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Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp

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Fig. 2.1<br />

Schema di funzionamento del sistema vivente<br />

Fig. 2.1<br />

Schema di funzionamento del sistema vivente<br />

Energia<br />

solare<br />

Dissipazione SINTESI ORGANICHE<br />

35<br />

Ciclo ricorsivo<br />

PRATI, PASCOLI E PAESAGGIO ALPINO<br />

Materia vivente<br />

viene inserita dai sistemi biologici nel contesto generale di un’informazione preesistente,<br />

che la interpreta e la integra con processi assai più complessi di quelli di tipo puramente<br />

sintattico dell’intelligenza artificiale, quale si ritrova ad esempio negli automi cellulari 15 .<br />

Secondo la teoria di Santiago di Maturana e Varela, l’organismo reagisce agli stimoli con<br />

degli adattamenti strutturali (accoppiamento strutturale) in accordo con la propria natura<br />

e il proprio modello organizzativo e questi cambiamenti rappresentano un processo di<br />

apprendimento che influenzerà il comportamento futuro dell’organismo. La teoria ripropone<br />

quel comportamento al contempo determinato e libero dei sistemi complessi illustrato<br />

nel paragrafo precedente, riformulandolo in termini di apprendimento. L’aspetto<br />

deterministico è riconducibile al fatto che la struttura dell’organismo si forma attraverso<br />

un processo di autorganizzazione in cui il ruolo dell’ambiente è limitato all’innesco della<br />

dinamica, senza altra specifica. In altri termini, le alternative che si aprono al vivente in<br />

un punto di biforcazione sono stabilite esclusivamente dall’accoppiamento strutturale.<br />

L’aspetto libero del comportamento risiede invece nel fatto che la scelta tra le alternative<br />

è, come già rimarcato, casuale.<br />

15 Gli automi cellulari sono macchine cibernetiche costruite sul modello dei sistemi viventi, capaci di evolversi<br />

acquisendo ed elaborando informazione dall’ambiente circostante ed eseguendo le istruzioni di un codice predefinito.<br />

L’universo definito da un automa cellulare si evolve generando e distruggendo sempre nuove configurazioni, di<br />

forme e complessità variabili, a partire dalle condizioni di partenza e dalle regole predefinite.<br />

Il più famoso tra gli automi cellulari è Life, realizzato da John Horton Conway. Esso è costituito da una griglia<br />

bidimensionale di cellette a contenuto binario, definibili come sistema vivo o sistema morto. La legge regolatrice<br />

prevede che una cellula viva sopravviva se due o tre delle cellule vicine sono vive, altrimenti muore. Una volta<br />

attivata, la legge determina un continuo emergere e scomparire in modo apparentemente aleatorio di forme e<br />

comportamenti, la cui complessità e temporanea stabilità ricorda molto da vicino la continua trasformazione di<br />

ordine in disordine e viceversa che si osserva in natura.

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