29.05.2013 Views

IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla

IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla

IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

162 ALESSANDRO FERSEN<br />

teo eschileo la ninfa Io, invasata dalla mania per volere di Era vendicativa,<br />

sente all’approssimarsi della crisi, un impeto di furore che la trascina<br />

«fuori carreggiata» 8 .<br />

Questa immagine ricorrente del dio che cavalca il suo adepto non<br />

è un’invenzione poetica, ma una definizione tecnica: a prescindere da<br />

altre valenze che qui ora non è il caso di approfondire (il cavallo è simbolo<br />

funerario), essa vuole sottolineare la potenza del cavaliere divino<br />

nell’atto in cui soggioga l’io umano al proprio volere. L’iniziato o il predestinato<br />

è ormai éntheos, penetrato dal dio che agisce in lui in prima<br />

persona. Presso gli Soara (India), quando lo sciamano entra in trance,<br />

lo spirito che lo visita caccia fuori dal corpo la sua anima 9 . Allo stesso<br />

modo si comportano gli spiriti Loa ad Haiti 10 . Altrove si parla di un<br />

«vuoto» che si produce fra la fuoriuscita dell’anima dello sciamano e<br />

l’ingresso dell’entità soprannaturale nel suo corpo.<br />

Nel Medioevo l’invasamento divino si tramuta in possessione diabolica:<br />

l’ineluttabilità della crisi è nota e documentata dalle cronache e<br />

dagli atti dell’Inquisizione. Il posseduto viene esorcizzato dai padri<br />

esorcisti: esorcizzare deriva dal greco exorghiázein, far uscire l’invasato<br />

dallo stato di trance orgiastica. La terminologia conferma l’identità<br />

e la continuità del fenomeno.<br />

Una violenza psichica accompagna sempre questi eventi mitici e<br />

rituali: ma è violenza anche quell’imperio, con cui si afferma la memoria<br />

mnemodrammatica e le cui radici vanno ora ravvisate nell’ineluttabilità<br />

della «mania» dionisiaca e della possessione diabolica. C’è<br />

un’«estraneità» della memoria mitica, nel momento in cui essa s’impone<br />

alla coscienza, che giustifica le interpretazioni trascendenti fornite<br />

dal mito 11 . Eventi e visioni sembrano penetrare nell’io «dal di fuori» o<br />

8 Eschilo, Prometeo incatenato, v. 883. Com’è noto, Jo è perseguitata da un tafano<br />

che la punge e la tormenta nella crisi d’invasamento volute da Era vendicativa. Fra gli<br />

Etiopi di Gondar, la trance, dovuta allo zâr, si manifesta spesso con la sensazione di un<br />

assalto di formiche o di api che tormentano l’invasato.<br />

9 J. M. Lewis, op. cit., p. 47.<br />

10 Ibidem.<br />

11 pur provenendo da tutt’altra area culturale, alcune constatazioni junghiane presentano<br />

delle affinità con questi aspetti della sperimentazione mnemodrammatica. Cfr.<br />

C. G. Jung, Contributo alla psicologia dell’archetipo del bambino, in C. G. Jung e C.<br />

Kerenyi, op. cit., p. 112: «Nell’individuo gli archetipi si presentano come involontarie<br />

manifestazioni di processi inconsci, la cui esistenza e il cui significato possono essere

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!