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dottorato di ricerca titolo tesi - UniCA Eprints - Università degli studi ...

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Come visibile nella Tab. 4.5.7 (nella Tab. 4.5.8 sono invece espressi i dati relativi alla deviazione<br />

standard dei dati rilevati in bosco negli 9 rilievi) e nella Fig. 4.5.9, sono riportati i valori me<strong>di</strong> del Numero<br />

<strong>di</strong> specie e <strong>di</strong> In<strong>di</strong>vidui dello Strato Arbustivo.<br />

Si nota come la me<strong>di</strong>a dei valori del N° <strong>di</strong> specie delle parcelle poste a quota maggiore (1R-2A) è <strong>di</strong> 2<br />

unità mentre quello delle altre parcelle è <strong>di</strong> 3 unità. Il valore me<strong>di</strong>o tra tutte le parcelle sperimentali è <strong>di</strong> 4<br />

unità. Le relative deviazioni standard sono ridotte a 1 sola unità mentre il N° <strong>di</strong> specie fra tutte le parcelle<br />

varia da un minimo <strong>di</strong> 1 a 4 specie.<br />

Le specie rinvenute sono 5, e dai dati appena analizzati, non sono tutte presenti all’interno delle singole<br />

parcelle ma al massimo con un N° <strong>di</strong> 4 specie. Si tratta del Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), del<br />

Lentisco (Pistacia Lentiscus L.), del Timo (Thymus herba-barona Loisel) e da 2 specie <strong>di</strong> Cisto (Cistus<br />

creticum L. e Cistus monspeliensis L.).<br />

Le specie più frequentemente riscontrabili nelle parcelle sperimentali sono il Rosmarino (6/8 parcelle) e il<br />

Lentisco (7/8 parcelle). In modo particolare il Rosmarino è presente con il maggior N° <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui sul<br />

totale e prevalentemente presenti nelle parcelle a più bassa quota altitu<strong>di</strong>nale (16 vs 5 in<strong>di</strong>vidui); inoltre il<br />

N° me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui tra le parcelle è allo stesso modo variabile, da 2 a 5 per zona mentre il valore me<strong>di</strong>o<br />

tra le parcelle è <strong>di</strong> 3 piante. Anche la variazione assoluta fra tutte le parcelle è notevole: si passa da un<br />

minimo <strong>di</strong> 1 sola pianta fino a un massimo <strong>di</strong> 7 per parcella.<br />

Il Lentisco appare <strong>di</strong>stribuito in modo più equo rispetto al Rosmarino perché tra le 2 <strong>di</strong>verse zone la<br />

<strong>di</strong>fferenza è <strong>di</strong> 3 in<strong>di</strong>vidui su un totale tra tutte le parcelle <strong>di</strong> 19 in<strong>di</strong>vidui.<br />

La me<strong>di</strong>a tra le 2 <strong>di</strong>verse zone e fra tutte le parcelle sperimentali è la stessa e pari a 3 in<strong>di</strong>vidui. Resta<br />

elevata la variazione del N° totale <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui per parcella: si passa da un minimo <strong>di</strong> 1 una sola pianta<br />

fino ad un massimo <strong>di</strong> 6 piante.<br />

Il Timo è presente con solo 2 esemplari talaltro all’interno della stessa parcella sperimentale mentre è più<br />

consistente e <strong>di</strong>ffusa la presenza delle 2 specie <strong>di</strong> Cisto.<br />

In modo particolare la specie Cistus creticum L., talaltro segnalato solo nella località <strong>di</strong> Cala Gonone<br />

(Brotzu, 1998) si presenta con un totale <strong>di</strong> 14 in<strong>di</strong>vidui concentrati in sole 3 parcelle sperimentali e in<br />

quelle situate a minore quota. La me<strong>di</strong>a fra le parcelle è <strong>di</strong> 5 unità mentre la variazione fra il N° massimo<br />

e quello minimo è <strong>di</strong> 8 unità (1-9 unità).<br />

La specie Cistus monspeliensis L. è meno rappresentata rispetto alla precedente con solo 4 unità e con un<br />

N° me<strong>di</strong>o fra le parcelle <strong>di</strong> 2 unità ma <strong>di</strong>stribuito in entrambe le zone analizzate.<br />

Il N° totale <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui dello strato arbustivo assomma a 57 unità, prevalentemente presenti nelle parcelle<br />

3R:4A con 44 in<strong>di</strong>vidui mentre nelle altre parcelle assommano a solo 13 in<strong>di</strong>vidui.<br />

Le rispettive me<strong>di</strong>e sono conseguenti al relativo N° <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui tanto che nelle parcelle a minore quota il<br />

valore me<strong>di</strong>o, è <strong>di</strong> 11 unità rispetto alle 3 unità delle altre parcelle; la me<strong>di</strong>a totale è invece <strong>di</strong> 7 unità.<br />

La variabilità tra tutte le parcelle sperimentali è elevata: si passa da un minimo <strong>di</strong> 1 sola unità fino a un<br />

massimo <strong>di</strong> 15 unità.<br />

Diversamente dallo strato arboreo si è verificato come le piante sono prevalentemente presenti all’interno<br />

dei confini parcellari tanto che sono solo 4 in<strong>di</strong>vidui a essere situati all’esterno.<br />

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