Deliberazione n.24 (.pdf 317 Kb) - Comune di Salice Salentino
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dovrebbe essere proprio un piano stabilito dalla Giunta, <strong>di</strong> concerto con il Consiglio Comunale per<br />
cui alcuni interventi vanno fatti in una <strong>di</strong>rezione. Mi spiego meglio e faccio un esempio. Io sono<br />
stato un po’ <strong>di</strong> anni a Siena - per mia fortuna - e devo <strong>di</strong>re che lì se tu tocchi una pietra del centro<br />
storico non lo puoi fare; naturalmente stiamo in una città me<strong>di</strong>evale. Io <strong>di</strong>co questo: noi non<br />
abbiamo una città me<strong>di</strong>evale, però abbiamo il nostro centro storico che molto gelosamente mi<br />
piacerebbe che fosse nei limiti del possibile tutelato; ecco perché va benissimo come si <strong>di</strong>ceva<br />
incaricare, per carità va bene, è tutto poi si stabilisce sulla carta salvo poi vedere nella pratica la non<br />
realizzazione <strong>di</strong> quello stabilito sulla carta. A parte questo ci sono non solo delle note tecniche per il<br />
centro storico, ma ci dovrebbe essere un piano <strong>di</strong> riqualificazione, intanto dal punto <strong>di</strong> vista<br />
urbanistico. Che cosa intendo <strong>di</strong>re? Santa pazienza, non si possono fare interventi per cui uno se<br />
face la casa rossa, l’altro se la fa gialla, l’altro se la fa verde, l’altro se la fa color arancio e così<br />
via; questo è un pugno in un occhio e dal punto <strong>di</strong> vista estetico è un fatto negativo…<br />
PRESIDENTE: Con<strong>di</strong>vido, Consigliere. È giusto.<br />
CONSIGLIERE INNOCENTE: Oppure uno non può farsi lo stile neoclassico, un altro lo stile<br />
gotico, ecc., cioè queste sono ferite che non si rimarginano facilmente. Ora, io non voglio entrare<br />
nel merito, naturalmente <strong>di</strong> responsabilità e quanto altro, inten<strong>di</strong>amoci, io faccio un <strong>di</strong>scorso<br />
politico, tecnico entro nel merito delle questioni non perché non mi interessa, ma perché non mi va<br />
<strong>di</strong> polemizzare. La nostra piazza si vede che ci sono state nel tempo delle ferite che è <strong>di</strong>fficile da<br />
rimarginare; allora, quando sono stati fatti già degli errori non calcolati dal punto <strong>di</strong> vista<br />
architettonico, dal punto <strong>di</strong> vista ambientale, ecc., non bisogna rifarne altri. Allora,<br />
un’Amministrazione - degna <strong>di</strong> questo nome - fa un piano per cui se si tocca una parte non solo <strong>di</strong>ce<br />
ai legittimi proprietari che devono intervenire che è inammissibile che si lascino degli immobili che<br />
<strong>di</strong>ventino ricettacolo dei rifiuti, che <strong>di</strong>ventino un momento <strong>di</strong> scarsa decenza sotto tutti i punti <strong>di</strong><br />
vista e poi è inammissibile pure che nell’ambito <strong>di</strong> una potenziale ed eventuale ristrutturazione<br />
ognuno agisca a proprio piacimento; ripeto, basta vedere la piazza, abbiamo degli esempi - Dio ce<br />
ne liberi - <strong>di</strong> assurdo architettonico, degli esempi che hanno provocato delle ferite incalcolabili; per<br />
la verità lo vedo anche in tantissimi altri paesi, per carità la speculazione e<strong>di</strong>lizia o la speculazione<br />
tout court ha toccato naturalmente un po’ tutti, ma <strong>Salice</strong> in modo particolare. Non è però quello<br />
che faccio e concludo un <strong>di</strong>scorso astratto, teorico. Io credo che la prossima Amministrazione dovrà<br />
prendere in mano con una Commissione permanente sulla rivalutazione, riqualificazione del centro<br />
storico che può essere, può <strong>di</strong>ventare un vanto dal punto <strong>di</strong> vista culturale, ma può <strong>di</strong>ventare - <strong>di</strong>co<br />
può perché nessuno ha la bacchetta magica - potrà <strong>di</strong>ventare un riferimento anche dal punto <strong>di</strong> vista<br />
economico. Io sono convinto e concludo veramente che il turismo che si sta sviluppando sulle<br />
nostre coste dovrà per forza <strong>di</strong> cose poi comunque essere attirato all’interno, nella parte interna e<br />
noi abbiamo - secondo me - le qualità per poterlo fare. Si tratta <strong>di</strong> incentivare gli operatori<br />
economici anche a <strong>Salice</strong> in modo tale da portare a realizzare qualche progetto <strong>di</strong> questa natura. Un<br />
controllo continuo e costante sull’ambiente naturalmente, ma questa è altra materia, ma anche sullo<br />
sviluppo architettonico del centro storico; e ripeto sono inammissibili quegli interventi senza un<br />
piano. Io guardo la città <strong>di</strong> Ostuni - per esempio - dove effettivamente gli immobili del centro<br />
storico possono essere solo imbiancati, perché c’è una logica, perché c’è un piano, perché c’è un<br />
livello che non viene mai <strong>di</strong>satteso. Grazie.<br />
PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Innocente. Prego, Assessore Ianne.<br />
ASSESSORE IANNE: Cari Consiglieri, buongiorno. Io intervengo perché comunque ho sentito<br />
che il Consigliere Manno ha fatto il mio nome, ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questa precisazione che faccio in un<br />
secondo momento, intervengo su questa delibera, delibera che dobbiamo attentamente guardare<br />
anche degna <strong>di</strong> un voto favorevole in quanto va inserita in quel <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> decoro e <strong>di</strong> vivibilità del<br />
nostro paese; quello che purtroppo manca nel nostro paese. Per arrivare ad oggi in queste delibere<br />
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