IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla
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156 ALESSANDRO FERSEN<br />
gio che attualizza un evento passato in un presente di qualità allusiva.<br />
In esso si fondono quindi due componenti di diversa natura: l’evento<br />
passato e il suo segno presente.<br />
Il gestum diventa «gesta»: le gesta dei Paladini sono attualizzazioni<br />
di eventi passati riplasmati dalla memoria mitica. I Paladini non compiono<br />
azioni, eseguono dei gesti. Mimano coi gesti le «gesta» avvenute<br />
illo tempore. I loro gesti affondano le radici nell’humus della memoria<br />
sotterranea per disegnarsi nei cieli alti dell’espressione.<br />
Il linguaggio simbolico<br />
Per ottenere la mano di Sita, il principe Rama, l’eroe leggendario<br />
del Ramayana, rompe il suo possente arco, e il suo stato d’animo –<br />
«stato di essere», dicono i trattati indù 1 – viene espresso con un preciso<br />
gioco gestuale degli occhi, della testa, delle mani. La danza indiana<br />
si basa su una straordinaria cultura del gesto, teorizzata minuziosamente<br />
nel Natyasastra, il grande trattato sulle arti dello spettacolo<br />
attribuito a Bharata Muni e scritto duemila anni fa. Sentimenti, azioni,<br />
oggetti, eventi naturali vengono espressi scenicamente mediante questo<br />
elaboratissimo alfabeto visivo. Le molteplici combinazioni dei gesti<br />
e dei movimenti mimici simboleggiano eventi mitici. Lo spettacolo è<br />
una successione di visioni che viene recepita nei suoi esatti significati<br />
da un pubblico omogeneo a questa civiltà teatrale.<br />
La danza, è detto nel Natyasastra, è stata creata, insieme al teatro,<br />
dall’Essere Supremo, Brahma. Nel teatro classico indiano, che dunque<br />
ha origini rituali, la danza ha un posto privilegiato: nâtakam nanruth,<br />
«danzarono un dramma», è detto nel Harivamsa 2 . E il dramma è altrove<br />
chiamato una «composizione poetica da vedere». Nei Misteri eleusini<br />
aveva luogo forse una specie di rappresentazione, in cui la sequenza<br />
dei «gesti» evocava un passato sacro 3 . Ogni liturgia si articola in una<br />
1 Cfr. M. Ghosh, Introduzione al Natyasastra, Calcutta, 1967, cit. in F. Marotti, op.<br />
cit., p. 88.<br />
2 Ivi, p. 81.<br />
3 Sulla presenza di una specie di rappresentazione come componente del rito eleusino<br />
i pareri sono divisi: E. Rohde (Psyche, Paris, 1952, pp. 237 sgg.) parla di un’azione<br />
drammatica sul rapimento di Kore, sulla ricerca di Demetra e sul ritrovamento e