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I VIAGGI DI GULLIVER.pdf

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dell'avvenimento; ammazzano qualche dozzina d'indigeni, ne portano seco uno<br />

o due come campioni, tornano in patria e ottengono la grazia sovrana. Laggiù,<br />

intanto, s'inizia un nuovo dominio fondato sul diritto divino; alla prima<br />

occasione viene mandata colà una flotta e i naturali di quella vergine terra sono<br />

scacciati o uccisi; i loro capi sottoposti ai tormenti perché confessino dove<br />

tengono i tesori; insomma accade tutto quanto può immaginarsi di crudele e di<br />

svergognato: i disgraziati aborigeni arrossano di sangue il suolo del loro paese,<br />

e quella ciurma di furfanti che si è distinta in un'impresa così degna, prende il<br />

nome di “colonia” mandata per recare la civiltà tra un popolo barbaro e idolatra.<br />

È vero che questa descrizione non può riferirsi al popolo inglese, che deve<br />

ritenersi un esempio di saggezza, di prudenza e di giustizia nella creazione delle<br />

sue colonie, per le spese fatte a fine di propagare la religione e l'istruzione, per<br />

la scelta di pastori caritatevoli e atti a diffondere il cristianesimo, per la cura che<br />

s'è presa di popolare le nuove terre con persone oneste di costumi e di lingua,<br />

per il rispetto dimostrato alla giustizia mandandovi amministratori valenti e<br />

integerrimi, e soprattutto governatori onesti e vigilanti, amanti solo del<br />

benessere dei loro sudditi e dell'onore del re loro padrone.<br />

Tuttavia i popoli da me visitati non mi parvero affatto desiderosi d'essere<br />

invasi, soggiogati, assassinati e sostituiti da nostri coloni, e siccome non v'era<br />

colà dovizia d'oro né d'argento, né di zucchero né di tabacco, credo che il nostro<br />

valore sarebbe sprecato per la loro conquista, e sarà meglio non occuparsene<br />

neppure. Comunque, qualora sembrasse altrimenti a coloro che hanno il diritto<br />

di comandare su tali affari, sono pronto a giurare, se mi venga richiesto, che<br />

nessun europeo ha scoperto quelle terre prima di me: almeno stando a quel che<br />

mi assicuravano quegli abitanti. Qualche dubbio potrebbe restare, tutt'al più,<br />

circa quei due iahù che furono visti, molti e molti anni fa, sopra un monte del<br />

paese degli houyhnhnms.<br />

La formalità, poi, della presa di possesso di tutte quelle regioni a nome del<br />

mio re, confesso che non mi è mai passata per la mente; e anche qualora ci<br />

avessi pensato, date le circostanze in cui mi trovavo, probabilmente avrei<br />

creduto prudente di rimandare la faccenda a un momento più opportuno.<br />

Ed ora che ho ribattuto così la sola critica che si potesse muovere a un<br />

viaggiatore come me, prendo commiato una volta per sempre dai benevoli miei<br />

lettori, e ritorno al mio giardinetto di Redriff per riflettere in pace ai casi miei, e<br />

mettere in pratica le eccellenti lezioni di virtù che mi hanno dato gli<br />

houyhnhnms, cercando anche di perfezionare gli iahù della mia famiglia, per<br />

quanto nella loro docilità di bruti potranno esserne capaci. Guardo spesso la mia<br />

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