IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla
IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla
IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
LA PATRIA MITICA 169<br />
espressiva, che esplodono anche nell’assenza di un quadro mitico che<br />
le giustifichi. Forse questi comportamenti possono trovare una corrispondenza<br />
in alcuni dati che l’antropologia propone.<br />
Nelle culture sciamaniche il reclutamento degli sciamani avviene<br />
per trasmissione ereditaria (comunque confermata dall’attitudine alla<br />
trance) o per vocazione spontanea (l’«elezione») 18 . Questa si palesa in<br />
sogni iniziatici o in crisi che hanno l’apparenza di accessi d’isteria.<br />
Dopo la rivelazione, l’apprendista sciamano inizia una fase di istruzione<br />
sotto la guida di un maestro. Egli impara a controllare le proprie<br />
crisi estatiche e a inquadrarle nel contesto mitico del gruppo. La trance<br />
selvaggia viene così codificata in rito. Presso i Songhay-Zarma<br />
(Niger), i soggetti a possessione – o «cavalli dei geni» –, dopo una<br />
lunga iniziazione, entrano in un collegio dove le loro trance selvagge<br />
vengono dominate: si produrranno ormai solo nel corso di cerimonie<br />
regolarmente organizzate 19 . Anche fra gli Etiopi di Gondar si verifica<br />
l’emergenza spontanea del gurri (possessione), che viene poi regolato<br />
e inserito nella prospettiva magico-religiosa, dello zâr 20 . Ma già l’antico<br />
coribantismo ellenico e le innumerevoli congregazioni dionisiache<br />
presenti ancora nella tarda grecità praticano la teletài, riti d’iniziazione<br />
nel corso dei quali il sacerdote o la sacerdotessa s’incaricano<br />
d’instaurare una convivenza benefica fra l’uomo e la divinità visitatrice<br />
21 .<br />
Queste possessioni involontarie si producono tuttavia nel quadro<br />
di una cultura della trance che le precede e le inquadra: sicché la trance<br />
spontanea appare, a sua volta, condizionata da una preesistente<br />
cultura mitica, in una spirale di interazioni reciproche che si perde<br />
18 Cfr. L. Sternberg, Divine Election in Primitive Religion, cit. in M. Eliade, op. cit.,<br />
p. 27.<br />
19 Sui fenomeni di possessione presso i Songhay-Zarma, cfr. J. Rouch, Saggio sulle<br />
metamorfosi della persona, del mago, dello stregone, del cineasta e dell’etnografo, relazione<br />
al Convegno internazionale sulla nozione di persona in Africa Nera del 1973, cit.<br />
in F. Marotti, op. cit., p. 17.<br />
20 Il gurri, come forma di possessione, si manifesta con una forte agitazione psicomotoria<br />
che si attenua quando lo zâr entra nel corpo dell’iniziato e parla per suo tramite.<br />
Cfr. M. Loiris, La possession et ses aspects théâtraux chez les Ethiopiens de<br />
Gondar, Paris, 1958, cit. in Il corpo («La scrittura scenica», 4, 1971, pp. 19 sgg.).<br />
21 Per le società dionisiache nel periodo ellenistico, cfr. Jeanmaire, op. cit., pp. 44<br />
sgg.