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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

2149(Verona#1830.06.23)<br />

Lettera lunghissima in cui la <strong>Canossa</strong> passa in rassegna la salute della Rosa Della Croce e la terapia da<br />

seguire; le fatiche che dovrà affrontare per sistemare la Comunità col cambio degli impieghi e gli Esercizi<br />

spirituali, per perseguire il solo vero scopo dell'Istituto, che sia esso santo e siano santi i suoi membri; la<br />

somma mensile che dovrà essere consegnata a Don Luzzo offerta dalla Priùli; le risposte da dare ad una<br />

aspirante che vuol far parte dell'Istituto; l'aiuto da scegliere, come esperta nei lavori, all'Ospedale delle<br />

Convalescenti e come prepararla; la ricerca, per mezzo <strong>di</strong> Rosa Della Croce delle lettere dell'Arcivescovo <strong>di</strong><br />

Ravenna, che le premono tanto perché base <strong>di</strong> una possibile fondazione; la sua missiva per il Padre Vettore.<br />

V.G. e M. Carissima figlia<br />

Vi ringrazio mia cara figlia, della cor<strong>di</strong>alissima vostra lettera del giorno 19 da me ricevuta<br />

jeri giorno 20. Voi pure avrete ricevute due mie righette, che vi scrissi anch'io sabbato 19 appena si<br />

può <strong>di</strong>re arrivata per darvi nuova del mio felice viaggio, ed arrivo a Verona.<br />

Mi sono molto consolata sentendo la quiete della cara Rosa 1 , e voi vi siete regolata<br />

benissimo in tutto, e vi prego <strong>di</strong> continuare così. Anzi riflettendo alla malattia <strong>di</strong> questa cara figlia, a<br />

me pare che il male <strong>di</strong> testa provenga in gran parte dallo stomaco, avendo osservato che nell'ora<br />

della <strong>di</strong>gestione ogni giorno lo ha, <strong>di</strong> modo che sempre che il me<strong>di</strong>co ne fosse persuaso, io non<br />

metterei le mani nel sangue, ma farei la cura che credo si chiami negativa essendo io un bravissimo<br />

me<strong>di</strong>co, ma non sò i termini dell'arte.<br />

Direi dunque <strong>di</strong> darle la libbra dell'acque a tavola col vino come l'anno scorso, per cui le<br />

veniva tanto appetito, ma fuori che farle fuggire quanto la pregiu<strong>di</strong>ca, e continuar a governarla<br />

come avete incominciato, io non farei altro, sempre però che il me<strong>di</strong>co lo creda, perche egli sà<br />

anche le parole delle cure.<br />

Assicuratevi che sto quietissima, e sono certa che farete quanto potete, e sinceramente vi<br />

ripeto che la vostra lettera mi ha proprio messa in calma, non potendosi negare <strong>di</strong> non essere partita<br />

oppressa, facendomi pena voi, e tutte le combinazioni per cui era(va)mo voi, ed io angustiate.<br />

Sappiate che confido molto in Santa Lucia 2 , non ricordandomi che mai la comunità abbia<br />

fatto unitamente una <strong>di</strong>vozione alla Santa, e non sia stata esau<strong>di</strong>ta.<br />

Anzi vi prego tutte <strong>di</strong> farmi la carità per nove giorni, o un pò prima delle una, e mezza, o<br />

prima della cena perche ci siate tutte <strong>di</strong> <strong>di</strong>re nove Ave Maria <strong>di</strong>nnanzi alla Santa pregandola ad<br />

intercederci le grazie che noi, pure quì con altra novena domanderemo al Signore. Tra le altre cose<br />

io debbo cambiare gli impieghi, ed avrei anche gli Esercizj spirituali della comunità, un poche alla<br />

volta già s'intende, e potete credere che ho un mare d'imbarazzi, ma già spero che il Signore mi<br />

ajuterà.<br />

Il maggior mio desiderio dopo la salvezza dell'anima mia si è quello <strong>di</strong> vedere l'Istituto<br />

santo. Anzi mia cara figlia vedrò <strong>di</strong> aggiungervi quì il frontespizio del Libro delle Conferenze della<br />

santa <strong>di</strong> Chantal 3 , perche possiate leggendone una, aggiungervi due parolette per farvi sempre più<br />

coraggio, e lasciar luogo che ci 4 accusino. Comperatevelo che già il signor Don Giacomo 5 ve lo<br />

troverà con pochi sol<strong>di</strong>, ma se anche vi costasse qualche lira non badate, e comperatelo. Il Signore<br />

vi ajuterà non dubitate, e da miserabile vi ajuterò coll'orazione.<br />

Veniamo agli affari, ma prima voglio <strong>di</strong>rvi che il giorno della mia partenza sopravenne una<br />

gran pioggia quando eravamo al ponte <strong>di</strong> Brenta 6 . Io poteva andare dalla Marietta Buri Giovannelli,<br />

1<br />

Della Croce Rosa, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

2<br />

La santa protettrice della Casa <strong>di</strong> Venezia.<br />

3<br />

S. Francesca <strong>di</strong> Chantal (Ep. I, lett. 6, n.9, pag. 18).<br />

4<br />

Grafia errata per «si».<br />

5<br />

Don De Mattia Giacomo, pievano <strong>di</strong> S. Lucia (Ep. III/2, lett. 1421, n. 1, pag. 868).<br />

6 BRENTA, fiume veneto che sfocia nell'Adriatico.

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