I VIAGGI DI GULLIVER.pdf
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«3°) Dovrà il detto uomo-montagna contentarsi di camminare sulle principali strade maestre, evitando di passeggiare o di coricarsi sui prati e sui campi di grano. «4°) Camminando per le suddette strade, egli avrà cura di non calpestare le persone dei nostri diletti sudditi, come anche le loro vetture o cavalcature; e non prenderà in mano alcuno di coloro senza il loro esplicito consenso. «5°) Qualora un corriere del governo debba fare una corsa straordinaria, l'uomo-montagna si obbliga a portare nella propria tasca il detto corriere per sei giornate, una volta ogni luna, e di riportarlo poi sano e salvo, a nostra richiesta, dinanzi al nostro imperiale cospetto. «6°) Egli sarà alleato nostro contro i nostri nemici dell'isola di Blefuscu, e farà di tutto per distruggere la flotta che in questo momento essi armano per compiere uno sbarco nel nostro paese. «7°) Dovrà il detto uomo-montagna nelle sue ore d'ozio prestare aiuto ai nostri operai sollevando le pietre più grosse, per condurre a termine la costruzione della grande muraglia intorno al nostro parco e agli imperiali palazzi. «8°) Dopo avere solennemente giurato d'attenersi alle condizioni qui sopra enunciate, l'uomo-montagna avrà diritto a una provvista giornaliera di carne e di bevande bastevoli al nutrimento di 1724 nostri sudditi; oltre al libero accesso alla nostra imperiale presenza e simili segni del nostro favore. «Dato nel palazzo di Belfaborac, il giorno XII della novantunesima luna del nostro regno». Con grande piacere prestai il giuramento richiesto e sottoscrissi tutti gli articoli, sebbene ve ne fosse qualcuno alquanto umiliante, dovuto alla malignità del grande ammiraglio Skyresh Bolgolam. Ad ogni modo mi furono tolte le catene e mi trovai libero. L'imperatore mi fece l'onore di presenziare alla cerimonia della mia liberazione; io mi prosternai ai suoi piedi e gli resi umilmente grazie; ma egli m'ordinò d'alzarmi nel modo più cortese. Il lettore avrà osservato come, nell'ultimo articolo del documento, l'imperatore si fosse impegnato a fornirmi tanto di carni e di bevande da bastare al nutrimento di 1724 lillipuziani. Qualche tempo dopo domandai a un personaggio di corte, mio antico intimo, perché e come era stata fissata codesta cifra appunto; ed egli mi rispose che i matematici dell'imperatore avendo misurato la mia altezza col quadrante e calcolato la mia grossezza, avevano 45
trovato che il mio corpo stava al loro nella proporzione di 1724 a uno(8) e per la legge di analogia dei corpi avevano ritenuto che anche il mio appetito dovesse essere in proporzione. Giudichi di qui il lettore quanto sia ingegnoso codesto popolo e quanto saggio ed economo il loro imperatore. (8) Un uomo normale essendo alto un po' meno di sei piedi, e l'altezza dei lillipuziani essendo di un po' meno di sei pollici, dato che il pollice è un dodicesimo di piede, ne risulta che quei minuscoli esseri avevano un'altezza che stava alla nostra come 1 sta a 12. La cubatura dei loro corpo sarà stata perciò 1/12×12×12 ossia 1728 volte minore della nostra. La cifra corrisponde press'a poco a quella indicata dall'autore. I lillipuziani adulti dovevano pesare dai 35 ai 45 grammi. Ciò per i curiosi di aritmetica e gli amanti della precisione. 46
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trovato che il mio corpo stava al loro nella proporzione di 1724 a uno(8) e per la<br />
legge di analogia dei corpi avevano ritenuto che anche il mio appetito dovesse<br />
essere in proporzione. Giudichi di qui il lettore quanto sia ingegnoso codesto<br />
popolo e quanto saggio ed economo il loro imperatore.<br />
(8) Un uomo normale essendo alto un po' meno di sei piedi, e l'altezza dei lillipuziani essendo di un po'<br />
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