epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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Padenghe 20 , se dunque non accadeva quello ch'è nato, cioè che sortisse dall'ospitale di sua propria volontà, e per forza, io pensava che la cara Betta come lei, d'accordo con Marianna, cercassero un mantenimento, e mettendola, o dalla Benvenuti di alloggio, e di cibo, o dalla signora Cornelia fosse ammaestrata di lavoro. Dei sei, sette mesi. Se fosse stata dalla Benvenuti poteva venir da noi, ed era capace di insegnarle il cucire Bettina 21 ad uso veneto, e gli altri lavori la Rosa della Croce 22 cercando voi altre di formarla poi nello spirito. Adesso ripeto sono cambiate tutte le circostanze onde convien vedere cosa succede, e veder anche in un caso se sarà meglio metterla dalla signora Cornelia per imparare. Ripeto vedremo prima come si porta, e se si rimette. Sappiate mia cara figlia che mi sono dimenticata le due lettere dell'Arcivescovo di Ravenna 23 colle copie delle due mie risposte. Domandatene conto alla Rosa della Croce la quale si ricorderà che l'abbiamo occluse al Superiore 24 , il quale me le rimandò, ma più non le trovo dunque se le trovate voi altre per non ispendere tanto danaro per la posta, che costa tanto, la prima volta che mi scrivete fate che la Rosa da una parte del foglio mi copii l'ultima di data scrittami dall'Arcivescovo, che mi scriva in carattere piccolo perche potrebbe anche trascrivermi nel foglio stesso anche la mia risposta se questa per altro non vi sta, me la scriverà un'altro ordi nario. Intanto custoditemi le lettere originali colle mie risposte, e ne farete poi un plico a prima occasione sicura me le manderete. Convien peraltro che me le mandiate con gran sicurezza essendo carte originali, e fondamenti di una fondazione. Che piuttosto già vi scriverò, ma forse mi risolverò che una lettera alla volta me le mandiate per la posta. Quando vedete il signor Giacometto Gasperi 25 pregatelo che quando vede il Padre Vettore 26 gli faccia i miei doveri e gli dica che non si dimentichi di farmi sapere quando sarà il momento di quell'affare ma pregate il signor Giacomo di dirlo al padre Vettore da solo e che gli soggiunga che lo disturbo perche vengo importunata dagli altri. Pel raccomandato dal signor Giacometto non mi sono dimenticata, ma mio fratello 27 è arrivato solo jer sera. Lo suppongo un poco angustiato, perche il Signore lo visitò colla tempesta al Grezzano 28 , alle Boldriere 29 , ed a Stral 30 . Nondimeno subito che lo vedrò, che sarà forse oggi, gli parlerò subito. Vi abbraccio tutte di vero cuore. Se non avete datta la carta al padre della signora Cattina non vi dimenticate di farla vedere al signor avvocato Gasperi. Datemi le nuove come sia andata la visita del Patriarca 31 . Vi abbraccio tutte di vero cuore, e vi lascio nel Cuor santissimo di Maria. Di voi carissima figlia Verona li 23 giugno 1830 20 La moglie di Francesco Padenghe, procuratore di Maddalena a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555). 21 Olivo Elisabetta, nella Casa di Venezia (Ep. II/1, lett. A 54, pag. 252). 22 Rosa della Croce, nella Casa di Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016). 23 Falconieri Mellini Chiarissimo, Arcivescovo di Ravenna (Ep. II/1, lett. 665, n. 10, pag. 637). 24 Mons. Traversi Antonio, superiore della Casa di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 2, pag. 165). 25 Giacometto Gasperi, chirurgo (Ep. III/2, lett. 1434, n. 3, pag. 899). 26 Padre Vettore Cappuccino (Ep. III/2, lett. 1625, pag. 1293). 27 March. Bonifacio Canossa, fratello di Maddalena (Ep. I, lett. 351,pag. 552). 28 Grezzano, luogo di villeggiatura dei Canossa (Ep. I, lett. 22, n. 1, pag. 55). 29 Alle BOLDRIERE. località in provincia di Verona, in prossimità di Legnago. 30 Grafia errata per Strà, comune in provincia di Venezia, e dove i Canossa avevano possedimenti. 31 Mons. Monico Giacomo, Patriarca di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164).

Domandate al signor Don Francesco Luzzo 32 il nome di suo padre, ma mi preme, basta che lo diciate al veneratissimo padre Stefani al quale farete i miei rispetti, e scrivetemelo subito che lo sapete. Vostra affezionatissima Madre Maddalena Figlia della Carità 33 Alla Signora La signora Giuseppa Terragnoli Figlia della Carità Santa Lucia V E N E Z I A 32 Luzzo Francesco, iniziatore a Venezia del primo oratorio dei Figli della Carità (Ep. I, lett. 412, n. 4, pag. 676). 33 NB. Firma autografa della Canossa.

Padenghe 20 , se dunque non accadeva quello ch'è nato, cioè che sortisse dall'ospitale <strong>di</strong> sua propria<br />

volontà, e per forza, io pensava che la cara Betta come lei, d'accordo con Marianna, cercassero un<br />

mantenimento, e mettendola, o dalla Benvenuti <strong>di</strong> alloggio, e <strong>di</strong> cibo, o dalla signora Cornelia fosse<br />

ammaestrata <strong>di</strong> lavoro. Dei sei, sette mesi. Se fosse stata dalla Benvenuti poteva venir da noi, ed era<br />

capace <strong>di</strong> insegnarle il cucire Bettina 21 ad uso veneto, e gli altri lavori la Rosa della Croce 22<br />

cercando voi altre <strong>di</strong> formarla poi nello spirito.<br />

Adesso ripeto sono cambiate tutte le circostanze onde convien vedere cosa succede, e veder<br />

anche in un caso se sarà meglio metterla dalla signora Cornelia per imparare.<br />

Ripeto vedremo prima come si porta, e se si rimette.<br />

Sappiate mia cara figlia che mi sono <strong>di</strong>menticata le due lettere dell'Arcivescovo <strong>di</strong><br />

Ravenna 23 colle copie delle due mie risposte.<br />

Domandatene conto alla Rosa della Croce la quale si ricorderà che l'abbiamo occluse al<br />

Superiore 24 , il quale me le rimandò, ma più non le trovo dunque se le trovate voi altre per non<br />

ispendere tanto danaro per la posta, che costa tanto, la prima volta che mi scrivete fate che la Rosa<br />

da una parte del foglio mi copii l'ultima <strong>di</strong> data scrittami dall'Arcivescovo, che mi scriva in carattere<br />

piccolo perche potrebbe anche trascrivermi nel foglio stesso anche la mia risposta se questa per<br />

altro non vi sta, me la scriverà un'altro or<strong>di</strong><br />

nario.<br />

Intanto custo<strong>di</strong>temi le lettere originali colle mie risposte, e ne farete poi un plico a prima<br />

occasione sicura me le manderete.<br />

Convien peraltro che me le man<strong>di</strong>ate con gran sicurezza essendo carte originali, e<br />

fondamenti <strong>di</strong> una fondazione. Che piuttosto già vi scriverò, ma forse mi risolverò che una lettera<br />

alla volta me le man<strong>di</strong>ate per la posta.<br />

Quando vedete il signor Giacometto Gasperi<br />

25 pregatelo che quando vede il Padre<br />

Vettore 26 gli faccia i miei doveri e gli <strong>di</strong>ca che non si <strong>di</strong>mentichi <strong>di</strong> farmi sapere quando sarà il<br />

momento <strong>di</strong> quell'affare ma pregate il signor Giacomo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo al padre Vettore da solo e che gli<br />

soggiunga che lo <strong>di</strong>sturbo perche vengo importunata dagli altri.<br />

Pel raccomandato dal signor Giacometto non mi sono <strong>di</strong>menticata, ma mio fratello 27 è<br />

arrivato solo jer sera. Lo suppongo un poco angustiato, perche il Signore lo visitò colla tempesta al<br />

Grezzano 28 , alle Boldriere 29 , ed a Stral 30 .<br />

Non<strong>di</strong>meno subito che lo vedrò, che sarà forse oggi, gli parlerò subito.<br />

Vi abbraccio tutte <strong>di</strong> vero cuore. Se non avete datta la carta al padre della signora Cattina<br />

non vi <strong>di</strong>menticate <strong>di</strong> farla vedere al signor avvocato Gasperi.<br />

Datemi le nuove come sia andata la visita del Patriarca 31 .<br />

Vi abbraccio tutte <strong>di</strong> vero cuore, e vi lascio nel Cuor santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Di voi carissima figlia<br />

Verona li 23 giugno 1830<br />

20 La moglie <strong>di</strong> Francesco Padenghe, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555).<br />

21 Olivo Elisabetta, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. A 54, pag. 252).<br />

22 Rosa della Croce, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

23 Falconieri Mellini Chiarissimo, Arcivescovo <strong>di</strong> Ravenna (Ep. II/1, lett. 665, n. 10, pag. 637).<br />

24 Mons. Traversi Antonio, superiore della Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 2, pag. 165).<br />

25 Giacometto Gasperi, chirurgo (Ep. III/2, lett. 1434, n. 3, pag. 899).<br />

26 Padre Vettore Cappuccino (Ep. III/2, lett. 1625, pag. 1293).<br />

27 March. Bonifacio <strong>Canossa</strong>, fratello <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 351,pag. 552).<br />

28 Grezzano, luogo <strong>di</strong> villeggiatura dei <strong>Canossa</strong> (Ep. I, lett. 22, n. 1, pag. 55).<br />

29 Alle BOLDRIERE. località in provincia <strong>di</strong> Verona, in prossimità <strong>di</strong> Legnago.<br />

30 Grafia errata per Strà, comune in provincia <strong>di</strong> Venezia, e dove i <strong>Canossa</strong> avevano posse<strong>di</strong>menti.<br />

31 Mons. Monico Giacomo, Patriarca <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164).

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