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Prati, pascoli e paesaggio alpino - SoZooAlp

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PRATI, PASCOLI E PAESAGGIO ALPINO<br />

varianza complessiva, la CCA massimizza dunque la covarianza tra i due gruppi. I coefficienti<br />

di correlazione canonica sono sempre le radici quadrate degli autovalori. Variano<br />

da –1 a +1 e possono essere ordinati in ordine decrescente di valore assoluto.<br />

I risultati della CCA possono essere mostrati graficamente in un diagramma di ordinamento<br />

costituito dalle prime variate canoniche dei due gruppi. Se la correlazione canonica<br />

è elevata, i punti tenderanno a disporsi in prossimità della diagonale, altrimenti saranno<br />

più dispersi. Un’altra modalità esplicativa, indicata nel caso in cui le prime due variate di<br />

entrambi i gruppi portino variabilità elevata e interessante, è offerta da biplot separati per<br />

i due gruppi, in cui dunque, oltre agli oggetti, sono rappresentati anche le correlazioni tra<br />

le variate canoniche e le variabili originali, come già visto a proposito della PCA. Dalla<br />

comparazione visiva dei due diagrammi si può verificare il grado di somiglianza tra i due<br />

ordinamenti, sebbene l’elevato numero di punti e le sovrapposizioni possano confondere<br />

le rappresentazioni. Un’ulteriore possibilità per interpretare i risultati della CCA si ha<br />

correlando ogni variabile di un gruppo e ogni variata canonica dell’altro (e viceversa) e<br />

ricavando la quota di varianza dell’una spiegata dall’altra. Queste correlazioni non sono<br />

per altro esplicitabili in termini grafici. Inoltre, così come si può calcolare la proporzione<br />

di varianza spiegata da ogni asse in rapporto al proprio gruppo, si può determinare la<br />

stessa proporzione anche in rapporto all’altro gruppo. Tale misura è detta ridondanza e<br />

la somma di tutte le ridondanze costituisce la frazione della varianza complessiva di un<br />

gruppo spiegata dalle variate dell’altro, ossia dall’altro gruppo. Questa ridondanza totale<br />

è una grandezza asimmetrica, essendo normalmente differente nei due gruppi.<br />

L’interpretazione dei risultati della CCA è tuttavia piuttosto problematica. La condizione<br />

di ortogonalità impone una sorta di compromesso tra la massimizzazione della covarianza<br />

tra i gruppi e la minimizzazione della varianza entro. Ne consegue che le variate<br />

canoniche tendono a scostarsi, talvolta sensibilmente, dalle componenti principali, riassumendo<br />

frazioni modeste della varianza originale e perdendo così potere interpretativo.<br />

In tali circostanze, la correlazione canonica esprime relazioni di scarso significato. L’inconveniente<br />

può essere eluso applicando la PCA ad uno dei due gruppi e incorporando<br />

nella CCA i relativi punteggi di ordinamento, oppure analizzando con la PCA entrambi i<br />

gruppi, o ancora applicando la CCA tanto alle variabili originali quanto ai punteggi della<br />

PCA e confrontando i risultati.<br />

In sinecologia vegetale, i due gruppi di variabili sono naturalmente quelli che compongono<br />

le due matrici primarie, tra le quali sono dunque ricercati gli assi di ordinamento<br />

che ne rivelino al meglio il legame. Pre-requisito dell’analisi è, come più volte<br />

sottolineato, la linearità delle risposte, tanto delle specie quanto dei fattori ambientali.<br />

Un’ulteriore costrizione è costituita dal rapporto tra il numero delle specie e dei campioni,<br />

che non può essere troppo superiore a uno (per la precisione deve essere inferiore<br />

a n-q, con n = numero dei campioni e q = numero dei parametri ambientali), pena una<br />

forte instabilità degli assi di ordinamento. Per tale ragione e anche perché i due gruppi<br />

di variabili sono posti sullo stesso piano, ossia non si distinguono in dipendenti e indipendenti,<br />

l’analisi di correlazione canonica, pur essendo la tecnica lineare standard per<br />

relazionare due insiemi di variabili, è di scarsa applicazione in ecologia di comunità.<br />

L’analisi di ridondanza<br />

L’analisi di ridondanza (RDA - Redundancy analysis) è molto simile all’analisi di<br />

correlazione canonica e, seppur meno popolare, è di maggior interesse negli studi ve-

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