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I VIAGGI DI GULLIVER.pdf

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ardeva in modo che non potevo volgergli incontro la faccia.<br />

Ma ecco, ad un tratto, farsi un gran buio, in modo tutto diverso da quello che<br />

suole quando passa una nuvola sul sole. Voltomi verso di questo, scorsi un<br />

grande corpo opaco e mobile, che sembrava diretto verso l'isola dove io stavo.<br />

Esso pareva sospeso a due miglia d'altezza, e mi nascose il sole per sei o sette<br />

minuti; però non m'accorsi, nel frattempo, che l'aria fosse più fredda né<br />

l'oscurità maggiore che s'io fossi stato all'ombra d'una montagna.<br />

Avvicinandosi ancora al punto ove mi trovavo, codesto corpo mi apparve<br />

formato d'una sostanza solida, dal fondo piatto e liscio, che rifletteva il mare su<br />

cui si librava. Fermatomi sopra un'alta roccia a circa duecento passi dalla<br />

spiaggia, vidi quel corpo abbassarsi nella mia direzione, a un miglio di distanza.<br />

Guardai allora col cannocchiale, e scopersi moltissime persone che andavano su<br />

e giù lungo i fianchi un po' scoscesi di codesta isola volante; ma non discernevo<br />

che cosa facesse codesta gente.<br />

Per quanto il naturale istinto di conservazione e la speranza d'uscire alla<br />

meno peggio dalla mia rischiosa avventura m'empissero il cuore di gioia, il<br />

lettore può immaginarsi il mio stupore alla vista di quell'isola aerea abitata da<br />

persone che sembravano poterla muovere e alzare a loro talento. Tuttavia, non<br />

avendo voglia in quell'istante di fare della filosofia, mi contentai di guardare<br />

verso qual parte si dirigesse l'isola, che sembrava essersi per un momento<br />

fermata. Quasi subito, infatti, essa si mosse venendo dalla mia parte, sicché<br />

potei distinguervi parecchie grandi gallerie e porticati, congiunti, di piano in<br />

piano, da numerose scalee a eguali intervalli; nella galleria più bassa vidi<br />

benissimo diversi uomini occupati a pescare gli uccelli con la lenza, e altri che<br />

stavano a guardarli. Afferrato il mio berretto (il famoso cappello ormai era<br />

consumato da un pezzo) e il fazzoletto, cominciai a fare dei grandi segnali, e<br />

poi gridai anche a pieni polmoni. Una vera folla s'accalcò ben presto dalla parte<br />

dell'isola prospiciente verso di me, e dai loro gesti capii che mi avevano veduto,<br />

pur non potendomi rispondere. Cinque o sei di costoro salirono, in fretta e in<br />

furia, verso la cima dell'isola volante, probabilmente per riferire la scoperta<br />

fatta a qualche importante personaggio e domandare ordini in proposito. La<br />

folla dei curiosi intanto cresceva sempre.<br />

Dopo mezz'ora l'isola s'era tanto accostata, che non più di cento yards me ne<br />

separavano. Allora presi le più umili e supplichevoli positure, e parlai a costoro<br />

col più insinuante accento; ma nessuno di loro mi rispose.<br />

Le persone più vicine mi parevano, a giudicare dai loro vestiti, provviste<br />

d'una certa autorità: essi mi guardavano fissamente e si consultavano fra loro:<br />

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