Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp
Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp
139 PRATI, PASCOLI E PAESAGGIO ALPINO Le boscaglie riparali, essendo legate ai corsi d’acqua e alle depressioni paludose, occupano normalmente superfici modeste, in fasce e cinture molto ristrette. Allo stato naturale sono oggi osservabili in piccoli lembi residuali, sfuggiti all’urbanizzazione e alla conversione agricola dei suoli. Si tratta di formazioni lussureggianti e molto strutturate in senso verticale e orizzontale, con lo strato arboreo composto da specie a rapido accrescimento, igrofile ed eliofile, la cui rinnovazione non avviene di norma nel sottobosco, ma necessita della distruzione della copertura legnosa. Queste dinamiche distruttive, unitamente allo stato di umidità del substrato, determinano la composizione specifica, differenziando diversi popolamenti riconoscibili per gli elementi arborei dominanti: principalmente ontano comune o nero (Alnus glutinosa), ontano bianco (Alnus incana), salice bianco (Salix alba) e frassino maggiore (Fraxinus excelsior). I consorzi a dominanza di Alnus si possono spingere fin quasi alla fascia boreale e le due specie di ontano, in particolare il bianco, possono presentarsi in purezza, oppure consociarsi ad altre latifoglie confondendosi così nelle zone più umide e basse con le formazioni più igrofili e planiziali del Salix alba, nelle matrici meno idratate e a quote superiori con quelle meno termofili e igrofili del Fraxinus excelsior. I popolamenti ad Alnus incana e Fraxinus excelsior sono classificati ordinariamente entro l’alleanza dell’Alno-Ulmion 5 , quelle di Alnus glutinosa e Salix alba rispettivamente in Alnion glutinosae e Salicion albae. Le comunità di Fraxinus excelsior segnano il passaggio alle compagini ormai affrancate dalle condizioni di igrofilia del suolo, caratterizzate dalla presenza del faggio e dalla comune appartenenza alla classe di Querco-Fagetea. Nell’impostazione fitosociologica tradizionale, tre associazioni, ossia Orno-Ostryetum, Salvio-Fraxinetum e Fagetum silvaticae s.l., sono considerate il climax delle tre fasce bioclimatiche che compongono il dominio delle foreste di latifoglie, a sottolineare l’importanza e la diffusione di questa classe. In realtà il sistema è molto più variegato, dato che, come già sottolineato, molte espressioni non strettamente climatogene sono rese stabili da particolari condizioni ecologiche. Nell’ambito delle formazioni dominate dal faggio si riconoscono così diversi syntaxa già al rango di sotto-alleanza e nelle formazioni miste a quello di alleanza, con una proliferazione di associazioni davvero ragguardevole. Le faggete insistono soprattutto nella fascia subatlantica del settore esalpico, a clima oceanico, dove il faggio trova le condizioni ottimali per il proprio sviluppo e relega le altre specie forestali alle stazioni marginali più acquitrinose, xeriche o instabili. L’espansione verso l’alto e verso l’interno della catena è limitata dalla sensibilità della pianta alle gelate tardive e alla secchezza atmosferica, quest’ultima pregiudizievole specialmente in corrispondenza della fase di ripresa vegetativa ed emissione delle foglioline, quando è richiesto un tasso di umidità dell’aria costantemente superiore al 60%. Al crescere della partecipazione della specie, la cenosi tende a banalizzarsi, causa la fitta chioma che ostacola la penetrazione della luce e la lettiera a lenta decomposizione che ricopre densamente il terreno. La sintassonomia delle faggete non si basa su vere e proprie specie caratteristiche, quanto su gruppi ecologici, soprattutto degli strati erbacei e arbustivi, che riflettono le condizioni edafiche e climatiche. I popolamenti delle sottoalleanze di Cephalanthero-Fagenion e Luzulo-Fagenion sono propri dei siti più aridi, ritagliati 5 Le formazioni dell’Alnus incana sono ricondotte da alcuni autori all’alleanza dell’Alnion incanae, mentre quelle del Fraxinus excelsior a Fraxinion excelsior o ancora ad altre alleanze.
Fausto Gusmeroli 9 Faggeta 140
- Page 89 and 90: Fig. 5.2Fausto Gusmeroli Rappresent
- Page 91 and 92: Fig. 5.4 Effetto ricercato nel riar
- Page 93 and 94: Fausto Gusmeroli ragione e viste an
- Page 95 and 96: Fausto Gusmeroli iniziale da quelle
- Page 97 and 98: Particolarità nei dendrogrammi Fau
- Page 99 and 100: Classificazioni flessibili ottenute
- Page 101 and 102: Fausto Gusmeroli in k cluster sono
- Page 103 and 104: Fausto Gusmeroli verificare se vari
- Page 105 and 106: Fausto Gusmeroli aggiunto il nome d
- Page 107 and 108: Fausto Gusmeroli scinale (più even
- Page 109 and 110: Funzione di risposta della specie l
- Page 111 and 112: Fausto Gusmeroli semplice: i parame
- Page 113 and 114: Fausto Gusmeroli in rapporto alla s
- Page 115 and 116: Fausto Gusmeroli Fig. 6.3 Derivazio
- Page 117 and 118: Fig. 6.5 Fausto Gusmeroli Diagrammi
- Page 119 and 120: Vari tipi di biplot ottenuti sulla
- Page 121 and 122: Fausto Gusmeroli Dato che COA adott
- Page 123 and 124: Fausto Gusmeroli Lo scaling multidi
- Page 125 and 126: Diagramma di detrito Fausto Gusmero
- Page 127 and 128: Fausto Gusmeroli lettura. Se vi son
- Page 129 and 130: Fausto Gusmeroli getazionali. La di
- Page 131 and 132: Fausto Gusmeroli semplicemente nell
- Page 133 and 134: Fausto Gusmeroli 7. IL PaEsaggIo Na
- Page 135 and 136: Fausto Gusmeroli revoli ha portato
- Page 137 and 138: Fausto Gusmeroli deriva un’ulteri
- Page 139: Fausto Gusmeroli Tab. Tab. 7.2 Sche
- Page 143 and 144: Fausto Gusmeroli 7.4. Le foreste di
- Page 145 and 146: Fausto Gusmeroli de l’appartenenz
- Page 147 and 148: Fausto Gusmeroli che si aggiungono
- Page 149 and 150: Fausto Gusmeroli 19 Associazione di
- Page 151 and 152: Fausto Gusmeroli Praterie naturali:
- Page 153 and 154: Fausto Gusmeroli ha bisogno di norm
- Page 155 and 156: Fausto Gusmeroli 25 26 27 28 Agroec
- Page 157 and 158: Fausto Gusmeroli dominio della vege
- Page 159 and 160: Fausto Gusmeroli e altro), con l’
- Page 161 and 162: Fausto Gusmeroli Tab. 8.1 Schema si
- Page 163 and 164: Fausto Gusmeroli tricolor nei trise
- Page 165 and 166: Fausto Gusmeroli Tab. 8.3 Schema Ta
- Page 167 and 168: Fausto Gusmeroli 35 Popolamenti pas
- Page 169 and 170: Fig. 8.3 Schemi dinamici secondari
- Page 171 and 172: Fausto Gusmeroli altitudine, pianeg
- Page 173 and 174: Tab. 9.1 Fausto Gusmeroli Servizi f
- Page 175 and 176: Fig. 9.1 Fausto Gusmeroli Andamento
- Page 177 and 178: Fausto Gusmeroli alla realtà urban
- Page 179 and 180: Fig. 9.2 Ripartizione dell'energia
- Page 181 and 182: Fausto Gusmeroli 10. L’ECosIstEma
- Page 183 and 184: Fig. 10.2 Schemi di accestimento ne
- Page 185 and 186: Fausto Gusmeroli in uno strato supe
- Page 187 and 188: Struttura dell'apparto radicale in
- Page 189 and 190: iagramma di fioritura di un nardeto
Fausto Gusmeroli<br />
9<br />
Faggeta<br />
140