Deliberazione n.24 (.pdf 317 Kb) - Comune di Salice Salentino
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COMUNE DI SALICE SALENTINO<br />
(PROVINCIA DI LECCE)<br />
CONSIGLIO COMUNALE<br />
SEDUTA DEL 21 MARZO 2012<br />
(Verbale stenotipografico della deliberazione del Consiglio n. 15 del 21/03/2012)<br />
PUNTO 9 ODG<br />
“Piano Regolatore Generale – Reiterazione/riclassificazione delle zone omogenee F1, F2, F3 –<br />
Riclassificazione <strong>di</strong> talune zone omogenee D1 – Variante urbanistica al P.R.G. ai sensi dell’Art. 16<br />
della L.R. 56/1980 e s.m.i. - Adozione”<br />
PRESIDENTE: Passiamo alla delibera numero 9: “Piano Regolatore Generale –<br />
Reiterazione/riclassificazione delle zone omogenee F1, F2, F3 – Riclassificazione <strong>di</strong> talune zone<br />
omogenee D1 – Variante urbanistica al P. R. G. ai sensi dell’Art. 16 della L.R. 56/1980 e s.m.i. –<br />
Adozione”. Relaziona l’Assessore Quaranta.<br />
ASSESSORE QUARANTA: Provo a relazionare sull’argomento per quanto mi riguarda alquanto<br />
ostico. La volontà <strong>di</strong> quest’Amministrazione è <strong>di</strong> intervenire sulle zone F e sulle zone D all’interno<br />
del centro abitato. Anche qui si tratta semplicemente <strong>di</strong> una forma <strong>di</strong> continuità amministrativa. In<br />
parte questo <strong>di</strong>scorso, ma solo in parte, era iniziato già nel 2006 con l’Amministrazione Gravili<br />
quando fu dato l’incarico, congiunto credo, all’Architetto Rizzo, noto per avere curato il Piano<br />
Regolatore trenta anni fa e ancora presente su <strong>Salice</strong>, e l’Avvocato Vantaggiato, un noto<br />
amministrativista. Questo perché si poneva il problema del reitero dei vincoli sulle zone F. In quella<br />
sede i due professionisti pre<strong>di</strong>sposero una relazione con la quale valutavano l’opportunità o meno <strong>di</strong><br />
reiterare i vincoli sulle zone F e proponevano due alternative: una, che era quella forse la più<br />
semplice, una riproposizione in toto dei vincoli delle zone F, ma ovviamente questo comportava una<br />
monetizzazione, una quantificazione degli importi da ristornare e da monetizzare ai citta<strong>di</strong>ni<br />
proprietari <strong>di</strong> questi terreni; un’altra era quella <strong>di</strong> stralciare alcune <strong>di</strong> queste zone perché potevano<br />
essere destinate ad altro. Fu fatto un elenco <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong> queste zone, in particolare quelle all’interno<br />
del centro abitato, non parlo delle zone F <strong>di</strong> ricongiunzione con le zone C o con le zone agricole, ma<br />
quelle all’interno del centro abitato che - a parere dei professionisti - non avevano più senso o<br />
potevano in qualche modo essere passibili <strong>di</strong> una variazione urbanistica. Ci sono otto zone, queste<br />
zone sono state dai professionisti alcune in<strong>di</strong>viduate come destinazione ad attività culturali, altre<br />
invece come zone <strong>di</strong> completamento e<strong>di</strong>lizio. Altre zone invece, come alcune zone F2 e F3, devono<br />
necessariamente rimanere tipizzate F e quin<strong>di</strong> da quest’Amministrazione, con questa delibera, sono<br />
stati quantificati gli importi che dovrebbero essere ritrovati nelle mani del bilancio del 2012 in<br />
modo da poter ristorare i proprietari. Oltre a questo intervento sulle zone F, l’Amministrazione De<br />
Mitri ha pensato anche <strong>di</strong> intervenire su alcune zone D “su sollecitazione anche dei citta<strong>di</strong>ni”. Mi<br />
riferisco ad alcune zone all’interno del centro abitato ancora in<strong>di</strong>viduate come zone artigianali o<br />
industriali ad<strong>di</strong>rittura. È ovvio che a quasi venti anni dalla realizzazione <strong>di</strong> una zona artigianale …<br />
[Intervento senza l’uso del microfono del Consigliere Innocente]<br />
ASSESSORE QUARANTA: Sì, nonostante sia stata già creata quasi venti anni fa,<br />
<strong>di</strong>ciassette/<strong>di</strong>ciotto anni fa la zona artigianale. È evidente, a proposito <strong>di</strong> una riallocazione<br />
urbanistica all’interno del centro abitato, che andavano in contrasto col tessuto urbano. In realtà<br />
però questa variante è legata soltanto alla volontà dei proprietari perché comprenderete bene che<br />
nessun amministratore con un pizzico <strong>di</strong> buon senso possa andare a variare la zona D che è intestata<br />
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