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Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp

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PRATI, PASCOLI E PAESAGGIO ALPINO<br />

specie, gruppi di specie, famiglie o altro (la ripartizione è fatta a tavolino, di norma sul<br />

materiale verde). La raccolta della biomassa si può eseguire mediante falciatrici, tosaerba<br />

o falcetti, in rapporto alle condizioni logistiche e all’altezza della coltre erbosa. Nei<br />

<strong>pascoli</strong>, un metodo molto pratico ed efficace è quello che prevede il taglio con tosaerba<br />

elettrico di sei strisciate larghe 10 cm e lunghe 15 m lungo le linee di massima pendenza:<br />

l’errore si mantiene entro il livello di ±10%, alla soglia di probabilità statistica del 95%.<br />

Si può operare in piccoli quadrati, rettangoli o cerchi, tagliati sempre con tosaerba o con<br />

falcetto. La massa prelevata può essere pesata per determinare il peso fresco o verde.<br />

Questo, includendo l’acqua inter e intra-cellulare e l’umidità esterna dovuta al vapore di<br />

condensazione e alle precipitazioni, risulta molto variabile, influenzato com’è dallo stato<br />

di umidità delle piante e dalle condizioni atmosferiche. É preferibile pertanto misurare<br />

il peso secco, ricorrendo all’essiccazione in stufa del materiale. L’operazione si esegue a<br />

temperature di 60 o 105 °C, secondo che siano o meno eseguite anche analisi chimiche<br />

(la temperatura superiore può infatti determinare, soprattutto su materiale giovane, perdite<br />

di ammoniaca e carboidrati).<br />

I metodi indiretti, a differenza dei precedenti, non sono distruttivi, ossia non compromettono<br />

la vegetazione. Non si rivolgono infatti alla biomassa, ma ad altre grandezze ad<br />

essa correlate, più facilmente e speditamente misurabili. È sempre per altro indispensabile<br />

la taratura del metodo. I risultati sono meno precisi, ma sono possibili molte ripetizioni.<br />

Numerose sono le procedure applicabili alle formazioni erbacee. La più comoda<br />

e semplice è la stima a vista, dove l’operatore apprezza la biomassa senza il supporto di<br />

alcuna attrezzatura. La bontà dei risultati è subordinata alla capacità estimativa del soggetto,<br />

che va affinata, oltre che con la taratura, con un adeguato periodo di addestramento.<br />

Una seconda modalità estimativa fa riferimento all’altezza dell’erba, misurata con<br />

appositi strumenti (regoli ed erbometri) costituiti da un’asta graduata lungo la quale si<br />

muove un cursore di varia forma e dimensione. L’altezza è correlata alla biomassa in maniera<br />

diversa secondo il tipo di fitocenosi: a titolo del tutto indicativo, ogni cm di manto<br />

erboso maturo al di sopra dei 3 cm basali di stoppie equivale ad una produzione di 100<br />

kg di sostanza secca ad ettaro. Tra i metodi non distruttivi è quello che concilia meglio<br />

precisione, semplicità e rapidità. Una terza procedura fa riferimento alle modificazioni<br />

di capacitanza di un sistema (capacimetro) introdotto nell’erba, funzione dell’area totale<br />

delle foglie e dei fusti insistenti sulla superficie intorno allo strumento. Le interferenze<br />

della composizione floristica, della struttura, dello sviluppo fenologico, del tasso di umidità<br />

e della quota di necromassa impongono un’accurata taratura nelle diverse situazioni<br />

fitocenotiche. Queste apparecchiature, come del resto anche gli erbometri, forniscono<br />

dati meglio correlati alla biomassa secca che non alla verde. Un’ultima metodica, di più<br />

recente introduzione, impiega misure di riflettanza fornite da spettroradiometri a terra<br />

o anche immagini satellitari. La risposta spettrale va naturalmente tarata su dati reali di<br />

misurazioni dirette.<br />

I metodi misti prevedono simultanee rilevazioni dirette e indirette, nell’intento di<br />

compendiare la precisione delle prime e la rapidità delle seconde. Si effettua un doppio<br />

campionamento casuale, il primo, con molte repliche, indiretto (a vista, o con un altro<br />

dei metodi descritti), il secondo, su un piccolo sottocampione del primo, per via diretta.<br />

Si può ricavare così la retta di regressione dei pesi misurati direttamente (y) su quelli<br />

stimati per via indiretta (x) e la retta è usata per predire i valori di y in tutti gli altri siti di<br />

campionamento. Una prima stima della media complessiva (My) è allora derivata:

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