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I VIAGGI DI GULLIVER.pdf

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animo; perché a forza di ascoltare simili cose abominevoli egli temeva di<br />

diventare, a poco a poco, capace di udirle con minor orrore. Gli iahù del suo<br />

paese gli eran sempre sembrati spregevoli, ma egli non credeva di dover loro<br />

rimproverare le odiose qualità da loro possedute, come non rinfacciava al<br />

gnnayh (uccello di rapina) la sua crudeltà, o ad una pietra tagliente la capacità<br />

di fargli male agli zoccoli. Ma vedendo un essere, che si dice ragionevole,<br />

cadere in tali orrendezze, era tratto a pensare che l'intelligenza guasta è peggio<br />

dello stato di perfetta animalità; e alla fine finì col concludere che<br />

probabilmente noi dovevamo avere, invece della ragione, qualche facoltà<br />

tendente ad acuire i nostri vizi naturali, come l'acqua mossa rende più grande e<br />

ripugnante l'immagine d'un oggetto deforme che in essa si rispecchi.<br />

«Però» egli aggiunse, «in questo e nei precedenti colloqui non avete fatto<br />

altro che parlarmi di quella che dite guerra: ora basta. c'è un altro punto che<br />

m'interessa conoscere, e si riferisce a quella ciurma di iahù dai quali, se ben mi<br />

ricordo, eravate accompagnato sul vostro bastimento. Avete detto che quegli<br />

sciagurati si erano rovinati coi processi, e si trovavano in quel triste stato per<br />

colpa delle leggi. Ora, per quanto mi abbiate spiegato il senso di questa parola,<br />

non capisco come la legge, destinata alla difesa di tutti, possa condurre<br />

qualcuno alla rovina. Vorrei dunque qualche altra informazione sulla legge e sui<br />

giudici, e sul loro modo di comportarsi nel vostro paese. Quanto a me, credo<br />

che la natura e l’intelligenza siano le guide migliori per mostrare agli animali<br />

ragionevoli ciò che conviene o non convien fare.»<br />

Risposi a padron Cavallo che avevo appena un'infarinatura di ciò che fossero<br />

la legge e la giurisprudenza, per i contatti avuti con gli avvocati in occasione di<br />

alcune ingiustizie che m'erano state fatte e di cui non potei affatto essere<br />

risarcito per opera di quei signori. Tuttavia avrei cercato di spiegargli nel<br />

miglior modo possibile come stavano le cose.<br />

E cominciai:<br />

«Noi abbiamo una classe di persone le quali, fino dalla prima giovinezza,<br />

s'istruiscono nell'arte di dimostrare con acconce parole che il bianco è nero e il<br />

nero è bianco, a seconda di ciò che desidera colui che li paga. Al mio vicino,<br />

per esempio, salta il ticchio d'avere la mia mucca: egli è certo di trovare subito<br />

un legale pronto a dimostrare ch'egli ha diritto di portarmela via. Allora,<br />

siccome la legge non permette di difendersi da sé, devo cercare un altro legale<br />

che dimostri il mio buon diritto. Ma per me, che sono il legittimo proprietario<br />

della mucca, la posizione è pericolosa per due motivi: primo, che il mio<br />

avvocato, avvezzo fin quasi dalla culla a sostenere il falso, si sente come un<br />

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