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è già detto. Siamo arrivati così a quel Giulio Cesare che venne<br />

identificato con <strong>il</strong> pittore, ma senza alcun fondamento documentario,<br />

trattandosi di una figura dai contorni estremamente <strong>in</strong>certi.<br />

Se <strong>in</strong>fatti è noto che Teodoro si avviò alla carriera notar<strong>il</strong>e 42 , come<br />

<strong>il</strong> padre e <strong>il</strong> nonno, ricoprendo la carica di secondo notaio, l’attività<br />

di Giulio Cesare rimane a tutt’oggi sconosciuta, dacchè negli<br />

atti rogati da Luigi egli compare solo <strong>in</strong> qualità di testimone, senza<br />

specificare la sua professione. Sappiamo <strong>in</strong>vece con certezza che<br />

gli Amidani <strong>in</strong> questi ultimi anni del XVI secolo abitavano tutti<br />

assieme nella parrocchia della Santissima Tr<strong>in</strong>ità, di cui gestivano<br />

i benefici di San Cristoforo e San Giovanni Battista 43 . La posizione<br />

di prestigio raggiunta nella vic<strong>in</strong>ia era giustificata <strong>per</strong>altro dalla<br />

lunga attività professionale di Luigi, che morirà quasi novantenne<br />

nel 1595, e dalle notevoli ricchezze accumulate, testimoniate dal<br />

libro dei conti di Luigi e Pomponio, dove sono dettagliatamente<br />

annotate le entrate e le uscite relative alle terre possedute nei d<strong>in</strong>torni<br />

di Parma, a Moletolo, Vicomero e Casalpò 44 . Tornando a<br />

42 È secondo notaio nel 1586; cfr. Aliani 1995, p. 377.<br />

43 Scarabelli Zunti f<strong>in</strong>e XIX sec., IV, c. 13, ricorda “L’atto citato dal Baistrocchi<br />

sovra post<strong>il</strong>la autografa dell’Affò, di Gio. Battista Barbieri del 10 dicembre 1581,<br />

nel quale Pomponio Amidano figlio del Sig. r Luigi v’e soscritto <strong>in</strong> calce <strong>in</strong> qualità<br />

di 2° notaro. Argomento del rogito si è poi che <strong>il</strong> mag. co Sig. r Gio. Luigi degli<br />

Amidani figlio del fu Sig. r Gio. Alberto con altri parocchiani della SS. Tr<strong>in</strong>ità<br />

nom<strong>in</strong>a un Beneficiato <strong>in</strong> essa chiesa”; e di nuovo, ivi, V, c. 19v: “Da un rogito di<br />

trascrizioni fatte dal not. o parm. o V<strong>in</strong>cenzo Cortesi del 22 nov. bre 1604. f<strong>il</strong>za VII<br />

nell’Arch. o pub. o di Parma. Questi due fratelli nel 1604 alli 5 di apr<strong>il</strong>e dichiarano<br />

<strong>per</strong> atto dal sucitato notaio che spetta loro <strong>il</strong> diritto di nom<strong>in</strong>are e presentare <strong>il</strong><br />

Beneficiato, o Beneficiati dei due Benefizii semplici eretti nella chiesa della SS.<br />

Tr<strong>in</strong>ità, sotto <strong>il</strong> titolo di S. Cristoforo l’uno, e di S. Gio: Battista l’altro – Abitavano<br />

nella parrocchia suddetta, ed <strong>il</strong> notaio li qualifica col titolo di Magnifici”.<br />

44 Del libro dei conti si è detto alle note. 40-41; vanno aggiunte le trascrizioni di<br />

Scarabelli Zunti f<strong>in</strong>e XIX sec., V, c. 19r, che riporta: “1596 9 Agosto Affrancazione<br />

di livello <strong>in</strong> Moletolo presso Parma fatta da Padri Serviti a favore della<br />

famiglia Amidani, come da rogito di Mario de Grassi. = “H<strong>in</strong>c est quod dictus<br />

egregius vir Dom<strong>in</strong>us Pomponius de Amidanis fig. d. Io. Aloysii civis Parmae<br />

vic. ae Sanctae Tr<strong>in</strong>itatis suo proprio nom<strong>in</strong>e et pro omni eius iure et <strong>in</strong>teresse ac<br />

etiam uti et tam quam pater et legitimus adm<strong>in</strong>istrator D.D. Theodori et Caesaris<br />

fratruum de Amidanis eius f<strong>il</strong>iorum et f<strong>il</strong>ii quondam dictae dom<strong>in</strong>ae Agnetis (?) de<br />

Zallis f<strong>il</strong>iae Barthol<strong>in</strong>i f.q. Barnabae de Zallis” aquirente orig<strong>in</strong>ario delle terre<br />

sottoposte all’enunciato livello. Arch. o dei PP. Serviti di Parma Lib. o 9. N. 14”;<br />

ancora, ivi, c. 17: “1622, 13 giugno. Mag. co Sig. Cesare de Amidanis figlio del<br />

Mag. co Sig. Pomponio citt. o della vic a della SS ma Tr<strong>in</strong>ità e padre del mag. co Sig.<br />

Alessandro de Amidanis possedeva <strong>in</strong>divisa col figlio stesso una pezza di terra nella<br />

v<strong>il</strong>la di Casalpò Rog. di Ant. o Faelli. A.p. Pomponio e Amidano fratelli de’Ami-<br />

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