IL TEATRO, DOPO - Boggio, Maricla
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116 ALESSANDRO FERSEN<br />
sta tecnica: gli argini psicodrammatici ostacolano infatti la discesa ai<br />
livelli più profondi dell’io, arrestandosi ai problemi interpersonali del<br />
paziente. Il mnemodramma si espone invece ai rischi e alle fortune di<br />
un’acrobazia interiore senza rete.<br />
Da questa diversità di procedure ne deriva un’altra che attiene ai<br />
fini delle due tecniche. Lo psicodramma è un’attività pratica che si propone<br />
traguardi concreti di guarigione o sollievo. Il mnemodramma è<br />
un’esperienza svincolata da qualsiasi progetto utilitario e si risolve in<br />
una disinteressata conoscenza di sé. Che poi la tecnica mnemodrammatica,<br />
come quella psicodrammatica, offra possibilità e sensazioni<br />
liberatorie è un fatto collaterale che non deve fuorviare dal senso fondamentale<br />
dell’esperimento. Il mnemodramma è anzitutto un evento<br />
teatrale che restituisce all’uomo intensità e prerogative disperse nell’evoluzione<br />
della cultura occidentale.<br />
Il mnemodramma di Lady Macbeth<br />
«Ancora una macchia... via, macchia maledetta, via!... Chi avrebbe<br />
creduto che il vecchio avesse tanto sangue dentro?... Ah, questo<br />
odore... Tutti i profumi dell’Arabia non basteranno a profumare questa<br />
piccola mano...» 14 . Lady Macbeth, lucerna in mano, avanza in un<br />
alone irreale. Il Dottore e la Dama assistono agghiacciati dal terrore:<br />
non solo per le terribili verità che affiorano nelle frasi sconnesse della<br />
Regina, ma anche per l’innaturalità della sua presenza e del suo eloquio.<br />
Il personaggio attinge qui ai più alti livelli tragici.<br />
Il castello di Dunsinane è già avvolto da presentimenti di morte,<br />
quando Lady Macbeth consuma il suo mnemodramma notturno.<br />
L’«oggetto» mnemodrammatico, invisibile, impalpabile assume una<br />
concretezza suggestionante proprio a causa della sua assenza fisica: è<br />
il sangue. Lady Macbeth lo manipola e lo fissa con orrore: «si lava»<br />
incessantemente le mani, le osserva, le odora. L’allucinazione mobilita<br />
tutti i suoi sensi. Intorno all’oggetto ruotano le sue visioni, le parole<br />
escono a stento dalla sua bocca.<br />
Gli occhi spalancati non avvertono la presenza del Dottore e della<br />
Dama: vedono solo l’interlocutore assente, Macbeth. Il sangue sulle<br />
14 W. Shakespeare, Macbeth, Atto Quinto, Scena I.