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SET/OTT/NOV/DIC - Marina di Salivoli

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Notiziario bimestrale della coop l’Ormeggio - Anno 3 - Numero 5 - E<strong>di</strong>zione fuori commercio - Distribuzione gratuita - Aut. Tribunale <strong>di</strong> Livorno n° 19/03 del 10/10/’03 - Spe<strong>di</strong>zione in A.P. Art. 2. Tab.D - L. 662/’96<br />

d’ ’<br />

BOZZA I<br />

ORMEGG O<br />

m a r i n a d<br />

do<br />

i s a l i v l i<br />

<strong>SET</strong>TEMBRE-<strong>OTT</strong>OBRE-<strong>NOV</strong>EMBRE-<strong>DIC</strong>EMBRE 2005<br />

BOZZA & RISPOSTA<br />

PARLA FULVIO MURZI<br />

Y.C.M.S.<br />

TROFEO VESPUCCI<br />

MARINA<br />

CIAk SI GIRA<br />

TECNICA<br />

LA VELA<br />

B<br />

ARCHEOLOGIA SUB<br />

NAVE ROMANA - PERELLI -<br />

UONE<br />

FESTE<br />

Fot o Aldo Gui<strong>di</strong>


2<br />

TELMARSISTEMI<br />

Di Fantin Sergio & C. s.n.c.<br />

Marchi rappresentati:<br />

Furuno<br />

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<strong>di</strong>stributore ufficiale<br />

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P.le Premuda, 6/L - 6/M Piombino (LI) Tel. 0565 221331 Fax. 0565 221319 Cell. 335 5911953<br />

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Sito web: www.etruscaprofilati.it<br />

E-mail: commerciale@etruscaprofilati.it<br />

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Tel 0565.851364<br />

fax 0565.858609<br />

57029 VENTURINA (Livorno)


BOZZA<br />

dd’<br />

’<br />

ORMEGGIO<br />

m a r i n a d i s a l i v o l i<br />

Autorizzazione del Tribunale<br />

<strong>di</strong> Livorno n° 19/2003<br />

del 10/10/’03<br />

E<strong>di</strong>tore:<br />

COOP scrl L’Ormeggio<br />

<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> - Piombino<br />

Presidente: Fulvio Murzi<br />

Direttore Responsabile:<br />

Aldo Linari<br />

Redazione:<br />

Giuseppe Andreoni<br />

Mario Barsellini<br />

Alessandro Camerini<br />

Roberto Cantini<br />

Riccardo Gori<br />

Roberto Guerrieri<br />

Mario Pelagatti<br />

Collaborano a questo numero:<br />

Cinzia Capotosti/ Gennai / Leonelli<br />

Maurizio Gorini<br />

Enrico Nencioni<br />

Marco Olmo<br />

Grafica e impaginazione:<br />

Roberto Guerrieri / Luca Fallone<br />

Stampa:<br />

Grafiche EFFESEI Grosseto<br />

La collaborazione al giornale è completamente gratuita<br />

Foto e testi anche se non pubblicati non si restituiscono<br />

Chiuso in redazione il 03/12/2005<br />

BOZZA D’ORMEGGIO<br />

<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong><br />

57025 Piombino<br />

E-mail bozza.ormeggio@email.it<br />

E-mail redazione@marina<strong>di</strong>salivoli.it<br />

Pubblicità max. 70%<br />

Direzione <strong>Marina</strong> :<br />

Tel 0565 42809<br />

Fax 0565 42824<br />

Direzione Giornale :<br />

Tel - Fax 0565 45333<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

ANCORA DUE PAROLE SUL POLLUCE<br />

bbiamo scritto sul relitto del Polluce in un articolo uscito<br />

sulla Bozza qualche mese fa, firmato da me e dall'amico<br />

Aquell'articolo<br />

Paolo Delle Piane. Il lettore attento si ricorderà che in<br />

ci si soffermava fortemente sull'atto <strong>di</strong> pirateria<br />

perpetrato su un patrimonio pubblico, eseguito con relativa facilità<br />

da un gruppo <strong>di</strong> inglesi.<br />

L'articolo metteva in evidenza come l'intervento <strong>di</strong> recupero aveva<br />

aggre<strong>di</strong>to il relitto, praticamente intatto sino a quel momento,<br />

riducendolo in un ammasso informe <strong>di</strong> materia.<br />

Le notizie <strong>di</strong> questi giorni sulla campagna <strong>di</strong> recupero che si sta<br />

facendo con mezzi pubblici, mi creano un enorme <strong>di</strong>sagio, anzi no<br />

rabbia. Un tesoro inestimabile, considerato uno dei più ricchi del<br />

Me<strong>di</strong>terraneo, giace nelle nostre acque a cento metri <strong>di</strong> profin<strong>di</strong>tà,<br />

si sa esattamente dove è, e sta lì per 175 anni. Aspettiamo che un<br />

gruppo <strong>di</strong> avventurieri arrivi dall'Inghilterra per soffiarci sotto il<br />

naso gran parte del tesoro, in<strong>di</strong>sturbati, mentre i controllori<br />

facevano la multa al <strong>di</strong>portista per un razzo scaduto da tre giorni.<br />

Non è possibile non in<strong>di</strong>gnarsi, ed ora che i buoi sono scappati, si<br />

chiudono le stalle. E non sono scappati a mani vuote!<br />

Qualcuno <strong>di</strong>rà che, in fondo, il maltolto è stato recuperato in<br />

cambio dell'impunità. E' vero le forze dell'or<strong>di</strong>ne hanno fatto un<br />

ottimo lavoro <strong>di</strong> investigazione. Però in realtà non sappiamo in che<br />

percentuale sia andato perduto il carico, forse lo potremo valutare<br />

per <strong>di</strong>fferenza su quello che sarà recuperato adesso; resta<br />

comunque il fatto che questi interventi arrivino sempre tar<strong>di</strong>, serve<br />

uno scandalo per muovere chi deve fare.<br />

Scrivemmo del Polluce perché era una bella storia anche se con<br />

una fine amara, speriamo che ci serva da monito.<br />

Un augurio <strong>di</strong> buone feste dal <strong>di</strong>rettore<br />

3


L’angolo della posta<br />

Si pregano gli inserzionisti <strong>di</strong> proporre lettere sintetiche. Vista la natura del giornale non saranno pubblicate lettere che contengono frasi offensive<br />

Si ricorda che la corrispondenza può essere inviata via fax al n° 0565-45333 oppure spe<strong>di</strong>ta via e-mail all’in<strong>di</strong>rizzo bozza.ormeggio@email.it<br />

Lettera del Consigliere Fiorenzo Pelagagge<br />

Ci spe<strong>di</strong>sce questa lettera il consigliere Pelagagge da lui intitolata <strong>di</strong> tutto per eludere o altri che si sentono <strong>di</strong>scriminati.<br />

“IL PUNTO”, rivolta a tutti i soci. Come sempre giriamo la lettera ai Quando <strong>di</strong>co “qui sta l'errore”, si tratta <strong>di</strong> aver sottovalutato la<br />

destinatari, pubblicandola integralmente. C ogliamo l’occasione per necessità <strong>di</strong> aprire con coloro una <strong>di</strong>alettica aperta al giu<strong>di</strong>zio della<br />

salutarlo. La redazione. maggioranza dei Soci, magari tramite il mancato sportello dei Soci.<br />

Carissimi Soci,<br />

A smorzare i toni della polemica non<br />

sono stati sufficienti i buoni risultati<br />

bisogna essere miopi per non rilevare che<br />

come la realizzazione del cantiere, la<br />

in quest'ultimi tempi, questo C.d.A è stato<br />

rifioritura della scogliera, il<br />

oggetto <strong>di</strong> critiche che ha visto<br />

ripianamento finanziario, la ricerca <strong>di</strong><br />

protagonisti, chi per un verso chi per un<br />

una soluzione per i box, nonché<br />

altro, i Soci appartenenti a categorie<br />

l'aumento dei volumi, anche se<br />

<strong>di</strong>verse.<br />

accompagnato da un impegno<br />

In un corpo sociale come il nostro può<br />

finanziario troppo ristretto nei tempi.<br />

accadere (e accade sempre più spesso)<br />

Quello che mi da più fasti<strong>di</strong>o è il fatto<br />

che i risultati prodotti dal C.d. A siano<br />

che la stragrande maggioranza dei<br />

sod<strong>di</strong>sfacenti per alcuni e viceversa siano<br />

Soci ritiene questo C.d.A vittima della<br />

pessimi per altri.<br />

propria arroganza e intolleranza.<br />

Tutto ciò per <strong>di</strong>re che in una società delle<br />

Per quanto mi riguarda, de<strong>di</strong>to da<br />

Cooperative non possono essere loro a<br />

sempre ad una cultura moderata e <strong>di</strong><br />

decidere, ma una quantità <strong>di</strong> altrettanti<br />

me<strong>di</strong>azione, mi ripugna essere<br />

Soci i cui valori ed idee vanno tenuti<br />

considerato tale, tra l'altro in contrasto<br />

insieme non da teoremi, ma da finalità e<br />

con quanto affermai al punto 4 del mio<br />

risultati in grado <strong>di</strong> trovare tra <strong>di</strong> loro un<br />

programma del 2003 e cioè: consapevoli che prepotenza e<br />

unico denominatore. Piacere o no questa e la democraticità <strong>di</strong> una<br />

arroganza sono gli aspetti più sgradevoli <strong>di</strong> una gestione <strong>di</strong> interessi<br />

cultura sociale (fino a quando lo sarà) <strong>di</strong> una Cooperativa.<br />

comuni a molte persone.<br />

La tentazione <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> dar vita ad una società <strong>di</strong> capitale o simile,<br />

Voglio infine ricordare, che gli interessati a ricoprire le cariche del<br />

a mio parere per il momento non trova rispondenza nel nostro C.d.A, sono chiamati ad usare il ruolo affidatogli come portatori<br />

sistema finanziario imperniato in una gestione a costi semifissi e<br />

d'interesse per la Cooperativa e questo contributo, quasi gratuito,<br />

ricavi fissi, non in grado <strong>di</strong> produrre ricchezza sufficiente per dovrebbe essere ricompensato oltre dai risultati, anche dalla<br />

impegnarsi in una cultura impren<strong>di</strong>toriale e promuovere lo sviluppo<br />

sod<strong>di</strong>sfazione per l'immagine che abbiamo saputo offrire al corpo<br />

per finanziare l'impresa, remunerare il capitale e <strong>di</strong>stribuire gli utili.<br />

sociale.<br />

Allora cosa c'è <strong>di</strong>etro l'angolo? Se non quella <strong>di</strong> re<strong>di</strong>mere ad una Ciò non esclude la responsabilità e la consapevolezza dei Soci<br />

minoranza le categorie più piccole sottraendo loro il bene collettivo<br />

nell'in<strong>di</strong>viduare e affidare questi compiti a dei can<strong>di</strong>dati che<br />

acquisito in<strong>di</strong>pendentemente dai millesimi <strong>di</strong> proprietà.<br />

prevedano la realizzazione <strong>di</strong> programmi sostenibili, rispetto ad altri<br />

Inoltre significa anche rinunciare ai benefici dell'IVA con il<br />

basati su falsi teoremi e interessi personali.<br />

conseguente aumento della quota condominiale.<br />

Questa duplice responsabilità è la sola formula per ricercare e<br />

Comunque un ulteriore incremento degli utili netti si potrà ottenere<br />

ricreare un clima <strong>di</strong> unità che ci ha consentito <strong>di</strong> realizzare il porto.<br />

sicuramente con l'ampliamento del porto ed in particolare se Un confronto chiaro e trasparente in modo palese sui progetti<br />

riusciremo a trattenere circa il 30% - 40% dei posti barca da<br />

finalizzato a ciò che ci unisce, eviterà al corpo sociale <strong>di</strong> seguire<br />

destinare al transito.<br />

coloro che sono sponsorizzati dall'onda della polemica che tra l'altro<br />

Detto questo, tornando alle critiche, questo C.d.A, ha sempre non ha mai rappresentato un sinonimo <strong>di</strong> successo.<br />

pensato, e qui sta' l'errore, che esse fossero alimentate oltre misura<br />

da una minoranza dei soci che privilegiano l'interesse personale al<br />

collettivo cooperativistico, che se ne infischiano delle regole e fanno<br />

4<br />

Fiorenzo Pelagagge


CANDIDATI ELEZIONI<br />

17,18 <strong>di</strong>cembre 2005<br />

CONSIGLIERI :<br />

Camberini Ilvio<br />

Fabbri Carlo<br />

Ferri Fabrizio<br />

Giorgi Renato<br />

Gran<strong>di</strong> Enzo<br />

Lisetti Gastone<br />

Merli Guerrino<br />

Miliani Franco<br />

Nardelli Fabio<br />

Olmo Carlo<br />

Pelagagge Fiorenzo<br />

Prosperi Omero<br />

Rossi Dario<br />

Tommei Roberto<br />

Viacava Leardo<br />

COLLEGIO SINDACALE :<br />

Cecchi Remo<br />

Corsi Pasquina<br />

Gargani Franco<br />

Lavagnini Giuliano<br />

Mannari Nicola<br />

Pacchini Alessandro<br />

Petruzzello Paolo<br />

Socci Vico<br />

Tonietti Matteo<br />

Si fanno i migliori auguri al<br />

Tenente <strong>di</strong> Vascello Marco LANDI<br />

per l’incarico <strong>di</strong> Comandante<br />

dell’Ufficio Circondariale Marittimo <strong>di</strong> Piombino.<br />

Da tutti noi un cor<strong>di</strong>ale benvenuto<br />

Riceviamo dai soci Franco Stefanini e Clau<strong>di</strong>o Veracini due belle foto scattate<br />

durante Due la foto, navigazione inviate nel da nostro amici, mare. che pubblichiamo Li ringraziamo e volentieri. invitiamo i lettori a<br />

seguire il loro esempio.<br />

ATTENZIONE<br />

Di Clau<strong>di</strong>o Veracini<br />

Di Franco Stefanini<br />

E’ operativo il sito<br />

www.marina<strong>di</strong>salivoli.it<br />

RICORDA EMERGENZA IN MARE<br />

Guar<strong>di</strong>a Costiera tel. 1530<br />

Nuovo Co<strong>di</strong>ce della Nautica da Diporto<br />

In vigore dal 15 settembre 2005 comporta numerose mo<strong>di</strong>fiche importanti. In tal senso è bene fare attenzione ad alcuni punti con<br />

scadenze ravvicinate, e più precisamente:<br />

1 - Gli atti costitutivi, traslativi o estintivi <strong>di</strong> proprietà (leggi anche atto notarile) vanno scritti nei registri <strong>di</strong> competenza entro 60 gg.<br />

dalla data dell'atto. Chi avesse atti non trascritti e già stipulati in data precedente ha tempo 90 gg. dal 15.09.05. In caso <strong>di</strong><br />

inadempienza è previsto il ritiro della licenza ed il pagamento <strong>di</strong> una sanzione dal 207,00 a 1.033,00 Euro.<br />

2 - I proprietari <strong>di</strong> imbarcazioni da <strong>di</strong>porto (>10,00 metri) cancellati dai registri perché destinati alla sola navigazione nelle acque<br />

interne (laghi) devono rei scrivere l'imbarcazione entro 90 gg. dal 15.09.05. Eventuali sanzioni da 50,00 a 500,00 Euro.<br />

3 - Attenzione all'immatricolazione a fini commerciali (locazione, noleggio, insegnamento, addestramento) che permette l'uso<br />

dell'imbarcazione solo per questi scopi.<br />

4 - Moto d'acqua, la patente è sempre obbligatoria (per qualsiasi cilindrata).<br />

5


BOZZA e RISPOSTA<br />

con Fulvio Murzi Presidente<br />

Bozza d'Ormeggio - Fulvio siamo arrivati alla<br />

fine del mandato <strong>di</strong> questo consiglio, puoi stilare<br />

un bilancio?<br />

C.d.A<br />

Giunti ormai alla fine del mandato, Bozza d’Ormeggio intervista il presidente<br />

della Cooperativa. E’ giusto fare bilanci, non solo <strong>di</strong> tipo economico ma anche<br />

come esperienza umana. Ringraziamo Fulvio per la sua <strong>di</strong>sponibilità.<br />

come la collochi? Ti ha dato sod<strong>di</strong>sfazione? Ti ha<br />

maturato? Pensi che sia stata positiva, la<br />

rifaresti? Anzi dopo ti chiederò se la rifarai…<br />

Fulvio Murzi - Si,questa domanda me l'avevi già FM - Beh,io, ho avuto esperienze <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione, sia<br />

fatta in epoche passate ed io <strong>di</strong>ssi che non era<br />

in ambienti sportivi,sia in ambienti <strong>di</strong><br />

ancora il momento c'erano ancora molte cose da<br />

associazionismo,sia in ambienti sociali (comitato<br />

fare, come in effetti è avvenuto anche in questi<br />

tossico<strong>di</strong>pendenze ,per esempio),sia in ambienti<br />

ultimi tempi. Ora è il momento dei bilanci da<br />

politici, sia in ambienti istituzionali. Lo <strong>di</strong>co quin<strong>di</strong><br />

stilare come Consiglio e come Cooperativa.Direi<br />

con estrema amarezza, è la prima volta che mi<br />

che ci sono due facce della stessa medaglia<br />

capita una esperienza così poco umanamente<br />

praticamente contrastanti: un bilancio in<br />

gratificante. Al <strong>di</strong> là della litigiosità che credo sia<br />

agrodolce. Infatti, se guar<strong>di</strong>amo alle cose fatte,<br />

insita nella natura dei nostri concitta<strong>di</strong>ni, frutto<br />

alle realizzazioni, ci sono aspetti che ci devono<br />

forse <strong>di</strong> una malintesa forma <strong>di</strong> anarchia, credo<br />

indurre ad un piacevole ottimismo.In questi anni<br />

che ci siano degli aspetti <strong>di</strong> interessi personali,<br />

ci sono stati cambiamenti ( e non so quanti Soci lo<br />

ad<strong>di</strong>rittura speculativi all'interno della nostra<br />

possano aver recepito ) da un punto <strong>di</strong> vista<br />

cooperativa che rappresentato un rischio<br />

organizzativo e lavorativo. Mi riferisco, ad<br />

enorme per la stessa prosecuzione della nostra<br />

esempio, al cambiamento amministrativo<br />

vita sociale. Se non facciamo tutti un passo<br />

gestionale; la contabilità è ritornata<br />

in<strong>di</strong>etro, rischiamo veramente, non solo <strong>di</strong><br />

completamente all'interno degli uffici della<br />

vanificare gli sforzi <strong>di</strong> miglioramento della nostra<br />

cooperativa, dopo aver fatto seguire al nostro<br />

struttura (ampliamento), ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong><br />

personale amministrativo corsi <strong>di</strong> aggiornamento<br />

rimettere in <strong>di</strong>scussione quello che avevamo già<br />

professionale e attuando un modello <strong>di</strong> lavoro<br />

che, pur con la supervisione del nostro stu<strong>di</strong>o<br />

commerciale, ha visto una gestione completa,<br />

esauriente e cautelativa da parte della nostra<br />

struttura amministrativa.C'è stata per questo una<br />

<strong>di</strong>versa <strong>di</strong>stribuzione dei compiti all'interno<br />

dell'apparato amministrativo e ciò ha permesso a<br />

questo consiglio, ma anche a quelli futuri, <strong>di</strong><br />

avere un controllo economico determinante. Lo<br />

strumento del budget, poi, ci permette <strong>di</strong> arrivare<br />

a bilanci consuntivi praticamente coincidenti con<br />

quelli preventivi.L'altro elemento <strong>di</strong> innovazione<br />

è rappresentato da tutti gli interventi operati <strong>di</strong><br />

manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria:<br />

rappresentano un investimento per il futuro del<br />

nostro marina che ci permetteranno <strong>di</strong><br />

mantenere efficienti le nostre strutture , evitando<br />

e scongiurando grosse spese in prospettiva per<br />

l'eventuali sostituzioni <strong>di</strong> strutture o materiali.<br />

Ci siamo dotati anche <strong>di</strong> programmi informatici<br />

che ci permettono <strong>di</strong> avere un controllo del nostro<br />

porto e della presenza o meno delle imbarcazioni<br />

nei vari ormeggi. Cosa interessante ed<br />

importante per noi e per poter rispondere<br />

seriamente alle domande che le varie autorità<br />

competenti ci possono rivolgere.<br />

Brevemente voglio <strong>di</strong>re che ci siamo dotati <strong>di</strong><br />

responsabili tecnici che, pur con la scontata<br />

necessità <strong>di</strong> una ulteriore crescita professionale,<br />

garantiscono in prospettiva una struttura tecnica<br />

autonoma in grado <strong>di</strong> gestire la normale vita del<br />

nostro marina e <strong>di</strong> rappresentare un elemento <strong>di</strong><br />

continuità, al <strong>di</strong> sopra del succedersi dei vari<br />

consigli <strong>di</strong> amministrazione.<br />

Sul piano finanziario la cooperativa ha un<br />

bilancio <strong>di</strong> tutta tranquillità, i nostri conti sono tutti<br />

in attivo, scongiurando ipotesi <strong>di</strong> interessi<br />

passivi. C'è una liqui<strong>di</strong>tà interessante che ci ha<br />

consigliato forme <strong>di</strong> investimento a breve ed a<br />

me<strong>di</strong>o periodo.Anche sul piano delle cifre<br />

introitate a vario titolo dai soci durante il nostro<br />

triennio, sono tutte giacenti nelle banche in modo<br />

da non avere problemi nemmeno nel caso <strong>di</strong> una<br />

necessità <strong>di</strong> restituzione. Quin<strong>di</strong> anche sul piano<br />

finanziario ed economico, la cooperativa è in una<br />

situazione <strong>di</strong> estrema salute.<br />

Sul piano più visibile delle realizzazioni, al primo<br />

posto porrei il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>ga: è stata la spina nel<br />

fianco <strong>di</strong> tutti noi, costringendoci a preoccuparci<br />

tutte le volte che avevamo delle mareggiate.<br />

L'intervento fatto, strutturalmente ben pensato e<br />

ugualmente ben realizzato, ha dato , fino a prova<br />

contraria, buoni risultati ed ottimo contenimento,<br />

producendo probabilmente anche un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

occupazione invernale del porto più elevato,<br />

vista la tranquillità.<br />

E' partito il cantiere <strong>di</strong> carenaggio,che era uno dei<br />

punti maggiormente richiesti dai soci,in modo da<br />

non doversi allontanare dal marina per necessità<br />

<strong>di</strong> carenaggio appunto o per normale<br />

manutenzione.<br />

Negli ultimissimi tempi l'assemblea ha votato la<br />

risoluzione proposta per la questione box in <strong>di</strong>ga.<br />

Anche questa annosa vicenda volge al termine,<br />

chiedendo i permessi per costruire 60 box. Infine<br />

in questi giorni, sono partiti i lavori per l'aumento<br />

delle volumetrie degli uffici e della struttura<br />

tecnica a ridosso del cantiere, permettendoci un<br />

assetto più consono ed adeguato.<br />

Infine ricordo anche altri piccoli interventi, come<br />

la sistemazione del <strong>di</strong>stributore, con le vasche<br />

che erano a rischio per<strong>di</strong>ta.<br />

BdO - Mi pare <strong>di</strong> capire che ci sono delle cose<br />

che si vedono e alcune che non si vedono. Hai<br />

fatto cenno all'ammodernamento dei programmi,<br />

con la tecnologia che ci permette <strong>di</strong> operare<br />

meglio. Facciamo cenno però anche ad un<br />

rovescio della medaglia. Tu sei uno che <strong>di</strong>verse<br />

volte ha ricoperto ruoli in importanti associazioni<br />

e attività <strong>di</strong> vario tipo, ecco…questa esperienza<br />

ottenuto.<br />

BdO Quello che <strong>di</strong>ci mi sembra molto grave.<br />

Cosa inten<strong>di</strong> ?<br />

FM - Voglio <strong>di</strong>re che le autorità locali e regionali,<br />

ma anche gli enti che hanno concesso contributi<br />

importanti per la realizzazione del nostro porto, ci<br />

stanno sollecitando a rinunciare alla visione<br />

personalistica e <strong>di</strong> interesse e riferirsi sempre più<br />

allo scopo primo per cui i permessi ed i contributi<br />

sono stati chiesti ed ottenuti.E' chiaro che<br />

un'entità <strong>di</strong> questo genere deve rispondere alla<br />

città dando qualcosa: deve restituire una quota<br />

<strong>di</strong> quello che ha ricevuto, in termini <strong>di</strong> territorio, <strong>di</strong><br />

spazi e <strong>di</strong> permessi. Non dobbiamo saturare il<br />

porto con le nostre barche colmando tutti gli<br />

angoli possibili ed immaginabili, limitando al<br />

massimo gli spazi per l'afflusso esterno, per le<br />

manifestazioni, per le iniziative che in qualche<br />

modo possono essere ricaduta per la città, anche<br />

dal punto <strong>di</strong> vista economico. Pur avendo la<br />

nostra struttura carattere cooperativistico e<br />

quin<strong>di</strong> impegnata a rispondere all'aspetto<br />

mutualistico proprio della forma societaria, ci<br />

sono soci, sicuramente una minoranza, ma non<br />

per questo meno dannosi, che vorrebbe portare<br />

avanti solo un <strong>di</strong>scorso speculativo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>te e <strong>di</strong><br />

affitti, che nulla ha a che vedere con il nostro tipo<br />

<strong>di</strong> società e per <strong>di</strong> più dannoso per gli interessi<br />

della stragrande maggioranza dei soci.<br />

Questo è un aspetto che mi lascia molto amaro in<br />

bocca: se non affrontiamo il problema sul<br />

nascere, se non cominciamo a ragionare più in<br />

termini collettivi e meno personali, credo che<br />

qualunque consiglio si troverà <strong>di</strong> fronte a <strong>di</strong>fficoltà<br />

enormi. Coloro che vorrebbero attuare una<br />

filosofia speculativa e <strong>di</strong> intereressi<br />

esasperatamente personali potrebbero in<br />

prospettiva arrecare danno a tutti gli altri Soci<br />

in<strong>di</strong>stintamente.<br />

6


BdO Sono d'accordo con te su questa analisi,<br />

però la sensazione che si è sentita in giro, fra la<br />

gente è che questo consiglio sia stato, <strong>di</strong>ciamo,<br />

poco flessibile nell'affrontare tutta una serie <strong>di</strong><br />

problemi che hanno portato poi anche a degli<br />

scontri, anche a livello legale. Non pensi forse che<br />

su questo si poteva attivare un <strong>di</strong>alogo, per usare<br />

un termine politico, piuttosto che arrivare allo<br />

scontro?<br />

FM - Non ho nessuna <strong>di</strong>fficoltà ad ammettere che<br />

altre strade <strong>di</strong>verse potevano essere affrontate,<br />

gestite, seguite dal consiglio; certo, chi non fa<br />

niente non sbaglia mai, chi lavora può anche<br />

sbagliare.Non ho, quin<strong>di</strong>, nessuna <strong>di</strong>fficoltà ad<br />

ammettere, col senno del poi, che alcune cose<br />

potevano esser affrontate anche in maniera<br />

<strong>di</strong>versa. Di una cosa però sono certo e, in qualche<br />

modo mi ricollego in parte al <strong>di</strong>scorso precedente;<br />

si può, anzi si deve <strong>di</strong>scutere anche per tempi<br />

lunghi sulle regole che vogliamo darci: una vola<br />

che tutti insieme abbiamo deciso il<br />

comportamento da tenere, non deve essere<br />

permesso a nessuno derogare. Questo non tanto<br />

per penalizzare i trasgressori, quanto per<br />

garantire tutti gli altri soci, che sono la stragrande<br />

maggioranza, che le regole le rispettano e che<br />

non si vogliono sentire presi in giro nè dai<br />

prepotenti, né da chi ha magari una <strong>di</strong>sponibilità<br />

economica maggiore <strong>di</strong> altri.<br />

BdO - Ascolta Fulvio, ti ripresenterai per il<br />

prossimo consiglio e secondo te questo consiglio<br />

in che misura si ripresenterà alle prossime<br />

elezioni, per il rinnovo del consiglio stesso?<br />

FM - Io credo che alcuni componenti dell'attuale<br />

consiglio stiano decidendo <strong>di</strong> ripresentarsi; è<br />

questo un elemento <strong>di</strong> sicura positività, in quanto<br />

si offre ai soci la possibilità, se desiderata, <strong>di</strong><br />

assicurare anche una certa forma <strong>di</strong> continuità,<br />

anche se ovviamente parziale. Per quanto<br />

riguarda invece l'aspetto personale, non ho<br />

alcuna <strong>di</strong>sponibilità a ripresentarmi. Io ricordo che<br />

fin dalle ore imme<strong>di</strong>atamente successive alle<br />

precedenti elezioni, ho imme<strong>di</strong>atamente<br />

focalizzato un'estrema <strong>di</strong>fficoltà a gestire<br />

proficuamente un programma, partendo da<br />

elezioni <strong>di</strong> gruppi così <strong>di</strong>ferenti e che avevano<br />

bisogno <strong>di</strong> una costante opera <strong>di</strong> grande sintesi.<br />

Questa opera <strong>di</strong> sintesi ha portato anche a<br />

momenti, <strong>di</strong>ciamo così, <strong>di</strong> attrito: mi riferisco alle<br />

<strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> un consigliere, Paolo Monticelli, con<br />

il quale inizialmente lavoravamo insieme per gli<br />

stessi progetti. La sua decisione mi ha lasciato<br />

“orfano”, lasciandomi amareggiato più <strong>di</strong> quanto<br />

si possa pensare. La fatica <strong>di</strong> questi anni è stata<br />

veramente notevole e devo ringraziar tutti i<br />

collaboratori del consiglio, perché mi hanno<br />

permesso <strong>di</strong> dare concretezza all'idea che<br />

comunque, costasse quello che costasse ad<br />

ognuno <strong>di</strong> noi, dovevamo obbligatoriamente<br />

trovare un minimo comun denominatore che<br />

rappresentasse tutte le idee. Ci siamo riusciti,<br />

viste le realizzazioni richiamate<br />

precedentemente, grazie alla perseveranza,<br />

all'intelligenza ed alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> ogni singolo<br />

consigliere.<br />

In questo ringraziamento voglio comprendere<br />

anche tutto il personale <strong>di</strong>pendente della nostra<br />

cooperativa, che si è impegnato per dare<br />

attuazione ai progetti, operando sempre al


massimo delle proprie capacità, non facendo mai<br />

mancare la propria <strong>di</strong>sponibilità personale.<br />

Insieme però agli aspetti gratificanti, il nostro bel<br />

porto ha generato anche malignità, bugie,<br />

offese,fino quasi allo scontro personale; per chi<br />

interpreta , come me, gli incarichi come possibile<br />

fonte <strong>di</strong> entusiasmo e sod<strong>di</strong>sfazione, rinunciando<br />

a qualunque forma <strong>di</strong> rimborso economico, come<br />

del resto altri componenti il consiglio <strong>di</strong><br />

amministrazione, <strong>di</strong>viene importante almeno il<br />

rispetto, il confronto, la correttezza, sperando<br />

persino in una forma <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne . Per cui, da ora<br />

voglio vivere il nostro bel porto, tranquillamente,<br />

facendo cosa mi pare, senza dover rendere conto<br />

<strong>di</strong> niente a nessuno.<br />

BdO - Fulvio, a noi corre invece l'obbligo <strong>di</strong><br />

ricordare che il giornalino è nato sotto questo<br />

consiglio e che ovviamente anch'esso nasce<br />

senza scopo <strong>di</strong> lucro, solo dalla passione. Ultima<br />

cosa, poi se vuoi, puoi aggiungere quello che<br />

cre<strong>di</strong>, questo numero uscirà probabilmente una<br />

decina <strong>di</strong> giorni prima <strong>di</strong> Natale, non so se vuoi<br />

fare gli auguri a tutti quanti, io da parte mia te li<br />

faccio su quelle che saranno poi le tue scelte<br />

future. Sull'ultima cosa che vuoi <strong>di</strong>re, non mi<br />

<strong>di</strong>spiacerebbe che tu facessi cenno a quelle che<br />

sono le prospettive <strong>di</strong> ampliamento del porto.<br />

FM - Trovo doveroso ringraziarvi a nome del<br />

consiglio e mio personale. Voglio anche<br />

ringraziare tutti quei soci che ci hanno criticato,<br />

8<br />

ascoltato, con<strong>di</strong>viso o osteggiato ma sempre in<br />

maniera costruttiva. Non ringrazio quei soci che si<br />

sono contrad<strong>di</strong>stinti per arroganza, per<br />

prepotenza, per fini speculativi perché non credo<br />

che questo sia un modo <strong>di</strong> porsi corretto:<br />

danneggia la cooperativa e tutti i suoi soci.<br />

Per ciò che concerne l'ampliamento, abbiamo<br />

portato avanti tutte le azioni possibili, sia<br />

inizialmente tramite stampa, sia con<br />

l'amministrazione comunale. Noi continuiamo a<br />

pensare e <strong>di</strong>re che la costa urbana <strong>di</strong> Piombino ha<br />

bisogno <strong>di</strong> un incremento <strong>di</strong> posti barca, finalizzati<br />

alla sosta, ma soprattutto al transito. Sarebbe un<br />

errore <strong>di</strong> valutazione identificare località più<br />

<strong>di</strong>stanti che non avrebbero lo stesso successo <strong>di</strong><br />

interesse.I proprietari <strong>di</strong> imbarcazioni sia locali<br />

che <strong>di</strong> transito, non sono mandrie che si spostano<br />

a piacimento: sanno decidere da soli dove andare<br />

e non vogliono andare sicuramente in cattedrali<br />

nel deserto, magari anche sporche.<br />

Il nostro obbiettivo è chiaro: abbiamo scelto la<br />

strada dell'idea progettuale, e non del progetto,<br />

per non far spendere ai soci in attesa cifre<br />

importanti prima delle decisioni programmatiche<br />

dell'amministrazione comunale. Speravamo che<br />

questa amministrazione fosse più sollecita<br />

nell'affrontare queste problematiche, in modo tale<br />

da aprire un <strong>di</strong>alogo sul futuro del porto.Così<br />

purtroppo non è stato; vorrà <strong>di</strong>re che lasceremo<br />

questa ere<strong>di</strong>tà e questo impegno al prossimo<br />

consiglio <strong>di</strong> amministrazione, impegnato anche<br />

verso le giuste esigenze dei soci in lista <strong>di</strong> attesa e<br />

<strong>di</strong> tutti gli aspiranti soci che sono presenti negli<br />

elenchi della nostra cooperativa.<br />

Grazie tante ed auguri a tutti<br />

GIORGI F. & C. S,n.c.<br />

COLORI E VERNICI<br />

Via della Quercia, 1<br />

Loc. San Rocco<br />

Tel e Fax 0565 49449<br />

57025 PIOMBINO (LI)


DUEMILACINQUE<br />

<strong>di</strong> Aldo Linari<br />

Non so come, ma da qualche anno sembra che il tempo voli. Dici ad un amico: “l'altro giorno o visto<br />

tizio” ,o “ho fatto questo….”, poi ti accorgi che era un anno fa o più.<br />

Anche quest'anno non fa eccezione, siamo già arrivati alla fine ed insieme agli auguri vale la pena<br />

ripercorrere i fatti salienti.<br />

Sicuramente questo per il nostro porto sarà “ l'anno dei lavori”. Finalmente <strong>di</strong>venta attivo il<br />

Cantiere, o meglio l'area <strong>di</strong> rimessaggio ed il giornale ha pubblicato a suo tempo le tariffe per le<br />

operazioni <strong>di</strong> alaggio, varo e sosta.<br />

Per un'opera che si conclude un'altra prende forma. L'ampliamento della palazzina <strong>di</strong>rezionale,<br />

tra le immancabili polemiche, segno comunque <strong>di</strong> grande partecipazione, è iniziato e dovrebbe<br />

concludersi a primavera.<br />

Per il resto resta ancora relativamente indefinito il caso “ Stanzini”, che ha animato le ultime<br />

assemblee. Vorrà <strong>di</strong>re che anche il prossimo anno non resterà orfano <strong>di</strong> mattoni e cemento.<br />

Tra una regata ed un'altra le manifestazioni organizzate dai vari circoli, si sono svolte<br />

regolarmente, ed anche i meno sportivi sono <strong>di</strong>ventati protagonisti tra una cena sociale e l'altra,<br />

vale la pena <strong>di</strong> ricordare quella sull'Ulisse a Baratti in una notte <strong>di</strong> luna piena ( ma con un po' <strong>di</strong><br />

onda…).<br />

Ma l'evento più atteso è sicuramente il rinnovo del C.d.A..<br />

Quest'evento trasforma i soci in elettori, gli aspiranti consiglieri in veri e propri can<strong>di</strong>dati e capi<br />

<strong>di</strong> partito, si avvia la campagna elettorale nei mo<strong>di</strong> e nelle forme adeguate ad un vero scontro <strong>di</strong><br />

potere. Da una parte i conservatori dall'altra i progressisti, tanto per fare le squadre.<br />

Forze stiamo esagerando. Il tema è certamente serio e degno <strong>di</strong> essere affrontato con la giusta<br />

attenzione, ma trasformarlo in un confronto elettorale con tanto <strong>di</strong> programmi, proclami e lotte<br />

interne, mi sembra fuori luogo. Con le regole che ci siamo dati, due preferenze su sette<br />

can<strong>di</strong>dati, i programmi dei singoli perdono significato perché si dovranno confrontare con i<br />

programmi degli altri, ovviamente <strong>di</strong>versi, e si faranno le cose ora degli uni, ora degli altri, con la<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> efficacia dei buoni propositi. Più che un governo quin<strong>di</strong> noi votiamo un parlamento,<br />

tanto per fare un'analogia politica. A questo punto vale <strong>di</strong> più l'integrità e la capacità della<br />

persona più <strong>di</strong> ogni altra cosa.<br />

Così almeno la penso io, per quello che può valere.<br />

Auguriamo quin<strong>di</strong> ai can<strong>di</strong>dati futuri consiglieri, <strong>di</strong> svolgere il loro mandato nell'interesse<br />

comune, senza faziosità e senza estremismi, con il primo obbiettivo quello <strong>di</strong> creare rapporti<br />

sereni e cor<strong>di</strong>ali tra i soci, anche nelle <strong>di</strong>verse opinioni.


<strong>di</strong> Enrico Nencioni<br />

24-25 Settembre 2005<br />

X° Trofeo Vespucci<br />

Y.C.M.S.<br />

Foto: BazarEtrusco.it<br />

L'importante era esserci.<br />

E così è stato. Ben trentotto imbarcazioni, provenienti<br />

dai nostri circoli costieri ed isolani, hanno rallegrato in<br />

una fantasmagoria <strong>di</strong> colori il nostro canale.<br />

Un fine settimana estivo in un posto splen<strong>di</strong>do sono<br />

state le quinte <strong>di</strong> questa veleggiata, resa unica dalla<br />

presenza della nostra nave scuola “Vespucci”.<br />

Ora, nel torpore <strong>di</strong> un bel ricordo, non ci resta che<br />

aspettare il prossimo anno.


Una pandemia da scoglio<br />

<strong>di</strong> mario pelagatti<br />

“Febbre da cavallo”, “Febbre del sabato sera” e chi ne ha più ne metta, ma nel<br />

contempo isoli il virus “aviario” che ha staccato i nostri amici dagli scogli per volare<br />

sino a Trapani.<br />

Una migrazione sulla rotta <strong>di</strong> quel delirio me<strong>di</strong>atico che è la “Coppa America”.<br />

Burle a parte, queste sono le iniziative che cementano lo spirito <strong>di</strong> circolo e<br />

con<strong>di</strong>videndolo con gli altri circoli trasmettono l' epidemia.<br />

Contagiati cronici, nel delirio della febbre, riflettiamo sulle <strong>di</strong>scordanze inesistenti, quelle che <strong>di</strong>vidono la<br />

nautica piombinese, quelle che sono invecchiate come sono invecchiati i loro attori.<br />

Una cosa non invecchia mai: "la nostra passione comune per il mare".<br />

Ed ora dopo tutte queste ciancole, go<strong>di</strong>amoci queste foto che l'amico Fabio Bisti ci ha portato e che<br />

pubblichiamo molto volentieri.<br />

11


Immagini<br />

L’amico “CILLO” ci invia queste belle immagini<br />

<strong>di</strong> mare, relative ad eventi e manifestazioni locali.<br />

Immagini<br />

Dalla regata <strong>Salivoli</strong> - Capraia :<br />

“Trofeo Schena”<br />

&<br />

Dalla veleggiata <strong>Salivoli</strong> - Marciana :<br />

“Trofeo Vespucci”


MARINA: CIAK... SI GIRA<br />

<strong>di</strong> Giuseppe Andreoni<br />

“L’<br />

Foto Aldo Gui<strong>di</strong><br />

uomo grassoccio e spaventato che nel maggio del 1814 in porto d'inizio Ottocento.<br />

viene condotto da una nave inglese all'isola d'Elba sembra uno A fine agosto sono iniziate le prime riprese del film, intitolato<br />

dei tanti commercianti che sbarcano a Portoferraio per affari. molto probabilmente come il libro e basato sulla<br />

E' Napoleone Bonaparte, Imperatore dei Francesi: la piccola sceneggiatura scritta da Furio Scarpelli con la collaborazione<br />

isola <strong>di</strong> pescatori, conta<strong>di</strong>ni e minatori è quello che gli rimane <strong>di</strong> dello stesso regista e <strong>di</strong> Francesco Bruni.<br />

un regno che si estendeva da Ca<strong>di</strong>ce a Mosca. Tra gli elbani Gli attori protagonisti: Daniel Auteuil interpreta un Napoleone<br />

che lo accolgono, <strong>di</strong>ffidenti ma curiosi <strong>di</strong> vedere “che effetto fa ironico e patetico, Monica Bellucci una baronessa innamorata<br />

la <strong>di</strong>sgrazia”, c'è Martino Acquabona, un letterato che non si <strong>di</strong> un giovane isolano con ideali giacobini, assunto da<br />

rassegna all'inumanità degli uomini, e da anni cerca <strong>di</strong> Napoleone come segretario e interpretato da Aurelio<br />

decifrare il mistero dell'eroe, o<br />

Germano. Il cast comprende anche<br />

dell'orco che ha sconvolto i destini<br />

Valerio Mastrandrea, Massimo<br />

dell'Europa…”<br />

Ceccherini, Sabrina Impacciatore e<br />

Francesca Inau<strong>di</strong>.<br />

E' così che si apre l'appen<strong>di</strong>ce del libro<br />

Il set cinematografico del film,<br />

“N” che narra dell'esilio elbano <strong>di</strong><br />

produzione internazionale tra Italia,<br />

Napoleone Bonaparte, scritto da<br />

Francia e Spagna, sta destando<br />

Ernesto Ferrero vincitore del premio<br />

grande curiosità nella zona e<br />

strega del 2000.<br />

richiama frotte <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni e <strong>di</strong> turisti<br />

Ed è a causa <strong>di</strong> Napoleone Bonaparte<br />

nel piccolo vecchio porto e in Piazza<br />

che alcuni angoli della Val <strong>di</strong> Cornia,<br />

Bovio. Nei giorni delle riprese in tanti<br />

sono stati utilizzati per girare la<br />

hanno cercato <strong>di</strong> vedere da vicino gli<br />

maggior parte degli esterni del nuovo<br />

attori protagonisti e specialmente<br />

film del regista livornese Paolo Virzì,<br />

Monica Bellucci, considerata una tra<br />

d e d i c a t o a q u e s t o g r a n d e<br />

le più belle attrici del mondo.<br />

personaggio della storia. Per questa<br />

Il 7 ottobre è stata girata una delle<br />

occasione il porto me<strong>di</strong>ceo <strong>di</strong> <strong>Marina</strong> a<br />

scene più importanti del film: l'arrivo<br />

Piombino, scenograficamente<br />

<strong>di</strong> Napoleone sull'Isola d'Elba a<br />

considerato più adatto <strong>di</strong> Portoferraio<br />

bordo <strong>di</strong> un veliero inglese,<br />

(luogo in cui storicamente si svolsero i<br />

rappresentato per l'occasione<br />

fatti), è stato mirabilmente trasformato<br />

dall'Amerigo Vespucci, nave scuola<br />

15


della <strong>Marina</strong> Militare Italiana concessa per qualche ora alla<br />

produzione del film.<br />

Fortunati coloro che hanno avuto la possibilità <strong>di</strong> ammirarla, in<br />

un giorno in cui, complici i raggi del sole tra le nuvole, il mare<br />

irra<strong>di</strong>ava una intensa e magica luce argentata. Il vecchio porto,<br />

popolato per l'occasione da un grande numero <strong>di</strong> comparse<br />

con abiti storici, barche d'epoca e carrozze trainate da cavalli,<br />

era molto pittoresco.<br />

L'amministrazione comunale sta pensando <strong>di</strong> fare in modo<br />

che questo dono fatto dal film <strong>di</strong> P. Virzì, le cui riprese<br />

dovrebbero concludersi a fine ottobre, non vada perso.<br />

Domanda BdO - Un suo commento sui due film girati <strong>di</strong> recente a Piombino, uno in questa primavera del giovane regista<br />

cecinese Simone Orlan<strong>di</strong>ni dal titolo “Fabbrica”, il secondo del regista livornese Paolo Virzì che è tornato a girare nella città a<br />

<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni dal Film “La bella vita” questa volta con un film sull'esilio <strong>di</strong> Napoleone Bonaparte all'isola d'Elba?<br />

16<br />

Piombino nell’Ottocento <strong>di</strong> Elisa Baciocchi<br />

Intervista con Ovi<strong>di</strong>o Dell’Omodarme<br />

Assessore alla cultura del Comune <strong>di</strong> Piombino<br />

Foto A. Gui<strong>di</strong><br />

Dell'Omodarme - Nel caso <strong>di</strong> questi due film l'aspetto interessante è stato che<br />

Piombino viene scoperta e vista sotto le sue due importanti identità, uno più<br />

recente la città delle acciaierie e l'altro la capitale storica dell'Ottocento <strong>di</strong> Elisa<br />

Baciocchi.<br />

Un aspetto che colpisce è anche la contaminazione tra film e la località sociale,<br />

<strong>di</strong>verse imprese locali hanno preso commesse lavorative, le comparse erano<br />

citta<strong>di</strong>ni residenti, alcune associazioni hanno partecipato attivamente all'evento.<br />

Si sono è vero creati dei problemi alla viabilità del traffico specialmente ai<br />

residenti del centro storico ma sono stati superati.<br />

E' stata anche un'occasione <strong>di</strong> sprovincializzazione per Piombino, con<br />

l'animazione che si è creata nei giorni delle riprese, per l'apertura verso l'esterno<br />

e l'estero che il successo dei film potrebbe portare.


Inoltre il film su Napoleone ha rappresentato senza dubbio un'occasione <strong>di</strong> flusso<br />

turistico, per la presenza della grossa troupe e perché attori come Monica Bellucci<br />

e Daniel Auteuil hanno attirato molti curiosi e visitatori.<br />

Bdo - Ci sono nell'imme<strong>di</strong>ato altre produzioni cinematografiche interessate a<br />

questo territorio?<br />

Dell'Omodarme - Il circondario della Val <strong>di</strong> Cornia aveva chiesto alla Toscana<br />

FILM Commission <strong>di</strong> iniziare una collaborazione per promuovere il suo territorio,<br />

questo perché cre<strong>di</strong>amo molto nella sua potenzialità, avendo paesaggi fantastici,<br />

e anche zone <strong>di</strong> grande valore storico e archeologico perciò spazi da offrire alla<br />

produzione <strong>di</strong> film.<br />

Nell'imme<strong>di</strong>ato non c'è niente, ma il rapporto che è stato creato con Toscana Film<br />

Commission alimenterà nel futuro occasioni nuove per promuovere il nostro<br />

territorio.<br />

17


on so perché, ma ogni volta resto sorpreso dal “miracolo”<br />

della vela. Mi sembra impossibile che un refolo <strong>di</strong> vento<br />

Nsposti una barca che pesa <strong>di</strong>verse tonnellate.<br />

Con la vela si è in grado <strong>di</strong> deviare il vento a nostro favore, fino a<br />

stringerlo e navigare anche oltre le andature portanti.<br />

esposto ai raggi UV ed è molto indebolito nella piega. E' purtroppo<br />

molto caro.<br />

Twaron: prodotto in Germania dall'Akzo, è una fibra arami<strong>di</strong>ca<br />

simile al kevlar.<br />

Thecnora: realizzato dalla giapponese Teijin, è una fibra arami<strong>di</strong>ca<br />

prodotta per cinture <strong>di</strong> trasmissione. Usata nei laminati, è colorata<br />

in nero per migliorarne la resistenza ai raggi UV.<br />

Spectra: è un materiale prodotto da allied-signal corporation. Ha il<br />

modulo più alto <strong>di</strong> tutte le fibre ad eccezione del carbonio. Non ha<br />

avuto fortuna nella costruzione <strong>di</strong> vele da regata perché ha la<br />

caratteristica <strong>di</strong> allungarsi plasticamente se sottoposto a<br />

sollecitazioni costanti nel tempo. Per questo motivo ha trovato un<br />

ruoo fondamentale nella crociera. La sua buona resistenza ai raggi<br />

UV e l'ottima resistenza alla piegatura lo rendono ideale per la<br />

costruzione <strong>di</strong> vele inshore ed offshore, lo spectra è più caro del<br />

kevlar.<br />

Spesso regoliamo una manovra per ottimizzare una vela,<br />

Dyneema: è prodotta dalla società olandese DSM ed ha le<br />

caratteristiche simili a quelle dello spectra.<br />

consapevoli delle forze fisiche che an<strong>di</strong>amo a sprigionare. Spesso<br />

la ottimizziamo senza capirne le ragioni. Altrettanto spesso ci<br />

ren<strong>di</strong>amo conto che le ragioni capite non sono valide o non hanno<br />

basi fisiche <strong>di</strong>mostrabili.<br />

La barca a vela è uno strano mezzo <strong>di</strong> trasporto, in grado <strong>di</strong> risalire il<br />

vento. In certi casi capace <strong>di</strong> viaggiare più veloce del vento che<br />

soffia sul mare.<br />

Le vele, un mistero che dobbiamo comprendere per muoverci a<br />

cavallo <strong>di</strong> due flui<strong>di</strong>, cielo e mare. Un gas e un liquido che<br />

rispondono a leggi fisiche ancora non conosciute totalmente.<br />

Vectran: prodotto dalla Hoechst-Celanese, il filato ultimo arrivato<br />

nel settore delle vele è una fibra a cristalli liqui<strong>di</strong> basata sul<br />

poliestere, ha un modulo simile a quello del kevlar ma, grazie alla<br />

sua catena molecolare risulta meno sensibile alla piegatura ed<br />

all'abrasione. Non si allunga. Anche se più cara del kevlar, è una<br />

fibra molto interessante per essere usata nelle vele.<br />

Carbonio: ha un modulo molto elevato ma è molto fragile. Durante<br />

la passata e<strong>di</strong>zione dell'America's Cup in qualche modo ha<br />

contribuito al successo delle nuove barche, ma gli equipaggi<br />

dovevano essere molto accorti nell'evitare <strong>di</strong> piegarlo. Il costo<br />

Per meglio comprendere chie<strong>di</strong>amo l'aiuto dell'amico Maurizio molto elevato e la sua insita fragilità probabilmente lo vedranno<br />

Gorini, titolare della locale veleria “Rozzo Pulcino”, il quale, in prima<br />

analisi, ci invita a conoscere i materiali da costruzione che vengono<br />

comunemente impiegati:<br />

Dacron: è la fibra attualmente più usata per realizzare tessuti e<br />

laminati da vela. Eccellente la sua resistenza ai raggi UV, buona la<br />

sua resistenza alla piegatura ed è piuttosto economica.<br />

Pentex: nuova fibra simile al comune mylar, ma con carichi <strong>di</strong><br />

rottura notevolmente superiori. E' un buon compromesso per la<br />

costruzione <strong>di</strong> vele Club Race, il costo è leggermente maggiore<br />

delle vele in mylar, ma la maggiore durata compensa ampiamente<br />

la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> costo.<br />

Kevlar: è una fibra arami<strong>di</strong>ca con un modulo cinque volte superiore<br />

a quello del poliestere: quin<strong>di</strong> si allunga <strong>di</strong> meno con minor peso <strong>di</strong><br />

materiale. E' il materiale per laminati maggiormente utilizzato.<br />

Malgrado le sue ottime caratteristiche meccaniche si deteriora se<br />

18<br />

LE VELE :<br />

“queste misteriose compagne <strong>di</strong> viaggio”<br />

Con questo numero, iniziamo un viaggio nella tecnica della vela non come <strong>di</strong>sciplina<br />

ma come propulsore nautico. Abbiamo chiesto ad un esperto, l’amico Maurizio<br />

Gorini titolare della Rozzo Pulcino Sail <strong>di</strong> assisterci con la sua competenza tecnica.<br />

relegato ad eventi sportivi miliardari.<br />

Nelle prossime pubblicazioni tratteremo <strong>di</strong> progettazione, tagli<br />

assemblaggi e tipologie <strong>di</strong> costruzione.<br />

Almeno così ci promette l’amico Maurizio. .. Speriamo che le<br />

promesse <strong>di</strong> “velaio” <strong>di</strong>fferiscano da quelle <strong>di</strong> “marinaio” .<br />

www.rozzopulcino.com<br />

Via della Fiera, 1<br />

57029 VENTURINA (LI)


NAVE ROMANA<br />

RELITTO “A” AI PERELLI<br />

PRIMA CAMPAGNA DI SCAVO 2005<br />

<strong>di</strong> Cinzia Capotosti<br />

foto Gennai e Leonelli<br />

Sin dall'antichità il canale <strong>di</strong> Piombino è<br />

stato un passaggio obbligato che<br />

collegava il Basso con l'Alto Tirreno e salvezza.<br />

numerose sono le testimonianze <strong>di</strong><br />

frequentazioni Etrusche, Greche e Puniche.<br />

Queste acque erano frequentate da navi<br />

mercantili e nei giorni <strong>di</strong> burrasca chi si<br />

avventurava rischiava il <strong>di</strong>sastro. Molte<br />

imbarcazioni hanno trovato un tragico destino<br />

mentre il carico e l'equipaggio rimanevano<br />

intrappolati negli abissi.<br />

Gli scafandri per i recuperi subacquei sono<br />

stati usati intorno al 1830 ed è dagli anni '50<br />

del secolo scorso che gli archeologi hanno<br />

cominciato a stu<strong>di</strong>are i reperti trovati dai<br />

sommozzatori ed a registrare meto<strong>di</strong>camente<br />

i relitti.<br />

Fine II - I secolo a.C.<br />

Tra queste navi un'oneraria carica <strong>di</strong><br />

anfore che solcava le onde nei pressi <strong>di</strong><br />

Porto Falesia, facendo la spola tra Roma e<br />

le parti più lontane del mondo antico,<br />

<strong>di</strong>retta probabilmente verso la Francia,<br />

trovava la sua tragica fine affondando nel<br />

silenzio del passato.<br />

“Venivano da sud, sospinti da un forte<br />

vento <strong>di</strong> scirocco. Le vele rettangolari<br />

dell'imbarcazione erano gonfie ed inerti<br />

sotto i refoli del vento. Dal ponte non<br />

echeggiava neppure un comando, in un<br />

ambiente reso surreale dall'arrivo <strong>di</strong> una<br />

tempesta improvvisa. Gli uomini<br />

affrontavano i marosi correggendo <strong>di</strong><br />

continuo con i remi la rotta della nave ed i<br />

gabbiani scendevano e risalivano come se colpendo la nave al traverso, il carico<br />

guidassero il timoniere verso un ridosso, una all'interno delle stive si spostò da un lato<br />

Il Capitano era in pie<strong>di</strong> su una mo<strong>di</strong>ficando così il baricentro del natante. In<br />

specie <strong>di</strong> plancia situata a poppa, indossava pochi secon<strong>di</strong> le acque invasero i gavoni e una<br />

una tunica con un mantello <strong>di</strong> lana…….era forza sorprendente risucchiò verso il fondo<br />

completamente fra<strong>di</strong>cio e dal suo volto tutto ciò che prima era a galla. Solo qualche<br />

traspariva una maschera <strong>di</strong> sofferenza e <strong>di</strong> urlo e qualche lamento appena impercettibile,<br />

preoccupazione. Puntavano <strong>di</strong>rettamente poi, quel vento terribile riprese ad urlare…..<br />

verso le pen<strong>di</strong>ci rocciose <strong>di</strong> Porto Falesia dove Improvvisamente, com'era scoppiata, la<br />

ai suoi pie<strong>di</strong> si formava un'ansa naturale con tempesta superò l'orizzonte ed il vento calò<br />

un piccolo approdo. Tutti remavano lasciando il posto ad una calma<br />

impassibili, nessuno girava la testa e non sconcertante….. il sole brillò su un mare<br />

prestavano attenzione alla violenza delle calmo quanto prima.<br />

acque che inondavano il ponte reso ancora Nessuno rivide più quegli uomini. Qualche<br />

più scivoloso da una pioggia battente che frammento <strong>di</strong> legno fu sospinto dalle correnti<br />

ormai durava da un'eternità. Durante l'intera sulla spiaggia sabbiosa della riva orientale <strong>di</strong><br />

giornata il carico venne ripetutamente Porto Falesia”.<br />

controllato, ma non bastò. Ma chi erano questi uomini e da dove<br />

Ci fu un frastuono enorme. venivano, perché erano avanzati con il mare<br />

Al ripetersi <strong>di</strong> un'onda più grossa delle altre, in burrasca ?<br />

Con il passare del tempo questa storia<br />

tramontò e <strong>di</strong> loro non si parlò più. Sono<br />

dovuti passare 2100 anni per tornare a<br />

parlare <strong>di</strong> questa nave ed ora solo un<br />

misterioso relitto potrà svelarci i suoi<br />

misteri.<br />

Siamo tutti consapevoli dell'enorme<br />

opportunità che abbiamo e per questo<br />

siamo emozionati.<br />

Non saranno le solite immersioni ma ogni<br />

qualvolta ci immergeremo<br />

sprofonderemo nel passato con una<br />

velocità <strong>di</strong> un secolo ogni metro <strong>di</strong><br />

profon<strong>di</strong>tà.<br />

19


1 settembre 2005<br />

Inizia la I° campagna <strong>di</strong> scavo archeologico<br />

subacqueo che ci aiuterà a capire che cosa<br />

sia successo molti secoli fa, nel tratto <strong>di</strong> mare<br />

posto tra il porto <strong>di</strong> Piombino (LI) e la centrale<br />

ENEL, nella parte settentrionale del Golfo <strong>di</strong><br />

Follonica (GR).<br />

Questa importante opportunità <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o è nata dalla collaborazione fra il Gruppo<br />

Sub Lega Navale Italiana sez. Piombino e il<br />

Nucleo Operativo Subacqueo della<br />

Soprintendenza per i Beni Archeologici della<br />

Toscana, coa<strong>di</strong>uvato dal Nucleo<br />

Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e dei Carabinieri.<br />

Il giacimento si trova ad una profon<strong>di</strong>tà che<br />

varia da 23 a 25m. e si tratta del relitto <strong>di</strong><br />

un'oneraria, del quale per adesso è visibile<br />

parte del carico <strong>di</strong> anfore classificate come<br />

Dressel 1B e Dressel 1C. Nel corso del 2001, il<br />

campo <strong>di</strong> anfore <strong>di</strong>stese in parte sotto vaste<br />

praterie <strong>di</strong> posidonia, presentava<br />

un'estensione <strong>di</strong> circa 10x15 m. e se da una grosse <strong>di</strong>mensioni, molto probabilmente in piena sicurezza. Per il Gruppo Sub, è stata<br />

parte il deleterio passaggio <strong>di</strong> clandestini ha siamo “nell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> anfore” ancora indubbiamente un'emozionante avventura,<br />

ridotto nel tempo la quantità <strong>di</strong> reperti, intatte come ha precisato la Dottoressa ma soprattutto un'opportunità <strong>di</strong> scoperta e<br />

l'esposizione ai venti <strong>di</strong> scirocco e la Pamela Gambogi, archeologa responsabile conoscenza relativa alla storia <strong>di</strong> un tratto del<br />

lontananza dalla costa hanno conservato un delle ricerche. Come in quasi tutte le mar Tirreno che sicuramente racchiude<br />

segreto che finalmente adesso verrà svelato. campagne <strong>di</strong> scavo archeologico subacqueo, ancora tantissimi misteri. Ed è proprio la<br />

Dopo un primo monitoraggio (2001) effettuato anche per il Relitto “A” <strong>di</strong> Perelli, è stato consapevolezza che un'informazione<br />

con il side- scan sonar che ha rilevato una impiegato un particolare aspiratore: la scientifica acquista valore e senso se viene<br />

forte anomalia del fondale si è svolta una sorbona. Questo strumento in plastica o in <strong>di</strong>vulgata per dare sempre nuovi spunti <strong>di</strong><br />

seconda fase <strong>di</strong> ricerca (2003) con l'impiego gomma è utilizzato per scavare ed asportare riflessione, che ha spinto Sandro Leonelli e i<br />

del ROV dotato <strong>di</strong> telecamere e <strong>di</strong> un impianto la spessa coltre <strong>di</strong> fango o sabbia che si è suoi collaboratori ad elaborare un progetto<br />

<strong>di</strong> luci potenziato ed ha visto l'appoggio del depositata nel corso dei secoli e per <strong>di</strong>dattico. Questa prima campagna <strong>di</strong> scavo<br />

cacciamine Crotone, messo a <strong>di</strong>sposizione recuperare i reperti. In questo caso la vedrà la realizzazione <strong>di</strong> un DVD i cui<br />

dalla <strong>Marina</strong> Militare Italiana. sorbona utilizzata è ad aria e sfruttando la contenuti sono principalmente rivolti agli<br />

depressione creata artificialmente con studenti <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado, sia delle<br />

dell'aria all'interno <strong>di</strong> un grosso tubo, riesce a scuole e degli istituti citta<strong>di</strong>ni, ma non solo. Le<br />

risucchiare dall'area <strong>di</strong> scavo oltre al fango, la motivazioni che hanno influito su questa<br />

sabbia e i detriti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni. Questa scelta sono legate al profondo amore per il<br />

fase <strong>di</strong> lavoro è molto delicata e richiede molta territorio e all'importanza <strong>di</strong> far conoscere la<br />

attenzione e delicatezza in quanto, l'utilizzo ricchezza e le potenzialità dei fondali<br />

non corretto, potrebbe far perdere preziose dell'Arcipelago Toscano. L'intento è proprio<br />

informazioni e danneggiare le parti più quello <strong>di</strong> poter portare quest'esperienza <strong>di</strong><br />

delicate quali le strutture lignee. stu<strong>di</strong>o, ma anche <strong>di</strong> vita, all'interno delle<br />

La Lega Navale Italiana sez. Piombino, che scuole, sia per far conoscere ciò che solo a<br />

collabora da 5 anni con la Soprintendenza con pochi è riservato vedere, sia per <strong>di</strong>mostrare<br />

lo scopo <strong>di</strong> promuovere la tutela e la come l'attività subacquea possa considerarsi<br />

conservazione del patrimonio storico- non solo attività sportiva: immersione come<br />

Alcuni gruppi <strong>di</strong> anfore sembrano mantenere archeologico sottomarino, soprattutto in scoperta, immersione come ricostruzione<br />

la posizione <strong>di</strong> stivaggio, ma solo dall'analisi riferimento all'Arcipelago Toscano, ha storica, ma soprattutto immersione come<br />

della documentazione <strong>di</strong> scavo sarà possibile in<strong>di</strong>rizzato le ricerche sul giacimento fornendo <strong>di</strong>vertimento.<br />

capire la portata, l'orientamento e l'effettiva il preciso posizionamento del relitto ed ha<br />

entità del carico.<br />

partecipato attivamente alle operazioni <strong>di</strong><br />

Le navi onerarie hanno una caratteristica scavo sistematico. Le competenze relative<br />

forma panciuta che permette <strong>di</strong> stivare meglio alle tecniche <strong>di</strong> immersione che il Gruppo Sub<br />

i prodotti trasportati sfruttando appieno lo <strong>di</strong> Piombino ha <strong>di</strong> anno in anno sempre più Cinzia Capotosti<br />

spazio <strong>di</strong>sponibile economizzando così sui perfezionato, hanno permesso <strong>di</strong> affiancare Lega Navale Italiana sezione <strong>di</strong> Piombino<br />

costi del viaggio. Ad un'analisi preliminare del gli archeologi nella ricerca sul campo,<br />

sito <strong>di</strong> Perelli, si ipotizza che il relitto abbia offrendo loro un importante supporto logistico<br />

20


NAVE ROMANA<br />

COSì HO SCOPERTO<br />

L’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA<br />

<strong>di</strong> Marco Olmo<br />

Sono sempre stato affascinato da un<br />

professionisti del<br />

mondo scomparso che affiora dalla settore non è solo<br />

Terra attraverso quelle testimonianze rivolto alla ricerca<br />

che molto impropriamente chiamiamo “cocci”, archeologica , ma<br />

grazie ai quali tentiamo <strong>di</strong> ricostruire il nostro a n c h e a l l a<br />

passato.<br />

progettazione e<br />

Ho avuto quin<strong>di</strong> il privilegio <strong>di</strong> dare il mio alla <strong>di</strong>rezione dei<br />

contributo come sommozzatore volontario, l a v o r i d i<br />

maschera, vedevo testimonianze <strong>di</strong> vite<br />

alla campagna <strong>di</strong> scavi subacquei nel consolidamento e restauro.<br />

passate.<br />

Settembre 2005 sul relitto “FALESIA”, Nave L'esiguità dell'estensione del campo <strong>di</strong> scavi, Anfore, vasellame, resti del relitto stesso,<br />

romana naufragata circa duemila anni fa in rendeva particolarmente <strong>di</strong>fficoltoso il lavoro l'interpretazione <strong>di</strong> tutto questo serve a<br />

quelle splen<strong>di</strong>de acque che fanno da cornice subacqueo a causa della grande quantità <strong>di</strong> comprendere l'avventure dell' uomo e della<br />

all' arcipelago toscano. limo finissimo depositato sul fondo che sua voglia <strong>di</strong> oltrepassare i suoi limiti.<br />

entrava subito in sospensione appena Conoscere il passato arricchisce cuore e<br />

attivate le due sorbone in dotazione al mente e rende onore a chi quel passato l' ha<br />

cantiere , riducendo la visibilità a zero. vissuto.<br />

Il target della spe<strong>di</strong>zione era quello <strong>di</strong><br />

verificare l'ampiezza del relitto sommerso ed Marco Olmo<br />

effettuare dei recuperi <strong>di</strong> salvataggio delle Lega Navale Italiana sezione <strong>di</strong> Piombino<br />

decine <strong>di</strong> oggetti sani o meno, soggetti al<br />

rischio <strong>di</strong> furti da parte dei sub clandestini.<br />

Si è trattato <strong>di</strong> un lavoro enorme. Lungo tutta<br />

l'area <strong>di</strong> scavi si è dovuto installare una<br />

stazione topografica, permettendo così la<br />

mappatura giornaliera del relitto e<br />

l'andamento dello scavo stesso.<br />

Ogni qualvolta che mi apprestavo a scendere<br />

Qui circondato da esperti archeologi, Vigili del sapevo che sul fondo a meno 23 metri, mi<br />

Fuoco, Finanzieri e Carabinieri subacquei ho aspettava la nave. Un alone <strong>di</strong> mistero che ti<br />

appreso quelle regole fondamentali che affascina .<br />

scan<strong>di</strong>scono le ore <strong>di</strong> lavoro su un sito, Come restare in<strong>di</strong>fferenti al formidabile potere<br />

particolarmente delicato, come il relitto <strong>di</strong> una rievocante <strong>di</strong> fronte agli oggetti appartenuti a<br />

nave che dorme sul fondo da due millenni. uomini scomparsi tanto tempo fa. Ovunque<br />

Ho capito subito che l'impegno <strong>di</strong> questi rivolgessi il mio sguardo, attraverso la<br />

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Alle 13,00 del 26 <strong>di</strong>cembre 1998 i 115<br />

skippers della Sidney-Hobart ebbero una<br />

trabocco <strong>di</strong> adrenalina nell'attraversare la linea<br />

immaginaria tra Nielsen Park e Taylors Bay,<br />

dove barche <strong>di</strong> 30 pie<strong>di</strong> incrociavano mostri <strong>di</strong><br />

90 pie<strong>di</strong> lanciati a 15 no<strong>di</strong> verso l'inferno dello<br />

Stretto <strong>di</strong> Bass, tutti con un unico obiettivo:<br />

vincere battendo il record <strong>di</strong> una delle regate<br />

più impegnative del globo- 630 miglia marine<br />

spezzate a metà dallo sbocco <strong>di</strong> vento e fetch<br />

più cattivo.<br />

Mentre gli equipaggi smaltivano i bagor<strong>di</strong> del<br />

Natale, spinti da 25 no<strong>di</strong> dell'estate australe,<br />

un massiccio fronte <strong>di</strong> nubi si incanalava nello<br />

Stretto, W to E; ma cosa più inquietante ed<br />

insolita, un fronte <strong>di</strong> area fredda si spingeva a<br />

SW buttando neve estiva sulle Alpi australiane<br />

nell'area <strong>di</strong> Victoria e del New Wales: proprio<br />

intorno allo Stretto. Un appuntamento<br />

mortale.<br />

Si stava caricando un sistema meteo infernale,<br />

che avrebbe colpito la flotta proprio allo<br />

sbocco dello stretto, decimando imbarcazioni<br />

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ed uomini in una delle peggiori trage<strong>di</strong>e<br />

della marineria da <strong>di</strong>porto moderna,<br />

seconda solo all'immane ecatombe del<br />

Fastnet 1979.<br />

Episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> sfortuna, <strong>di</strong> errori ed<br />

omissioni, <strong>di</strong> leggerezze e <strong>di</strong> eroismi, <strong>di</strong><br />

fortuna e <strong>di</strong> marineria, sono raccontati da<br />

un testimone <strong>di</strong>retto, imbarcato su un<br />

trentacinque pie<strong>di</strong>, Midnight Rumbler,<br />

che non solo riuscì a sopravvivere, ma<br />

governò sino alla vittoria in tempo<br />

compensato.<br />

Inutile nascondere che questa<br />

affascinante trage<strong>di</strong>a ha caricato ancor<br />

più <strong>di</strong> fascino questa regata che è la<br />

madre <strong>di</strong> tutte le regate dell'emisfero<br />

australe, e forse del mondo.<br />

30 pie<strong>di</strong> per 630 miglia nel mare più<br />

infido del mondo; riflettiamo <strong>Salivoli</strong>ni,<br />

riflettiamo…<br />

A.C.<br />

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