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VECCHIA PIACENZA<br />

PIACENZA<br />

Indirizzo: Via San Bernardo, 1 - Piacenza<br />

In sa<strong>la</strong>: Liliana Salvoni<br />

In cuc<strong>in</strong>a: Pierantonio Salvoni<br />

Telefono: 0523 305462 - Fax: 0523 305462<br />

www.ristorantevecchiapiacenza.it - micol_salvoni@virgilio.it<br />

Orari di apertura: mezzogiorno e sera<br />

Giorno di chiusura: domenica<br />

Periodo di ferie: <strong>in</strong> luglio<br />

Numero di coperti: 25<br />

Prezzo medio di un pasto (v<strong>in</strong>i esclusi): euro 45<br />

Carte di credito: le pr<strong>in</strong>cipali tranne American Express<br />

I piatti del<strong>la</strong> tradizione piacent<strong>in</strong>a: pisarei e faso’, caramelle di ricotta<br />

mascarponata con erbette, bomba di riso (solo su prenotazione), tagliate<br />

di manzo, lepre <strong>in</strong> salmì, brasato di manzo, rane <strong>in</strong> guazzetto con polenta,<br />

coppa piacent<strong>in</strong>a alle verdure, prosciutto fresco al forno con aromi, panna<br />

cotta con <strong>la</strong>mponi tiepidi, ge<strong>la</strong>ti di produzione propria.<br />

Il Vecchia Piacenza si trova <strong>in</strong> una delle zone più antiche del<strong>la</strong> città,<br />

all’<strong>in</strong>terno di un imponente pa<strong>la</strong>zzo edificato entro il 1736. Nel 1998<br />

Liliana e Pierantonio Salvoni decidono di stabilire qui il loro ristorante;<br />

affrescano -di persona- le sale secondo gli stili <strong>in</strong> voga all’epoca dell’edificio<br />

e dispongono eleganti suppellettili e pochi tavoli, da dove si possa godere,<br />

<strong>in</strong> pace, <strong>la</strong> bellezza e <strong>la</strong> bontà del posto. I piatti che arrivano <strong>in</strong> tavo<strong>la</strong><br />

sono quelli storici piacent<strong>in</strong>i, leggermente rivisitati per avvic<strong>in</strong>arli al gusto<br />

attuale e per meglio sfruttare i prodotti che ogni stagione offre. La carta<br />

dei v<strong>in</strong>i annovera una selezione delle migliori etichette locali e nazionali<br />

ma <strong>la</strong> cant<strong>in</strong>a è così bel<strong>la</strong> che è un piacere scegliere di persona.<br />

Il consiglio di Pierantonio Salvoni<br />

«Per preparare le rane <strong>in</strong> guazzetto occorre un chilo di rane già pulite,<br />

<strong>la</strong>vate, asciugate, con le cosce <strong>in</strong>crociate e <strong>in</strong>far<strong>in</strong>ate. Si scioglie un po’<br />

di burro <strong>in</strong> padel<strong>la</strong>, si fanno roso<strong>la</strong>re le rane, si aggiunge sale e pepe e un<br />

bicchiere di v<strong>in</strong>o bianco. Dopo 20 m<strong>in</strong>uti a fuoco lento si aggiunge, poco<br />

per volta, una tazza di brodo e, prima di term<strong>in</strong>are <strong>la</strong> cottura, prezzemolo<br />

tritato. Vanno adagiate su un letto di polenta».<br />

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