cani.<br />

Così, progettando il mio<br />

viaggio in Maryland per<br />

l'estate successiva, mi sono<br />

fatta dare qualche contatto<br />

per il LRCP, sperando di<br />

comprendere meglio la<br />

Spring Specialty e conoscere<br />

le persone coinvolte. Dal<br />

1970 l'evento è cresciuto<br />

fino ad accogliere più di<br />

1000 espositori da Stati<br />

Uniti, Europa e Asia. E' un<br />

evento che dura tre giorni<br />

e include esposizione, obedience,<br />

traccia, conferenze,<br />

una sfilata di Labrador<br />

Rescue e altro ancora. Ho<br />

chiamato l’allevatrice Debby<br />

Kay, una dei fondatori di<br />

LRCP, che vive a Harper’s<br />

Ferry nel West Virginia.<br />

Debby ha accettato di<br />

ospitarmi una domenica<br />

mattina per parlare del loro<br />

club e delle tendenze nel<br />

mondo d’esposizione oggi<br />

negli Stati Uniti.<br />

Harpers Ferry è una città storica<br />

situata ai piedi dei Monti Appalachi,<br />

alla confluenza dei fiumi<br />

Potomac a Shenandoah, nella<br />

regione in cui si incontrano West<br />

Virginia, Virginia e Maryland. E'<br />

stata una città importante durante<br />

la Guerra Civile Americana e oggi<br />

richiama visite per i suoi musei, la<br />

possibilità di trekking panoramici<br />

e di rafting sulle rapide del Potomac.<br />

Il Pluricampione Chilbrook Aurora riceve il premio<br />

“Dog for all Seasons” (cane per tutte le stagioni)<br />

Debby e suo marito Samuel Cochran<br />

vivono in una antica fattoria<br />

fuori città, vicino al Potomac,<br />

con un grande terreno circondato<br />

da fitti boschi. La fattoria è stata<br />

ristrutturata per ospitare i loro<br />

cani al piano terra, con adiacente<br />

un grande box esterno. Al primo<br />

piano Debby mi fa vedere la sua<br />

enorme biblioteca, con rari volumi<br />

storici, libri di testo su comportamento<br />

e apprendimento canino,<br />

una collezione di ‘breed manuals’<br />

che provengono da tutto<br />

il mondo e alcuni libri<br />

‘speciali’ con le dediche da<br />

donne che Debby considera<br />

i suoi mentori, come le allevatrici<br />

inglesi Mary Roslin-<br />

Williams e Susan Scales, e<br />

l'allevatrice americana Helen<br />

Warwick. Mi fa anche<br />

vedere la sua collezione di<br />

libri italiani sui Labrador,<br />

comprati quando ha visitato<br />

l'Italia molti anni fa per<br />

addestrare cani da fiuto per<br />

la sicurezza aeroportuale.<br />

Al piano terreno c'è anche<br />

l'ufficio di Debby, pieno di<br />

foto e di trofei e altri ricordi<br />

dei suoi Labrador. Samuel ci<br />

fa fare un giro nell'interrato,<br />

dove produce e conserva<br />

il suo vino. Nella fattoria<br />

Samuel coltiva anche molte<br />

vigne, e importa succo di<br />

uva da molte parti del mondo<br />

per poter produrre differenti<br />

vini, con i quali ha vinto parecchi<br />

premi. Apriamo una bottiglia di<br />

Barolo del 2004 e di un delizioso<br />

Merlot. La sua cantina è ben provvista<br />

e decorata in modo molto<br />

spiritoso (c'è anche un ritratto di<br />

Labrador chiamato “Barkus - il<br />

Dio del vino”, allegra parafrasi<br />

tra ‘Bark –abbaiare’, e ‘Bacchus’<br />

divinità romana del vino). Debby<br />

ci offre da gustare insieme al vino<br />

alcuni dei suoi formaggi di capra.<br />

Infatti lei alleva non soltanto cani


ma anche delle capre alpine<br />

americane e delle belle galline<br />

“heirloom” (di linee di sangue<br />

tradizionali). Con vino e formaggi<br />

in mano, torniamo allo studio<br />

di Debby, dove incomincia a raccontarci<br />

le sfide che gli allevatori<br />

americani devono affrontare oggi.<br />

“Quando ho iniziato ad allevare<br />

nel 1969, praticamente tutti<br />

i Labrador negli Stati Uniti sarebbero<br />

riusciti a passare il Working<br />

Il giovane Chilbrook Wooly Bully<br />

Certificate del Labrador <strong>Retriever</strong><br />

Club Inc., il club nazionale di<br />

razza. Questo è un test non competitivo,<br />

perché i cani competono<br />

non tra di loro, ma contro uno<br />

standard. Serve a qualificare i<br />

Labrador da esposizione per il<br />

titolo di Campione e consiste in<br />

alcuni semplici riporti dall'acqua<br />

e su terra, e nella verifica che<br />

il cane non abbia paura dello<br />

sparo. Purtroppo, oggi tanti<br />

Labrador da esposizione non<br />

riuscirebbero a passarlo. Da<br />

quando ho iniziato, circa 40 anni<br />

o 10 – 15 generazioni fa, i cani<br />

da esposizione hanno continuato<br />

a perdere le loro capacità di<br />

lavoro di base, e con queste i<br />

tratti caratteristici della razza. Se<br />

non si fa nulla per fermare questa<br />

tendenza, il Labrador finirà come<br />

il Cocker Spaniel, che può essere<br />

un eccellente cane da famiglia ed<br />

è bello da vedere, ma che oggi<br />

non potrebbe essere classificato<br />

come cane da caccia.”<br />

E continua “Mi preoccupano<br />

soprattutto due aspetti dell'allevamento<br />

per bellezza. Prima di<br />

tutto, per quanto riguarda il carattere<br />

i Labrador stanno perdendo<br />

coraggio e voglia di lavorare sotto<br />

pressione e in qualsiasi ambiente,<br />

come fiumi ghiacciati o in piena,<br />

caldo o fitto sottobosco. Poi, per<br />

quanto riguarda la morfologia, si<br />

perdono testa, coda e mantello<br />

corretti.”<br />

“Mentre la maggior parte dei<br />

Labrador oggi possiede ancora<br />

qualità naturali come il desiderio<br />

di riportare, la capacità<br />

di memorizzare il<br />

punto di caduta e un<br />

buon naso, molti si<br />

arrendono quando le<br />

condizioni divengono<br />

pesanti. La voglia di lavorare<br />

in ogni condizione è una delle<br />

caratteristiche della razza, e uno<br />

dei motivi per cui gli inglesi si<br />

portarono a casa il cane di St.<br />

John dalla Terranova.”<br />

“E così per la morfologia, i<br />

Labrador di successo dei nostri<br />

giorni dovrebbero presentare i<br />

tratti che caratterizzano la razza:<br />

testa, coda e mantello corretti,<br />

come descritti nello standard redatto<br />

dai fondatori della razza un<br />

secolo fa. Un Labrador dovrebbe<br />

aver l'aspetto di un Labrador. Perché<br />

dovrei cercare di migliorare<br />

o cambiare uno standard che è<br />

stato scritto in modo da riflettere<br />

le funzioni per le quali la razza è<br />

stata inventata?”<br />

Chilbrook Morgan con i suoi cuccioli (di Ross Stanfield)<br />

Debby ha tenuto molti seminari<br />

per giudici ed allevatori negli<br />

Stati Uniti per illustrare in modo<br />

approfondito che cosa significa<br />

morfologia per un Labrador funzionale.<br />

Insiste in modo particolare<br />

sull'importanza di una mantello<br />

corretto, caratteristica che<br />

oggi sembra a rischio nei soggetti<br />

presentati sul ring. Ricorda che il<br />

“cane d'acqua di St. John” che è<br />

all'origine della razza è descritto<br />

con tre tipi di mantello: 1) un<br />

mantello lungo e ondulato, che<br />

ritroviamo oggi nei Terranova,<br />

2) un mantello “spezzato” con<br />

uno strato esterno che si piega<br />

verso l'interno, presentato oggi<br />

dai Chesapeake Bay <strong>Retriever</strong>,<br />

e 3) un mantello con uno strato<br />

esterno corto, fitto e ruvido con<br />

uno spesso sottopelo, e questo è<br />

il tipo corretto per i Labrador.<br />

Ci spiega: “I primi due tipi di<br />

mantello possono essere trasmessi<br />

di generazione in generazione<br />

come tratto recessivo, e apparire<br />

di tanto in tanto in qualsiasi<br />

linea di sangue. Allevatori del<br />

passato dai quali io ho imparato<br />

molto hanno sempre sottolineato<br />

che questo può essere un vero<br />

problema se non lo si tiene sotto<br />

controllo nel programma di allevamento.<br />

Il terzo tipo, quello corretto,<br />

si individua facilmente non


appena lo si vede e tocca, perché<br />

avvolge strettamente il corpo ,<br />

aderendo come una giacca. Un<br />

pelo corretto è idrorepellente,<br />

respinge vegetazione e sporco,<br />

una funzione essenziale per cani<br />

da caccia che devono lavorare<br />

in acqua e a terra in ogni condizione.<br />

E' facile identificare il<br />

mantello corretto dalla coda, che<br />

deve avere uno strato esterno di<br />

pelo che avvolge completamente<br />

il sottopelo dalla base alla punta,<br />

senza frange.”<br />

“N el ring attuali, i cani che<br />

vincono mostrano sempre più<br />

frequentemente un mantello non<br />

corretto, con lo strato esterno<br />

lungo e non aderente al corpo.<br />

Dal momento che questo tipo di<br />

pelo è sovente accompagnato da<br />

un sottopelo abbondante e morbido<br />

e sembra folto, può essere<br />

facilmente scambiato per il tipo<br />

corretto. Il Labrador non dovrebbe<br />

essere appariscente nel ring,<br />

come altre razze più attraenti.<br />

Sfortunatamente per desiderio<br />

di vincere i raggruppamenti gli<br />

allevatori possono fare scelte<br />

sbagliate riguardo al mantello.<br />

Questo è già successo con altre<br />

razze, ad esempio il Cocker Spaniel,<br />

il cui lungo e fluente man-<br />

Chilbrook Lone Ranger riceve il suo titolo<br />

“Companion Dog Obedience”<br />

tello è bello da vedere mentre<br />

si muove sul ring, ma non è più<br />

utile per il suo scopo originario<br />

di cacciatore.<br />

Tenendo conto di queste tendenze<br />

odierne e del fatto che pochi<br />

giudici hanno una conoscenza<br />

approfondita degli aspetti fun-<br />

zionali dei cani da caccia, i club<br />

di razza possono esser d'aiuto<br />

guidando con fermezza i propri<br />

membri. Un modo divertente<br />

di promuovere la conoscenza<br />

della morfologia tra giudici,<br />

allevatori e proprietari è di realizzare<br />

incontri educativi in cui<br />

alcuni giudici mostrano alcuni<br />

particolari morfologici,<br />

come il movimento, la<br />

testa o la coda. Durante<br />

questi incontri i giudici<br />

illustrano i cani che<br />

vengono loro presentati,<br />

cercando così di aiutare<br />

la gente a capire la<br />

morfologia in un evento<br />

non competitivo. I<br />

partecipanti possono<br />

vedere, toccare e far<br />

domande.<br />

Chilbrook Lone Ranger<br />

in movimento sul ring<br />

U n altro consiglio di<br />

D e b by è d i c r e a r e u n<br />

certificato morfologico<br />

per i Labrador da lavoro,<br />

e di promuovere come<br />

Club premi e titoli “dual purpose”.<br />

Recentemente una delle<br />

femmine preferite di Debby, Chilbrook<br />

Aurora RN SH, si è guadagnata<br />

l'ambito premio di “cane<br />

per tutti gli scopi” a un evento<br />

LRC in Oregon: si è qualificata in<br />

un test di caccia, si è piazzata in<br />

due gare di obedience e ha vinto<br />

la classe lavoro (Hunting retriever<br />

conformation class).<br />

Durante gli anni Debby ha addestrato<br />

per molti scopi: ricerca<br />

e salvataggio, antidroga, caccia,<br />

obedience, “rally obedience”<br />

(una nuova disciplina che combina<br />

elementi di obedience e di<br />

Debby ci fa una dimostrazione di<br />

“Rally Obedience”<br />

agility), traccia e agility. Quando<br />

le chiediamo se possiamo conservare<br />

la vera natura del Labrador<br />

addestrando per queste altre<br />

discipline, Debby risponde: “Il<br />

Labrador è versatile e può eccellere<br />

in molti impieghi. Ma lo<br />

scopo per cui è stato creato è di<br />

essere un riportatore in acqua,<br />

e l'unico modo di conservare<br />

la sua vera natura è di testarlo<br />

in ciò che lo rende unico. La<br />

valutazione per ogni qualifica<br />

dovrebbe includere, insieme ad<br />

ogni altra prova, una prova di<br />

riporto dall'acqua.”<br />

Attualmente non ci sono “dual<br />

champion” negli Stati Uniti,<br />

principalmente perché i Field<br />

Trial americani richiedono<br />

un addestramento altamente<br />

specializzato e cani con grandi<br />

qualità, capaci di essere condotti<br />

con precisione anche a 400m


di distanza. Tuttavia gli “Hunt<br />

Test” compensano la mancanza<br />

di dual champion qualificando<br />

i cani a tre livelli (Junior Hunter,<br />

Senior Hunter and Master Hunter)<br />

con prove che ricreano accuratamente<br />

situazioni di caccia<br />

comuni in Nord America. Il titolo<br />

“Master Hunter” è un titolo molto<br />

ambito, e per ottenerlo i cani<br />

devono fare difficili riporti in<br />

terra o in acqua, come marking<br />

tripli e blind, con distanze che<br />

non superano mai quelle che si<br />

possono incontrare durante una<br />

caccia normale. I partecipanti<br />

gareggiano contro uno standard<br />

e non tra di loro e così si possono<br />

qualificare più cani in ogni gara.<br />

Oggi in USA ci sono 50 Campioni<br />

con un titolo MH, un segno<br />

che il Labrador bello e funzionale<br />

sopravvive ancora.<br />

D ebby è anche autrice del<br />

libro The Labrador Breeders Handbook,<br />

un manuale che riporta<br />

la sua pluriennale esperienza<br />

come consulente di allevamento.<br />

Un capitolo molto interessante<br />

spiega come massimizzare il<br />

pedigree usando la tecnica del<br />

“miglioramento convergente.”<br />

Con l'aiuto di diagrammi e tabelle<br />

il testo tratta concetti scientifici<br />

in modo semplice e diretto.<br />

Debby ha iniziato a lavorare come<br />

chimico e poi è passata alla<br />

esplorazione geochimica con US<br />

Geological Survey. E' cresciuta<br />

in una fattoria e ha passato tutta<br />

la vita lavorando con gli animali.<br />

In tutto ciò che fa si intuiscono<br />

un approccio scientifico corretto,<br />

amore e rispetto per gli animali e<br />

un desiderio di insegnare, e tutto<br />

ciò si può vedere nel suo sito<br />

www.chilbrook.com.<br />

In tutto ciò che ha fatto fino ad<br />

ora, Debby ha rispettato una<br />

richiesta fattale da una persona<br />

che noi tutti consideriamo come<br />

uno dei più grandi benefattori<br />

del Labrador funzionale: Mary<br />

Roslin-Williams (Mansergh).<br />

Sopra: Am Can Ch Chilbrook<br />

Solitaire si tuffa nel fiume<br />

Potomac, famoso per la caccia agli<br />

uccelli acquatici;<br />

a destra: L'ultimo libro di Debby;<br />

a sinistra: Il Pluricampione<br />

Chilbrook Aurora seduto con<br />

un’anatra<br />

Quando Debby è andata a visitarla<br />

per l'ultima volta , Mary le<br />

ha chiesto di proseguire nel suo<br />

sforzo di conservare il Labrador<br />

dual purpose, così che la sua<br />

eredità non fosse dimenticata.<br />

Due settimane dopo Mary<br />

Roslin-Williams morì; penso<br />

che sarebbe felice di vedere che<br />

Debby non ha dimenticato la<br />

sua promessa.<br />

La trentaquattresima edizione della “Potomac Spring<br />

Specialty” si terrà quest'anno l'8,9,10 aprile sui terreni<br />

dell'Holiday Inn di Frederick in Maryland. Le femmine<br />

saranno giudicate da Lynn Minchella (Abbeystead) e i<br />

maschi da David Craig (Davricard). Ci saranno anche<br />

gare di Obedience e Rally Obedience, un programma<br />

speciale per junior handlers, un seminario sulla struttura<br />

dei cuccioli, il “Parade of Rescue Dogs” (una camminata<br />

benefica a vantaggio di cani in cerca di una<br />

nuova casa), un ambulatorio della Optigen e il test<br />

“Canine Good Citizen”. Il celebre Potomac Gala<br />

renderà omaggio ai veteran e junior handler, e “la<br />

cravatta nera, gialla o chocolate” è facoltativa. Per<br />

sapere di più su questo evento di tre giorni visitate il<br />

sito del LRCP su www.lrcp.com.


L’alimentazione<br />

del cane: l’amido<br />

di Lucia Casini, medico veterinario, ricercatrice università di Pisa<br />

Nel precedente articolo abbiamo affrontato l’alimentazione del cane che lavora. Forse però è bene fare un<br />

passo indietro per capire qualcosa di più sul nostro cane e su come gestire in maniera corretta la sua alimentazione.<br />

Il cane non può essere definito un<br />

carnivoro “stretto” quindi non è un animale<br />

che si deve necessariamente<br />

nutrire con soli alimenti di origine<br />

animale. Il suo apparato digerente<br />

è infatti in grado di digerire ed utilizzare<br />

anche alcuni alimenti di origine vegetale;<br />

in particolare può utilizzare a<br />

scopo energetico l’amido contenuto<br />

nei cereali e nelle patate. La sua capacità<br />

di digerire gli amidi ha però dei<br />

limiti che dobbiamo conoscere.<br />

L’amido è un carboidrato complesso costituito<br />

da una lunga catena di molecole<br />

più piccole: il glucosio. Proprio<br />

per queste sue grandi dimensioni<br />

l’amido non può attraversare la parete in-<br />

testinale, ma deve subire un processo<br />

di digestione che spezza i legami chimici<br />

e libera il glucosio. Nell’uomo la digestione<br />

dell’amido inizia nella bocca.<br />

La saliva e la masticazione danno<br />

inizio alla digestione dell’amido che<br />

si completerà poi nello stomaco e<br />

nell’intestino per mezzo dell’amilasi,<br />

un enzima prodotto dal pancreas.<br />

Come sappiamo bene, anche solo osservandoli,<br />

i cani non masticano. I loro<br />

denti non sono fatti per triturare ma<br />

hanno la sola funzione di afferrare il<br />

cibo e ridurlo in pezzi di dimensioni<br />

adeguate alla deglutizione. La saliva<br />

del cane inoltre non contiene enzimi<br />

che attaccano l’amido. A questo si<br />

aggiunge il fatto che il pancreas non<br />

produce grandi quantità di amilasi;<br />

quindi, anche a livello intestinale,<br />

la digestione dell’amido non è così<br />

efficace come nell’uomo.<br />

Dobbiamo pertanto aiutare la digestione<br />

dell’amido attraverso opportuni<br />

accorgimenti. Il primo e il più importante<br />

è la cottura accurata. Nel caso di<br />

una alimentazione casalinga, tutti<br />

gli alimenti che contengono amido,<br />

come il pane, la pasta, il riso e le<br />

patate, devono essere ben cotti. La cottura<br />

provoca una modificazione strutturale<br />

dell’amido che lo rende più digeribile<br />

e che prende il nome di gelatinizzazione.<br />

Una volta cotti, gli alimenti non<br />

devono essere somministrati freddi o<br />

conservati per lungo tempo perché<br />

il raffreddamento e l’essiccazione<br />

dell’alimento provocano il parziale<br />

ritorno dell’amido al suo stato originario<br />

e si perde l’effetto positivo della<br />

cottura.


I mangimi commerciali come le<br />

crocchette sono sottoposti ad un trattamento<br />

termico particolare e molto<br />

efficace che prende il nome di estrusione.<br />

L’estrusione viene effettuata<br />

ad alta temperatura (170-200° C),<br />

sotto pressione e per pochi secondi provocando<br />

la totale gelatinizzazione<br />

dell’amido. Alcuni mangimi per cani contengono<br />

invece cereali fioccati. La<br />

fioccatura è un altro trattamento termico<br />

e meccanico che aumenta la digeribilità<br />

dell’amido ma la sua efficacia è inferiore<br />

a quella<br />

dell’estrusione e<br />

l’amido subisce<br />

una gelatinizzazione<br />

parziale.<br />

La seconda cosa<br />

alla quale dobbiamo<br />

fare attenzione,<br />

soprattutto<br />

nei mangimi commerciali,<br />

è la<br />

Esempio 1<br />

Umidità 9%<br />

Proteine grezze 23%<br />

Grassi grezzi 14%<br />

Cellulosa grezza 3%<br />

Ceneri 8%<br />

____<br />

Totale 57%<br />

Amido 100-57=43%<br />

Esempio 2<br />

Umidità 9%<br />

Proteine grezze 30%<br />

Grassi grezzi 17%<br />

Cellulosa grezza 3%<br />

Ceneri 7%<br />

____<br />

Totale 66%<br />

Amido 100-66=34%<br />

quantità di amido presente nella<br />

loro composizione. Questo aspetto<br />

è importante soprattutto se cambiamo<br />

il tipo di crocchette. Il<br />

passaggio improvviso ad un mangime<br />

che contiene maggiori<br />

quantità di amido potrebbe provocare<br />

nel cane la comparsa di fasti-<br />

diose diarree. E’ noto inoltre che il Pastore<br />

Tedesco e le razze nordiche hanno mediamente<br />

una minor produzione di amilasi<br />

e sono quindi più sensibili alle variazioni<br />

quantitative di amido nella<br />

dieta. Ma esiste anche una notevole variabilità<br />

individuale che deve essere<br />

sempre tenuta presente.<br />

Detto questo vediamo come ridurre<br />

la comparsa di disturbi intestinali<br />

legati all’eccessiva presenza di alimenti<br />

ricchi di amido. La percentuale<br />

Come conoscere la quantità di amido presente in un mangime.<br />

Su ogni confezione è riportata l’analisi chimica standard<br />

dell’alimento.<br />

1- Cercate la percentuale di umidità, proteine, grassi, cellulosa<br />

(o fibra) e ceneri.<br />

2- Non tenete conto delle altre percentuali presenti, come i minerali<br />

e le vitamine, che costituiscono le integrazioni.<br />

3- Sommate le percentuali. Vedrete che il risultato non da 100.<br />

A questo punto sottraete il valore ottenuto<br />

da 100, il risultato finale rappresenta gli zuccheri,<br />

costituiti quasi completamente da<br />

amido.<br />

Ovviamente maggiori sono le percentuali<br />

di proteine e grassi minore è la percentuale<br />

di amido.<br />

di amido nei mangimi è molto<br />

variabile, in genere oscilla tra<br />

il 30% e il 60%, ma di solito<br />

sull’etichetta del prodotto non<br />

è esplicitamente indicata non<br />

essendo obbligatoria. Come possiamo<br />

fare quindi per conoscere il con-<br />

tenuto di amido dell’alimento che<br />

stiamo somministrando? Anche se<br />

non troviamo l’indicazione della quantità<br />

di amido possiamo comunque calcolarla<br />

facilmente attraverso le altre informazioni<br />

fornite dall’analisi chimica<br />

che, invece, deve essere sempre dichiarata<br />

sulla confezione (vedi Box).<br />

Dobbiamo inoltre evitare frequenti<br />

cambiamenti di mangime soprattutto<br />

quando non c’è una reale necessità.<br />

Se proprio dobbiamo sostituire le crocchette<br />

cerchiamo di<br />

farlo con criterio procedendo<br />

sempre<br />

alla sostituzione<br />

in maniera molto graduale.<br />

Il pancreas<br />

può adattarsi ed<br />

aumentare la produzione<br />

di amilasi<br />

ma necessita di<br />

tempo. La sostituzione<br />

del vecchio mangime<br />

con il nuovo<br />

deve sempre avvenire<br />

in almeno 4<br />

giorni, ma sarebbe<br />

meglio completare<br />

la sostituzione in<br />

una settimana o<br />

anche 10 giorni.<br />

La salute del nostro<br />

cane passa anche attraverso la corretta<br />

gestione della sua alimentazione;<br />

non è quindi solo importante quale<br />

mangime si usa ma anche come si somministra,<br />

il rapporto reciproco dei<br />

suoi componenti e il processo di produzione<br />

che ha subito.


Che bel cucciolo:<br />

cresciamolo bene<br />

Il cucciolo nasce come soggetto dal grande potenziale. Potrebbe essere adatto a sviluppare ogni caratteristica cognitiva,<br />

naturalmente, nei limiti dei vincoli genetici. Con il passare dei giorni e delle settimane, però, queste numerose possibilità<br />

si riducono man mano che l’esperienza plasma la personalità del soggetto e produce le “potature” neuronali.<br />

Sarà compito nostro pilotare queste cesure nella direzione preferita e ridurle, in modo da ottenere la maggiore<br />

elasticità cognitiva possibile. Il cucciolo di cane nasce sordo e cieco ma questo non significa che non abbia modo<br />

di comunicare con l’esterno. Nella fase neonatale, il suo canale sensoriale preferenziale è, oltre a quello olfattivo,<br />

quello termo-tattile. Le fasi di vita del cucciolo<br />

sono sette (vedi box), tutte ugualmente<br />

importanti per il suo corretto sviluppo,<br />

ma la più rilevante è la fase di socializzazione.<br />

E’ importante considerare<br />

che questa tale fase si conclude<br />

alla 12ma settimane di vita del cucciolo.<br />

Dato che in genere il cane viene consegnato<br />

dall’allevatore alla famiglia<br />

adottante intorno alle otto settimane,<br />

ci rendiamo conto che la maggior<br />

parte del lavoro di socializzazione<br />

è compito dell’allevatore, che dovrà<br />

esporre il cucciolo a stimoli vari –<br />

sonori, visivi, tattili - in modo, non<br />

solo, che formi più mappe neurali<br />

possibili, ma che diventi anche “più<br />

capace” di formarne in futuro.<br />

Naturalmente parte fondamentale del<br />

lavoro consisterà nel trovare come esporre<br />

i cuccioli a stimoli di intensità crescenti<br />

e tali da poter essere ben tollerati.<br />

Sarà importante quindi calibrare il<br />

tipo, la quantità e la sequenza degli stimoli<br />

proposti in modo che diventino elementi<br />

di conoscenza e non impulsi<br />

fobici capaci di creare uno spavento insormontabile<br />

per il cucciolo. Importante<br />

sarà dunque anche individuare i soggetti<br />

maggiormente sensibili che potenzialmente<br />

si potrebbero spaventare<br />

di più in modo da “trattarli” più frequentemente,<br />

ma con stimoli di intensità inferiore.<br />

Personalmente credo che gli<br />

allevatori che più si dovrebbero dedicare<br />

a questo lavoro siano quelli che<br />

vivono in zone molto tranquille e in abi-<br />

di Cinzia Stefanini - foto di Consuelo Costantino<br />

tazioni molto isolate, soprattutto se<br />

allevano razze da guardia o di taglia<br />

medio grande che potrebbero essere adottate<br />

in un contesto cittadino. Troppo<br />

spesso infatti mi sono trovata a dover seguire<br />

cuccioli con grossi problemi<br />

di inserimento perché tenuti in una<br />

forma di aureo isolamento: pensate<br />

a quanto terrificante potrà sembrare<br />

una città come Milano o Roma ad<br />

un cucciolo che ha vissuto i primi<br />

due mesi, o più, in un luogo privo di<br />

rumore, accudito magari da una sola<br />

persona molto gentile e competente<br />

senza mai aver mai visto o annusato<br />

altre persone o interagito in qualsiasi<br />

forma con esse.<br />

In questi casi è fondamentale che i<br />

cuccioli vengano manipolati da più persone,<br />

possibilmente di sesso diverso<br />

e di età diversa, poiché sappiamo<br />

che i cani non sono “politicamente<br />

corretti” e quindi, ai loro occhi, un<br />

bambino è “diverso” da un adulto,<br />

così come un uomo di pelle nera è “diverso”<br />

da uno dalla pelle bianca. Il cucciolo<br />

deve dunque imparare, nella<br />

fase di socializzazione, a elaborare<br />

simili generalizzazioni.


Possiamo anche esporre i cuccioli<br />

a rumori, magari ricorrendo a supporti<br />

audio, farli giocare con oggetti di<br />

materiali diversi, farli camminare su substrati<br />

di vario tipo (legno, moquette,<br />

piastrelle, erba…). Quando saranno<br />

più grandicelli i cuccioli potrebbero<br />

fare qualche giro in auto, magari<br />

in un contesto urbano, per essere esposti<br />

a rumori e odori cui dovranno<br />

abituarsi. Possiamo far interagire i<br />

cuccioli con cani di razza “diversa”, naturalmente<br />

sani e “sicuri” dal punto<br />

di vista sociale. Questi semplici accorgimenti<br />

potranno “dotare” il cucciolo<br />

di un bagaglio esperienziale tale da renderlo<br />

più preparato ad affrontare la<br />

nuova vita presso la nuova famiglia.<br />

E’ importante sapere che raramente<br />

il neoproprietario sarà preparato a socializzare<br />

come si deve il cucciolo ed<br />

è raro che abbia tutto il tempo necessario;<br />

ecco perché l’allevatore dovrà<br />

provvedere egli stesso ad una corretta socializzazione<br />

e a spiegare correttamente<br />

al proprietario cosa fare.<br />

E’ davvero triste essere chiamati dai<br />

proprietari per seguire un cucciolo<br />

“timido” o “aggressivo” e trovarsi<br />

di fronte a un soggetto terrorizzato<br />

Le fasi dello sviluppo<br />

1 - PERIODO PRENATALE: Nel periodo prenatale il soggetto<br />

acquisisce informazioni attraverso il suo ambiente di sviluppo;<br />

le informazioni sono mediate dal corpo della madre.<br />

2 - PERIODO NEONATALE: Dopo la nascita, il cucciolo non<br />

ha ancora completato gli apparati immagine del mondo e<br />

deve ultimare lo sviluppo neuronale.<br />

3 - PERIODO DI TRANSIZIONE: Il periodo di transizione è<br />

la vera nascita del cucciolo: lentamente si costruisce il tono<br />

degli apparati immagine del mondo, si stabilizzano il<br />

senso-motorio e la coordinazione motoria.<br />

4 - PERIODO DI SOCIALIZZAZIONE<br />

5 - FASE DI DISTACCO: In questa fase il soggetto comincia<br />

l’esplorazione del mondo e il distacco dalla madre.<br />

6 - MATURITÀ SESSUALE: È un periodo importante e difficile<br />

dove diventano prevalenti le pulsioni competitive e<br />

l’autoaffermazione; nelle specie sociali il soggetto deve<br />

ricavarsi un ruolo all’interno del gruppo e cercare di guadagnarsi<br />

un rango elevato - garanzia riproduttiva.<br />

7 - MATURITÀ SOCIALE: La fase di maturazione<br />

sociale è caratterizzata da una forte tendenza a<br />

sviluppare l’intelligenza sociale, ossia la capacità<br />

di individuare il modo per ottenere un vantaggio<br />

dalle/attraverso le relazioni sociali.<br />

dalle persone (magari<br />

solo dagli uomini o dai<br />

bambini, perché non<br />

ne ha mai visti) o dal<br />

rumore delle macchine<br />

o capace di reazioni spropositate<br />

solo perché passa una bicicletta<br />

o una porta sbatte. Ed è veramente<br />

difficile comunicare al proprietario<br />

che la sua sarà una<br />

strada in salita, che il suo cucciolo<br />

soffre e che probabilmente<br />

non sarà recuperabile completamente.<br />

Sappiamo dell’ottimo<br />

lavoro svolto dagli allevatori<br />

per rendere i loro cuccioli<br />

esenti da malattie ereditarie<br />

o rispettosi degli standard di<br />

razza, ma è importante anche esortarli<br />

a lavorare per crescere cuccioli<br />

sani dal punto di vista comportamentale<br />

e predisporli alla sfida della vita<br />

con gli strumenti più adeguati.<br />

Due libri diversi, capisaldi della nuova educazione del cucciolo:<br />

Ian Dunbar - Before you get your puppy - After you get your<br />

puppy.<br />

Jean Donaldson - The culture clash.


Fuga d’inverno<br />

in Liguria<br />

Sulla ‘creuza da ma’ con l’amico a quattro zampe…<br />

di Patty Fellows (traduzione di Alessandra Franchi)<br />

Sebbene le località alpine siano una scelta molto popolare per le vacanze<br />

invernali con i nostri amici a quattro zampe, le gite in Liguria fuori<br />

stagione possono offrire un benvenuto attimo di tregua dalla nebbia<br />

fredda e dalla pioggerellina delle città dell'interno. Durante i mesi invernali<br />

la costa ligure offre clima tiepido e soleggiato e una atmosfera calma e<br />

rilassata e spiagge che spesso sono<br />

aperte ai cani. Con i nostri retriever<br />

possiamo fare lunghe passeggiate<br />

sulla spiaggia, gite panoramiche ed<br />

escursioni nell'entroterra, possiamo<br />

fare un po' di riporti dall'acqua e<br />

addirittura sederci all'aperto nei<br />

bar e nei ristoranti nei giorni di sole. Abbiamo<br />

elencato qui sotto qualche<br />

suggerimento su dove andare con<br />

i nostri retriever. Per render meglio l'atmosfera,<br />

abbiamo chiesto al socio<br />

Gianni Dainotti di raccontarci la<br />

sua vita a Savona con il suo Labrador<br />

di nove anni....<br />

Sul sito www.dogwelcome.it sono<br />

elencati moltissimi posti interessanti<br />

dove soggiornare con i nostri cani.<br />

Il sito è fatto da una organizzazione<br />

non-profit ed è dedicato ai proprietari<br />

di cani che viaggiano in Italia e<br />

all'estero. In Liguria abbiamo trovato<br />

22 pagine di hotel, agriturismi, bed<br />

and breakfast e appartamenti che<br />

accolgono volentieri i cani.<br />

Agriturismo “La casa sul poggio”<br />

www.lacasasulpoggio.it<br />

Santo Stefano d'Aveto (Genova).<br />

Situato a 1000metri in una tranquilla<br />

vallata negli Appennini, l'agriturismo<br />

è circondato da pascoli, foreste di<br />

pini, boschi di faggi, laghetti e<br />

torrenti. Nella zona ci sono molti<br />

sentieri per escursioni ed è possibile<br />

in inverno far sci da fondo e sci da<br />

discesa.<br />

I cani sono benvenuti nelle camere,<br />

Agriturismo La casa sul poggio<br />

nella zona colazione e nel<br />

giardino recintato. Maddalena<br />

Massona, socia RCI e comproprietaria<br />

della struttura, offre<br />

anche corsi di educazione<br />

di base e di agility, e anche attività<br />

per i bambini. La<br />

struttura comprende 6 mini appartamenti,<br />

ciascuno con arredamento<br />

e caratteristiche particolari.<br />

Cucce e gabbie disponibili<br />

a richiesta.<br />

Agriturismo “U Baregu”<br />

www.ubaregu.it<br />

Diano San Pietro (Imperia).<br />

E' una casa di campagna appena ristrutturata,<br />

immersa negli uliveti sulle<br />

colline dietro a Diano Marina a 6km<br />

dal mare. Nella struttura si ospitano<br />

fino a quattro persone e gode di una<br />

vista incantevole e di un terrazzo<br />

con area barbecue. I cani possono<br />

scorrazzare negli ampi terreni di<br />

proprietà. La famiglia Segueto affitta<br />

la casa su base settimanale e offre<br />

in vendita prodotti tipici liguri, come<br />

olio, olive, pesto, frutta e ortaggi.<br />

Agriturismo Bedogni-von Berger<br />

www.agriturismogolfdeipoeti.com<br />

Golfo dei Poeti (La Spezia).<br />

Questo albergo tranquillo e romantico<br />

si trova in una fattoria di 20 ettari<br />

sulle colline di La Spezia, vicino al<br />

Parco Nazionale delle Cinque Terre,<br />

un'area incontaminata di uliveti,<br />

vigne terrazzate e boschi. Offre<br />

camere e appartamenti da 2 a 6<br />

persone in due case del 16° secolo<br />

ristrutturate in tipico stile Ligure,<br />

con vista panoramica sul Golfo.<br />

Ogni appartamento ha entrata indipendente,<br />

camino, cucina e un giardino<br />

o un patio. Gli ospiti possono<br />

passeggiare nei terreni di proprietà,<br />

visitare PortoVenere o far escursioni<br />

nel Parco Nazionale. Gli animali<br />

ospiti pagano 7 euro al giorno, e<br />

possono accedere a tutti gli spazi<br />

interni e esterni dell’agriturismo ad eccezione<br />

del solarium delle piscine.<br />

Per l'accesso alle spiagge liguri, le<br />

regole sono stabilite dai comuni e<br />

dalle capitanerie di porto, dal<br />

momento che in Italia non vi è una legislazione<br />

nazionale. In genere i<br />

cani sono accettati sulle spiagge<br />

fuori stagione (normalmente da<br />

Agriturismo Bedogni von Berger


ottobre alla fine di marzo) , ma è<br />

sempre meglio assumere informazioni<br />

in loco piuttosto che rischiare una<br />

multa. In Liguria ci sono molti parchi<br />

e sentieri escursionistici, che vanno<br />

dalle scogliere e dagli uliveti sulla<br />

costa fino agli Appennini, per lunghe passeggiate<br />

con vostri retriever. Il Parco<br />

di Nervi a Genova ospita numerosi<br />

giardini botanici che appartenevano<br />

a ville private e include un sentiero<br />

di 2km, un tempo percorso da<br />

pescatori e contadini per raggiungere<br />

il mare. Come per le spiagge,<br />

conviene chiedere agli uffici turistici<br />

delle varie località dove si possono<br />

portare i cani e se ci sono regolamenti particolari.<br />

Agriturismo U Baregu<br />

Quando il Labrador<br />

incontra la città<br />

di Gianni Dainotti<br />

I lontani suoni del lavoro nei campi, la tranquilla atmosfera<br />

del cortile, stavano disperdendosi in pochi attimi. Con le zampette<br />

incollate al vetro dell’auto, in preda ad un malinconico<br />

guaito, essendo stato scelto a mio cane il piccolo Labrador<br />

lasciava il casale dove aveva vissuto i primi tre mesi di vita.<br />

Per Brett, l’arrivo in città fu uno<br />

shock. Ci trovammo nel tumultuoso<br />

traffico pre-natalizio, immersi nello<br />

strepito di veicoli e persone che invadevano<br />

le vie cittadine.<br />

Dovendo raggiungere a piedi la nostra<br />

abitazione, per tranquillizzarlo lo<br />

portai in braccio attraverso il centro.<br />

Durante il cammino verso casa, una festosa<br />

schiera di persone continuava a fermarci<br />

per accarezzare quel “piccolo orsetto”<br />

appena arrivato in città.<br />

Per il suo carattere amabile ed estroverso,<br />

Brett è oggi conosciuto in tutto il<br />

centro della città. Considerando ogni<br />

singolo individuo come un amico e<br />

non come un temuto sconosciuto,<br />

il mio cane ha familiarizzato con chiunque<br />

sia entrato in contatto con lui.<br />

Durante i nove anni della nostra singolare<br />

e felice convivenza, facendo uso<br />

delle sue “arti educative” Brett ha persino<br />

conquistato l’affetto di alcuni commercianti<br />

del centro città.<br />

Ricordo ancora benissimo uno dei<br />

primi incontri con la<br />

signora Letizia. In quel periodo,<br />

il mio allievo<br />

Brett aveva raggiunto<br />

un ottimo livello di educazione.<br />

Con molta pazienza,<br />

qualche tempo<br />

prima mi ero dedicato<br />

a impartire al mio Labrador una specifica<br />

linea di condotta. Una sorta di addestramento,<br />

mirato a controllare<br />

la sua esuberante vivacità rendendolo<br />

equilibrato, adatto a vivere in famiglia,<br />

nonché ideale compagno di passeggiate.<br />

Raggiunto il pieno controllo sul<br />

cane, mia mamma decise di portarlo<br />

con sé durante le spese quotidiane.<br />

Impeccabile durante la condotta<br />

al guinzaglio, assecondava ogni<br />

suo passo senza ostacolare il trasporto<br />

della spesa. Tutto andò bene<br />

fino a quando mia madre andò a<br />

far spesa al mercato civico.<br />

Brett al porto<br />

Nonostante fosse impegnata nella<br />

vendita dietro il grande banco di<br />

frutta e verdura, la signora Letizia riconobbe<br />

quel cane arrivato in città<br />

pochi mesi prima, al quale aveva<br />

dedicato l’appellativo di “piccolo orsetto”.<br />

Al richiamo, riconoscendo<br />

d’istinto la voce della signora, lasciandosi<br />

andare ad una gioia incontrollabile,<br />

Brett si ribellò alla propria<br />

linea di condotta. Fummo esterrefatti.<br />

Da quel giorno ad oggi, al richiamo<br />

di quella voce nel perfetto dialetto<br />

savonese, Brett continua ad esprimersi<br />

in esuberanti manifestazioni<br />

di sentimenti.<br />

A pochi passi dal mercato civico,<br />

costeggiando il porto, lo sciabordio<br />

dei flutti riecheggia nella vecchia<br />

darsena. Sull’originaria banchina<br />

del “Quai du bois” (banchina del<br />

legno), stese a terra, le reti da pesca ricevono<br />

necessari interventi di manutenzione<br />

nell’attesa di riabbracciare il<br />

mare. L’intenso odore di salsedine richiama<br />

in Brett istinti ancestrali. Mentre<br />

lo osservo annusare l’aria salmastra<br />

ad occhi socchiusi, i miei pensieri rievocano<br />

l’arrivo dei Labradors a bordo<br />

degli schooners, durante l’ormeggio<br />

negli antichi porti inglesi.<br />

Contiguo al porto antico, il centro<br />

città si affaccia dinanzi alle acque<br />

portuali in un raro contrasto urbanistico.<br />

In pochi attimi ci troviamo a passeggiare<br />

sotto i decorati soffitti dei<br />

portici di Via Paleocapa. Attraverso<br />

i “caruggi” (i vicoli), si dischiudono atmosfere<br />

antiche, rese tangibili dalla presenza<br />

dei palazzi storici ornati con pregiati<br />

portali, di evidente epoca rinascimentale.<br />

In pieno centro storico raggiungiamo<br />

Via Pia e la piazzetta della<br />

Maddalena. E’ in questo pulsante crocevia,<br />

luogo di passaggio e d’incontri,<br />

che Brett ed io ritroviamo gli amici.<br />

Punto d’incontro è la libreria di Teddy, situata<br />

ai margini della piazzetta. Accol-


to da Teddy con affetto, già in tenera<br />

età il mio piccolo compagno si era<br />

abituato a far sosta nel negozio, al<br />

ritorno dalla nostra passeggiatina.<br />

Durante le chiacchierate con gli amici, silenzioso<br />

e composto accanto a noi,<br />

Brett era vezzeggiato dai clienti che<br />

oramai lo riconoscevano quale mascotte<br />

della libreria.<br />

Per un certo periodo, le visite in libreria<br />

dopo il rientro dalle esposizioni<br />

o dall’addestramento al riporto rilevarono<br />

un effetto positivo sul comportamento<br />

del cane. Essendo infatti piuttosto<br />

emotivo, nella vivace atmosfera del ne-<br />

gozio Brett riusciva a liberarsi dallo<br />

stress contratto durante l’operosa attività<br />

cinofila.<br />

Inizialmente con l’aiuto di antichi testi inglesi,<br />

in seguito con l’aiuto di esperti<br />

addestratori, le innate peculiarità di<br />

Brett lo avevano trasformato in un Labrador<br />

equilibrato, impegnato per diletto<br />

nell’attività di riporto. Una mirata dedizione<br />

tanto desiderata dal cane, quanto necessaria<br />

a mantenere e a trasmettere<br />

alla progenie la congenita predisposizione<br />

al lavoro.<br />

Con la frequentazione del “field”, il<br />

nostro affiatamento si era intensificato. Eccellente<br />

nell’obbedienza, mi seguiva<br />

ovunque. Adattabile alle persone e<br />

ai differenti ambienti, era solito accompagnarmi<br />

anche in banca. Ancora oggi, durante<br />

il turno allo sportello, Brett mi attende<br />

in un angolo senza disturbare gli<br />

altri clienti, perfettamente “steady”.<br />

“Come riesce ad ipnotizzare il suo<br />

cane?”; questa è la domanda più stravagante<br />

rivoltami da una meravigliata cliente.<br />

Osservando il cane, intento a guardarmi<br />

fisso in attesa di comando, rimase<br />

ancor più sbalordita notando come al co-<br />

mando “al piede”, Brett si portasse<br />

al mio fianco pronto ad uscire.<br />

Con l’avanzare dell’età, l’insorgere<br />

dei primi disturbi articolari condussero<br />

gradatamente alla soppressione<br />

di ogni attività. Suo malgrado, Brett<br />

smise ogni pratica del “field”. Durante<br />

i preparativi per uscire di casa, fissava<br />

la sacca dei riportelli. Nelle brevi passeggiate<br />

sulla spiaggia o nel bosco, arrivava<br />

scodinzolante con un legno<br />

in bocca. Ad ogni costo Brett voleva riprendere<br />

la sua naturale attività di ripor-<br />

Brett in tre momenti della sua vita:<br />

al mercato, con la signora Letizia e<br />

in libreria<br />

to. Istintivamente stipulammo una<br />

specie di tacito accordo: “riportare<br />

senza affaticarsi”.<br />

In città, a due passi da casa nostra<br />

sorge la fortezza del Priamar. Ristrutturata<br />

con ampi spazi erbosi, la roccaforte<br />

si adattava bene a qualche semplice<br />

azione di riporto. Perfezionando<br />

il nostro implicito patto, dopo esser<br />

scesi dalla fortezza, durante la bella stagione<br />

ci si avviava verso il bar nella<br />

solita piazzetta del centro storico.<br />

Seduti al fresco con gli amici, nella<br />

tranquilla atmosfera del fine pomeriggio,<br />

le chiacchiere e le risa richiamavano<br />

altri conoscenti. Mentre Teddy,<br />

fra un cliente e l’altro, recensiva un<br />

nuovo libro al tavolo del bar, accarezzando<br />

Brett, l’amica del negozio di artico-<br />

li sportivi mi informava sull’operato<br />

del L.A.V. e del canile municipale.<br />

Da allora poco è cambiato. Passeggiando<br />

per le vie del centro di<br />

Savona mi capita spesso di voltarmi<br />

all’esclamazione: “guarda, il cane<br />

della libreria”, oppure “guarda, il<br />

cane della panchina”. Sia educatamente<br />

seduto all’ingresso della libreria, o<br />

adagiato su una panchina del porto a rivivere<br />

ancestrali istinti, con il suo<br />

atteggiamento allegro e intriso di socievolezza,<br />

il Labrador comunica con<br />

l’uomo in un linguaggio espressivo,<br />

denso di istintivo sentimento.<br />

L’affetto per gli animali, a differenza<br />

di quello per gli uomini (insidiato<br />

da delusioni), tende a trasformarsi<br />

nell’amore più duraturo e profondo.<br />

Nei legami affettivi fra uomo e cane,<br />

per quanto nobile possa essere il sentimento<br />

dell’uomo, è sempre “secondo” rispetto<br />

all’amore dell’animale.<br />

Osservo Brett esternare con il tipico cerimoniale<br />

dell’affettuosità canina lo straripante<br />

amore per il genere umano.<br />

Nonostante l’avanzata età, come un<br />

cucciolo buffo e commovente saluta<br />

gli amici che dal bar tornano a casa.<br />

Con gli occhi che parlano, esprime<br />

all’uomo un sentimento di amicizia,<br />

una sorta di arrivederci al nuovo incontro:<br />

“a domani … ci rivediamo da<br />

Teddy”.<br />

GIANNI DAINOTTI<br />

Già redattore della rivista “ IL LABRADOR ”,<br />

ha approfondito ricerche sulla storia del Labrador<br />

e sulle genealogie connesse alla razza.<br />

Con il suo Labrador Brett, ha frequentato il<br />

mondo delle esposizioni e del lavoro.


da vedere<br />

La versione cinematografica del romanzo Io &<br />

Marley di John Grogan uscirà in Italia il 3 aprile.<br />

Le star Owen Wilson e Jennifer Aniston sono una<br />

giovane coppia che decide di imparare a fare i genitori<br />

adottando un turbolento ma adorabile cucciolo<br />

Labrador, che riesce a capovolgere il mondo<br />

intorno a loro e a prendere il loro cuore. Il film<br />

è stato un eccezionale successo quando è uscito<br />

negli Stati Uniti a Natale, stabilendo un nuovo<br />

record di incassi: più di 100 milioni di dollari in<br />

appena due settimane.<br />

Per il ruolo di Marley sono<br />

stati necessari 22 Labrador<br />

di età diverse, e i tre addestratori<br />

che lavoravano sul set<br />

hanno dovuto affrontare una<br />

nuova sfida - insegnare al<br />

cane a fare cose “cattive”-<br />

ciò che l'addestratore Mark<br />

Forbes chiama ‘antitraining’.<br />

Forbes aggiunge: “Abbiamo incoraggiato<br />

qualunque cosa.<br />

Specialmente se il cane era<br />

in vena di ‘cattivi comportamenti’<br />

- come saltare sul divano, masticare<br />

qualche suppellettile, saltarci<br />

addosso. Abbiamo incoraggiato<br />

tutto ciò che normalmente<br />

cerchiamo di insegnare a<br />

un cane a non fare.”<br />

Il cane che si è messo maggiormente<br />

in evidenza è stato<br />

Clyde, un Labrador di linee da lavoro con un' energia<br />

e un'intelligenza che lo hanno reso ideale per<br />

il ruolo di Marley. “E' stato il classico esempio<br />

di un cane con tanta personalità” dice Forbes “e<br />

dal primo giorno gli abbiamo insegnato ad usarla<br />

tutta.” Il regista lo adorava al punto che agli addestra-<br />

a cura di Patty Fellows e Alessandra Franchi<br />

tori è stato proibito di provare le scene, e molti<br />

dei migliori momenti del film sono stati scene spontanee,<br />

come la scena in cui Marley tira giù una libreria<br />

per raggiungere il contenitore del suo cibo, e<br />

riesce ad aprirlo spargendo mangime ovunque.<br />

Forbes dice che una volta finito il film, Clyde è tornato<br />

nei ranghi ed è tornato ad essere un buon<br />

cane. Sottolinea che Labrador energetici come<br />

Clyde hanno bisogno di tanto esercizio fisico<br />

prima che si possa addestrarli, e hanno anche<br />

bisogno di regole chiare se si vuole evitare il comportamento<br />

distruttivo raccontato nel film.<br />

L'autore John Grogan ha collaborato<br />

al film, e ha finito per adottare<br />

uno dei cuccioli che hanno impersonato<br />

Marley, Woodson,<br />

un calmo Labrador giallo con<br />

“orecchie giganti e occhi che<br />

ti rubano il cuore”. Grogan raccomanda<br />

a chi adotta un Labrador<br />

di “fare bene i compiti a<br />

casa” in modo da esser sicuri<br />

di che cosa si insegna al cane<br />

(un grande impegno che richiede<br />

tempo, pazienza e un bel<br />

po' di denaro). Se dovesse ripartire<br />

ora daccapo, questa volta userebbe<br />

la gabbia per Marley<br />

dal primo giorno, concentrandosi<br />

di più per essere il leader<br />

e cercando di rimanere coerente<br />

con le regole.<br />

(da: “Marley va ad Hollywood”<br />

di Rebecca Wallwork, AKC<br />

Gazette, Dicembre2008)<br />

Il popolare programma TV “Le nuove stagioni<br />

dall'Umbria” su caccia, agricoltura, pesca ed<br />

ambiente va ora in onda su SKY canale 943 ,<br />

sabato alle 21.00 e Domenica alle 11.30 Diego


Baccarelli presenta la trasmissione che prevede<br />

40 puntate. Ogni settimana sono invitati ospiti<br />

ed esperti che presentano aspetti diversi della<br />

caccia e della pesca.<br />

da leggere<br />

<strong>Retriever</strong> Training – A Back to basics approach<br />

di Robert Milner, ed. Ducks Unlimited.<br />

Un libro semplice ma completo<br />

sull'addestramento dei retriever,<br />

basato sul buonsenso e<br />

sulla comprensione del cane, scritto<br />

da Robert Milner, addestratore<br />

professionista da almeno<br />

trent'anni. Nella sua carriera<br />

ha addestrato almeno 1500<br />

retrievers ed ha insegnato obedience<br />

all'Università del Minnesota<br />

per dieci anni. Ha giudicato<br />

field trial per retriever sia negli Stati Uniti che<br />

in Inghilterra.<br />

Gundog Sense and Sensibility di Wilson Stephens,<br />

ed. Swan Hill Press.<br />

Molto spesso nei libri di addestramento<br />

non vengono raccontate<br />

le realtà di base del training,<br />

che sono date per scontate<br />

dagli esperti. In questo libro i lettori<br />

scoprono la natura più profonda<br />

del cane, i suoi riflessi<br />

e i suoi schemi comportamentali<br />

e imparano non solo “che<br />

cosa” insegnare al cane, ma<br />

anche “come” insegnarlo.<br />

Wilson Stephens ci racconta ciò che ha imparato a<br />

caro prezzo in più di vent’anni di pratica e studio.<br />

Un classico inglese.<br />

Ascolta il tuo cane di Jan<br />

Fennel, ed. Salani.<br />

Un simpatico libro, best seller<br />

in Inghilterra e Europa, scritto<br />

da una popolare addestratrice<br />

inglese, autrice anche di programmi<br />

TV, che ha creato un proprio personale<br />

metodo di relazionarsi<br />

ed addestrare il cane.<br />

da comprare<br />

L'inglese Canine Concepts (www.canineconcepts.co.uk)<br />

offre un kit base per cuccioli di taglia piccola,<br />

media e grande. Il kit contiene tutto quello che si ritiene<br />

necessario quando si adotta un cucciolo, e<br />

a prezzi-offerta. Include il tipo di gabbia più venduto,<br />

un vet bed, un set per la tolettatura, ciotole<br />

in acciaio con<br />

portaciotola, premietti<br />

per l'addestramento,<br />

un<br />

Puppy Kong (il<br />

giochino che<br />

aiuta il cucciolo<br />

nella dentizione)<br />

uno smacchiatore<br />

deodorante<br />

per i piccoli “incidenti”<br />

e un pelouche.<br />

Il kit per<br />

le nostre razze<br />

costa 103,58 sterline, circa 111 euro.<br />

si dice così<br />

L'espressione colloquiale inglese “Il pelo del cane<br />

che ti ha morsicato” fa riferimento all'abitudine<br />

di bere un alcolico per curare al mattino dopo i postumi<br />

di una serata un po' “allegra”. L’origine è letterale<br />

e proviene dai tempi medievali, quando si metteva<br />

il pelo di un cane rabbioso dentro una ferita<br />

per farla guarire. E' una metafora in uso dai tempi<br />

di William Shakeaspeare, anche se la pratica non migliora<br />

affatto i postumi della sbornia...anzi!<br />

Conosci altri modi di dire che riguardano i cani? Inviali<br />

a redazione@retriever-magazine.it .

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