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I VIAGGI DI GULLIVER.pdf

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quale mi fu fatta. Mi vennero quindi indicati cinque o sei di codesti esseri<br />

appartenenti a secoli diversi, i più giovani dei quali avevano appena duecento<br />

anni; ma per quanto fossi presentato loro come un gran viaggiatore, non<br />

pensarono neppure a rivolgermi qualche domanda; ma mi domandarono invece<br />

uno slumnskudask, ossia un piccolo ricordo; metafora trasparente per chiedere<br />

l'elemosina ed ingannare la legge che vieta la mendicità, già che essi sono<br />

mantenuti a spese del governo, per quanto assai economicamente, a dir vero.<br />

Gli Struldsbrugs sono in genere disprezzati e odiati: la loro nascita, ritenuta<br />

un cattivo presagio, è registrata con cura, di modo che consultando la pubblica<br />

anagrafe si può sapere la loro età; però quei registri non risalgono al di là dei<br />

mille anni, o che siano andati distrutti dopo quell'epoca per il logorio del tempo,<br />

o a causa delle politiche rivoluzioni. Ad ogni modo, quando si vuol sapere<br />

press'a poco la loro età, si domanda agli immortali di quali sovrani o uomini<br />

illustri essi si ricordino, e si può star certi che l'ultimo di codesti personaggi<br />

deve esser vissuto prima che l'immortale compisse gli ottant'anni. L'aspetto di<br />

codesti esseri era ripugnante, e le donne facevano ancor più schifo degli uomini.<br />

Alle naturali infermità della decrepitezza tutti costoro aggiungevano una<br />

cert'aria di spettri, tanto più spiccata quanto maggiore era il numero dei secoli<br />

che avevano vissuto; e l'effetto che ne derivava è indescrivibile. Fra cinque o<br />

sei di loro distinguevo facilmente i più anziani, anche se passava un solo secolo<br />

fra le rispettive età.<br />

Come il lettore può capire, tutto il mio entusiasmo per l'immortalità andò in<br />

fumo. Le elucubrazioni a cui mi ero abbandonato nei tempi passati sul<br />

programma d'una vita eterna in questo basso mondo mi parvero così sciocche,<br />

che arrivai a pensare non poter un tiranno inventare peggior tortura d'una tale<br />

interminabile esistenza.<br />

Il re, dopo aver saputo il colloquio da me avuto coi miei amici su codesto<br />

argomento, si degnò di scherzare benevolmente sul mio timore della morte, e<br />

mi consigliò di condurre meco in Inghilterra un paio di Struldbrugs per guarire i<br />

miei concittadini da quella paura. Ma non era possibile perché la legge vietava<br />

di far uscire gli immortali da Luggnagg; altrimenti avrei pensato io a esportarne<br />

qualcuno, magari a mie spese.<br />

Le leggi di quel paese circa gli immortali mi parvero, del resto, savissime e<br />

del tutto confacenti al caso. Senza di esse, l'avarizia di codesti esseri crescendo<br />

con l'età, come suole, li avrebbe resi padroni di tutti gli averi della nazione e di<br />

tutti i civili poteri; ciò che, data la loro incapacità, avrebbe finito col mandare il<br />

paese alla malora.<br />

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