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Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp

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Fig. 2.6<br />

Profili di α della funzione Hα di Rényi in due comunità<br />

Fig. 2.6<br />

Profili di α della funzione Hα di Rényi in due comunità<br />

Hα 1.8<br />

1.0<br />

0.0<br />

53<br />

PRATI, PASCOLI E PAESAGGIO ALPINO<br />

0.0 1.0 2.0<br />

α<br />

si possono ricavare sulla funzione Iα e sulla funzione β proposta da Patil e Taillie, che<br />

generalizza l’indice di Gini. Le impostazioni e le informazioni fornite sono del tutto<br />

simili a quelle dei profili di Hα.<br />

Le lettere α e β che identificano l’ordine delle funzioni non devono generare confusione<br />

con le formulazioni di biodiversità α e β proposte da Whittaker, molto note in<br />

ecologia. Queste esplorano la biodiversità in termini di sola ricchezza: α è la diversità<br />

specifica o tassonomica di una cenosi, β è una misura di diversità sintassonomica che<br />

esprime il grado di cambiamento tassonomico (turnover delle specie) delle comunità<br />

dell’ecosistema. Vi è poi un terzo indice, la diversità γ, che valuta la diversità tassonomica<br />

dell’ecosistema indipendentemente dalla sua articolazione in comunità. La diversità<br />

α e la diversità γ vengono dunque a coincidere con H0 della comunità e dell’ecosistema,<br />

mentre la diversità β è il rapporto tra la diversità γ e la diversità media α delle comunità<br />

35 . I tre indicatori possono per altro essere riferiti anche ad una comunità, stimando in<br />

tal caso la ricchezza specifica dei popolamenti elementari (diversità α), della comunità<br />

intera (diversità γ) e il turnover tra i popolamenti (diversità β).<br />

Oltre che con gli indici, la diversità può essere analizzata visivamente riportando<br />

in grafico lo schema di distribuzione. Queste rappresentazioni non solo restituiscono<br />

un’immagine molto dettagliata della diversità, ma descrivono anche la ripartizione delle<br />

nicchie spaziali. Non si prestano invece alla sintesi e al trattamento matematico. Secondo<br />

le modalità con le quali sono espresse le variabili, si hanno differenti tipi di diagrammi, i<br />

più comuni dei quali sono quelli di rango/abbondanza e abbondanza/frequenza (Fig 2.7).<br />

Nei primi le unità sono ordinate per ranghi di importanza decrescente e le abbondanze<br />

possono essere espresse in percentuali o scala logaritmica. Noti anche come profili di di-<br />

35 Per un ecosistema composto da un sola comunità la diversità β sarà pertanto 1; per due comunità senza<br />

elementi in comune sarà 2; per tre campioni nelle stesse condizioni sarà 3 e così via. All’aumentare degli elementi<br />

comuni il valore diminuirà in proporzione.

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