IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla
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164 ALESSANDRO FERSEN<br />
Pure, questo delirio di apparenze in continua trasfigurazione si<br />
muove su un fondo d’inquietudine: esso sembra denunciare una friabilità<br />
esistenziale delle persone e delle cose che non concede un<br />
momento di requie alla presenza. Intuiamo un’angoscia lacerante<br />
nella creatura mitica che sente svanire la propria identità e in sé crescere<br />
un’entità incognita: come se quelle narrazioni fossero il segno di<br />
un’incessante instabilità psichica.<br />
In realtà, le metamorfosi mitiche fissano nel loro segno duraturo un<br />
momento delicato della dinamica psichica. Le transustanziazioni degli<br />
oggetti scenici cui ci ha abituati la pratica del mnemodramma, le<br />
apparizioni allucinate e invisibili altrui (gli dei che, non visti da altri,<br />
appaiono ai loro protetti nel pieno della battaglia greca...), le visioni<br />
che trascolorano in altre visioni rivelano connessioni precise con quelle<br />
lontane leggende. Sicché le vicende iperuraniche del mito vanno<br />
ricondotte ai moti sotterranei dell’inseparabile Mnemosyne.<br />
Voli sciamanici e altri prodigi<br />
All’inizio delle sue peregrinazioni Sindbad il marinaio viene sollevato<br />
in aria dalle zampe di un enorme e mostruoso uccello che lo trasporta<br />
lontano: aquile e volatili saranno spesso i suoi veicoli preferiti.<br />
Lo sciamano yacuta Gavriil Alekseev afferma che ogni sciamano ha un<br />
suo Uccello-Rapace-Madre che ha un becco di ferro e una coda lunghissima:<br />
esso prende l’anima dell’apprendista sciamano, la trasporta<br />
all’Inferno e la appende a un pino dove essa matura: dopodiché la<br />
riporta nel corpo terreno 12 . La favola eredita l’elemento narrativo da<br />
credenze religiose e lo rielabora in racconto svincolato dalle sue origini.<br />
Molteplici sono i mezzi di trasporto incantati, di cui si serve la fiaba:<br />
i tappeti volanti delle Mille e una notte (e di tutta la favolistica orientale),<br />
i vascelli volanti anch’essi, gli stivali delle sette leghe… Ma questi<br />
viaggi magici hanno un precedente in precise esperienze estatiche:<br />
le ascensioni lungo l’Albero cosmico e le descensioni nei mondi sotterranei<br />
stanno al centro delle culture sciamaniche 13 . Origini sciamani-<br />
12 Cfr. M. Eliade, Le chamanisme, Paris, 1951, p. 48.<br />
13 L’antropologia distingue tra fenomeni di fuoruscita dell’anima dal corpo, cioè di<br />
estasi e di «volo», e fenomeni di possessione e invasamento. Eliade, a conclusione della