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università degli studi di napoli federico ii dottorato di ricerca in ...

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sfruttare 70 , anche l’uccisione <strong>di</strong> quel figlio, che pure il pr<strong>in</strong>ceps pianse e<br />

pubblicamente lodò 71 , va <strong>in</strong>serita <strong>in</strong> un sistema <strong>di</strong> azioni ed eventi, i quali tutti<br />

contribuirono, <strong>in</strong> ogni caso, alla conservazione del potere da parte del successore <strong>di</strong><br />

Augusto. Quanto a Poppea, anche la f<strong>in</strong>e cui ella andò <strong>in</strong>contro rappresenta solo <strong>in</strong><br />

apparenza un'eccezione al mio <strong>di</strong>scorso. Certo, la moglie <strong>di</strong> Nerone perì senza<br />

essere vittima <strong>di</strong> alcuna preme<strong>di</strong>tazione mossa da calcolo politico; eppure, riterrei<br />

che anche gli eccessi improvvisi <strong>di</strong> follia, <strong>in</strong> preda ad uno dei quali il grottesco<br />

citaredo colpì la donna <strong>in</strong> modo letale 72 , possano <strong>di</strong>rsi quasi "strutture del potere<br />

neroniano", <strong>in</strong> quanto esso trovava nel puro e semplice terrore <strong>in</strong>cusso negli altri<br />

un sostegno non <strong>di</strong> poco conto.<br />

Ciò detto, mi sembra si debba prestare attenzione <strong>in</strong>nanzitutto ad un dato <strong>di</strong><br />

natura lessicale. Riferendosi alle vicende luttuose con cui le vite dei personaggi<br />

sopra menzionati si conclusero, Tacito si serve <strong>di</strong> quasi tutta la gamma dei<br />

vocaboli che potessero rendere il concetto <strong>di</strong> mors, nelle sue <strong>di</strong>verse possibili<br />

determ<strong>in</strong>azioni e realizzazioni, dunque <strong>di</strong> caedes, nex, <strong>in</strong>teritus, ecc…, al punto<br />

che Syme può affermare 73 : «il tema richiedeva molti s<strong>in</strong>onimi <strong>di</strong> ‘morte’, e Tacito<br />

li trova». In ciò, verisimilmente, si <strong>di</strong>rà che non vi è nulla <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario, <strong>in</strong><br />

quanto erano alla f<strong>in</strong> f<strong>in</strong>e questi i vocaboli <strong>di</strong> cui uno scrittore lat<strong>in</strong>o poteva<br />

<strong>di</strong>sporre qualora volesse esprimere l’idea della morte per omici<strong>di</strong>o. Eppure, credo<br />

non si possa fare a meno <strong>di</strong> osservare come <strong>in</strong> nessuno dei numerosi casi poc’anzi<br />

esam<strong>in</strong>ati Tacito abbia optato per un term<strong>in</strong>e <strong>di</strong> trapasso, fosse o meno esso una<br />

vox me<strong>di</strong>a – o presunta tale 74 –, sì da arrivare a ribattezzare solo <strong>in</strong> un secondo<br />

70 Cfr. Z. YAVETZ, Tiberio, dalla f<strong>in</strong>zione..., cit., p. 66: «Ha ragione Svetonio quando osserva che Seiano non sp<strong>in</strong>se<br />

al male l’imperatore, ma gli offrì soltanto occasioni per realizzare le sue trame (Tib. 61)». Della relazione <strong>in</strong>tercorsa<br />

tra Tiberio e Seiano, quale essa è presentata dalla ricostruzione tacitiana, delle particolarissime modalità espressive<br />

con cui Tacito, nel mostrare il prefetto del pretorio all’apice della propria potenza, ne prefigura allusivamente la<br />

rov<strong>in</strong>a, tratto nel capitolo successivo.<br />

71 Cfr. Ann. IV 12, 1. Non mancheremo però <strong>di</strong> ricordare che secondo Svetonio (Tib. 52) la morte <strong>di</strong> Druso II non<br />

colpì <strong>in</strong> modo significativo l’imperatore, privo <strong>di</strong> s<strong>in</strong>cero affetto anche per lui, non solo per Germanico.<br />

72 Cfr. Ann. XVI 6, 1: (…) Poppaea mortem ob<strong>ii</strong>t, fortuita mariti iracon<strong>di</strong>a, a quo gravida ictu calcis adflicta est.<br />

73 Cfr. R. SYME, Tacito, cit., vol. I, p. 446. Eppure, vorrei osservare come, se è vero quanto sostiene lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>oso, non<br />

lo è meno il fatto che Tacito sembri orientare fortemente e quasi esclusivamente la sua opzione verso mors, visto che<br />

questo lemma è presente <strong>in</strong> ben 10 dei 13 casi citati, nonché a XIII 1, 1, dato questo ancor più rilevante se a tale<br />

luogo ci si riferisce, come avviene nella presente analisi, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> tentare una corretta comprensione <strong>di</strong> I 6, 1.<br />

74 Mi riferisco evidentemente al fac<strong>in</strong>us <strong>di</strong> I 6, 1, della cui natura <strong>di</strong> vox me<strong>di</strong>a poi chiarita dal successivo caedes,<br />

come cercherò <strong>di</strong> spiegare tra breve, sono assai poco conv<strong>in</strong>to.<br />

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