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I VIAGGI DI GULLIVER.pdf

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d'una montagna che si movesse, s'impennò; ma sua maestà, abilissimo<br />

cavaliere, seppe tenersi fermo sulle staffe fin tanto che quelli del seguito non<br />

corsero a prendergli le briglie. L'imperatore alfine discese contemplandomi con<br />

grande stupore, ma stando sempre a rispettosa distanza dalla portata della mia<br />

catena.<br />

I cuochi e i vivandieri, ch'eran lì presso ai suoi cenni, ebbero l'ordine di<br />

servirmi cibi e vino, ed essi mi provvidero tosto portandomi vicino delle<br />

carrette piene di commestibili; venti erano per le vettovaglie e dieci per le<br />

bevande. Ognuna delle prime mi fornì due o tre bocconi; quanto ai liquidi,<br />

trovai più comodo di versare il contenuto dei dieci recipienti nel concavo di una<br />

carretta, e lo inghiottii d'un sorso.<br />

A qualche distanza si erano seduti in altrettante poltrone l'imperatrice, i<br />

principi e le principesse del sangue; ma dopo il casetto capitato all'imperatore,<br />

si alzarono e rimasero accanto a lui. Codesto sovrano (se ne volete la<br />

descrizione) ha un aspetto imponente, essendo più alto di ognuno dei suoi<br />

cortigiani quanto una mia unghia; ha i lineamenti maschi e marcati, labbro<br />

prominente(7), naso aquilino, tinta olivastra, membra ben fatte, portamento<br />

maestoso, grazia e dignità in ogni suo gesto. Egli aveva appena passato il fiore<br />

della giovinezza, contando circa vent'otto anni e nove mesi, e regnava già da<br />

sette anni in mezzo ai trionfi e alla generale prosperità.<br />

Per osservarlo più comodamente stavo sdraiato sul fianco, in modo che la<br />

sua persona si trovasse di contro alla mia faccia, sempre restando egli a più di<br />

tre yards di distanza. Ma il ritratto che ne ho fatto è fedelissimo, perché qualche<br />

tempo dopo potei tenere l'imperatore parecchie volte sulla mia mano. Il suo<br />

vestito era semplice, mezzo asiatico di foggia e mezzo europeo; in testa il re<br />

portava un piccolo elmo d'oro adorno di gemme e di un pennacchio. Il primo<br />

giorno tenne sempre la spada sguainata per difendersi qualora avessi infranto la<br />

mia catena; e la spada, lunga circa tre pollici, aveva il fodero e l'elsa dorati e<br />

indiamantati. La sua voce era acuta ma chiara, tanto che anche stando ritto<br />

distinguevo le sue parole. Le dame e i cortigiani erano ricchissimamente vestiti,<br />

sicché lo spazio occupato dalla corte si mostrava ai miei occhi come una bella<br />

stoffa stesa in terra e ricamata di figurine d'oro e d'argento.<br />

Sua maestà mi diresse la parola più d'una volta e io sempre gli risposi, ma<br />

non c'intendevamo. Allora egli ordinò ad alcuni sacerdoti e giureconsulti che gli<br />

stavano vicino (e che io dai loro costumi supposi rivestire codeste cariche) di<br />

(7) Nel testo austrian lip, labbro austriaco, dalla nota caratteristica di quella casa regnante.<br />

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