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dottorato di ricerca titolo tesi - UniCA Eprints - Università degli studi ...

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Lactuca longidentata Moris, Stachys glutinosa L. e Genista corsica Dc. cui va ad aggiungersi il Cistus<br />

Creticum L. rinvenuto finora solo nella località <strong>di</strong> Cala Gonone (Nieddu, pers. com.).<br />

Nella <strong>ricerca</strong> condotta dalla Dott.ssa Corrias, sono stati effettuati rilievi <strong>di</strong> tipo fitosociologico con la<br />

rilevazione delle classi Quercetea con or<strong>di</strong>ne Quercetalia, e le due alleanze Quercion Ilicis e Oleo<br />

ceratonion. A livello <strong>di</strong> associazione è presente Quercetum Ilicis Ichnusae, con resti del Quercetum<br />

Galloprovinciale e le due subassociazioni Juniperetosum e Pistacetosum. Nelle praterie e nelle radure<br />

estremamente degradate sono state invece in<strong>di</strong>viduate le associazioni <strong>di</strong> Brachipo<strong>di</strong>on Phoenicoides.<br />

Nell’associazione Quercetum Ilicis Ichnusae il Leccio ricopre quasi totalmente la superficie, riducendo al<br />

minimo la formazione del sottobosco.<br />

E’ un bosco con altezza me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 6 – 7 m, con valori massimi <strong>di</strong> 15 m.<br />

La copertura è stata <strong>di</strong>visa in cinque strati principali: arborea, arbustiva alta, arbustiva bassa, erbacea e<br />

muscinale.<br />

Nello strato arboreo la copertura oscilla tra il 10 e il 100%, con valori me<strong>di</strong> dell’80%, ed è <strong>di</strong>stribuito in<br />

<strong>di</strong>versi strati per la presenza <strong>di</strong> altre specie arboree, oltre il Leccio (Quercus Ilex L.), il Ginepro Fenicio<br />

(Juniperus phoenicea L.), il Corbezzolo (Arbutus unedo L.) e la Fillirea (Phillirea spp.).<br />

Nello strato arbustivo alto è presente una copertura limitata, pari nei casi più elevati al 60%, che oggi<br />

possiamo affermare con maggiore certezza (Nieddu, pers. com.) è limitata dallo strato arboreo che ne<br />

limita lo sviluppo (l’altezza è <strong>di</strong> 2 – 3 m). A riprova <strong>di</strong> ciò si è notato che quando il bosco è più aperto, lo<br />

strato arbustivo e l’erbaceo assumono portamento verticale più elevato con un aumento della copertura<br />

del suolo.<br />

Nello strato arbustivo basso la copertura è compresa tra il 10 e l’80%, con un valore me<strong>di</strong>o del 50%,<br />

l’altezza è compresa tra 0,3 e 1,5 m. Le specie più rappresentative sono la Salsapariglia (Smilax aspera<br />

L.), il Cisto rosso (Cistus incanus L.), il Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), l’erba dei gatti (Teucrium<br />

marum L.).<br />

Lo strato erbaceo ha una copertura me<strong>di</strong>a del 14%, è particolarmente degradato dal pascolo sia ovino sia<br />

caprino.<br />

Infine lo strato muscinale è poco rappresentato è presente in poche zone, con esposizione a nord.<br />

Nell’associazione Quercetalia sono state in<strong>di</strong>viduate le due alleanze Quercion Ilicis (con specie<br />

d’importanza l’Arbutus unedo L.), in terreni ghiaiosi ciottolosi, <strong>di</strong> natura calcarea; e Oleo Ceratonion, in<br />

zone basaltiche. Le due alleanze convergono comunque verso lo stesso aspetto <strong>di</strong> degradazione che è<br />

quello <strong>di</strong> Thero Brachypo<strong>di</strong>etalia e Thero Brachypo<strong>di</strong>etea. La tipologia riscontrata è la macchia<br />

me<strong>di</strong>terranea ed è caratterizzata dalla netta prevalenza delle specie arbustive sulle arboree.<br />

Nello strato arboreo la copertura varia tra 0 e 80%, con un valore me<strong>di</strong>o del 12%, l’altezza è <strong>di</strong> 4 – 7 m<br />

mentre le specie principali sono il Ginepro Fenicio (Juniperus phoenicea L.) e l’Olivo selvatico (Olea<br />

oleaster Heff. e Link.). Più raramente è presente il Leccio (Quercus ilex L.).<br />

Nello strato arbustivo alto la copertura varia tra lo 0 e l’80% con un valore me<strong>di</strong>o del 25%, l’altezza è <strong>di</strong> 2<br />

– 3 m e le specie caratteristiche sono il Lentisco (Pistacia lentiscus, L.), l’Olivo selvatico (Olea oleaster<br />

Heff. e Link.), la Ginestra spinosa (Calicotome spinosa (L.) Link.), il Ginepro fenicio (Juniperus<br />

phoenicea L.) e la Fillirea (Phillyrea angustifolia L.).<br />

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