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IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla

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<strong>IL</strong> RECUPERO DI UNA COMUNITÀ SMEMBRATA 27<br />

sorta di scorrere interiore, cedendo le resistenze che abitualmente ne<br />

condizionano il comportamento, fa emergere dall’inconscio il senso di<br />

un’inquietudine che permea la propria esistenza mettendone in evidenza<br />

l’incertezza e l’oscurità. Scavando nel proprio io profondo, l’allievo<br />

fa affiorare alla luce questo inesplorato mondo interiore, talvolta<br />

foriero di sorprese pericolose e destrutturanti. Ed è per questo motivo<br />

che il Maestro deve vigilare e farsi carico della responsabilità di fermare<br />

in tempo chi stia andando troppo in là nell’indagine di sé, se questa<br />

indagine si profila carica di minaccia all’equilibrio della persona.<br />

Quello di Fersen si può forse rapportare al procedimento maieutico<br />

messo in atto da Socrate, che si addentra mediante un’indagine conoscitiva<br />

nell’interiorità dell’individuo per metterne alla luce elementi<br />

sconosciuti a lui stesso. Esso si incentra quindi soprattutto sul soggetto<br />

al centro dell’esperimento ed è finalizzato alla conoscenza di sé.<br />

Aver privilegiato questo tipo di procedimento da parte di Fersen ha<br />

forse qualche attinenza con una serie di elementi che tutti conducono<br />

alle origini ed alla cultura, oltre che alle esperienze, del Maestro.<br />

Era la sua cultura e la sua stessa esistenza a imprimere l’eco di un<br />

dramma ancestrale alle esperienze messe in atto da Fersen quando si<br />

è addentrato nella pratica laboratoriale del teatro, dopo un primo<br />

periodo di avventuroso approccio ad esso, con magnifici risultati<br />

anche drammaturgici. Nato in Polonia, terra perseguitata da invasioni<br />

e repressioni, la sua appartenenza ad una famiglia ebrea era stata<br />

profondamente segnata dal periodo nazista, attraverso fughe e cambiamenti<br />

dei luoghi in cui abitare, frammentazioni familiari, continue<br />

paure determinate dalla mancanza di sicurezza, in un periodo in cui<br />

vanno facendosi sempre più frequenti le deportazioni naziste, evitate<br />

soltanto per una serie di combinazioni e di aiuti di amici fuori dall’Italia,<br />

in cui con i genitori Alessandro era andato a vivere in un periodo<br />

di relativa serenità. La sua ricerca di tradizioni delle origini, non<br />

solo con suoi scritti ma con scelte drammaturgiche e letterarie, lo portano<br />

a privilegiare il dramma inteso come sofferenza ed espiazione, e<br />

a ricercarne le fonti di carattere antropologico attraverso cui operare<br />

una sorta di ricongiungimento ideale.<br />

Su questo stato fortemente reattivo Fersen si inserisce con una personalità<br />

protesa ad indagare sulle origini dell’uomo, in quell’ambito

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