epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI 2138(Venezia#1830.05.22) Luca e Lazzaroni stanno bene, per cui gli esami delle maestre di campagna si svolgeranno tranquillamente. La Canossa manda però altri facsimili di quesiti perchè entrambe le esaminatrici non si affatichino troppo. Se necessitassero di altri facsimili di lettere, li chiedano e Cristina manderà tutto. V.G. e M. Carissima Figlia Vengo mia cara Figlia a darvi le mie notizie da Venezia, ove giunsi felicemente mercoledì 19 corrente, e ritrovai tutte le care compagne in sufficiente stato. La mia salute grazie a Dio è buonina; ma però mi sento ancora alquanto deboletta, nondimeno spero di fortificarmi perché adesso mangio di più, e state certa che per quanto mi sarà possibile procurerò di governarmi. Oggi è il secondo giorno degli Esercizj delle nostre Dame, potete immaginarvi quanto siamo occupate. Mi consolai sentendo della cara vostra che il giorno 15 che vela passate tutte discrettamente. Per gli esami vedrete che il Signore farà che tutto andrà bene. Lasciai alla Cristina 1 anche tre quesiti di creanza che feci di nuovo. Le lettere le avrete ricevute io spero quantunque non me ne parlate. Se mai i quesiti vi occorrono scrivete una riga alla Cristina che ve li mandi. Per la cara Lazzaroni 2 io temo che non guarirà se non le cavano un po' di sangue al piede come fecero l'altra volta, e dopo il salasso le cartine che prende, e un po' di moto, e di passeggio spero che la guarirà, ve la raccomando molto. Termino mia cara Figlia perché potete figurarvi quanto in questi giorni sia occupata. Sabato questo santo Patriarca viene lui a fare una delle due prediche. Ricordatevi di me col Signore che ne ho gran bisogno. Governatevi, e pregate anche per l'Istituto che il Signore voglia santificarvi tutte e dilatarlo nella Sua misericordia, se ciò è secondo la sua santissima Volontà. Vi abbraccio tutte, e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria, e tanti rispetti al Signor Don Giovanni 3 Di Voi Carissima Figlia Venezia li 22 maggio 1830 Dopo avere scritto questa lettera ne ricevo un altra carissima vostra, dalla quale con gran consolazione rilevo il vostro gradimento di tutte, e la guariggione della cara Lazzaroni, come che avete ricevuto le copie delle lettere, e de’ quesiti, e se si fermano i quindici giorni di più come mi scrivete ed avesse Cecchina 4 bisogno di altre copie di quesiti o di lettere scrivetemelo dicendomi solo gli argomenti che dopo gli Esercizj vi farò quello che vorrete, ma adesso mia cara figlia scrivete alla Ravagnana 5 come fate a me, ma mi è propio impossibile il servirvi, facendovi una copia dovendo rubare i momenti per iscrivere quel poco che mi è indispensabile, e vi assicuro che jeri sera andando a letto alle ore 11 dovetti dire l'ultima Commemorazione spogliandomi perché non ho un momento di respiro. Per metter poi quella giovane della Ravagnani se fosse pericolata nelle Convertite di Bergamo, per la cognizione che io ne ho dico di nò assolutamente. Pel Soccorso poi non lo conosco. Di nuovo in somma fretta vi abbraccio, vi unisco solo una riga per la cara Lazzaroni. Vostra Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 6 PS. Mi è venuto in mente che la lettera della Ravagnani potete scrivere una copia, e questa mandarla alla cara Cristina a Verona, la quale la metterà in netto, e poi ve la farà scrivere dalla Prudenza 7 , perché il carattere della Cristina la Ravagnana lo conosce. Bisogna poi che scrivete tutto voi alla Cristina perché io non ho tempo: anzi potete fare addirittura la lettera, e se questa anderà bene fatta come la farete voi gliela manderà, se nò ve la farà fare come già vi dissi di sopra. Solo vi ripeto che bisogna che scriviate alla cara Cristina. State bene e raccomandatemi al Signore. 1 Pilotti Cristina nella Casa di Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 2 Lazzaroni Domenica, nella Casa di Bergamo (Ep. III/2, lett. 1585, n. 7, pag. 1215). 3 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407). 4 Cecchina per Checchina, Luca Francesca nella Casa di Bergamo (Ep. III/2, lett. 1426, n. 2, pag. 882). 5 Grafia errata per Ravignani Isotta, nipote di Maddalena. (Ep. III2, lett. 942, n. 4, pag. 1334). 6 NB. Firma autografa della Canossa. 7 Biadego Prudenza, nella Casa di Verona (Ep. III/2, lett. 1622, n. 8, pag. 1288).

VENEZIA Alla Signora La signora Domenica Faccioli Figlia della Carità In Rocchetta Convento S. Croce BERGAMO

A DOMENICA FACCIOLI<br />

2138(Venezia#1830.05.22)<br />

Luca e Lazzaroni stanno bene, per cui gli esami delle maestre <strong>di</strong> campagna si svolgeranno tranquillamente. La<br />

<strong>Canossa</strong> manda però altri facsimili <strong>di</strong> quesiti perchè entrambe le esaminatrici non si affatichino troppo. Se<br />

necessitassero <strong>di</strong> altri facsimili <strong>di</strong> lettere, li chiedano e Cristina manderà tutto.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Vengo mia cara Figlia a darvi le mie notizie da Venezia, ove giunsi felicemente mercoledì 19<br />

corrente, e ritrovai tutte le care compagne in sufficiente stato. La mia salute grazie a Dio è buonina; ma<br />

però mi sento ancora alquanto deboletta, non<strong>di</strong>meno spero <strong>di</strong> fortificarmi perché adesso mangio <strong>di</strong> più,<br />

e state certa che per quanto mi sarà possibile procurerò <strong>di</strong> governarmi.<br />

Oggi è il secondo giorno degli Esercizj delle nostre Dame, potete immaginarvi quanto siamo<br />

occupate.<br />

Mi consolai sentendo della cara vostra che il giorno 15 che vela passate tutte <strong>di</strong>screttamente.<br />

Per gli esami vedrete che il Signore farà che tutto andrà bene. Lasciai alla Cristina 1 anche tre quesiti <strong>di</strong><br />

creanza che feci <strong>di</strong> nuovo. Le lettere le avrete ricevute io spero quantunque non me ne parlate. Se mai i<br />

quesiti vi occorrono scrivete una riga alla Cristina che ve li man<strong>di</strong>.<br />

Per la cara Lazzaroni 2 io temo che non guarirà se non le cavano un po' <strong>di</strong> sangue al piede come<br />

fecero l'altra volta, e dopo il salasso le cartine che prende, e un po' <strong>di</strong> moto, e <strong>di</strong> passeggio spero che la<br />

guarirà, ve la raccomando molto.<br />

Termino mia cara Figlia perché potete figurarvi quanto in questi giorni sia occupata. Sabato<br />

questo santo Patriarca viene lui a fare una delle due pre<strong>di</strong>che.<br />

Ricordatevi <strong>di</strong> me col Signore che ne ho gran bisogno. Governatevi, e pregate anche per l'Istituto<br />

che il Signore voglia santificarvi tutte e <strong>di</strong>latarlo nella Sua misericor<strong>di</strong>a, se ciò è secondo la sua<br />

santissima Volontà.<br />

Vi abbraccio tutte, e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria, e tanti rispetti al Signor Don<br />

Giovanni 3<br />

Di Voi Carissima Figlia<br />

Venezia li 22 maggio 1830<br />

Dopo avere scritto questa lettera ne ricevo un altra carissima vostra, dalla quale con gran<br />

consolazione rilevo il vostro gra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tutte, e la guariggione della cara Lazzaroni, come che<br />

avete ricevuto le copie delle lettere, e de’ quesiti, e se si fermano i quin<strong>di</strong>ci giorni <strong>di</strong> più come mi<br />

scrivete ed avesse Cecchina 4 bisogno <strong>di</strong> altre copie <strong>di</strong> quesiti o <strong>di</strong> lettere scrivetemelo <strong>di</strong>cendomi<br />

solo gli argomenti che dopo gli Esercizj vi farò quello che vorrete, ma adesso mia cara figlia scrivete<br />

alla Ravagnana 5 come fate a me, ma mi è propio impossibile il servirvi, facendovi una copia<br />

dovendo rubare i momenti per iscrivere quel poco che mi è in<strong>di</strong>spensabile, e vi assicuro che jeri sera<br />

andando a letto alle ore 11 dovetti <strong>di</strong>re l'ultima Commemorazione spogliandomi perché non ho un<br />

momento <strong>di</strong> respiro. Per metter poi quella giovane della Ravagnani se fosse pericolata nelle<br />

Convertite <strong>di</strong> Bergamo, per la cognizione che io ne ho <strong>di</strong>co <strong>di</strong> nò assolutamente. Pel Soccorso poi<br />

non lo conosco.<br />

Di nuovo in somma fretta vi abbraccio, vi unisco solo una riga per la cara Lazzaroni.<br />

Vostra Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 6<br />

PS. Mi è venuto in mente che la lettera della Ravagnani potete scrivere una copia, e questa mandarla<br />

alla cara Cristina a Verona, la quale la metterà in netto, e poi ve la farà scrivere dalla Prudenza 7 ,<br />

perché il carattere della Cristina la Ravagnana lo conosce. Bisogna poi che scrivete tutto voi alla<br />

Cristina perché io non ho tempo: anzi potete fare ad<strong>di</strong>rittura la lettera, e se questa anderà bene fatta<br />

come la farete voi gliela manderà, se nò ve la farà fare come già vi <strong>di</strong>ssi <strong>di</strong> sopra.<br />

Solo vi ripeto che bisogna che scriviate alla cara Cristina. State bene e raccomandatemi al Signore.<br />

1<br />

Pilotti Cristina nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

2 Lazzaroni Domenica, nella Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. III/2, lett. 1585, n. 7, pag. 1215).<br />

3 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407).<br />

4 Cecchina per Checchina, Luca Francesca nella Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. III/2, lett. 1426, n. 2, pag. 882).<br />

5 Grafia errata per Ravignani Isotta, nipote <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong>. (Ep. III2, lett. 942, n. 4, pag. 1334).<br />

6 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

7 Biadego Prudenza, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1622, n. 8, pag. 1288).

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