dottorato di ricerca titolo tesi - UniCA Eprints - Università degli studi ...
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Dai matracci è prelevata una porzione della soluzione limpida e trasferita in matracci tarati <strong>di</strong> 50 ml per<br />
permettere la <strong>di</strong>luizione del campione.<br />
Alla nuova soluzione sono state aggiunte alcune gocce dell’in<strong>di</strong>catore p-nitrofenolo 0,25% (ottenuto<br />
preparato tramite scioglimento, in un matraccio da 100 ml, 0,25 mg <strong>di</strong> p-nitrofenolo (NO2C6H4OH) e<br />
portato a volume con acqua <strong>di</strong>stillata), e procedendo con la successiva aggiunta goccia a goccia <strong>di</strong> una<br />
quantità variabile <strong>di</strong> idrossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o (NaOH 5 m/L) fino a viraggio al colore giallo.<br />
La determinazione si conclude con l’aggiunta <strong>di</strong> 8 ml del reagente solfo molib<strong>di</strong>co (preparato tramite la<br />
miscelazione <strong>di</strong> 50 ml della soluzione acido solforico - H2SO4 (2,5 moli/L), 15 ml della soluzione <strong>di</strong><br />
ammonio molibdato [(NH4)6Mo7O24 *4H2O] (40 g/L), 30 ml della soluzione <strong>di</strong> acido ascorbico C6H8O6<br />
(0,1 moli/L) e 5 ml della soluzione <strong>di</strong> antimonio potassio tartrato [K(SbO) . C4H4O6 . 1/2H2O] (1 mg <strong>di</strong><br />
Sb/ml)) e portato a volume con acqua <strong>di</strong>stillata.<br />
Dopo 10 minuti il contenuto <strong>di</strong> P totale è stato determinato tramite via spettrofotometrica (la lunghezza<br />
d’onda <strong>di</strong> 720 nm vs bianco). E’ stato impiegato uno spettrofotometro UV-Vis modello “Perkin Elmer<br />
Lambda Bio 20”.<br />
Il P è stato dosato per via spettrofotometrica me<strong>di</strong>ante sviluppo del complesso fosfomolib<strong>di</strong>co ridotto con<br />
acido ascorbico. Il complesso presenta colore blu (blu molibdeno fosforato) e la sua intensità è<br />
proporzionale alla relativa quantità <strong>di</strong> P. I risultati finali sono stati espressi in mg/kg con<br />
l’approssimazione a una cifra decimale.<br />
Sostanze Umiche<br />
Nella S.O. del suolo si <strong>di</strong>stinguono due componenti principali: le sostanze organiche non umificate e le<br />
sostanze umiche.<br />
Queste ultime costituiscono la frazione più stabile della S.O. e inoltre una delle più importanti frazioni<br />
utili per gli effetti <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti alla <strong>di</strong>sponibilità dei nutrienti e l’organizzazione della struttura del<br />
suolo (Tate, 1992).<br />
Le sostanze umiche sono inoltre <strong>di</strong>stinte in aci<strong>di</strong> umici e aci<strong>di</strong> fulvici che costituiscono la frazione <strong>di</strong><br />
sostanza organica più importante per la fertilità dei suoli.<br />
Le sostanze umiche costituiscono il 65% della S.O. del suolo e sono il prodotto <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> re-sin<strong>tesi</strong><br />
(umificazione) dei prodotti della decomposizione chimica e biologica <strong>di</strong> biomasse provenienti dalle<br />
spoglie e dalle emissioni <strong>di</strong> organismi vegetali e animali (Stevenson, 1994).<br />
La caratterizzazione della struttura, delle proprietà chimiche e chimico-fisiche delle sostanze umiche<br />
richiede l’isolamento e la separazione dalla frazione inorganica del suolo.<br />
I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> estrazione delle sostanze umiche del terreno utilizzati fino ad oggi sono numerosi.<br />
Le sostanze umiche si possono estrarre me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> estraenti: sali neutri; sali <strong>di</strong> aci<strong>di</strong><br />
organici a basi forti e aci<strong>di</strong> forti; solventi organici a <strong>di</strong>versa polarità.<br />
Ogni estraente consente una <strong>di</strong>versa modalità <strong>di</strong> estrazione. Per convenzione le sostanze umiche sono<br />
estratte in idrossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o (base forte), poiché è l’estraente con resa più elevata (80%).<br />
L’idrossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o è utilizzato contemporaneamente al pirofosfato (Na4P2O7) che svolge azione chelante<br />
e favorisce la <strong>di</strong>spersione e la resa <strong>di</strong> materiale da estrarre.<br />
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