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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1819(Verona#1827.09.09)<br />

La <strong>Canossa</strong> stava aspettando, come le aveva scritto, l’anello della defunta Ghezzi per poterlo vendere,<br />

perché, in quanto a danari «siamo tutti in tocchi», invece deve aver <strong>di</strong>menticato <strong>di</strong> unirlo nella scatoletta<br />

spe<strong>di</strong>ta. L’attende in altra occasione, ma intanto ella veda come risolvere il problema <strong>di</strong> Mons. Albrizzi e del<br />

suo promesso lascito per l’Ospedale delle Convalescenti. I temporali hanno seminato danni un po' dappertutto,<br />

ma sono un castigo per i tanti peccati. C’è da trovare anche chi vada ad ossequiare il novello Presule<br />

a nome dell'Istituto.<br />

V.G. e M. Carissima figlia<br />

Ricevetti la carissima vostra lettera, e pochi giorni sono la scatoletta con entro la corona per la<br />

Damina <strong>di</strong> Rimini 1 , della quale ringrazio tanto, anche per parte della medesima, essendole riuscita<br />

<strong>di</strong> suo gra<strong>di</strong>mento. Restai, che costi così poco. Tenete la mostra 2 , l’anno venturo potrebbe darsi che<br />

avessi bisogno che me ne faceste fare delle altre compagne a questa, e dello stesso prezzo.<br />

Nella vostra lettera mi <strong>di</strong>te che avrei ricevuto colla corona l’anello della povera Francesca<br />

Maria 3 , ma nella scattoletta io non lo ricevetti, nè vi trovai dentro altro, che la semplice corona.<br />

Suppongo che voi, dopo avere scritto, che me lo avreste spe<strong>di</strong>to, vi siate scordata <strong>di</strong> metterlo nella<br />

scattola. Per mia quiete col primo or<strong>di</strong>nario scrivettemi come è l'affare.<br />

Rapporto coll'affare dei danari siamo tutti in tocchi. Vi spe<strong>di</strong>rò alla prima occasione l'affitto<br />

della casa che è <strong>di</strong> talari 20 dell'Anzoletta 4 . Siccome vi abbisognano delle spese per detta casa,<br />

queste le metterò io. Mi <strong>di</strong>spiace assai, che il buon arciprete Albrizzi 5 continua a star male. Ho<br />

consolazione per altro <strong>di</strong> sentire ch'è in piena cognizione, e che abbia le braccia sanne, perchè<br />

appunto può ajutarsi a scrivere. Io sarei d’oppinione però che quando il signor Francesco Padenghe 6<br />

è guarito, che lo mandaste dal Padre Partesana 7 perché è sempre meglio che abbia persona che gli<br />

suggerisca quello, che per la debolezza, e malattia potrebbe sfugirle <strong>di</strong> mente quantunque siamo<br />

sicurissimi del fratello 8 , ma ci vorrebbe qualche cosa scritta.<br />

Rapporti alli temporali sappiate mia cara figlia, che ne abbiamo avuto tanti anche qui, e uno <strong>di</strong><br />

questi temporali fece una rovina <strong>di</strong> lastre anche a San Giuseppe 9 . E’ quest'anno un vero castigo del<br />

Signore.<br />

Lasciamolo fare, ma preghiamolo perché si degni perdonarci i nostri peccati, e quelli <strong>di</strong> tutti.<br />

Nel nostro orto pure, ed a mio fratello 10 a Buzzolengo 11 fece malani gran<strong>di</strong>, e per farvi ridere vi <strong>di</strong>rò<br />

che io era occupata colle maestre <strong>di</strong> Massa 12 che partirono la sera, e appena mi sono accorta <strong>di</strong> tutta<br />

questa facenda, ma fu orogàno. I fulmini, che vennero quest’estate furono tanti, e quasi tutti cadero<br />

nel centro della cità ma grazie al Signore non offesero nessuna persona.<br />

Vi confesso ch'io non sento timore perche già penso, che se il Signore mi vuole mi manda una<br />

morte improvvisa, ed è finito tutto. Rapporto alla persona da mandar ad ossequiare il novello nostro<br />

1 Ferrari Isabella, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

2 Campione.<br />

3 Ghezzi Francesca Maria (Ep. I, lett. 306, n. 3, pag. 468).<br />

4 Guarnieri Angioletta, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. I, lett. 276, n. 3, pag. 408).<br />

5 Mons. Albrizzi Giuseppe, ammalato (Ep. II/1, lett. A 37, n. 1, pag. 226).<br />

6 Padenghe Francesco, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555).<br />

7 Padre Pertesana, superiore dei Filippini a Venezia (Ep. II/2, lett. 783, n. 1, pag. 956).<br />

8 Albrizzi Don Giovanni, fratello <strong>di</strong> Mons. Albrizzi (Ep. II/1, lett. A 37, n. 1, pag. 226).<br />

9 Convento <strong>di</strong> Verona.<br />

10 March. Bonifacio <strong>Canossa</strong>, fratello <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 351, pag. 553).<br />

11 BUZZOLENGO, grafia errata per BUSSOLENGO, comune in provincia <strong>di</strong> Verona, dove il March. Bonifacio<br />

avevadei posse<strong>di</strong>menti.<br />

12 Vignar<strong>di</strong>, Vaccà, Mannucci, maestre <strong>di</strong> Campagna <strong>di</strong> Massa (Ep. II/2, lett. 843, n. 1, pag. 1092).

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