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IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla

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16 LUIGI M. LOMBARDI SATRIANI<br />

Ma un’alternativa è stata indicata: anche se il teatro moderno non<br />

ha saputo ancora decifrarne l’enigmatico cenno”.<br />

Fersen rappresenta esemplarmente il modello dell’intellettuale<br />

impegnato in una continua ricerca, pronto a ridiscutere le acquisizioni<br />

critiche cui via via perviene, a ridiscutersi.<br />

“Nel mio Studio teatrale la ricerca ha sempre avuto vita indipendente<br />

dalla realizzazione scenica. […] Lo Studio – laboratorio e scuola<br />

per attori – era mosso da un bisogno di conoscenza”, che è quindi la<br />

meta prioritaria della sua attività.<br />

Il procedimento di Fersen è però a spirale, per cui raggiunto uno<br />

stadio si passa immediatamente a quello successivo, in un lavoro continuo<br />

di approfondimento e di scavo che conduce l’attore a una sempre<br />

più profonda immersione in se stesso, nella continua tensione a<br />

ritrovare radici mitiche, che sono la base anche della nostra cultura.<br />

Ogni pagina di questo libro, relativamente esile, sarebbe suscettibile<br />

di un commentario antropologico, tale è la ricchezza degli stimoli<br />

che Fersen, intellettuale dai vasti interessi e dalle molteplici letture<br />

nei diversi campi delle scienze umane, fornisce con generosa esuberanza.<br />

I riferimenti che Fersen fa nelle note de Il teatro, dopo sono, oltre<br />

che al già citato Ernesto De Martino, a P. Szondi, P. Brook, D. Diderot,<br />

G. Hauptmann, B. Brecht, A. Mangano, M. Mac Luhan, Aristotele, H. C.<br />

Baldry, W. Lipphardt, A. D’Ancona, V. De Bartholomaeis; J. Drumble,<br />

J. Duvignaud, F. Marotti, F. Bowers, Zeami, M. Baratto, A. Abruzzese,<br />

C. Goldoni, A Ristori, L. Rasi, F. Liberati, E. Rossi, V. Andrei, R.<br />

Barbiera, W. Goethe, B. Jonson, T. Garzoni, W. Benjamin, D. Balbett,<br />

A. M. Ripellino, A. Appia, E. G. Craig, Marinetti, F. Quadri. Bartolucci,<br />

M. Cappellini, I. Moscati, A. Attisani, K. Stanislavskij, E. Piscator, A. J.<br />

Tairov, F. Malcovati, V. Mejerchol’d, O. Costa, J. Copeau, A. Artaud, G.<br />

Kryzˇickij, Kručënich, U. Artioli e F. Bartali, E. Bartoli, E. Carneiro, A.<br />

Ramos, L. de Camara Cascudo, e tanti tanti altri che, come si può rilevare<br />

guardando attentamente le note che arricchiscono il volume.<br />

A lettura ultimata de Il teatro, dopo, si può sfogliare l’opera mettendo<br />

assieme i titoli dei diversi paragrafi: ne vien fuori uno scenario<br />

di grande suggestione, nel quale settori intellettuali, categorie scientifiche,<br />

metafore letterarie ed evocazioni poetiche sollecitano il lettore<br />

in molteplici direzioni, tra loro molto differenti e tutte atte a calarci

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