epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A ELENA BERNARDI 1811(Verona#1827.07.28) La morte della Olivieri pesa ancora molto anche sulla salute della Canossa, che continua ad essere preoccupata per la sostituzione. Preghi dunque per Lei, ma veda pure di sondare se il Vescovo di Massa è ancora in visita pastorale. Le neo maestre di campagna hanno terminato il loro corso di educazione, però la Canossa non vuole ripetere l'invito di mandarle a prendere, tuttavia non vorrebbe neppure creare disagi al Vescovo per l'inoltrarsi della stagione. V.G. e M. Carissima Figlia Comincierò per dirle mia Cara Figlia, che le sono obbligatissima per l'attenzione, che ha avuto, e premura di far avere la lettera al Signor Preposto 1 . Ora stò in attenzione della di lui risposta. Il ritardo non fù sua colpa, e la ringrazio. Giacché Ella brama sapere come va la mia salute, sappia mia cara Figlia, che a dirle il vero mi continua la tosse, ed alcuni giorni mi viene anche qualche piccola febbre. Con tutto ciò sono alzata da letto, vado in giro, e come sa essendo i miei mali da niente, a poco, a poco anche questa volta se ne andranno. Non posso negarle, che la perdita fatta 2 non abbia contribuito a farmi star male. Sono pero contentissima delle divine disposizioni. Mi raccomandi, e mi faccia raccomandare a Maria Santissima perche mi dia grazia di dar lume ai Superiori, ed anche a me, per poter stabilire secondo la Volontà di Dio questa Casa con una opportuna sotto superiora. Sento, che il medico non giudica opportuni i bagni per la Beppina Caffù 3 . A me sembrava per tal malattia, che gli avesse da giovare, ma se il medico giudica così avrà le sue ragioni. Sono però io pure di parere, che i cibi di sostanza l'abbian da far rimettere, e più di tutto il mangiar poco, e spesso. Raccomando a Lei pure di governare il suo visicante, se vuole, che le giovi. Mi continui le di Llei nuove, e quelle delle Care Compagne. Ouì abbiamo ancora sei paesanelle 4 con quelle di Massa 5 . Scrissi al Vescovo 6 perche le mandi a prendere quando crede anche perche abbia minor spesa pel viaggio. Ti assicuro mia Cara Figlia, che hanno imparato di tutto, e quando verrò a Milano ti porterò dei lavori inventati dalle Compagne, che sono certa ti piaceranno. Ti prego di riverirmi tutte le mie Amiche quando hai l'opportunità di vederle, ed in somma fretta ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Di Te Carissima Figlia Verona li 28 luglio 1827 Tua Madre Maddalena 7 Figlia della Carità 1 Don Burocco Bernardino, superiore della Casa di Milano (Ep. II/1, lett. 524, n 1, pag. 302). 2 Morte della Olivieri Beatrice, l’8 luglio 1827 (Ep. I, lett. 339, n. 5, pag. 529). 3 Caffù Giuseppina, entrata a Milano nel 1824 (Ep. III/2, lett. 1475, n. 9, pag. 991). 4 Le maestre di campagna. 5 La Diocesi di Mons. Zoppi Francesco. 6 Mons. Zoppi Francesco, Vescovo di Massa Carrara (Ep. II/1, lett. 625, n. 6, pag. 552). 7 NB. Firma autografa della Canossa.

PS. Vorrei mia cara Figlia, ch'ella s'informasse ma assai destramente se il Vescovo di Massa sia ancora in visita. Gli scrissi, che saranno quindici giorni, e non ebbi più risposta contro il suo solito essendo egli per sua bontà esatissimo. Ma questo informandosi s'è in visita non lo dica. L'ultima volta mi scrisse a Venezia di sapergli dire quando deve mandar a prendere le sue Figlie spirituali. Gli scrissi dunque da quì che il corso dell'educazione 8 è terminato ma che settimana più settimana meno non mi fa niente, e che cerchi il modo da spender egli meno che può nel mandarle a prendere. Di questa lettera più non ebbi risposta io mi faccio una delicatezza a scrivergli di nuovo perche non vorrei che credesse ch'io fossi stanca di tenerle, e dall'altra parte se mai la lettera si fosse smarita non vorrei avesse da incontrare una spesa maggiore se su que monti si rinfrescasse troppo presto. Di tutto ciò Ella non faccia nessun uso. Solo destramente s'informi in via di diporto se Monsignore è in visita, e me lo scriva quando lo saprà. Le scrissi tutto questo per raccontarle lo stato delle cose, che restino tra noi. (Timbro partenza) VERONA (Timbro arrivo) MILANO 31 Alla Signora La Signora Elena Bernardi Figlia della Carità Parrocchia Santo Stefano Contrada della Signora MILANO 8 Per le maestre di campagna

A ELENA BERNARDI<br />

1811(Verona#1827.07.28)<br />

La morte della Olivieri pesa ancora molto anche sulla salute della <strong>Canossa</strong>, che continua ad essere<br />

preoccupata per la sostituzione. Preghi dunque per Lei, ma veda pure <strong>di</strong> sondare se il Vescovo <strong>di</strong> Massa è<br />

ancora in visita pastorale. Le neo maestre <strong>di</strong> campagna hanno terminato il loro corso <strong>di</strong> educazione, però la<br />

<strong>Canossa</strong> non vuole ripetere l'invito <strong>di</strong> mandarle a prendere, tuttavia non vorrebbe neppure creare <strong>di</strong>sagi al<br />

Vescovo per l'inoltrarsi della stagione.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Comincierò per <strong>di</strong>rle mia Cara Figlia, che le sono obbligatissima per l'attenzione, che ha<br />

avuto, e premura <strong>di</strong> far avere la lettera al Signor Preposto 1 . Ora stò in attenzione della <strong>di</strong> lui<br />

risposta. Il ritardo non fù sua colpa, e la ringrazio.<br />

Giacché Ella brama sapere come va la mia salute, sappia mia cara Figlia, che a <strong>di</strong>rle il vero<br />

mi continua la tosse, ed alcuni giorni mi viene anche qualche piccola febbre.<br />

Con tutto ciò sono alzata da letto, vado in giro, e come sa essendo i miei mali da niente, a<br />

poco, a poco anche questa volta se ne andranno. Non posso negarle, che la per<strong>di</strong>ta fatta 2 non abbia<br />

contribuito a farmi star male. Sono pero contentissima delle <strong>di</strong>vine <strong>di</strong>sposizioni.<br />

Mi raccoman<strong>di</strong>, e mi faccia raccomandare a Maria Santissima perche mi <strong>di</strong>a grazia <strong>di</strong> dar<br />

lume ai Superiori, ed anche a me, per poter stabilire secondo la Volontà <strong>di</strong> Dio questa Casa con una<br />

opportuna sotto superiora.<br />

Sento, che il me<strong>di</strong>co non giu<strong>di</strong>ca opportuni i bagni per la Beppina Caffù 3 . A me sembrava<br />

per tal malattia, che gli avesse da giovare, ma se il me<strong>di</strong>co giu<strong>di</strong>ca così avrà le sue ragioni. Sono<br />

però io pure <strong>di</strong> parere, che i cibi <strong>di</strong> sostanza l'abbian da far rimettere, e più <strong>di</strong> tutto il mangiar poco,<br />

e spesso.<br />

Raccomando a Lei pure <strong>di</strong> governare il suo visicante, se vuole, che le giovi.<br />

Mi continui le <strong>di</strong> Llei nuove, e quelle delle Care Compagne. Ouì abbiamo ancora sei<br />

paesanelle 4 con quelle <strong>di</strong> Massa 5 . Scrissi al Vescovo 6 perche le man<strong>di</strong> a prendere quando crede<br />

anche perche abbia minor spesa pel viaggio.<br />

Ti assicuro mia Cara Figlia, che hanno imparato <strong>di</strong> tutto, e quando verrò a Milano ti porterò<br />

dei lavori inventati dalle Compagne, che sono certa ti piaceranno.<br />

Ti prego <strong>di</strong> riverirmi tutte le mie Amiche quando hai l'opportunità <strong>di</strong> vederle, ed in somma<br />

fretta ti lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Di Te Carissima Figlia<br />

Verona li 28 luglio 1827<br />

Tua Madre <strong>Maddalena</strong> 7<br />

Figlia della Carità<br />

1 Don Burocco Bernar<strong>di</strong>no, superiore della Casa <strong>di</strong> Milano (Ep. II/1, lett. 524, n 1, pag. 302).<br />

2 Morte della Olivieri Beatrice, l’8 luglio 1827 (Ep. I, lett. 339, n. 5, pag. 529).<br />

3 Caffù Giuseppina, entrata a Milano nel 1824 (Ep. III/2, lett. 1475, n. 9, pag. 991).<br />

4 Le maestre <strong>di</strong> campagna.<br />

5 La Diocesi <strong>di</strong> Mons. Zoppi Francesco.<br />

6 Mons. Zoppi Francesco, Vescovo <strong>di</strong> Massa Carrara (Ep. II/1, lett. 625, n. 6, pag. 552).<br />

7 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.

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