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Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp

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Fig. 3.2<br />

Fausto Gusmeroli<br />

Schema di funzionamento dell'agroecosistema<br />

Fig. 3.2<br />

Schema di funzionamento dell’agroecosistema<br />

Energia<br />

solare<br />

Dissipazione<br />

Biomassa delle colture<br />

Energia tecnologica<br />

Sostanza organica nel<br />

terreno<br />

costituita dal lavoro (biologico e/o meccanico), dai combustibili, dalle macchine e dai<br />

vari materiali (Fig. 3.2). Questa fonte va a sommarsi al flusso energetico solare e a ridurre<br />

le costrizioni, introducendo nel sistema una rottura di simmetria, con spostamento<br />

dell’attrattore dalla biodiversità ad una crescita quantitativa selettiva. L’obiettivo non è<br />

di massimizzare la biomassa del sistema, che viene anzi normalmente sacrificata in larga<br />

misura, bensì la frazione fotosinteticamente attiva e interessante per il consumo umano<br />

o degli animali domestici. Mentre la biomassa stabile si compone essenzialmente di<br />

fusti, rami e radici, fotosinteticamente inerti, la componente attiva è rappresentata dalle<br />

parti verdi delle piante. Da esse dipendono la produzione primaria (lorda e netta) e la<br />

produttività del sistema, intesa come produzione rapportata alla biomassa complessiva<br />

(% della biomassa) 42 . Le due grandezze sono infatti funzione della quantità di clorofilla<br />

e sono correlate indirettamente alla superficie e massa fogliare, a prescindere dal tipo di<br />

vegetale, specie e condizioni di crescita 43 .<br />

42 La produttività è anche intesa come produzione per unità di tempo, ossia come ritmo o intensità di produzione.<br />

43 Secondo Margalef, in assenza di fattori limitanti il rapporto tra la quantità di clorofilla, espressa in mg/m 2 , e il<br />

carbonio fissato, espresso in mg/ora, oscilla da 1,5 a 5, ciò che corrisponde a una produzione annua netta di 150-220<br />

g di C organicato per g di clorofilla.<br />

L’attività fotosintetica cresce con l’intensità della luce fino a 10.000-15.000 lux, soglia che rappresenta il punto di<br />

saturazione oltre il quale la fotosintesi si stabilizza. Tale soglia è decisamente inferiore all’illuminazione in pieno<br />

sole (può superare i 100.000 lux) e pertanto il processo non risulta normalmente limitato dalla luce, ma piuttosto<br />

62<br />

Energia tecnologica<br />

Biomassa animale<br />

Dissipazione

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