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I VIAGGI DI GULLIVER.pdf

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giovinetti, che facevano da segretari. Questo esercizio fu ripetuto diverse volte,<br />

e col successivo capovolgersi dei cubi sempre nuove parole e frasi comparivano<br />

sulla macchina. Gli scolari si dedicavano a tale occupazione per sei ore del<br />

giorno.<br />

Il professore mi fece vedere diversi volumi in folio pieni di frasi sconnesse<br />

ch'egli aveva raccolto e di cui pensava fare un estratto, ripromettendosi di cavar<br />

fuori da codesto materiale, il più ricco del mondo, una vera enciclopedia<br />

scientifica e artistica. Egli sperava che codesto suo lavoro, spinto con energia,<br />

avrebbe toccata la massima perfezione, a patto che la popolazione consentisse a<br />

fornire il denaro necessario per impiantare cinquecento consimili macchine in<br />

tutto il regno, e che i sovrintendenti dei vari istituti mettessero in comune le<br />

loro personali osservazioni.<br />

Ringraziai umilmente codesto illustre inventore, assicurandolo che, se avessi<br />

avuto la fortuna di tornare in Inghilterra, gli avrei reso giustizia celebrandolo fra<br />

i miei concittadini come primo creatore d'una macchina sì meravigliosa; anzi mi<br />

feci dare il disegno di questa e la descrizione dei suoi vari movimenti, e sopra<br />

tavole apposite li unii alle mie memorie. Assicurai anche l'accademico che avrei<br />

saputo prendere le necessarie cautele perché l'onore della scoperta restasse tutto<br />

suo, data l'usanza vigente fra gli scienziati europei di rubarsi reciprocamente i<br />

loro ritrovati, tanto che non si sa quasi mai a chi attribuirli.<br />

Passammo poi alla scuola delle lingue, dove tre professori discutevano<br />

insieme sul modo di perfezionare l'idioma del paese.<br />

Il loro primo disegno era di rendere più conciso il discorso, riducendo tutti i<br />

polisillabi a monosillabi e sopprimendo i verbi e ogni altra parte del discorso,<br />

tranne i sostantivi: perché in realtà tutti gli oggetti di questo mondo si possono<br />

rappresentare con sostantivi.<br />

Ma il sistema di riforma più radicale doveva consistere, secondo loro, nel<br />

fare a meno addirittura delle parole, con grande risparmio di tempo e beneficio<br />

per la salute; perché è chiaro che ogni parola da noi pronunziata corrode i nostri<br />

polmoni e li danneggia, accorciando così la nostra esistenza. Ora, siccome le<br />

parole sono in conclusione i nomi delle cose, costoro proponevano<br />

semplicemente che ognuno portasse seco tutti gli oggetti corrispondenti<br />

all'argomento delle varie discussioni. E la riforma sarebbe certamente stata<br />

adottata, con notevole vantaggio della salute e del comodo generale, se il<br />

popolaccio, e specialmente le donne, non avessero minacciato di fare addirittura<br />

la rivoluzione qualora fosse loro vietato di parlare nella solita lingua, come i<br />

loro antenati avevano fatto fin lì: tanto il volgo è costante e irreconciliabile<br />

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