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regolamento per l'applicazione della tarsu - Comune di Ardea

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REGOLAMENTO PER<br />

L’APPLICAZIONE DELLA<br />

TASSA DEI RIFIUTI SOLIDI<br />

URBANI<br />

(Delibera <strong>di</strong> Consiglio comunale n. 13 del 28 febbraio 2000<br />

e successive mo<strong>di</strong>ficazioni)


TITOLO 1 – ISTITUZIONE ED ELEMENTI DELLA TASSA<br />

Art. 1 – Finalità e contenuto del <strong>regolamento</strong><br />

1. Le norme contenute nel presente Regolamento <strong>di</strong>sciplinano, secondo la podestà e con i limiti<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 52 del D.Lgs 446/97 a riguardo delle forme <strong>di</strong> gestione del servizio ed ai fini delle<br />

esigenze <strong>di</strong> semplificazione degli adempimenti dei contribuenti, l’applicazione <strong>della</strong> tassa <strong>per</strong> lo<br />

smaltimento dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani nell’ambito territoriale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ardea</strong>.<br />

2. Per quanto non <strong>di</strong>sciplinato dal presente Regolamento, si applicano le norme contenute nel<br />

D.Lgs. 507/93.<br />

Art. 2 – Rifiuti soli<strong>di</strong> urbani interni<br />

1. Costituiscono rifiuti soli<strong>di</strong> urbani interni:<br />

1) i rifiuti n on ingombranti provenienti dai fabbricati o da altri inse<strong>di</strong>amenti civili in genere;<br />

2) i rifiuti ingombranti, quali beni <strong>di</strong> consumo durevoli, <strong>di</strong> arredamento, <strong>di</strong> impiego domestico,<br />

<strong>di</strong> uso comune, provenienti da fabbricati o da altri inse<strong>di</strong>amenti civili in genere;<br />

3) i rifiuti <strong>di</strong> cui ai precedenti n. 1 e 2 derivanti da locali che, a<strong>di</strong>biti ad attività industriali,<br />

agricole, artigianali, commerciali e <strong>di</strong> servizi non abbiano specifiche caratteristiche<br />

strutturali e non siano destinati alla formazione, <strong>di</strong> regola, <strong>di</strong> rifiuti speciali, tossici o nocivi;<br />

4) I residui derivanti dalle lavorazioni <strong>di</strong> cui al precedente n. 3 <strong>di</strong>chiarati assimilabili ai rifiuti<br />

urbani;<br />

5) I rifiuti prodotti negli ospedali, case <strong>di</strong> cura ed affini, provenienti da locali non destinati, <strong>di</strong><br />

regola, all’assistenza sanitaria e quelli <strong>di</strong>chiarati assimilati ai rifiuti urbani soli<strong>di</strong> interni con<br />

deliberazione del Consiglio Comunale n.12 del 23 giugno 1998.<br />

Art. 3 – Zone <strong>di</strong> applicazione<br />

1. L’applicazione <strong>della</strong> tassa è limitata alle zone del territorio comunale in cui è istituito e<br />

svolto il servizio <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani interni.<br />

2. Nelle altre zone ove non è effettuata la raccolta dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani interni in regime <strong>di</strong><br />

privativa, la tassa ove è dovuta nelle misure ridotte stabilite dal successivo art. 4, comma 3.


Art. 4 – Presupposto <strong>della</strong> tassa<br />

1. La tassa è dovuta <strong>per</strong> l’occupazione o la detenzione <strong>di</strong> locali e <strong>di</strong> aree sco<strong>per</strong>te o<strong>per</strong>ative,<br />

escluse le aree non utilizzate, in cui si producono rifiuti soli<strong>di</strong> urbani ed assimilati ai medesimi,<br />

esistenti nelle zone del territorio comunale, ove il servizio è istituito ed attivato o comunque reso in<br />

via continuativa ai sensi del precedente art. 3.<br />

2. Per l’abitazione colonica o altri fabbricati con area sco<strong>per</strong>ta <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza, la tassa è dovuta<br />

<strong>per</strong> intero anche quando nella zona in cui è attivata la raccolta dei rifiuti è situata soltanto la strada<br />

<strong>di</strong> accesso all’area <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza dell’abitazione o del fabbricato.<br />

3. Nelle zone <strong>di</strong> cui all’art. 3, secondo comma, nella quale non è effettuata la raccolta in regime<br />

<strong>di</strong> privativa gli occupanti e i detentori degli inse<strong>di</strong>amenti sono tenuti a conferire i rifiuti urbani<br />

interni ed equiparati nei contenitori viciniori ed a corrispondere la tassa in misura ridotta delle<br />

<strong>per</strong>centuali seguenti sulla tariffa or<strong>di</strong>naria a seconda <strong>della</strong> <strong>di</strong>stanza su strada carrozzabile dal più<br />

vicino punto <strong>di</strong> raccolta rientrante nella zona <strong>per</strong>imetrata e <strong>di</strong> fatto servita:<br />

- <strong>di</strong>stanza dal contenitore più vicino: non più <strong>di</strong> 3 km – entità <strong>della</strong> riduzione: 60%<br />

- <strong>di</strong>stanza dal contenitore più vicino: non più <strong>di</strong> 4 km – entità <strong>della</strong> riduzione: 65%<br />

- <strong>di</strong>stanza dal contenitore più vicino: oltre i 4 km – entità <strong>della</strong> riduzione: 70%<br />

Art. 5 – Soggetti passivi<br />

1. La tassa è dovuta da chiunque a qualsiasi titolo (proprietà, usufrutto, comodato, locazione,<br />

ecc.) occupi, detenga o conduca locali ed aree sco<strong>per</strong>te <strong>di</strong> cui al precedente art. 4 comma 1, con<br />

vincolo <strong>di</strong> solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che ne fanno uso<br />

<strong>per</strong>manente in comune (Art. 636 D.Lgs 507/93).<br />

2. Per i locali ad uso abitativo, la tassa è dovuta dal proprietario o conduttore dei locali, quando<br />

trattasi <strong>di</strong> affitto saltuario od occasionale o comunque <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo non su<strong>per</strong>iore all’anno.<br />

Art. 6 – Locali tassabili<br />

1 Si considerano locali tassabili agli effetti del presente tributo, tutti i vani comunque<br />

denominati, esistenti in qualsiasi specie <strong>di</strong> costruzione stabilmente infissa o semplicemente posata<br />

sul suolo, chiusi o chiu<strong>di</strong>bili da ogni lato verso l’esterno, qualunque sia la destinazione e l’uso.<br />

2. Sono comunque da considerarsi tassabili le su<strong>per</strong>fici utili <strong>di</strong>:<br />

- tutti i vani all’interno delle abitazioni, tanto se principali (camere, sale, cucine, ecc) che<br />

accessori (ingressi interni all’abitazione, corridoi, anticamere, ripostigli, bagni, gabinetti,<br />

ecc) e così pure quelli delle <strong>di</strong>pendenze anche se separate od interrate rispetto al corpo<br />

principale del fabbricato (rimesse, autorimesse, fon<strong>di</strong>, serre, ecc.) escluse le stalle ed i fienili<br />

ad uso agricolo e le serre a terra;<br />

- tutti i vani principali, secondari ed accessori a<strong>di</strong>biti a stu<strong>di</strong> professionali, legali, tecnici,<br />

sanitari, <strong>di</strong> ragioneria, fotografici o a botteghe, a laboratori <strong>di</strong> artigiani e comunque ad<br />

attività <strong>di</strong> lavoratori autonomi non in<strong>di</strong>viduati ed elencati separatamente;<br />

- tutti i vani principali ed accessori a<strong>di</strong>biti ad esercizi <strong>di</strong> alberghi (compresi quelli <strong>di</strong>urni ed i<br />

bagni pubblici), locande, ristoranti, trattorie, collegi, pensioni con solo vitto e alloggio,<br />

caserme, case <strong>di</strong> pena, osterie, bar, caffè, pasticcerie, nonché negozi e locali comunque a<br />

<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> aziende commerciali comprese e<strong>di</strong>cole, chioschi stabili o posteggi al mercato<br />

co<strong>per</strong>to, nonché le su<strong>per</strong>fici occupate dalle cabine telefoniche a<strong>per</strong>te al pubblico,<br />

in<strong>di</strong>viduabili <strong>per</strong> il <strong>per</strong>imetro esterno <strong>della</strong> cabina poggiante al suolo; nel caso <strong>di</strong> più banchi


<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta a<strong>di</strong>acenti nella stessa area <strong>di</strong> mercato, si assume quale su<strong>per</strong>ficie tassabile il<br />

doppio <strong>di</strong> quella occupata, misurata al <strong>per</strong>imetro esterno, dal banco e dai propri accessori;<br />

- tutti i vani principali ed accessori a<strong>di</strong>biti a circoli da ballo o <strong>di</strong>vertimento, a sale da gioco o<br />

da ballo o ad altri simili esercizi pubblici sottoposti a vigilanza <strong>di</strong> pubblica sicurezza, ivi<br />

comprese le su<strong>per</strong>fici all’a<strong>per</strong>to utilizzate <strong>per</strong> tali attività, riconducibili a su<strong>per</strong>fici tassabili<br />

nei limiti <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong>rettamente utilizzabili <strong>per</strong> l’esercizio delle attività, <strong>per</strong> la sosta del<br />

pubblico interessato a prendere parte e/o ad assistere allo svolgimento dello spettacolo o<br />

delle attività;<br />

- tutti i vani (uffici, sale scolastiche, biblioteche, anticamere, sale d’aspetto e altre, parlatoi,<br />

dormitori, refettori, lavatoi, ripostigli, <strong>di</strong>spense, bagni, gabinetti, ecc.) dei collegi, istituti <strong>di</strong><br />

educazione privati, delle associazioni tecnico-economiche e delle collettività in genere;<br />

- tutti i vani, accessori e <strong>per</strong>tinenze, così come in<strong>di</strong>viduate <strong>per</strong> le abitazioni private, nessuno<br />

escluso, degli Enti Pubblici, delle associazioni <strong>di</strong> natura esclusivamente culturale, politica,<br />

sportiva e ricreativa a carattere popolare, delle organizzazioni sindacali, degli Enti ed<br />

Associazioni <strong>di</strong> patronato, delle Unità Sanitarie Locali (escluse le su<strong>per</strong>fici che, <strong>per</strong> le loro<br />

caratteristiche strutturali e <strong>per</strong> la loro destinazione, danno luogo a rifiuti speciali <strong>di</strong> cui al n.<br />

2 del 4° comma D.P.R. n. 915/1982), delle caserme, stazioni, ecc. ;<br />

-<br />

- tutti i vani accessori e <strong>per</strong>tinenze, così come in<strong>di</strong>viduate <strong>per</strong> le abitazioni private, nessuno<br />

escluso, destinate ad attività produttive industriali, agricole, artigianali, commerciali e <strong>di</strong><br />

servizi destinati alla produzione <strong>di</strong> rifiuti urbani (se<strong>di</strong> <strong>di</strong> organi, <strong>di</strong> uffici <strong>di</strong> depositi,<br />

magazzini, ecc.) ed alla lavorazione <strong>di</strong> attività in<strong>di</strong>cate, quando i rispettivi residui siano<br />

<strong>di</strong>chiarati assimilabili a quelli urbani.<br />

Art. 7 - Aree tassabili<br />

1. Sono tassabili:<br />

- tutte le su<strong>per</strong>fici sco<strong>per</strong>te o parzialmente co<strong>per</strong>te destinate a campeggi, a sale da ballo<br />

all’a<strong>per</strong>to, a banchi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ed alle rispettive attività o servizi connessi in<strong>di</strong>viduate,<br />

nell’ambito del <strong>per</strong>imetro destinato all’espletamento delle attività in questione, in quelle<br />

abitualmente interdette al pubblico non interessato ad usufruire del servizio;<br />

- tutte le su<strong>per</strong>fici a<strong>di</strong>bite a sede <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburante e degli accessori fissi, comprese<br />

quelle a<strong>di</strong>bite a servizi complementari non <strong>di</strong>versamente tassabili (servizi igienici, punti <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta, zona a<strong>di</strong>bita a lavaggio macchine, ecc.) e l’area sco<strong>per</strong>ta visibilmente a servizio<br />

dell’impianto o degli impianti predetti, compresa quella costituente gli accessi e le uscite da<br />

e sulla pubblica via;<br />

- le aree sco<strong>per</strong>te o parzialmente co<strong>per</strong>te a<strong>di</strong>bite ad attività sportive, con esclusione <strong>di</strong> quelle<br />

<strong>di</strong> regola destinate all’esercizio dello sport;<br />

- qualsiasi altra area sco<strong>per</strong>ta o parzialmente co<strong>per</strong>ta, anche appartenente al pubblico<br />

demanio, se a<strong>di</strong>bita agli usi sopra in<strong>di</strong>cati o ad altri usi privati, suscettibile <strong>di</strong> generare rifiuti<br />

soli<strong>di</strong> urbani interni.<br />

Art. 8 – Esclusioni<br />

Il <strong>Comune</strong> quale Ente impositore non è soggetto passivo del tributo <strong>per</strong> i locali e le aree<br />

a<strong>di</strong>bite a se<strong>di</strong>, uffici e servizi comunali o a servizi <strong>per</strong> i quali il <strong>Comune</strong> sia tenuto a sostenere le<br />

spese <strong>di</strong> funzionamento.<br />

1. Non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che risultino in obiettive con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

inutilizzabilità, anche <strong>per</strong> circostanze sopravvenute nel corso dell’anno in<strong>di</strong>cate nella denuncia


originaria, <strong>di</strong> variazione o <strong>di</strong> cessazione, con allegata idonea documentazione, qualora non siano<br />

obiettivamente riscontrabili.<br />

2. Non sono soggetti alla tassa a norma dell’art. 62 del D.Lgs. 507/1993, i locali e le aree che<br />

non possono produrre rifiuti <strong>per</strong> loro caratteristiche e/o destinazione o <strong>per</strong> obiettive con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

inutilizzabilità nel corso dell’anno quali, a titolo esemplificativo:<br />

a) Centrali termiche e locali riservati ad impianti tecnologici, quali cabine elettriche, vani<br />

accessori, celle frigorifere, locali <strong>di</strong> essiccazione e stagionatura, silos e simili ove non si ha, <strong>di</strong><br />

regola, presenza, umana e/o attività <strong>di</strong> lavorazione;<br />

b) Ripostigli, sten<strong>di</strong>toi, legnaie, cantine, soffitte e simili, limitatamente alla parte <strong>di</strong> tali locali<br />

con altezza non su<strong>per</strong>iore a m 1,40;<br />

c) Balconi e terrazze sco<strong>per</strong>te;<br />

d) La parte degli impianti sportivi riservata, <strong>di</strong> norma, alla sola pratica sportiva, sia che detti<br />

impianti siano ubicati in aree sco<strong>per</strong>te che in locali;<br />

e) Unità immobiliari prive <strong>di</strong> mobili e suppellettili e utenze (gas, acqua, luce);<br />

f) Fabbricati non agibili. L’inagibilità o l’inabitabilità deve consistere in un degrado fisico<br />

sopravvenuto (fabbricato <strong>di</strong>roccato, <strong>per</strong>icolante, fatiscente), non su<strong>per</strong>abile con interventi <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>naria o straor<strong>di</strong>naria manutenzione.<br />

g) Si intendono tali i fabbricati o le unità immobiliari che presentano le seguenti caratteristiche:<br />

- Strutture orizzontali (solai e tetto <strong>di</strong> co<strong>per</strong>tura) con gravi lesioni che possono costituire<br />

<strong>per</strong>icolo a cose o <strong>per</strong>sone, con rischio <strong>di</strong> crollo;<br />

- Strutture verticali (muri <strong>per</strong>imetrali o <strong>di</strong> confine) con gravi lesioni che possano costituire<br />

<strong>per</strong>icolo e possano far presagire danni a cose o <strong>per</strong>sone, con rischi <strong>di</strong> crollo parziale o totale;<br />

h) E<strong>di</strong>fici <strong>per</strong> i quali è stata emessa or<strong>di</strong>nanza sindacale <strong>di</strong> demolizione o ripristino atta ad<br />

evitare danni a cose o <strong>per</strong>sone ove è espressamente in<strong>di</strong>cata l’inagibilità o inabitabilità.<br />

i) Fabbricati in ristrutturazione purchè tale circostanza sia confermata da idonea<br />

documentazione, fermo restando che il beneficio <strong>della</strong> non tassabilità è limitato al <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong><br />

effettiva mancata occupazione dell’alloggio o dell’immobile, a decorrere dalla data <strong>di</strong> presentazione<br />

dell’istanza all’ufficio Tributi;<br />

j) I locali e le aree sco<strong>per</strong>te <strong>per</strong> i quali non sussiste l’obbligo dell’or<strong>di</strong>nario conferimento dei<br />

rifiuti al servizio svolto in regime <strong>di</strong> privativa ove ricorrano le fattispecie contemplate dall’art. 62,<br />

comma 5, del decreto Lgs 507/93.<br />

Art. 9 – Ipotesi <strong>di</strong> intassabilità<br />

1. Nella determinazione <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie tassabile non si tiene conto <strong>della</strong> parte <strong>della</strong> stessa ove,<br />

<strong>per</strong> caratteristiche strutturali e <strong>di</strong> destinazione, si formano, <strong>di</strong> regola, rifiuti speciali, non assimilabili<br />

agli urbani, tossici o nocivi, allo smaltimento dei quali sono tenuti a proprie spese i produttori stessi<br />

in base alle norme vigenti.<br />

2. Per le attività (esclusi i locali destinati ad uffici, mense, spogliatoi, servizi) ove sia <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficile determinazione la su<strong>per</strong>ficie su cui si producono rifiuti speciali, tossici o nocivi, in quanto<br />

le relative o<strong>per</strong>azioni non sono esattamente localizzate, si applica la detassazione nella misura 30%.<br />

3. La detassazione viene concessa a richiesta <strong>di</strong> parte, ed a con<strong>di</strong>zione che l’interessato<br />

<strong>di</strong>mostri, allegando la prevista documentazione, l’osservanza <strong>della</strong> normativa sullo smaltimento <strong>di</strong><br />

rifiuti speciali, tossici o nocivi.<br />

Art. 10 – Parti comuni dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

1. Le parti <strong>di</strong> uso comune del fabbricato, quali lastrici solari, scale, portoni <strong>di</strong> ingresso,<br />

vestiboli, an<strong>di</strong>ti, portici, cortili, lavanderie, sten<strong>di</strong>toi, garages senza boxes o parti comuni del garage


con boxes e altre parti in comune, suscettibili <strong>di</strong> produrre rifiuti, sono ricompresse con<br />

evidenziazione a parte, <strong>per</strong> la quota <strong>di</strong> spettanza <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie e/o area sco<strong>per</strong>ta, nella denuncia<br />

unica del singolo occupante o detentore dell’alloggio in condominio.<br />

2. Per gli alloggi, i locali ed i centri commerciali in multiproprietà, il soggetto che gestisce i<br />

servizi comuni è il responsabile del versamento <strong>della</strong> tassa dovuta <strong>per</strong> i locali ed aree sco<strong>per</strong>te <strong>di</strong><br />

uso comune nonché i locali ed aree sco<strong>per</strong>te in uso esclusivo ai singoli occupanti o detentori i quali<br />

mantengono ogni altro obbligo o <strong>di</strong>ritto derivante dal tributario attinente ai locali ed alle aree in uso<br />

esclusivo.<br />

3. Il soggetto responsabile <strong>di</strong> cui al comma precedente è tenuto, dalla stessa data, a presentare<br />

all’Ufficio Tributi del <strong>Comune</strong>, ovvero al soggetto incaricato del servizio, entro il 20 gennaio <strong>di</strong><br />

ogni anno, l’elenco degli occupanti o detentori dell’e<strong>di</strong>ficio multiproprietà o del centro commerciale<br />

integrato.<br />

Art.11 – Locali ed aree destinate ad attività stagionali<br />

1. Per le aree ed i locali <strong>di</strong>versi dalle abitazioni, usati abitualmente <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo inferiore ai<br />

sette mesi l’anno, la tassa annuale è ridotta del 50%.<br />

2. La <strong>di</strong>mostrazione <strong>della</strong> destinazione ad attività stagionale dovrà essere fornita dal<br />

contribuente me<strong>di</strong>ante esibizione <strong>della</strong> licenza o comunque <strong>della</strong> specifica autorizzazione prevista<br />

<strong>per</strong> l’esercizio dell’attività stessa.<br />

3. L’amministrazione provvede a verificare caso <strong>per</strong> caso se l’attività effettivamente svolta<br />

corrisponde, <strong>per</strong> qualità e durata, a quella in<strong>di</strong>cata nella licenza od autorizzazione.<br />

Art. 12 – Locali ed aree non utilizzati.<br />

1. La tassa è dovuta anche se i locali e le aree non vengono utilizzati in via continuativa purchè<br />

siano pre<strong>di</strong>sposti all’utilizzo me<strong>di</strong>ante arredamento e/o allaccio alle utenze <strong>di</strong> rete, se trattasi <strong>di</strong><br />

locali <strong>per</strong> abitazione, o co<strong>per</strong>ti da autorizzazione amministrativa <strong>per</strong> i locali e le aree destinati ad<br />

attività <strong>di</strong>verse soggette ad autorizzazione.<br />

Art. 13 – Deduzioni<br />

1. Le su<strong>per</strong>fici relative alle aree sco<strong>per</strong>te, a qualsiasi uso a<strong>di</strong>bite, e <strong>di</strong>verse dalle aree <strong>di</strong> cui al<br />

seguente comma, ai fini <strong>della</strong> tassazione, sono computate in ragione del 50%.<br />

2. Le aree sco<strong>per</strong>te costituiscono accessori o <strong>per</strong>tinenze <strong>di</strong> locali od aree soggette alla<br />

tassazione e non suscettibili <strong>per</strong> loro natura <strong>di</strong> autonoma utilizzazione sono computate in ragione del<br />

25%.<br />

Art. 14 – Tendenza al pareggio<br />

TITOLO II – TARIFFE


1. La tariffa <strong>della</strong> tassa è fissata in modo da ottenere un gettito globale annuo tendente ad<br />

aggiungere il pareggio con il costo dei servizi <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani interni.<br />

2. In nessun caso il gettito complessivo può su<strong>per</strong>are il costo predetto.<br />

Art. 15 – Determinazione tariffa<br />

1. Il Consiglio Comunale delibera ogni anno, entro il termine stabilito <strong>per</strong> l’approvazione del<br />

bilancio, la tariffa da applicare nell’anno successivo, in ragione <strong>di</strong> un metro quadrato <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />

utile dei locali o delle aree servite nonché dell’uso cui i medesimi sono destinati secondo la<br />

classificazione in<strong>di</strong>viduata al successivo articolo 17.<br />

2. Qualora nel termine suddetto non venga adottata la nuova tariffa, si intende prorogata quella<br />

vigente.<br />

3. La tassa è commisurata alla quantità e qualità me<strong>di</strong>e or<strong>di</strong>narie <strong>per</strong> unità <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />

imponibile dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani interni ed equiparati producibili nei locali ed aree a seconda del<br />

tipo <strong>di</strong> uso a cui i medesimi sono destinati nonché al costo <strong>di</strong> smaltimento.<br />

4. Le tariffe <strong>per</strong> ogni categoria omogenea sono determinate, secondo il prescelto rapporto <strong>di</strong><br />

co<strong>per</strong>tura del costo, moltiplicando il costo <strong>di</strong> smaltimento <strong>per</strong> unità <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie imponibile<br />

accertata previsto <strong>per</strong> l’anno successivo, <strong>per</strong> uno o più coefficienti <strong>di</strong> produttività quantitativa o<br />

qualitativa dei rifiuti.<br />

Art. 16 – Contenuto dell’atto <strong>di</strong> determinazione delle tariffe<br />

1. Nella deliberazione che fissa le tariffe annuali, dovrà essere dato atto del costo complessivo<br />

dei servizi <strong>di</strong> smaltimento sostenuto nell’anno antecedente, <strong>per</strong> tutte le fasi in<strong>di</strong>cate all’art. 1, <strong>di</strong><br />

quello presunto riferito all’anno in corso e <strong>di</strong> quello preventivato <strong>per</strong> l’anno successivo.<br />

2. I costi predetti sono depurati dei provenienti dalle attività <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o e/o <strong>di</strong> riciclaggio dei<br />

rifiuti sotto forma <strong>di</strong> materiali o energia.<br />

3. Nel caso in cui il costo risultante dalla contabilità generale ricomprenda anche quelli dei<br />

servizi <strong>di</strong> smaltimento, intesi nelle fasi <strong>di</strong> cui all’art. 1, relativi ai rifiuti soli<strong>di</strong> urbani esterni, è data<br />

esauriente in<strong>di</strong>cazione dell’ammontare <strong>di</strong> quei costi e <strong>della</strong> loro detrazione dal totale.<br />

Art. 17 – Determinazione del costo dei servizi<br />

1. Nella determinazione, sia in sede preventiva che consuntiva, del costo dei servizi si tiene<br />

conto <strong>di</strong> tutti gli oneri e, in particolare, <strong>di</strong> quelli: <strong>per</strong> il <strong>per</strong>sonale comunque a<strong>di</strong>bito, anche a orario<br />

parziale o ad utilizzazione promiscua, compresi gli oneri riflessi; <strong>per</strong> l’acquisto dei beni e servizi;<br />

<strong>per</strong> la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria; <strong>per</strong> gli interessi relativi all’ammortamento dei mutui e<br />

<strong>per</strong> l’ammortamento patrimoniale degli immobili, impianti e attrezzature fisse.<br />

Art. 18 – Tassa giornaliera <strong>di</strong> smaltimento<br />

1. E’ istituita, ai sensi dell’art. 77 del D.Lgs. 507/1993, la tassa giornaliera <strong>per</strong> lo smaltimento<br />

dei rifiuti urbani interni o assimilati.<br />

2. Sono soggetti a tale tassa coloro che occupano o detengono, anche senza autorizzazione,<br />

contemporaneamente e non ricorrentemente locali o aree pubblici <strong>di</strong> uso pubblico o aree gravate da<br />

virtù <strong>di</strong> pubblico passaggio. È temporaneo l’uso inferiore ai sei mesi e non ricorrente.


3. La misura <strong>della</strong> tariffa è determinata in base alla tariffa, rapportata a giorno, <strong>della</strong> tassa<br />

annuale attribuita alla categoria contenente voci corrispondenti <strong>di</strong> uso, maggiorata del 50%.<br />

4. L’obbligo <strong>della</strong> denuncia si intende assolto con il pagamento <strong>della</strong> tassa, il quale deve essere<br />

attuato contestualmente al pagamento <strong>della</strong> tassa <strong>per</strong> l’occupazione temporanea degli spazi ed aree<br />

pubbliche, con le modalità previste dall’art. 50 del D.Lgs. 507/1993. Per le occupazioni che<br />

richiedono autorizzazioni, il pagamento avviene me<strong>di</strong>ante versamento <strong>di</strong>retto.<br />

5. In caso <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> fatto, la tassa che non risulti versata all’atto dell’accertamento<br />

dell’occupazione abusiva è recu<strong>per</strong>ata unitamente a sanzioni, interessi e accessori.<br />

6. L’accertamento, il contenzioso o le sanzioni si applicano le <strong>di</strong>sposizioni previste <strong>per</strong> la tassa<br />

tale, in quanto compatibili.<br />

7. La tassa giornaliera non si applica nei casi <strong>di</strong>:<br />

- occupazioni <strong>per</strong> soste nello stesso punto effettuate da coloro che esercitano il commercio su<br />

aree pubbliche in forma itinerante quando la sosta stessa non si protrae più <strong>di</strong> un’ora;<br />

- occupazione <strong>di</strong> area pubblica <strong>per</strong> il solo carico e scarico delle merci o <strong>per</strong> i traslochi,<br />

limitatamente al tempo strettamente necessario al compimento delle relative o<strong>per</strong>azioni.<br />

Art.19 – Decorrenza<br />

TITOLO III – DECORRENZA E ABBUONI<br />

1. La tassa decorre dal primo giorno del bimestre solare successivo a quello in cui ha inizio<br />

l’utenza.<br />

Art. 20 – Cessazione<br />

1. La cessazione, nel corso dell’anno, dell’occupazione o conduzione dei locali ad aree tassate,<br />

purchè regolarmente denunciate e debitamente accertata, dà <strong>di</strong>ritto a buono proporzionale a<br />

decorrere dal primo giorno del bimestre solare successivo a quello in cui la denuncia viene<br />

presentata.<br />

2. In caso <strong>di</strong> mancata o ritardata denuncia <strong>di</strong> cessazione l’obbligazione tributaria non si protrae<br />

alle annualità successive:<br />

- quando l’utente che ha prodotto la ritardata denuncia <strong>di</strong> cessazione <strong>di</strong>mostri <strong>di</strong> non aver<br />

continuato l’occupazione o la locazione delle aree e dei locali oltre la data in<strong>di</strong>cata;<br />

- con carenza <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>mostrazione, dalla data in cui sia sorta altra obbligazione tributaria <strong>per</strong><br />

denuncia dell’utente subentrato o <strong>per</strong> azione <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o d’ufficio.<br />

Art. 21 – Modalità dell’abbuono<br />

1. L’abbuono <strong>di</strong> cui all’articolo precedente avviene, in quanto possibile, me<strong>di</strong>ante riduzione<br />

attuata dal <strong>Comune</strong>, ovvero del soggetto incaricato del servizio, dell’importo <strong>della</strong> successiva rata<br />

del tributo. Qualora ciò non fosse possibile, il <strong>Comune</strong>, ovvero il soggetto incaricato, provvederà a<br />

rimborsare al contribuente, entro il bimestre successivo a quello dell’accertamento, l’importo<br />

abbonato.


Art. 22. – Riduzione <strong>della</strong> tassazione <strong>per</strong> carenza organiche <strong>di</strong> servizio<br />

1. Qualora si verifichi all’interno <strong>della</strong> zona gravata privativa <strong>di</strong> cui al precedente art 3, comma<br />

2 il servizio, istituito ed attivato, non abbia luogo o sia svolto in <strong>per</strong>manente violazione delle norme<br />

contenute nel <strong>regolamento</strong> comunale del servizio <strong>di</strong> nettezza urbana, nella zona <strong>di</strong> residenza ove è<br />

collocato l’immobile <strong>di</strong> residenza o <strong>di</strong> esercizio dell’attività dell’utente, questi ha <strong>di</strong>ritto – sino alla<br />

regolarizzazione del servizio – a una decurtazione del 60% <strong>della</strong> tariffa dovuta, a partire dal mese<br />

successivo alla data <strong>di</strong> comunicazione <strong>per</strong> raccomandata all’Ufficio Tributi, ovvero al soggetto<br />

incaricato del servizio, <strong>della</strong> carenza <strong>per</strong>manente riscontrata e sempre che il servizio non sia<br />

regolarizzato entro i trenta giorni successivi.<br />

2. Il responsabile dell’Ufficio Tributi, ovvero il soggetto incaricato del servizio, consegna<br />

imme<strong>di</strong>atamente copia <strong>della</strong> segnalazione <strong>per</strong>venuta al responsabile del servizio nettezza urbana che<br />

rilascia ricevuta sull’originale.<br />

3. Il responsabile del servizio nettezza urbana comunica all’Ufficio Tributi, ovvero al<br />

soggetto incaricato del servizio, entro i trenta giorni successivi, l’intervenuta regolarizzazione del<br />

servizio o le cause che l’hanno impe<strong>di</strong>ta.<br />

Art. 22 bis – Casi <strong>di</strong> riduzione delle tariffe unitarie<br />

In applicazione dell’art. 66 del D.Lgs 507/93, sono stabilite le seguenti riduzioni tariffarie:<br />

1. Le tariffe unitarie si applicano in misura ridotta nei seguenti casi:<br />

Abitazioni tenute a <strong>di</strong>sposizione <strong>per</strong> uso stagionale od altro uso limitato e <strong>di</strong>scontinuo,<br />

da soggetti che risiedono all’estero <strong>per</strong> più <strong>di</strong> sei mesi all’anno.<br />

Per ottenere la riduzione, nella <strong>di</strong>chiarazione deve essere <strong>di</strong>chiarato<br />

esplicitamente <strong>di</strong> non voler cedere in locazione o in comando a terzi l’abitazione in<strong>di</strong>cata, e <strong>di</strong><br />

essere iscritti all’ A.I.R.E. oppure in<strong>di</strong>care una <strong>di</strong>chiarazione del Consiglio o del Ministero Affari<br />

Esteri che attesti l’effettivo soggiorno all’estero.<br />

Riduzione del 20%<br />

Abitazioni, facenti parte <strong>della</strong> costruzione rurale, occupate a titolo principale da<br />

coltivatori <strong>di</strong>retti regolarmente iscritti.<br />

Per ottenere la riduzione, è necessario allegare alla domanda, l’iscrizione<br />

all’albo dei coltivatori <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> uno degli occupanti dell’abitazione ed il certificato del catasto,<br />

attestante che l’e<strong>di</strong>ficio in questione è la parte abitativa <strong>di</strong> una costruzione rurale.<br />

Riduzione del 20%<br />

Abitazioni, con un unico occupante che abbia compiuto 65 anni alla data del<br />

31-12-2007 a che risieda anagraficamente nell’immobile<br />

Riduzione del 20%<br />

Le riduzioni <strong>di</strong> cui ai punti precedenti sono riconosciute al contribuente a seguito <strong>della</strong><br />

presentazione all’Ufficio Tributi da parte del medesimo <strong>della</strong> relativa domanda, e <strong>di</strong>chiarazione<br />

sostitutiva <strong>di</strong> atto <strong>di</strong> notorietà ai sensi del Testo Unico sulla Documentazione Amministrativa<br />

(D.P.R n. 445/2000) e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni attestanti la sussistenza <strong>di</strong> tutte le<br />

con<strong>di</strong>zioni richieste, fatte salve le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’atto 66 commi 5 e 6 del D.Lgs. 507/93.<br />

La <strong>di</strong>chiarazione suddetta si intende valida anche <strong>per</strong> gli anni successivi, a meno che non<br />

intervengano variazioni nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong> l’applicazione delle agevolazioni, nel qual caso<br />

l’interessato ha l’obbligo <strong>di</strong> denunciare all’Ufficio Tributi, entro il 20 Gennaio, il venir meno delle


con<strong>di</strong>zioni dell’applicazioni <strong>della</strong> tariffa ridotta; in <strong>di</strong>fetto si provvederà al recu<strong>per</strong>o del tributo e<br />

saranno applicabili le sanzioni previste <strong>per</strong> l’omessa denuncia <strong>di</strong> variazione.<br />

Comunque ogni tre anni l’interessato ha l’obbligo <strong>di</strong> ripetere la richiesta <strong>di</strong> agevolazione<br />

ripresentando la documentazione relativa.<br />

Le riduzioni vanno richieste entro il 20 Gennaio <strong>per</strong> poter usufruire delle agevolazioni <strong>per</strong> l’anno in<br />

corso, mentre se presentate successivamente al 20 Gennaio hanno effetto <strong>per</strong> l’anno successivo a<br />

quello in cui è stata presentata la <strong>di</strong>chiarazione contenente gli elementi necessari al computo <strong>della</strong><br />

riduzione stessa.<br />

Art. 22 ter. – Esenzioni e riduzioni<br />

Ai sensi dell’art. 67 del D.Lgs 507/93, sono previste agevolazioni <strong>per</strong> le unità abitative<br />

occupate a titolo <strong>di</strong> abitazioni principali dei nuclei famigliari, iscritta all’Anagrafe Comunale,<br />

in cui sono presenti:<br />

1. Soggetti con più <strong>di</strong> 65 anni <strong>di</strong> età, che traggono sostentamento esclusivamente da pensioni <strong>di</strong><br />

importo pari o inferiore ad una pensione sociale o minima.<br />

2. Uno o più soggetti <strong>di</strong>sabili con grado <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà del 100% certificato dalle competenti strutture<br />

pubbliche;<br />

3. Uno o più soggetti portatori <strong>di</strong> gravi sindromi certificate da strutture sanitarie pubbliche, che<br />

<strong>di</strong>ano luogo ad obiettive e gravi <strong>di</strong>fficoltà nel lavoro e nella lavoro e nella vita <strong>di</strong> relazione, o<br />

soggetti in particolare stato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza <strong>per</strong> i quali siano in corso prestazioni da parte dei servizi<br />

sociali comunali.<br />

4. Soggetti aventi una situazione economica <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>sagio, non <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> risorse finanziarie<br />

<strong>per</strong> i più elementari e fondamentali bisogni del vivere quoti<strong>di</strong>ano;<br />

Le agevolazioni possono essere richieste dai soggetti che si trovino nelle con<strong>di</strong>zioni suddette,<br />

<strong>di</strong>chiarando con autocertificazione <strong>di</strong> non esercitare sublocazione.<br />

L’esenzione e la riduzione sono concesse a con<strong>di</strong>zione che l’interessato presenti domanda e produca<br />

il certificato ISE (In<strong>di</strong>catore <strong>della</strong> Situazione Economica Equivalente) con un valore uguale od<br />

inferiore a Euro 4.000,00, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> avere <strong>di</strong>ritto all’agevolazione, a pena <strong>di</strong> decadenza,<br />

specificando che la <strong>di</strong>chiarazione suddetta si intende valida anche <strong>per</strong> gli anni successivi, a meno<br />

che non intervengano variazioni nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong> l’applicazione delle agevolazioni, nel quale<br />

caso l’interessato ha l’obbligo <strong>di</strong> comunicare dette variazioni.<br />

Comunque ogni tre anni l’interessato ha l’obbligo <strong>di</strong> ripetere la richiesta <strong>di</strong> agevolazione<br />

ripresentando la relativa documentazione aggiornata.<br />

Le agevolazioni vanno richieste entro il 31 maggio <strong>per</strong> poter usufruire dell’esenzioni/riduzioni<br />

nell’anno in corso.<br />

Le esenzioni e le <strong>per</strong>centuali <strong>di</strong> riduzione <strong>della</strong> TARSU sono determinate secondo la seguente<br />

tabella:<br />

Situazione economica con valore In<strong>di</strong>catore<br />

ISE risultante pari a:<br />

Percentuale <strong>di</strong> riduzione <strong>della</strong> Tassa Tarsu:


ISE risultante pari a:<br />

0 – 2000,00 € 100 % (esenzione totale)<br />

2000,01 – 3000,00 € 60 %<br />

3000,01 – 4000,00 € 30 %<br />

La domanda deve essere corredata da <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva ai sensi T.U. sulla documentazione<br />

amministrativa (D.P.R. n. 445/2000) e <strong>della</strong> ulteriore documentazione attestanti la sussistenza delle<br />

con<strong>di</strong>zioni richieste <strong>per</strong> le agevolazioni stesse.<br />

Il <strong>Comune</strong> può, in qualsiasi tempo, eseguire gli opportuni accertamenti al fine <strong>di</strong> verificare<br />

l’effettiva sussistenza delle con<strong>di</strong>zioni richieste <strong>per</strong> le agevolazioni.<br />

Le agevolazioni <strong>di</strong> cui al presente articolo sono iscritte in bilancio come autorizzazioni <strong>di</strong> spesa e<br />

la relativa co<strong>per</strong>tura è assicurata da risorse <strong>di</strong>verse dai proventi <strong>della</strong> tassa relativa all’esercizio cui<br />

si riferisce l’iscrizione predetta.<br />

Art. 22 quater<br />

Ai sensi dell’art. 67 del d.lgs. 507/93, è concessa una riduzione del 30% <strong>della</strong> rispettiva tariffa<br />

unitaria nel caso <strong>di</strong> attività commerciali, produttive e <strong>di</strong> servizi che abbiano stipulato contratti con<br />

<strong>di</strong>tte private specializzate nel prelievo e smaltimento <strong>di</strong> rifiuti speciali assimilati agli urbani; tale<br />

agevolazione viene concessa a decorrere dalla presentazione <strong>di</strong> apposita istanza e previa esibizione<br />

entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello <strong>di</strong> riferimento del contratto e delle fatture<br />

comprovanti il rapporto <strong>di</strong> servizio tra la <strong>di</strong>tta richiedente la riduzione e la <strong>di</strong>tta che svolge il<br />

servizio <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti; nel caso <strong>di</strong> mancata esibizione, si procederà al recu<strong>per</strong>o <strong>della</strong><br />

tassa precedentemente abbuonata.<br />

Art. 23 – Denunce<br />

TITOLO IV – DENUNCE<br />

1. Le denunce, redatte sugli appositi moduli a stampa all’uopo pre<strong>di</strong>sposti dal <strong>Comune</strong>, ovvero<br />

dal soggetto incaricato del servizio, devono essere presentate dai contribuenti <strong>di</strong>rettamente o <strong>per</strong><br />

mezzo <strong>di</strong> raccomandata con ricevuta <strong>di</strong> ritorno al soggetto incaricato del servizio, nei termini e con<br />

gli effetti <strong>di</strong> cui agli articoli seguenti.<br />

Art. 24 – Termini<br />

1. La denuncia <strong>di</strong> nuova utenza deve essere presentata entro 30 giorni dalla data <strong>di</strong> inizio<br />

dell’uso dei locali: comporta la tassazione del primo giorno del bimestre solare successivo a quello<br />

in cui ha avuto inizio l’uso.<br />

2. La denuncia <strong>di</strong> variazione deve essere presentata entro il 20 gennaio successivo alla<br />

intervenuta variazione.<br />

3. La rettifica ha effetto dal primo gennaio successivo.


4. Qualora essa comporti un aumento <strong>di</strong> tassazione, avrà decorrenza dal primo gennaio<br />

successivo a quello in cui la variazione è effettivamente intervenuta.<br />

5. La denuncia <strong>di</strong> cessazione deve essere presentata entro il bimestre solare durante il quale è<br />

avvenuta la cassazione.<br />

6. Comporta, in ogni caso, l’abbuono dal primo giorno del bimestre solare successivo a quello<br />

in cui la relativa denuncia è <strong>per</strong>venuta.<br />

Art. 25 – Altre denunce<br />

1. Sono valide, ai soli effetti <strong>della</strong> cessazione <strong>della</strong> tassa, le denunce generiche presentate al<br />

<strong>Comune</strong>, ovvero al soggetto incaricato del servizio, concernenti la cessazione <strong>di</strong> tutti i tributi<br />

comunali.<br />

Art. 26 – Sanzioni<br />

1. Per l’omessa presentazione <strong>della</strong> denuncia, anche <strong>di</strong> variazione, si applica la sanzione<br />

amministrativa dal cento al duecento <strong>per</strong> cento <strong>della</strong> tassa o maggiore tassa dovuta, con un minimo<br />

<strong>di</strong> euro 51,65.<br />

2. Se la denuncia è infedele si applica la sanzione dal cinquanta al cento <strong>per</strong> cento <strong>della</strong><br />

maggiore imposta dovuta. Se l’omissione o l’errore attengono a elementi non incidenti<br />

sull’ammontare <strong>della</strong> tassa si applica la sanzione amministrativa da euro 25,82 a euro 258,23. La<br />

stessa sanzione si applica <strong>per</strong> le violazioni concernenti la mancata esibizione o trasmissione <strong>di</strong> atti e<br />

documenti, ovvero <strong>per</strong> la mancata restituzione <strong>di</strong> questionari nei sessanta giorni dalla richiesta o <strong>per</strong><br />

la loro mancata compilazione o compilazione incompleta o infedele.<br />

3. Le sanzioni in<strong>di</strong>cate nei commi 1 e 2 sono ridotte a un quarto se entro il termine <strong>per</strong><br />

ricorrere alle commissioni tributarie interviene adesione del contribuente all’avviso <strong>di</strong><br />

accertamento. Si applica in ogni caso il <strong>di</strong>sposto dell’art. 16, comma 3, del D.Lgs 472/97.<br />

4. La contestazione <strong>della</strong> violazione non collegata all’ammontare del tributo deve avvenire, a<br />

pena <strong>di</strong> decadenza, entro il 31 <strong>di</strong>cembre del quinto anno successivo a quello in cui è commessa la<br />

violazione.<br />

5. Le somme dovute a titolo <strong>di</strong> tributo e ad<strong>di</strong>zionali si applicano interessi <strong>per</strong> ritardato<br />

pagamento nella misura <strong>di</strong> legge vigente a decorrere dalla data in cui doveva essere effettuato il<br />

pagamento.<br />

TITOLO V – ACCERTAMENTI E VERIFICHE,<br />

RISCOSSIONI<br />

Art. 27 – Accertamento d’ufficio<br />

1. L’accertamento si procede soltanto nel caso <strong>di</strong> omessa o infedele denuncia.<br />

2. L’accertamento è eseguito me<strong>di</strong>ante notifica <strong>di</strong> apposito avviso contenente tutti gli elementi<br />

atti ad in<strong>di</strong>viduare e riscontrare il tributo richiesto.<br />

Art. 28 – Verifiche e riscontri


1. Ai fini del controllo dei dati contenuti nelle denunce o acquisiti in sede <strong>di</strong> accertamento<br />

d’ufficio tramite rilevazione <strong>della</strong> misura e destinazione delle su<strong>per</strong>fici imponibili, l’ufficio<br />

comunale, ovvero il soggetto incaricato del servizio, può rivolgere al contribuente motivato invito<br />

ad esibire o trasmettere atti e documenti, comprese le planimetrie dei locali e delle aree sco<strong>per</strong>te, ed<br />

a rispondere a questionari, relativi a dati e notizie specifici, da restituire debitamente sottoscritti;<br />

può utilizzare dati legittimamente acquisiti ai fini <strong>di</strong> altro tributo ovvero richiedere ad uffici pubblici<br />

o <strong>di</strong> enti pubblici anche economici, in esenzione da spese e <strong>di</strong>ritti, dati e notizie rilevanti nei<br />

confronti dei singoli contribuenti.<br />

2. In caso <strong>di</strong> mancato adempimento da parte del contribuente alle richieste <strong>di</strong> cui al comma1<br />

nel termine concesso, gli agenti <strong>di</strong> polizia urbana o i <strong>di</strong>pendenti dell’ufficio comunale ovvero il<br />

<strong>per</strong>sonale incaricato dal soggetto incaricato del servizio, muniti <strong>di</strong> autorizzazione del sindaco e<br />

previo avviso da comunicare almeno 5 giorni prima <strong>della</strong> verifica, possono accedere agli immobili<br />

soggetti alla tassa ai soli fini <strong>della</strong> rilevazione, <strong>della</strong> destinazione e <strong>della</strong> misura delle su<strong>per</strong>fici, salvi<br />

i casi <strong>di</strong> immunità o <strong>di</strong> segreto militare, in cui l’accesso è sostituito da <strong>di</strong>chiarazione del<br />

responsabile del relativo organismo.<br />

3. In caso <strong>di</strong> mancata collaborazione del contribuente od altro impe<strong>di</strong>mento alla <strong>di</strong>retta<br />

rilevazione, l’accertamento può essere effettuato in base a presunzioni semplici aventi i caratteri<br />

previsti in base all’articolo 2729 del co<strong>di</strong>ce civile.<br />

4. L’ufficio comunale, ovvero il soggetto incaricato del servizio,può richiedere ai sensi del<br />

comma 1, all’amministratore del condominio <strong>di</strong> cui all’articolo 1117 del co<strong>di</strong>ce civile ad al soggetto<br />

responsabile del pagamento previsto dall’articolo 63, comma 3, del D.Lgs. 507/93 la presentazione<br />

dell’elenco degli occupanti o detentori dei locali ed aree dei partecipanti al condominio ed al centro<br />

commerciale integrato.<br />

Art. 29 – Riscossione<br />

1. Il tributo è dovuto me<strong>di</strong>ante versamento dell’importo dovuto in un’unica soluzione entro la<br />

data del 10 aprile <strong>di</strong> ogni anno, ovvero in 4 rate <strong>di</strong> uguale importo aventi scadenza 10 aprile, 10<br />

giugno, 10 settembre, 10 novembre, effettuato al <strong>Comune</strong> ovvero, in caso <strong>di</strong> affidamento a terzi del<br />

servizio, al soggetto incaricato.<br />

2. Le somme liquidate <strong>per</strong> imposta, sanzioni, ad<strong>di</strong>zionali ed interessi, se non versate entro il<br />

termine <strong>di</strong> 60 giorni dalla notificazione dell’avviso <strong>di</strong> accertamento , sono riscosse coattivamente<br />

con le modalità previste nel <strong>regolamento</strong> generale delle entrate, salvo che non sia stato emesso un<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sospensione.<br />

3. In caso <strong>di</strong> ricevimento <strong>di</strong> avviso <strong>di</strong> accertamento <strong>di</strong> importo complessivo su<strong>per</strong>iore a euro<br />

258,23 , il contribuente, accertando la pretesa tributaria, può richiedere al <strong>Comune</strong>, ovvero al<br />

soggetto incaricato del servizio, il pagamento <strong>di</strong>lazionato dello stesso <strong>di</strong>etro presentazione <strong>della</strong><br />

ricevuta dell’importo richiesto <strong>per</strong> sanzioni e interessi. Il recu<strong>per</strong>o del tributo evaso avviene<br />

me<strong>di</strong>ante pagamento dello stesso in non più <strong>di</strong> otto rate trimestrali maggiorate dell’importo degli<br />

interessi calcolati secondo il saggio legale.<br />

4. Nel caso <strong>di</strong> mancato pagamento <strong>di</strong> due rate consecutive, il debitore decade dal beneficio e<br />

deve provvedere al pagamento del debito residuo entro trenta giorni dalla scadenza <strong>della</strong> seconda<br />

rata non adempiuta.<br />

5. Rimane in ogni caso salvo quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 24, commi 2 e 3, del D.Lgs. 472/97<br />

circa la possibilità <strong>per</strong> il <strong>Comune</strong>, ovvero <strong>per</strong> il soggetto incaricato del servizio, <strong>di</strong> applicare<br />

eccezionalmente la rateizzazione dell’importo in<strong>di</strong>cato nell’avviso <strong>di</strong> accertamento ai contribuenti<br />

in con<strong>di</strong>zioni economiche <strong>di</strong>sagiate.<br />

Art. 30 – Contenzioso


1. Il ricorso deve essere proposto a pena <strong>di</strong> inammissibilità entro sessanta giorni dalla data <strong>di</strong><br />

notificazione dell’atto impugnato al <strong>Comune</strong>, ovvero al soggetto incaricato del servizio.<br />

2. Il ricorrente, entro trenta giorni dalla proposizione del ricorso, a pena d’inammissibilità,<br />

deposita nella segreteria <strong>della</strong> commissione tributaria a<strong>di</strong>ta l’originale del ricorso notificato.<br />

3. Il contenzioso è <strong>di</strong>sciplinato dal D.Lgs. 546/92 sul processo tributario.<br />

Art. 31 – Vigilanza<br />

TITOLO VI – PRESCRIZIONI FINALI<br />

1. La vigilanza sulla gestione <strong>della</strong> tassa sullo smaltimento dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani è esercitata<br />

agli organi e secondo le modalità previste dalla legge 142/90.<br />

Art. 32 – Entrata in vigore<br />

2. Il presente Regolamento entra in vigore il 1° gennaio 2000.

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