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avendo ricevuto dall'imperatore un semplice permesso verbale e che, col<br />
pretesto di tale gita, si propone temerariamente e vilmente di aiutare e<br />
soccorrere il re di Blefuscu, antico nemico di sua maestà e con esso<br />
continuamente in guerra; ecc. ecc.<br />
«Seguono altri articoli ancora» soggiunse il mio interlocutore «ma quelli che<br />
vi ho riferito sono i principali. Queste accuse sono state più volte discusse, e<br />
debbo dirvi che l'imperatore ha fatto mostra di molta moderazione, clemenza e<br />
giustizia, ricordando spesso i vostri servigi e tirando un velo sulle vostre colpe.<br />
«Il tesoriere e l'ammiraglio hanno proposto di farvi morire in modo crudele e<br />
ignominioso: si sarebbe cioé dovuto dar fuoco alla vostra casa di notte, e il<br />
generale con ventimila arceri, muniti di frecce avvelenate, avrebbe dovuto<br />
aspettarvi al varco per ferirvi alla faccia e alle mani. Oppure si sarebbe<br />
comandato ai vostri servi di spargere sulla vostra camicia un veleno che vi<br />
avrebbe costretto a strapparvi furiosamente le vostre stesse carni e morire fra i<br />
più atroci tormenti.<br />
«Il generale si è schierato dalla loro parte, sicché a poco a poco la<br />
maggioranza dei voti vi è diventata contraria. Ma sua maestà era ben decisa a<br />
salvarvi la vita e si è procurato l'appoggio del gran ciambellano. Infatti<br />
Reldresal, primo segretario del consiglio segreto, avendo ricevuto ordine da sua<br />
maestà di esprimere la sua opinione, l'ha fatto in modo conforme al desiderio<br />
dell'imperatore, giustificando pienamente la stima che voi avete per lui. Egli ha<br />
detto che la sua amicizia per voi era sì conosciuta da poterlo far credere<br />
parziale, ma aggiunse che avrebbe detto il suo parere con libertà e franchezza<br />
per obbedire a sua maestà. Confessò che i vostri delitti erano gravi, ma non del<br />
tutto indegni di indulgenza, e che sua maestà, per riconoscimento dei vostri<br />
servigi e per non venir meno alla sua usata clemenza, avrebbe potuto salvarvi la<br />
vita contentandosi di farvi cavare gli occhi. Questo espediente gli sembrava<br />
conciliare l'esigenze della giustizia con la fama di misericordioso di cui godeva<br />
l'imperatore e con la generosa equità degli onorevoli consiglieri. Dimostrò che<br />
la perdita degli occhi non vi avrebbe tolto la forza del corpo, con la quale<br />
avreste ancora potuto essere utile a sua maestà, ché anzi la cecità accresce il<br />
coraggio nascondendo i pericoli, senza contare che l'intelligenza diventa più<br />
raccolta e meglio disposta a scoprire la verità. Disse che appunto il timore di<br />
perdere gli occhi vi aveva impedito d'impadronirvi di tutte le navi nemiche, e<br />
concluse che era meglio che d'ora innanzi vedeste le cose con gli occhi degli<br />
altri, dato che i più potenti sovrani non le vedono altrimenti.<br />
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