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PIACENZA<br />
TRATTORIA DAL GNASSO<br />
Indirizzo: Via Mol<strong>in</strong>eria Sant’Andrea, 14 (angolo Via Campagna) - Piacenza<br />
In sa<strong>la</strong>: Margherita<br />
In cuc<strong>in</strong>a: Carlo Giacobbi detto il Gnasso<br />
Telefono: 0523 482780<br />
Orari di apertura: mezzogiorno e sera<br />
Giorno di chiusura: domenica<br />
Periodi di ferie: dal 5 al 26 agosto<br />
Numero di coperti: 60 <strong>in</strong> parte nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> <strong>in</strong>terna e <strong>in</strong> parte nel gazebo<br />
Prezzo medio di un pasto (v<strong>in</strong>i esclusi): euro 20<br />
riscaldato<br />
Carte di credito: solo Bancomat<br />
I piatti del<strong>la</strong> tradizione piacent<strong>in</strong>a: pistà‘d grass, salumi tipici piacent<strong>in</strong>i,<br />
pisarei e faso’, tortelli con <strong>la</strong> coda, picco<strong>la</strong> di cavallo, as<strong>in</strong><strong>in</strong>a <strong>in</strong> umido,<br />
cavallo crudo, faldìa (cotoletta di cavallo impanata), polpette di patate,<br />
polenta e merluzzo, crostate fatte <strong>in</strong> casa.<br />
Il Gnasso è conosciuto un po’ da tutti i cittad<strong>in</strong>i di Piacenza, un personaggione<br />
di quelli che si fanno notare. F<strong>in</strong>o a qualche anno fa gestiva, con <strong>la</strong><br />
mamma, una storica trattoria piacent<strong>in</strong>a situata <strong>in</strong> una delle parti più<br />
vecchie del<strong>la</strong> città; poi, per qualche tempo, è scomparso <strong>la</strong>sciando <strong>in</strong> crisi<br />
diversi Piacent<strong>in</strong>i. E’ f<strong>in</strong>almente ritornato a cuc<strong>in</strong>are, <strong>in</strong> un altro locale,<br />
le sue rassicuranti e c<strong>la</strong>ssicissime pietanze locali; f<strong>in</strong>almente si può sentir<br />
par<strong>la</strong>re, <strong>in</strong>tanto che ci si nutre a base di cavallo, il vero dialetto di città,<br />
strettissimo e complesso per chi non ha dimestichezza con questi suoni.<br />
Sempre che si trovi posto.<br />
Il consiglio di Carlo Giacobbi, detto il Gnasso<br />
«Si fa un soffritt<strong>in</strong>o con olio, burro e cipol<strong>la</strong> bianca; si aggiunge un po’<br />
di v<strong>in</strong>o bianco, e due o tre cucchiai di conserva di pomodoro doppio<br />
concentrato. Pronto il soffritto vi si butta <strong>la</strong> picco<strong>la</strong> di cavallo ben tritata,<br />
si copre con il coperchio, e si <strong>la</strong>scia cuocere a fuoco lento per c<strong>in</strong>que ore.<br />
Inf<strong>in</strong>e si deve solo aggiustare di sale. E’ ancora più buona se si riscalda<br />
il giorno dopo».<br />
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