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Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp

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PRATI, PASCOLI E PAESAGGIO ALPINO<br />

l’equilibrio termodinamico, indicato come punto fisso poiché, indipendentemente dalle<br />

condizioni di partenza, su di esso convergono tutti i sistemi e una volta raggiuntolo nessuna<br />

evoluzione è più possibile. Nei sistemi aperti, gli attrattori sono invece numerosi<br />

e del tutto diversi, nelle funzioni e nella forma. Sono identificati come attrattori locali,<br />

in quanto attorno ad essi si crea una stabilità locale che serve a mantenere il sistema in<br />

condizioni dinamiche lontane dall’equilibrio termodinamico, grazie naturalmente all’ingresso<br />

di energia esterna. Mentre nei sistemi isolati il cosiddetto bacino di attrazione, ossia<br />

l’insieme degli stati iniziali di un sistema con medesimo attrattore, è un unico bacino<br />

globale, nei sistemi aperti si hanno diversi bacini parziali, afferenti ai diversi attrattori<br />

locali. La forma di questi attrattori coincide con la traiettoria che il sistema segue attorno<br />

ad essi. Le traiettorie, infatti, non puntano direttamente sull’attrattore, ma vi si approssimano<br />

con oscillazioni smorzate, seguendo itinerari a spirale, ad anello o altro, talvolta<br />

entro schemi frattali. In tal evenienza gli attrattori sono denominati strani o caotici, poiché<br />

il comportamento del sistema su di essi è caotico.<br />

Gli attrattori si riconoscono dunque in base alla loro forma o topologia (le traiettorie<br />

seguite dal sistema nel loro intorno), da cui dipendono le proprietà dinamiche generali<br />

del sistema. Se l’attrattore è fisso il sistema è isolato e raggiunge un equilibrio stabile,<br />

altrimenti è aperto, con comportamento ciclico o caotico secondo che l’attrattore sia<br />

normale o strano. Ciò è funzione fondamentalmente dalla quantità di energia assorbita.<br />

Seguendo lo schema di figura 1.4, si possono individuare quattro stadi dinamici. Il primo<br />

Fig. 1.4<br />

è collegato a blandi apporti energetici e si caratterizza per la tendenza all’equilibrio termodinamico:<br />

il sistema è prossimo alla massima entropia, privo di struttura, composto<br />

Fasi evolutive dei sistemi complessi auto-organizzanti in funzione del flusso energetico<br />

Fig. 1.4<br />

Fasi evolutive dei sistemi complessi auto-organizzanti in funzione del flusso energetico<br />

Entropia<br />

I<br />

Tendenza<br />

all'equlibrio<br />

II<br />

Andamenti<br />

ciclici<br />

III<br />

Complessità<br />

IV<br />

Caos<br />

Flusso energetico

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