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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A ELENA BERNARDI<br />

1820(Verona#1827.09.13)<br />

La <strong>Canossa</strong> non andrà, per il momento, a Milano perché deve condurre fino a Modena la damina riminese,<br />

Isabella Ferrari, inconsolabile perché, per ragioni <strong>di</strong> salute, deve rientrare in famiglia. Forse è una <strong>di</strong>vina<br />

<strong>di</strong>sposizione così che la giovane, ormai permeata dello spirito dell'Istituto delle Figlie della Carità torni a<br />

Coriano e ne trasmetta l'in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Carissima Figlia<br />

Riscontro la Carissima <strong>di</strong> Lei lettera mia Cara Figlia. Mi <strong>di</strong>spiace <strong>di</strong> sentire, che la cara<br />

Giovannina 1 sia stata incomodata. Spero peraltro che a quest'ora sara ristabilita. Noi abbiamo avuto<br />

questi giorni una delle nostre buone giovani novizie 2 gravemente ammalata da un intaco <strong>di</strong> dolori<br />

articolari. Ora <strong>di</strong> questi stà meglio ma ha un occhio anch'Essa che da da sospirare.<br />

Sento che anche il nostro Signor Preposto 3 si trova incomodato da una malattia <strong>di</strong> gola. Mi<br />

<strong>di</strong>spiace molto che abbia avuto bisogno <strong>di</strong> due salassi. Tanto sangue soffrendo <strong>di</strong> nervale non può<br />

giovargli, e dall'altra parte non ci è altro rime<strong>di</strong>o pel male <strong>di</strong> gola, e convien farlo subito.<br />

Or<strong>di</strong>nariamente parmi aver sentito che quando quel male comincia a cedere presto è finito<br />

me ne continui le notizie. La mia salute grazie al Signore va bene. Ho la Cristina 4 con un forte<br />

raffreddore ma spero che se lo consumerà tra poco. La medesima <strong>di</strong> cuore l'abbraccia.<br />

E’ vero mia cara Figlia che trà pochi giorni dovrò andare a Bergamo, ma attese le molte cose<br />

che mi circondano, e che devo quest'anno ultimare, non potrò avere il piacere <strong>di</strong> abbracciarla in<br />

quell'incontro, dovendo sbrigare gli affari uno dopo l'altro e non essendo un urgenza a Milano, che<br />

esiga per ora la mia venuta penso andare pochi giorni a Bergamo, ed appena sbrigati gli affari <strong>di</strong><br />

colà ritornare con sollecitu<strong>di</strong>ne a Verona.<br />

Ho anche adesso un altro imbroglio. Sappia, che la buona Damina Ferrari <strong>di</strong> Rimini 5 , per<br />

consiglio de' me<strong>di</strong>ci deve ritornare a Rimini sua patria, perche in questa nostra aria <strong>di</strong>cono che non<br />

si può rimettere. Mi conviene dunque condurla sino a Modena, dove viene sua madre 6 a riceverla<br />

facendo così il viag(gio) mettà per una.<br />

La medesima costa a tutte noi un gran <strong>di</strong>stacco per le sue rare qualità. Essa è inconsolabile<br />

per aver da partire da noi. E' investita al sommo dell'Istituto, e spero che il Signore avrà permesso<br />

questa malattia, perche va<strong>di</strong> ad istradare le cose materiali, per la fondazione <strong>di</strong> Coriano 7 .<br />

Credo che da qui partirò lunedì, e venerdì a Dio piacendo sarò <strong>di</strong> ritorno. Mi raccomando al<br />

Signore, ed a Maria Santissima. Mi chiamano da Don Giovanni Paduli onde le abbraccio tutte <strong>di</strong><br />

vero cuore e le lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Di lei carissima figlia<br />

Verona li 13 settembre 1827<br />

Alla Signora<br />

La Signora Elena Bernar<strong>di</strong><br />

Figlia della Carità<br />

Parrocchia Santo Stefano<br />

Contrada della Signora MILANO<br />

Sua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 8<br />

1 Prada Giovanna, nella Casa <strong>di</strong> Milano (Ep. III/1, lett. 1284, n. 5, pag. 558).<br />

2 Prudenza Biadego, giovane novizia (Ep. III/2, lett. 1622, n. 8, pag. 1288).<br />

3 Don Burocco Bernar<strong>di</strong>no, superiore della Casa <strong>di</strong> Milano (Ep. II/1, lett. 524, n 1, pag. 302).<br />

4 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

5 Ferrari Isabella, <strong>di</strong> ritorno a Rimini (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

6 Mamma <strong>di</strong> Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

7 Coriano, centro della Romagna (Ep. I, lett. 339, n. 3, pag. 528)<br />

8 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.

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