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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1829(Bergamo#1827.10.20)<br />

<strong>Maddalena</strong> giustifica alla Terragnoli il silenzio epistolare ed esprime il suo dolore per la grave malattia<br />

del Superiore, Padre Marino da Cadore e invita pure ad “ adorare le <strong>di</strong>vine <strong>di</strong>sposizioni”. Il poscritto della<br />

lettera invece chiarisce lo stato fallimentare dell'Alessandri <strong>di</strong> cui é forte cre<strong>di</strong>trice anche la Durini, la quale<br />

chiede almeno <strong>di</strong> essere annoverata nella massa dei cre<strong>di</strong>tori.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

II motivo per cui non avete avuto mi lettere prima <strong>di</strong> oggi mia Cara Figlia, fu perché dovetti<br />

la settimana scorsa far una gita a Milano ed il mio ritorno fù solo che jeri.<br />

Comincio col <strong>di</strong>rvi che la mia salute va grazie al Signore bene. Troverete qui occlusa una<br />

lettera per la Marianna 1 la quale lascio aperta perche la possiate leggere e per vostra regola, e poi<br />

sigilatela, e quando sarà asciugata consegnategliela.<br />

Potete figurarvi mia Cara Figlia quanto grande è il mio dolore nel sentire come il nostro santo<br />

Provinciale 2 si trova gravemente ammalato. Convien adorare le <strong>di</strong>vine <strong>di</strong>sposizioni. Frattanto noi<br />

non manchiamo <strong>di</strong> pregare il Signore per esso, acciò si degni d'assisterlo.<br />

Molto poi mi consolò la buona nuova del miglioramento <strong>di</strong> salute, dell'Arciprete Albrizzi 3 .<br />

Almeno il Signore le piacesse <strong>di</strong> farci la carità, <strong>di</strong> lasciarlo ancora per molto tempo fra noi; sempre<br />

però <strong>di</strong>sposte <strong>di</strong> fare la Santissima <strong>di</strong> Lui volontà. Intesi anche la morte del buon Checco anche<br />

questo non mancheremo <strong>di</strong> sufragarlo. Continuate <strong>di</strong> pregare il Signore per questa Casa, e per<br />

quella <strong>di</strong> Verona, perché tutto va<strong>di</strong> bene.<br />

Rapporto alle vostre speranze per essere <strong>di</strong>messa dal Superiorato, anch'io spero, che quando<br />

sarà il termine del vostro tempo, il Signore ci provederà per la nuova elezione, volendo già anche le<br />

nostre Regole.<br />

Dite alla Cara Rosina 4 , che le risponderò un'altra volta. Frattanto abbracciandovi <strong>di</strong> cuore vi<br />

lascio tutte nel Cuore Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Di Voi Carissima Figlia<br />

Bergamo li 20 ottobre 1827<br />

Vostra Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 5<br />

Non essendomi possibile oggi <strong>di</strong> scrivere più <strong>di</strong> quello che feci sin'ora conviene che voi mi<br />

facciate un piacere senza nessun fallo mia Cara Figlia. Bisogna che abbiate il <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> andar a<br />

parlare a mio nome al Padre Biasiuti 6 al quale presenterete i miei rispetti.<br />

Dite al medesimo che la Cara Durini 7 aveva preparato una fortissima lettera <strong>di</strong> minaccie al<br />

povero Alessandri 8 ma che avendo inteso, e per <strong>di</strong> lui parte, e per parte mia lo stato infelice del<br />

medesimo sospese <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>rla ma che mi comise <strong>di</strong> scrivere al Padre Biasiuti per supplicarlo nel<br />

caso succedesse al povero Alessandri <strong>di</strong> dover venire ad una convenzione con tutti i cre<strong>di</strong>tori che<br />

detto Padre volesse favorirla <strong>di</strong> farla entrare almeno nella massa cercando che frattanto va<strong>di</strong>no<br />

facendo que' pagamenti possibili.<br />

1 Francesconi Marianna, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/1, lett. 1095, n. 6, pag. 223).<br />

2 Padre Marino da Cadore, gravemente infermo (Ep. I, lett. 533, n 3, pag. 557)<br />

3 Mons. Albrizzi Giuseppe, parroco <strong>di</strong> S. Marco (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626).<br />

4 Della Croce Rosa, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

5 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

6 Padre Giovanni Batista Biasiuti, parroco della fava <strong>di</strong> Venezia (II/1, lett. 670, n. 2, pag. 651).<br />

7 Contessa Carolina Durini, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 2, pag. 6).<br />

8 Alessandri Giuseppe, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 257, n. 1, pag. 380)

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