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università degli studi di napoli federico ii dottorato di ricerca in ...

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iconosciuto, credo non si possa comunque trascurare, ma vada anzi riconosciuto<br />

con forza ancor maggiore, l’importanza del fatto che Germanico avesse pensato ad<br />

“assolvere” Tiberio, accettandone, sopportandone, “coprendone” quella che pure ai<br />

suoi occhi dovette costituire l’ultima, più terribile manifestazione <strong>di</strong> ostile<br />

avversione, <strong>di</strong> <strong>in</strong>arrestabile o<strong>di</strong>o. Sulla scorta dei luoghi brevemente <strong>di</strong>scussi, mi<br />

pare possibile affermare che un elemento fondamentale del rapporto <strong>in</strong>tercorso tra<br />

Tiberio e Germanico sia, nella ricostruzione tacitiana dei fatti, la sopportazione<br />

silenziosa, l'assoluta fedeltà e lealtà del nipote, ad<strong>di</strong>rittura, <strong>di</strong>rei, <strong>di</strong>rettamente<br />

proporzionale all'antipatia, all'ostilità, all'o<strong>di</strong>o <strong>di</strong> cui egli sapeva <strong>di</strong> esser fatto<br />

oggetto da parte <strong>di</strong> suo zio 334 .<br />

E’ opportuno valutare ora, <strong>in</strong> una prospettiva analoga, la relazione che<br />

Tacito <strong>in</strong>staura tra Germanico e Pisone 335 , considerando i due uom<strong>in</strong>i come parti <strong>di</strong><br />

un gioco e <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> personaggi abilmente gestiti e mossi dalla sapiente<br />

mano del narratore, che sovente se ne serve per esprimere quanto non può o non<br />

vuole <strong>di</strong>re esplicitamente 336 . Pisone, <strong>in</strong> viaggio verso la Siria, fece tappa ad Atene,<br />

dove Germanico era già arrivato, subito conquistando il favore generale 337 ; il<br />

legato dell'imperatore, dal canto suo, non <strong>in</strong>dugiò a dar prova delle proprie<br />

<strong>in</strong>tenzioni, come precisa Tacito: at Cn. Piso (…) civitatem Atheniensium (…)<br />

oratione saeva <strong>in</strong>crepat, oblique Germanicum perstr<strong>in</strong>gens (…) 338 . La cosa, come<br />

era ovvio, come era anzi, <strong>di</strong>rei, nei voti <strong>di</strong> Pisone, giunse alle orecchie <strong>di</strong><br />

334 Particolarmente acuto mi sembra quanto scrive A. MICHEL, Tacito e il dest<strong>in</strong>o…, cit, p. 134: «In Germanico,<br />

Tacito celebra la sola virtù che gli sembra veramente reale: la r<strong>in</strong>unzia alla regalità, il lealismo che rifiuta la violenza<br />

e i tra<strong>di</strong>menti ch’essa ispira»; il potere si alimenta <strong>di</strong> brame, <strong>di</strong> oscure trame, ma «la vera <strong>di</strong>gnità fugge tutto ciò».<br />

335 In<strong>di</strong>viduo violento e recalcitrante a qualsivoglia autorità, fu nom<strong>in</strong>ato da Tiberio legato imperiale <strong>di</strong> Siria <strong>in</strong><br />

luogo <strong>di</strong> Cretico Silano, uomo vic<strong>in</strong>o <strong>in</strong>vece a Germanico anche per v<strong>in</strong>coli <strong>di</strong> parentela (Ann. II 43, 2). In molti,<br />

compreso Pisone, credettero subito che la scelta <strong>di</strong> Tiberio fosse caduta su una persona che il pr<strong>in</strong>cipe sapeva dotata<br />

della fierezza e della tracotanza necessarie per non lasciare troppo spazio al carismatico protagonismo <strong>di</strong> Germanico<br />

(II 43, 2).<br />

336 Relativamente al fatto che Tacito funzionalizzi le azioni, i comportamenti, i caratteri, <strong>di</strong>rei gli stessi personaggi <strong>di</strong><br />

Germanico e Pisone, alle esigenze della sua narrazione, potrebbe essere <strong>in</strong>teressante osservare che l’autore bolla il<br />

legato imperiale con l’epiteto <strong>di</strong> <strong>in</strong>imicus <strong>di</strong> Germanico (II 55, 3) <strong>in</strong> un momento <strong>in</strong> cui, però, i rapporti tra i due<br />

uom<strong>in</strong>i non si sono ancora deteriorati a tal punto da legittimare quella def<strong>in</strong>izione. Ma forse Tacito sente, pressante,<br />

il bisogno <strong>di</strong> presentare subito Pisone come una sorta <strong>di</strong> esercito nemico <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> Oriente contro Germanico. E, sia<br />

ricordato per <strong>in</strong>ciso, <strong>in</strong> Oriente Pisone era stato <strong>in</strong>viato da Tiberio…<br />

337 Cfr. Ann. II 53, 3.<br />

338 Cfr. Ann. II 55, 1.<br />

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