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Giulio Cesare, va aggiunto ancora che contrasse matrimonio con Luigia Ceretoli nel maggio del 1596 45 e morì il 22 giugno 1629 46 . Suo figlio Alessandro, nato nel 1597, si avvierà alla professione notarile 47 e avrà almeno sette figli, tra cui un Gian Luigi, un Francesco e un Giulio Cesare, anch’essi notai o secondi notai 48 . Tra i discendenti di Pomponio non si trova dunque un Luigi che possa identificarsi con il pittore di inizio Seicento, dal momento che il figlio di Alessandro così chiamato non solo è documentato come secondo notaio, ma nasce oltretutto nel 1632, quando il nostro artista risultava attivo da almeno vent’anni 49 . Per chiarire la questione dobbiamo tornare allora a un ramo della famiglia che finora abbiamo tralasciato, quello che prende origine da Amidano, il fratello di Pomponio. Anche di costui sappiamo ben poco, se non che nacque danis figli del fu sig. Giovanni Luigi della vic a suddetta”; infine, ivi, c. 20: “1626, 5 ottobre, Teodoro de Amidanis f.q. Mag. co Sig. r Pomponio citt. o abit. e nella vic. a della SS. Trinità, aveva per fratello il Sig. r Cesare Amidani, ed entrambi uno zio defunto Amidano Amidani. Possedevano terreni nella villa di Vicomero. Rog. di Francesco Forni”. Le note di Scarabelli Zunti sono state pubblicate da Riccomini 1988, p. 139. 45 Parma, Archivio della Parrocchia di San Quintino, Liber Matrimoniorum, I (1564-1630), c. 100r: “1596 adì 27 di maggio. Essendosi già fatto le 3 pubblicazioni e per me sodetto e non essendosi ritrovato impedimento alcuno fra m. Cesare figlio di m. Pomponio Amidani della vicinia della S.ma Trinità e tra la sig.ra Luigia figliola del quondam sig.r Capitano Cesare Ceretulli della vicinanza di S. Quintino sodetto hanno contratto insieme il contratto mattrimoniale fra essi per parole di presenti per me D. Franco Costa sodetto secondo la forma del sacro Concilio Tridentino nella sodetta mia Chiesa alla presenza di m. Jacomo Antonio Carra m. Agostino Vezzani e m. Francescho Buzi”; cfr. Corradi Cervi 1962, p. 131. 46 Parma, Archivio della Parrocchia della Santissima Trinità, Liber mortuorum, II (1623-1642), c. 120r: “1629, die 22 mensis Junii D. Caesar Amidanus, etatis annorum 58 circiter hodie mane in Comunione St. Matris Ecclesiae animam Deo reddit in vico Episcopi cuius corpus eodem die hora 23° c.r. sepultum est in Ecclesia Sancti Francisci, mihi Michaeli a Porta confessa atque sacris Olei unctione roboratus”; cfr. Corradi Cervi 1962, p. 131. 47 Alessandro è secondo notaio nel 1638; cfr. Aliani 1995, p. 451. 48 Gian Luigi nasce nell’ottobre 1632; è secondo notaio nel 1648 (Aliani 1995, p. 464). Francesco nasce nell’aprile 1635; è secondo notaio nel 1651 (ivi, p. 468); Giulio Cesare è ricordato come figlio di Alessandro solo nella matricola dei notai parmensi, che lo dice secondo notaio nel 1647 e notaio nel 1652 (ivi, pp. 461, 469). Gli altri figli sono Luigia, nata nel luglio 1624 e morta nel febbraio 1673, Teodoro, nato nel luglio 1625 e morto nel luglio 1627, e Pier Maria, nato nel luglio 1637. Le date di nascita e morte sono state reperite da Corradi Cervi 1962, p. 128. 49 Si consideri la prima data certa, il 1612 della Crocifissione di San Pietro a Vigatto (cat. 7). 14
il 28 novembre 1542 e sposò un’Ippolita 50 , che gli diede una numerosa prole. La mancanza di ulteriori notizie aveva indotto Corradi Cervi 51 a trascurare questi altri discendenti di Luigi, ipotizzando che Amidano si fosse trasferito altrove o che i figli fossero morti in tenera età. Ma in realtà è proprio in questo dimenticato ramo degli Amidani che possiamo finalmente riconoscere il nostro pittore. Luigi, anzi Gian Luigi stando all’atto di battesimo, è infatti figlio di Amidano e Ippolita: nacque il 14 luglio 1591 e venne battezzato il giorno successivo alla presenza di Teodoro e Flaminia Pedretti 52 . Tale identificazione non è basata soltanto sul fatto che egli è l’unico Luigi compatibile con i termini cronologici del nostro artista, ma trova una risolutiva conferma in una lettera al padre, che, pur non parlando della sua attività artistica, fa intendere con chiarezza come egli soggiornasse a Milano per diverso tempo. La presentazione in questa sede di un gruppo di tele eseguite da Luigi in quella città chiude definitivamente le secolari dispute sull’artista, dando ragione alle brillanti intuizioni di Marco Riccomini e fornendo finalmente un primo estremo cronologico. Si può infine immaginare che fosse proprio il prestigio conseguito dall’altro ramo della famiglia grazie all’attività notarile a deviare l’attenzione della critica settecentesca su Pomponio e Giulio Cesare, non tenendo conto di elementi decisivi come alcune antiche citazioni inventariali e cancellando così la personalità di Luigi 53 . Anticipando la nascita dell’Amidani alla metà del Cinquecento e collocando i suoi esordi nella seconda parte di quel secolo, gli storici sette-ottocenteschi ponevano anche una seria ipoteca sulla lettura critica della sua opera e della sua formazione. E così Ruta, nella sua guida del 1739, scriveva: “Il gusto, ed inventare di tal’Autore molto diletta, atteso di vedere nelle sue operazioni la 50 Scarabelli Zunti fine XIX sec., V, c. 19v: “1542. - Amidanus filius Aloysii de Amidanis et Angelae uxoris natus die 24 et bapt. 28 novembris. Compater D. Genesius Bergonzius et D. Alex. r de Callegariis et D. Angela de Garbatiis”. Cfr. anche Corradi Cervi 1962, p. 128. 51 Corradi Cervi 1962, p. 128. 52 Il documento, inedito, è qui pubblicato per la prima volta (doc. 1). Gli altri fratelli di Luigi sono Domenico, nato nell’agosto 1584, e Leonardo, nato nell’ottobre 1595; cfr. Corradi Cervi 1962, p. 128. Luigi aveva poi due sorelle, Isabella e Angela, da lui ricordate nella lettera del 1620 che qui si pubblica (doc. 4). 53 Si pensi alle opere attribuite a Luigi nella collezione Coccapani, catalogata attorno al 1640; cfr. Campori 1870, p. 147. 15
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Luigia Ceretoli nel maggio del 1596 45 e morì <strong>il</strong> 22 giugno 1629 46 . Suo<br />
figlio Alessandro, nato nel 1597, si avvierà alla professione notar<strong>il</strong>e<br />
47 e avrà almeno sette figli, tra cui un Gian Luigi, un Francesco e<br />
un Giulio Cesare, anch’essi notai o secondi notai 48 . Tra i discendenti<br />
di Pomponio non si trova dunque un Luigi che possa identificarsi<br />
con <strong>il</strong> pittore di <strong>in</strong>izio Seicento, dal momento che <strong>il</strong> figlio di<br />
Alessandro così chiamato non solo è documentato come secondo<br />
notaio, ma nasce oltretutto nel 1632, quando <strong>il</strong> nostro artista risultava<br />
attivo da almeno vent’anni 49 . Per chiarire la questione dobbiamo<br />
tornare allora a un ramo della famiglia che f<strong>in</strong>ora abbiamo<br />
tralasciato, quello che prende orig<strong>in</strong>e da Amidano, <strong>il</strong> fratello di<br />
Pomponio. Anche di costui sappiamo ben poco, se non che nacque<br />
danis figli del fu sig. Giovanni Luigi della vic a suddetta”; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, ivi, c. 20: “1626,<br />
5 ottobre, Teodoro de Amidanis f.q. Mag. co Sig. r Pomponio citt. o abit. e nella vic. a<br />
della SS. Tr<strong>in</strong>ità, aveva <strong>per</strong> fratello <strong>il</strong> Sig. r Cesare Amidani, ed entrambi uno zio<br />
defunto Amidano Amidani. Possedevano terreni nella v<strong>il</strong>la di Vicomero. Rog. di<br />
Francesco Forni”. Le note di Scarabelli Zunti sono state pubblicate da Riccom<strong>in</strong>i<br />
1988, p. 139.<br />
45 Parma, Archivio della Parrocchia di San Qu<strong>in</strong>t<strong>in</strong>o, Liber Matrimoniorum, I<br />
(1564-1630), c. 100r: “1596 adì 27 di maggio. Essendosi già fatto le 3 pubblicazioni<br />
e <strong>per</strong> me sodetto e non essendosi ritrovato impedimento alcuno fra m. Cesare figlio<br />
di m. Pomponio Amidani della vic<strong>in</strong>ia della S.ma Tr<strong>in</strong>ità e tra la sig.ra Luigia<br />
figliola del quondam sig.r Capitano Cesare Ceretulli della vic<strong>in</strong>anza di S. Qu<strong>in</strong>t<strong>in</strong>o<br />
sodetto hanno contratto <strong>in</strong>sieme <strong>il</strong> contratto mattrimoniale fra essi <strong>per</strong> parole di<br />
presenti <strong>per</strong> me D. Franco Costa sodetto secondo la forma del sacro Conc<strong>il</strong>io<br />
Trident<strong>in</strong>o nella sodetta mia Chiesa alla presenza di m. Jacomo Antonio Carra m.<br />
Agost<strong>in</strong>o Vezzani e m. Francescho Buzi”; cfr. Corradi Cervi 1962, p. 131.<br />
46 Parma, Archivio della Parrocchia della Santissima Tr<strong>in</strong>ità, Liber mortuorum,<br />
II (1623-1642), c. 120r: “1629, die 22 mensis Junii D. Caesar Amidanus,<br />
etatis annorum 58 circiter hodie mane <strong>in</strong> Comunione St. Matris Ecclesiae animam<br />
Deo reddit <strong>in</strong> vico Episcopi cuius corpus eodem die hora 23° c.r. sepultum est <strong>in</strong><br />
Ecclesia Sancti Francisci, mihi Michaeli a Porta confessa atque sacris Olei unctione<br />
roboratus”; cfr. Corradi Cervi 1962, p. 131.<br />
47 Alessandro è secondo notaio nel 1638; cfr. Aliani 1995, p. 451.<br />
48 Gian Luigi nasce nell’ottobre 1632; è secondo notaio nel 1648 (Aliani 1995, p.<br />
464). Francesco nasce nell’apr<strong>il</strong>e 1635; è secondo notaio nel 1651 (ivi, p. 468);<br />
Giulio Cesare è ricordato come figlio di Alessandro solo nella matricola dei notai<br />
parmensi, che lo dice secondo notaio nel 1647 e notaio nel 1652 (ivi, pp. 461,<br />
469). Gli altri figli sono Luigia, nata nel luglio 1624 e morta nel febbraio 1673,<br />
Teodoro, nato nel luglio 1625 e morto nel luglio 1627, e Pier Maria, nato nel<br />
luglio 1637. Le date di nascita e morte sono state re<strong>per</strong>ite da Corradi Cervi 1962,<br />
p. 128.<br />
49 Si consideri la prima data certa, <strong>il</strong> 1612 della Crocifissione di San Pietro a<br />
Vigatto (cat. 7).<br />
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